Sono rimasta piacevolmente stupita da quanti lettori ho avuto. Più di 6300 in un giorno solare. Molti lettori mi hanno contattata domandandomi se era tutto vero e confermo. Io ero entrata per valutare la situazione, mi trovai a non resistere ai primi due e poi ... il resto lo sapete. Tornai a casa appagata ed eccitatissima. Il locale è spazioso pensavo. Se sarà pieno come mi hanno detto che prevedono ... non ne esco viva... quindi no. Se mi prendono in qualche centinaio e passa mi disfano! Ma solo a pensarci di entrare mi emozionavo, molti di loro che mi riconoscono e mi hanno già assaggiata ... sanno perché sono li e ... mi prendono sicuramente... la prossima  partita il 10 dicembre. Ero andata in avanscoperta il 7. Avevo quindi due giorni e mezza di sofferenza e di attesa. Si? No? La partita inizia alle 16. Se arrivo che sta iniziando... e cercavo di immaginare la situazione e più immaginavo più temevo e mi eccitavo. Avevo impegni. Dovevo pensare anche ad altro ma non era possibile,  e non potevo parlarne con nessuno. Solo con una conoscente ho sfiorato ma lontanamente, l'argomento. Vieni domani all'aperitivo? No, vado a vedere la partita del Marocco con amici. Ah, ti piace il calcio, non proprio, e allora perché ci vai ... perché è gente divertente.... di più non ho ovviamente osato. Poi arriva il giorno, la mattina la dedico a me come se dovessi andare ad un appuntamento importante. Parrucchiera, unghie, piccole rifiniture alla depilazione totale che era ancora ottima, poi a pranzo non riesco a mangiare. Penso di nuovo alla situazione. Alle 13 passo davanti al locale. Guardo velocemente. Molta gente. Altro che 100! Dico no! È una follia. Torno in hotel, mi stendo sul letto e cerco di dormire. Niente. Non penso più. Alle 15 mi alzo. Metto un vestitino corto nero con zip lunga sul davanti che brilla, come un automa scendo le scale, esco, salgo in macchina e parto. Non penso. Agisco. Arrivo in anticipo. Faccio due giri dell'isolato e mi sale l'agitazione. Non trovo posto. Ecco ... colpo di fortuna! Uno se ne sta andando! Ritorna la calma. Mancano 20 minuti all'inizio. Sono parcheggiata a dieci metri. Scendo per andare a dare un'occhiata. Pienissimo. Gente anche fuori e mi notano. Cappottino nero aperto, miniabito sotto tacchi alti e calze autoreggenti. Non so se chi mi osserva è qualcuno che mi ha già gustata. Ho paura. Sono inchiodata lì, troppa gente ... e nel frattempo sono eccitatissima. La porta a vetri si apre e tre vengono verso di me. Mi salutano e dicono che mi aspettavano. Sorridono. Sembra tutto normale. Entriamo. Mi offrono un cocktail e loro prendono il caffè. Mi presentano altri. Uno che sembra più degli altri, più non so cosa, mi dice che mi metteranno nella sala da biliardo. Uno alla porta e poi un po' alla volta verranno da me. Chiedo "in quanti lo sanno?" Sorridono e dicono "tutti". Ho un vuoto allo stomaco e la vagina si contrae. Mi guardo intorno. Sono incalcolabili, molti mi guardano e anche mi sorridono. Ci sono ragazzini. Nemmeno una donna. Uno mi dice vieni. Lo seguo docile. La partita sta iniziando. Entro. Ci sono già una decina di ragazzi, molto giovani, la luce bassa ma non troppo mi piace. Delle coperte sul biliardo, un divanetto, delle sedie. Uno mi aiuta a togliere il cappotto e lo appoggia su una sedia. Mi guardano in silenzio ma col sorriso. Tiro giù lentamente la zip. Un'altro mi aiuta a sfilare il vestito. Sono nuda con autoreggenti e tacchi. Uno butta un cuscino per terra, mi inginocchio, si inizia. Succhio e gli altri mi toccano. Sento il rumore della partita e la gente che grida. Li silenzio. Il primo che succhiavo viene. Si agita molto e una goccia di sperma cola sul mento. Ricordo come fanno le giapponesi  dicono arigatò. Lo dico anch'io... grazie ... e il secondo mi si appoggia sulle