Rientrai a casa, sentivo ancora in bocca il sapore della sborra e avevo nel naso l’odore del cazzo, per fortuna Anna non c’era e andai subito a farmi una doccia e a lavarmi i denti. Mentre facevo la doccia mi toccavo il culo e rivivevo quei momenti di poche ore prima, all’improvviso mi ricordai che durante tutto il tempo in cui ero stato con Roberto, non avevo mai avuto un’erezione anzi il mio pisello sembrava più piccolo e le palle rimpicciolite, avevo avuto solo una fuoriuscita di precum, non riuscivo a spiegarmi il perché….non poteva essere che il travestimento mi condizionasse a tal punto da annullare completamente il mio io maschile anche perché con Anna, anche indossando indumenti femminili come mi aveva chiesto, avevo fatto l’amore regolarmente. Con questo interrogativo che mi girava nella mente e con la promessa di una sorpresa da parte di Roberto uscii dal bagno, Anna era appena rientrata con la spesa ed era in cucina. “ come è andata la riunione sindacale’” chiese, ebbi un attimo di esitazione poi le risposi “ niente di che, le solite discussioni”, la raggiunsi in cucina l’abbracciai da dietro e le diedi un bacio sul collo, si girò, sorrise e disse solo “biricchino”. I giorni passarono senza novità di rilievo, ogni tanto si usciva in gruppo, un paio di sere vennero a trovarci Giulia ed Armando e mangiammo una pizza a casa come eravamo soliti fare, però notai che ogni volta che vennero Giulia ed Armando, dopo aver mangiato la pizza, le signore rimasero a chiacchierare in cucina, le sentivamo sghignazzare, mentre io ed Armando eravamo in salotto a bere qualcosa…..in genere eravamo tutti e quattro in salotto.


Ormai erano passati quindici giorni dall’incontro a casa di Roberto, non avevo più chiamato, ma confesso che nell’ultima settimana Rebecca si è fatta sentire più volte riportandomi alla mente le sensazioni di quell’incontro spingendomi a chiamare, ma avevo resistito. In quei quindici giorni io e Anna avemmo rapporti “normali” solo una volta mi chiese di indossare lingerie femminile e di truccarmi.


Il mercoledì sera mentre eravamo a cena Anna ricevette una telefonata dal fratello, la madre stava male e aveva chiesto di lei, quindi le chiedeva se poteva raggiungerli a stare con la madre un paio di giorni, presero accordi per il week end successivo. La madre abitava in una piccola città sul mare in centro Italia e in treno era un viaggio di circa 4 ore. Anna sarebbe partita il venerdì mattina presto e tornata la domenica sera in modo da prendere solo un giorno di ferie in ufficio, io non potevo accompagnarla in quanto non avevo ferie di cui usufruire e poi lei avrebbe dormito dalla madre e doveva prendersi cura di lei.


Immediatamente pensai che era una buona occasione per incontrare Roberto, avere addirittura un pomeriggio e serata ed una intera giornata….al solo pensiero Rebecca iniziò a sentire le “farfalle nello stomaco” e la mente corse a quindici giorni prima.


Il giorno dopo, nella pausa pranzo, senza pensarci due volte chiamai Roberto “Ciao sono Rebecca”, “Ciao pensavo che qualcosa non era andata bene l’ultima volta, non ti ho più sentita” parlava con me al femminile…., certo, pensai, ti presenti come Rebecca cosa ti aspetti?.


Io: ”no, no tutto bene” mi affrettai a dire “tra lavoro e famiglia ho avuto poco tempo, ma ho pensato spesso a quella giornata”….ma, che sto dicendo!!!! Mi sto comportando come un’amante….”mia moglie è dalla madre domani e sabato, rientra domenica…” lasciai la frase in sospeso….


Lui: “ottimo sono libero tutto il weekend, ti aspetto domani alle 19….ah! la sorpresa che ti avevo promesso è pronta….a domani” e riattaccò.


La sorpresa!!! Cosa poteva essere? Mi scervellai tutto il giorno a pensare cosa potesse essere…non mi veniva in mente niente….poi un pensiero mi spaventò ma contemporaneamente sentii un brivido….avrebbe invitato un amico? Un secondo uomo per me? No, pensai, non sono pronta è già abbastanza così,…..ma ho pensato “non sono pronta”!!!! allora forse …..mi piacerebbe!!!! Il brivido di eccitazione continuava…


Arrivò il venerdì, la mattina presto accompagnai Anna in stazione, saremmo rimasti in contatto tramite whatsup. Era presto, andai al bar a fare colazione e aspettai l’orario per entrare in ufficio intanto la mente andava alla sera e alla sorpresa.


