Era Roberto, che teneva per mano Sonia. Ci guardavano scopare e si baciavano. Feci cenno di accomodarsi nel nostro lettone. Roberto si mise al posto di Jamie, Sonia al mio posto. Io ero ancora saldamente sopra Fiorella che, con le gambe spalancate, si prendeva il piacere dal mio membro instancabile.


Quando mia moglie si accorse della presenza dei ragazzi, staccò la bocca dalla mia e disse un "Benvenuti!" pieno di sensualità.


I ragazzi risposero all'unisono "Grazie!" E restarono nelle loro posizioni.


Sussurrai all'orecchio di Fiorella "Ma tu vuoi scoparti Roberto? Ti va?"


Lei mi rispose sempre in un soffio "Certo che lo vorrei, ma tu scopi Sonia?"


"Si, se lei accetta!" Risposi senza più sussurrare.


"Cosa deve accettare?" Chiese Roberto.


"Di fare l'amore con mio marito!" Rispose Fiorella tra un sospiro e l'altro.


"Certo che lo voglio!" Si inserì Sonia nella conversazione.


"E tu vuoi fare l'amore anche con me?" Chiese Roberto a Fiorella, accarezzandole i capelli.


"Ti voglio, non abbiamo finito, prima!" Rispose Fiorella prima di lasciarsi andare ad un orgasmo violentissimo.


"Certo, proseguì il ragazzo, mi hai lasciato al freddo!"


"Ti ho scaldato io!" Intervenne Sonia.


"Si, ma Fiorella..." non terminò la frase il ragazzo che si stava menando l'uccello.


Mia moglie mi baciò ancora, poi con un gesto che conoscevo, mi chiese di spostarmi. Scesi dal suo corpo con l'uccello ancora grondante e mi misi accanto a Sonia che mi guardò incuriosita.


Fiorella era rivolta verso Roberto che continuava a menarsi il pisello, mentre mia moglie cercava di baciarlo


La mazza di Roberto era veramente voluminosa, lunga e grossa. Sonia doveva aver fatto una gran fatica a prenderla tutta, ma la voglia che aveva avuto, sicuramente le aveva fatto sorpassare qualunque ostacolo.


Mi volsi verso Sonia, baciandole la fronte, il naso, la bocca. Lei aperse le labbra e ne uscì una lingua rosa, che cercò la mia. La ragazza mi accarezzò la testa, poi scese sulle spalle stringendomi contro di sé e sentendo il mio uccello che le premeva contro la pancia.


La sua carezza fu prolungata e scese su tutto il corpo, fino ad impugnare la mia lancia che era ancora fortemente rigida. La pillola blu, un derivato del Viagra, aveva al suo interno anche un estratto che era miracoloso. Mi consentiva dei rapporti lunghissimi senza mai darmi la sensazione dell'orgasmo. Avevo la possibilità di decidere quando venire e se non lo volevo, di continuare a scopare per ore. Solo la forza fisica, quella di continuare nella ginnastica dell'amore, poteva fermarmi, ma il mio esercizio fisico quasi quotidiano mi consentiva di non sentire nemmeno la stanchezza.


Roberto non era ancora entrato nella tana di mia moglie. Lei lo baciava, poi con le labbra umide (forse i tanti orgasmi l'avevano stancata e le consigliavano di aspettare prima di una penetrazione così importante) percorreva il corpo intrappolando nella bocca quel grosso bastone pulsante. Il ragazzo era immobile, preso dal godimento. Chissà quanti orgasmi aveva avuto, prima di arrivare nel nostro letto! Fiorella succhiava, la bocca piena di quel magnifico arnese, poi leccava tutta l'asta fino alle palle che lambiva lentamente per poi succhiare e tenerne una per volta nella bocca, avida di piacere.


Sonia non vedeva l'ora di essere penetrata, ma io volevo riservarle un trattamento di favore.


L'eccitai, con lunghi baci sul collo, sui seni, sul ventre. Poi mi acquattai tra le sue gambe, che aprì esageratamente, e succhiai il suo clitoride come fosse stato un piccolo uccello. Era proprio uguale a quello di un bambino. Lo strinsi tra le labbra lo lambii con la lingua, poi lo abbandonai per frugare con la lingua tra le grandi labbra, cercando il buchino caldo e bagnato che avrei penetrato con il mio uccello.


"Come ti chiami?" Mi chiese la ragazza tra un sospiro e l'altro.