labbra. Le dita sono dentro i buchetti... se si sono parlati lo sanno già che possono ovunque. Mi tirano su per i fianchi e mi ritrovo sulla poltrona a quattro zampe. Sputano sul buchetto. Entra, sono in estasi. L'altro in bocca viene e gemo di piacere. Sono girata in un modo che la porta è di fronte a destra. Entrano altri. Per un attimo abbastanza lungo ho visto la luce della sala. Molti che guardavano la partita si sono girati. Mi ha preso l'imbarazzo ... l'eccitazione è aumentata ma mi sono bloccata. Cerco con lo sguardo il ragazzo con cui sono entrata. Non è facile chiamarlo per me ora, non so il nome, ho la bocca e il sederino pieni, non partecipo per l'agitazione che mi è venuta ma fanno tutto loro com forza. Va bene per loro ma non va per me. Lo noto finalmente, lo guardo finché non se ne accorge e si avvicina, gli dico ... "la porta!" ... lui capisce il contrario e fa aprire tutte due le ante. Mi sepellirei ... sono sconvolta e nel frattempo continuano a giocare e poiché non partecipo uno mi viene bocca e cola tutto. Mi arrivano degli schiaffi sulla faccia. Il tipo al quale non ho bevuto lo sperma mi prende per i capelli e mi spinge la faccia sul punto dove e sgocciolato. "Lecca!" Lo faccio. Altri schiaffi e un altro in bocca. Nel frattempo dietro uno ha preferito la vagina. Non resisto, godo troppo. Vedo ma non nitidamente la gente che guarda un po' me e un po' la partita. Riesco ad ammettere a me stessa che sto bene, che va tutto bene. Uno si sede sulla sedia. Mi sollevano e petto contro petto mi mettono su di lui. Un altro prende il sedere. Uno sale su una cassetta da vino e me lo mette in bocca. Posso gestire attivamente solo quello in bocca. Urlo anzi urlerei, ma ho la bocca completamente aperta e piena. Non ho male per niente e godo alla follia. Mi lascio andare... finalmente ci riesco. In un momento libero dico sul biliardo! E mi ci portano di peso. Voglio stupirli. Uno si è steso, lo rendo ben turgido con la bocca poi lo infilo nel sederino. Arriva un altro lo guido con una mano. Due dentro. Urlo dal piacere. Mi schiaffeggiano di nuovo. Zitta! C'è la partita!!. Di fronte ho la gente che guarda più me dello schermo. Lo considero un successo. Devono girarsi tutti... devo essere più porca. Con le mani prendo un pene ma gli faccio male con le unghie. Troppa foga. Mi picchia. Mi legano le mani dietro la schiena e poi in ginocchio per terra me li piantano in bocca con forza. Non vedo più bene. Mi lacrimano gli occhi. Nel frattempo riprendono a sodomizzarmi. Ho un altro orgasmo. Sono squassata, non si fermano più, perdo il senso del tempo. Gli orgasmi si susseguono. Non capisco più niente. 


Sono stesa sul biliardo sotto le coperte. Il ragazzo sveglio è lì vicino che gioca col telefono. Vede che mi muovo e mi sorride. Mi dice che sono le due. Il Marocco ha vinto e io sono stata parte della festa. Mi ringrazia. "Come stai" mi siedo. Sono nuda. "Mi sento bene". Ok, ci sono ancora alcuni amici ... "mi sono addormentata?" si, ho dormito una mezz'oretta. Avevo bevuto tre cocktail, ne ricordo solo uno, non sono abituata all'alcol. Entrano gli amici. Ormai sono a mio agio. Passa qualcuno saluta mentre io godo qualcun altro aggrega. Finisce. Sono le tre. Mi dice che mi aspettano fra 4 giorni per la prossima partita. Dammi il numero. Glielo do. Mi alzo in piedi. Sono un po' precaria mi aiuta a vestirmi. Quattro tipi chiedono se è tardi per un pompino. Sorrido e mi inginocchio... dieci minuti e nel frattempo qualcun altro si aggrega. Sorrido, va tutto bene. Tento dei doppi pompinie nonostanteun lieve mal di testa di vengono benissimo. Bevo tutto. Grazie ragazzi... quello più sveglio mi accompagna alla macchina. Mi bacia sulle labbra e vado. Ora ho quattro giorni di attesa perché questo paradiso lo voglio rivivere minuziosamente....