La sera, puntuale, arrivai a casa sua alle 19, bussai e salii al terzo piano, mi aspettava sulla porta di ingresso, aveva indosso un completo grigio con cravatta rosso scuro, la giacca metteva in risalto le spalle larghe e la vita stretta, “ciao” disse facendomi cenno di entrare “ sono appena arrivato anch’io dall’ufficio come te vedo” anche io con un completo giacca e pantaloni blu scuro e cravatta “hai fatto bene a venire direttamente, qui hai tutto quel che ti serve per metterti comoda, anzi se non ti dispiace vado a fare una doccia, conosci la strada” e mi accennò la porta in fondo al corridoio.


“ Si grazie” risposi, mentre si allontanava verso la sua camera da letto disse ancora “ ti aspetto in salotto e prendiamo un aperitivo” e scomparve nella stanza. Mi avviai verso la camera che conoscevo, entrai….questa volta non c’erano abiti o lingerie sul letto ma un pacco chiuso con tanto di nastro.


Lo guardai…..ero curiosissima….posai la mia borsa di lavoro mi sedetti sul letto e aprii il pacco…..un busto di donna in silicone da indossare con due tette splendide…..rimasi a bocca aperta….c’era il foglietto di istruzioni, mi spogliai presi il tutto e andai in bagno, ero eccitatissima…il seno era la pecca del mio travestimento ma adesso…..in preda ad una emozione fortissima feci una doccia, depilai le gambe e questa volta oltre alla crema sulle gambe usai la crema per il corpo perché volevo essere profumata, mi sedetti alla toletta e iniziai a truccarmi, ormai avevo la mano e il risultato mi piacque molto, decisi che potevo mettere anche lo smalto alle mani ed ai piedi (anna non c’era ed eventuali segni avrei potuto eliminarli con calma) ne scelsi uno rosso, mi trasferii in camera presi il busto e le istruzioni, le seguii mettendo un po’ di borotalco sulle spalle e sul torace e mi infilai il busto di silicone….aderiva alla pelle benissimo, aveva un po’ di collo ed era giro maniche, sentivo il peso dei seni….che sensazione meravigliosa….mi mossi per la stanza, vedevo e sentivo i seni ballonzolare a ogni passo….bellissimo, aprii l’armadio e stavo per scegliere la mise quando sentii bussare alla porta e la voce di Roberto “ ti va se ordiniamo una pizza a casa?” “ certo” risposi” per me va bene mozzarella e filetti di pomodoro, 10 minuti e sono pronta” sorrisi nell’accorgermi che mi rivolgevo a me stesso al femminile, mi tuffai di nuovo nell’armadio e scelsi: perizoma bianco di pizzo, una gonnellina a pieghe nera con piccoli pois bianchi, un reggiseno bianco di pizzo senza imbottitura, una maglietta bianca con le maniche a tre quarti e con una scollatura a V profonda ( potevo permettermela!!!!), avendo messo lo smalto ai piedi decisi di non mettere le calze e di indossare i sandali color oro e tacco rigorosamente 12, cercai tra la bigiotteria e trovai collana, orecchini, bracciale e cavigliera e vari girocollo per mascherare il collo in silicone, misi la parrucca bionda, mi pettinai e uscii dalla stanza diretta in salotto. Ad ogni passo sentivo il movimento del seno ..era una sensazione incredibile che mi entrava nella testa, mi sentivo “femmina” ed era bellissimo. Lui era lì in piedi mentre sceglieva un cd da inserire nel lettore, indossava un pantalone beige, una camicia bianca di lino e un paio di mocassini, si girò, mi guardò e per un attimo non disse nulla….”sei incredibile…sfiderei chiunque a non pensare che sei un gran figa”….”grazie” balbettai “e grazie per la sorpresa…è stata veramente graditissima, mi sento più “donna”, questa protesi è veramente realistica, sento il movimento dei seni ..è come se li avessi, il colore poi è molto simile alla mia pelle, non avevo idea che esistessero cose così, grazie ancora”  “era qualcosa che mancava alla tua figura, adesso sei perfetta” disse, mi ero seduta sul divano e accavallato le gambe, vidi che notò lo smalto ma in quel momento suonarono al citofono, andò a rispondere….erano arrivate le pizze…il fattorino stava salendo…..la porta era proprio di fronte a me, ebbi l’istinto di uscire dalla visuale ma lui mi fermò, “ti prego resta lì”, aprì la porta, porse il denaro al fattorino, prese le pizze e attese il resto, il fattorino indugiava un poco e ogni tanto gettava lo sguardo dentro, da quella posizione mi poteva vedere perfettamente, porse il resto e andò via.