"Alessio!" Disse Fiorella, lasciando per un momento l'uccello spaventoso di Roberto.


"Mi piaci, Alessio! Sei bravissimo!" Disse Sonia contorcendosi per il piacere.


"E ancora non hai visto niente!" Intervenne ancora Fiorella.


"Eh ma così mi fate sentire a disagio! Davanti a un mago del sesso!" Brontolò Roberto, sorridendo.


"Imparerai anche tu, mio marito è un gran maestro, come avete potuto constatare." Chiuse mia moglie, imboccando ancora decisamente quella grossa fava.


Alzai ancora di più le gambe di Sonia e cominciai a far scorrere la lingua lungo il percorso tra la vulva e l'ano, leccando piano e provando a capire la sensibilità della ragazza. Raggiunsi il buco rugoso e stretto e dopo averlo bagnato con la saliva, entrai piano piano con la punta della lingua, mentre Sonia muggiva dal piacere.


"Eh,, Sonia...non farci l'abitudine, però! Lui è mio!" Esclamò Fiorella che si pose in posizione supina, mentre Roberto si portava sopra di lei.


Alzai lo sguardo giusto in tempo per vedere che il ragazzo con le mani spalancava le cosce di mia moglie, le portava in alto e si posizionava con la cappella sul buco del sedere di Fiorella.


"Ehi, quello è di Alessio!" Si lamentò debolmente la mia donna.


"Voglio provare anche quello!" Disse il ragazzo, bagnando di saliva la testa del suo uccello.


"Così grosso, non posso adesso!" Disse nuovamente Fiorella.


Il ragazzo spostò il suo arnese ed entrò velocemente nella porta spalancata che lo stava aspettando. Un sospiro più forte mi fece sussultare. Mia moglie era ormai riempita oltre l'impossibile da quel grosso uccello e stava godendo da matti.


Iniziò un ballo lento ma costante. Ogni colpo era ben assestato, Roberto entrava fino alla radice dell'uccello e Fiorella, per prenderlo meglio, aveva alzato il culo mettendo sotto un cuscino.


Non ci fu bisogno di lubrificare, anche se il membro era veramente importante, ma Fiorella era bagnata come poche volte in vita sua. Il rumore che quell'arnese faceva entrando e uscendo fino alla cappella, per poi immergersi nuovamente, era così eccitante, che scivolai sopra Sonia, le feci aprire le gambe e le posizionai bene aperte, finché il mio uccello sentì la porta spalancarsi davanti a lui. Entrai trionfalmente e Sonia restò senza fiato. Cercò la mia bocca per baciarmi e quando trovò la mia lingua, la succhiò avidamente.


Io sbattevo quella ragazza a ritmo costante, tenendo le mani sul letto per rinforzare il movimento. Sonia ebbe il primo orgasmo, quasi in simultanea con Fiorella. La differenza era che Fiorella schizzava dappertutto il suo piacere, mentre Sonia non lo faceva, era un orgasmo più contenuto. Decisi di impegnarmi perché la ragazza si lasciasse andare come avevo imparato da Fiorella, e potesse raggiungere anche le altissime vette del piacere.


Roberto si sfilò dalla vagina di Fiorella, ma non aveva ancora avuto l'orgasmo. Mi chiesi cosa lo avesse impedito e glie lo domandai.


"Ho avuto almeno sei orgasmi, oggi!" Rispose il ragazzo per giustificarsi.


Si pose accanto a Fiorella, che lo baciò sulle labbra.


Sonia si era rannicchiata sul mio petto e ancora tremava per il godimento.


Restammo fermi, Roberto chiese il permesso di fumare una sigaretta, Fiorella ne accettò una e si rilassò fumando lunghe boccate.


Tutti nudi, con gli uccelli ancora nella massima erezione, chiacchieravamo delle cose accadute in quella lunga giornata. Fiorella aveva necessità di andare in bagno, Sonia la seguì. Restai con Roberto che dopo aver acceso un'altra sigaretta, mi chiese:


"Ma come puoi sopportare di vedere tua moglie scopata da tanti maschi? Io non potrei mai!"


"La amo, voglio che stia bene, voglio il suo piacere, e purtroppo non sempre sono in grado di darglielo. Per questo ho cercato l'occasione, in questa festa, di farla divertire in modo spregiudicato. Una scopata fuori dal matrimonio, non certamente un rapporto d'amore alternativo, è quello che le consente di soddisfare il suo corpo senza rimpiangere i momenti belli del nostro amore."