“hai visto come allungava il collo?” chiese “Vieni andiamo a mangiare prima che diventino fredde” lo seguii in cucina, mi piaceva camminare e sentire il seno…era una sensazione nuova ed eccitante.


“Vino o birra rossa” chiese, “birra va benissimo grazie” stappò due bottiglie di birra e ci sedemmo a tavola, mi sentivo benissimo, accavallai le gambe, ero a mio agio ed ero felice…non era una serata da scopata e via ma mi sentivo la sua “donna” e trattata da “donna”, fantastico.  Andammo in salotto, io mi offrii di fare il caffè, mi lasciò fare così mi alzai per andai in cucina, mi muovevo naturalmente sui tacchi ed ogni passo comportava un leggero sculettamento ed un lieve sobbalzo dei seni, mi sentivo osservata e mi piaceva un sacco. Tornai in salotto con passo spedito tenendo il vassoio con le due tazzine e lo zucchero, mi osservava…”E’ incredibile come anche la postura, i movimenti, il modo di camminare siano così femminili …sei un miracolo” arrossii, dentro di me ero raggiante, evidentemente esteriormente traspariva come mi sentivo…..una “femmina”. Mi sedetti sul divano per bere il caffè….in quel momento decisi di prendere io l’iniziativa…finii il caffè, posai la tazzina, mi alzai gli allungai la mano, anche a me fece effetto vederla con lo smalto sulle unghie, capì che lo invitavo ad alzarsi….lo condussi per mano fino alla sua camera da letto,…..mi piaceva molto guardarmi allo specchio mentre…., eravamo in piedi, il letto era dietro di me, gli sbottonai la camicia guardandolo negli occhi, gli appoggiai le mani sul torace accarezzando i pettorali,…fece una cosa che mi sorprese, mi alzò il mento e mi baciò sulle labbra, rimasi di stucco…non volevo farlo, ma rimasi ferma, si avvicinò di nuovo e lo rifece con più foga…io, io stavo rispondendo al bacio …..sento la sua lingua che cerca la mia…..mi sciolgo in un bacio appassionato con le lingue intrecciate…che sballo…la testa mi girava…..ripresi ad accarezzare i pettorali…scesi sedendomi sul letto, sentivo il peso dei seni, ero col viso di fronte al suo cazzo, lo accarezzo sopra i pantaloni e lo sento già bello duro, gli slacciai i pantaloni, infilai una mano nei boxer…..mmmmm lo sento, lo impugno e lo libero dai boxer, la mia mano lo avvolge e vedo le mie unghie rosse…..mi piace…inizio una lenta sega…guardo lo specchio….lo vedo svettante, diritto come un fuso che punta la mia bocca, vedo la sagoma delle tette sotto la maglietta, mi guardo mentre avvicino le labbra e la lingua saetta sul glande, gli solletico il frenulo, vedo nello specchio che guarda, anche questo mi piace, non stacco gli occhi dallo specchio…mi vedo…..prendo n bocca il glande mentre la lingua inizia un lento roteare, lo sento mugolare…..inizio a muovere la testa avanti e indietro con la lingua che scivola lungo l’asta, lo specchio mi rimanda una immagine che sembra un film porno, sono ioooo!!!!!!!. Sono inebriata dal sapore di quel cazzo fantastico, continuo a leccare per altri 10 minuti come una esperta pompinara….ma lo sono davvero?....sento che cerca di ritrarsi gentilmente, lo lascio uscire dalla bocca ma solo per tenerlo verso l’alto mentre mi tuffo a leccare le palle….mi riempio la bocca prima dell’una poi dell’altra….torno a leccare l’asta fino a tornare a pomparlo…..lo voglio in bocca….si ritrae ancora ma non lo lascio…., intensifico la pompa ….si è arreso…dopo poco sento che è grossissimo….una contrazione e mi inonda la gola, una, due, tre, quattro, cinque getti copiosi …..faccio fatica ad ingoiare tutto ma non spreco neanche una goccia…lo ripulisco per bene …cade esausto sul letto con il cazzo ancora un po’ barzotto….mi stendo accanto a lui, è strano non sono abituata all’ingombro del seno ma mi piace moltissimo, con una mano continuo ad accarezzare quella splendida asta…..restiamo in silenzio qualche minuto poi disse “ posso farti una domanda?” “ certo” risposi. “La sera di carnevale è stata veramente la tua prima volta?”….Mi sollevai su un gomito e lo guardai e “si, non ci avevo mai neanche pensato, non so cosa sia successo ma il travestimento, gli apprezzamenti, forse un bicchiere di troppo , ad un certo punto mi sono sentita come ….apparivo all’esterno….una troia. Sono stata pessima in giardino vero?”….”No, per niente…lo chiedevo prprio perché fai dei pompini favolosi da donna esperta e sicuramente meglio di tante donne”….provai una sensazione di orgoglio ….ero stata brava, “ho solo cercato di imitare le donne che ho avuto”….”poi ho seguito un corso on line “l’arte della fellatio””……e scoppiammo a ridere. “Però non ho finito ancora” dissi……mi accucciai tra le gambe, abbassai la testa, sentivo il peso del seno, e ripresi a baciare e a leccare quel cazzo….era bellissimo sentirlo crescere nella bocca, pian piano riprese vigore…..lo bagnavo col la saliva per farlo scivolare fino in gola…..non riuscivo ancora a prenderlo tutto ma ero determinata “prima o poi ci riuscirò” pensai…..vidi sul comodino la crema che mi aveva spalmato sul culo l’ultima volta…..mi alzai , mi sfilai il perizoma, presi la crema e ne misi un bel po’ sulle dita….lui mi guardava senza dire nulla, si manteneva il cazzo muovendo leggermente la mano su e giù per mantenere l’erezione….mi passai le dita sul buco del culo e spinsi due dita dentro…era morbido e pronto….salii sul letto e mi misi a cavalcioni sul suo cazzo…..lui lo lasciò…io lo presi, guardai nello specchio…..le tette, quel cazzo diritto che puntava il mio culo era una sensazione unica…ero io che comandavo….lo appoggiai sul forellino e mi guardai mentre mi sedevo sul cazzo, lo vedevo sparire e lo sentivo scivolare dentro di me, mi riempiva, rallentavo la discesa per lasciare che il mio culo si abituasse, poi riprendevo a scendere ……lo volevo tutto, volevo sentirlo di nuovo fin nella pancia, mi stavo inculando da sola……iniziai ad andare su e giù lentamente, il seno seguiva il movimento, lo vedevo e lo sentivo ballonzolare, ogni tanto spingevo un po’ più giù fin quando non sentii il suo pube contro le mie chiappe….lo avevo preso tutto …lo sentivo toccare la curva del mio intestino ….era sublime…..iniziai a roteare il culo con il cazzo ben piantato fino in fondo….lo sentivo sulle pareti…lo sentivo in fondo….ero in estasi non capivo più nulla …..iniziai a saltare su quella meravigliosa mazza come un’ossessa, i seni battevano…..lui mi fermò, mi fece scendere, mi fece sdraiare sulla schiena ….mi alzò le gambe ”tienile” disse…..in quella posizione gli offrivo il culo bello aperto e pronto…vedevo il mio cazzo piccolo con la punta bagnata dal liquido prespermatico…..il tempo di fare questo pensiero che mi penetrò in un colpo solo facendomi mancare il respiro e iniziò un’inculata selvaggia….non era mai stato così…ma era bello, bellissimooooo, pompava e ogni tanto allungava una mano a strizzare una tetta, pompava come mai, sentivo il culo in fiamme ma non mi importava…..lo sentii enorme….si irrigidì e venne un seconda volta inondandomi l’intestino di calda sborra….si accasciò su di me, lo sentivo appoggiato col torace sulle tette, il respiro affannato accanto all’orecchio….mentre il cazzo era ancora saldamente piantato nel mio culo e cercavo di non farlo uscire.


Pian piano si sfilò e andammo a fare la doccia, mentre rientravo nella “mia” camera sentivo un rivolo di sborra che colava lungo la coscia.


Indossai i miei abiti del lavoro e mi recai in salotto, erano le 22,30 ed era ora di rientrare a casa, ci salutammo e mi disse “domani se vuoi puoi venire anche prima, io alle 16 sono sicuramente libero”…”certo”  risposi, “non ho impegni ti raggiungo alle 16”. Mi guardò e disse “ho un’idea per domani, sono sicuro che ti piacerà” vide la mia espressione interrogativa e aggiunse “decideremo insieme”.


Tornai a casa, mandai un messaggio di buonanotte ad Anna e andai a dormire.


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