l gioco era proprio diventato un'orgia in piena regola.


I ragazzi in fila continuavano ad avvicinarsi a bocche affamate di piacere, le ragazze assaggiavano, annusavano e sceglievano senza troppo preoccuparsi. In fondo, il peggio che sarebbe potuto accadere era una scopata con un altro ragazzo, e non era detto che fosse male.


Vidi Jamie che si avvicinava ad una ragazza accanto a Fiorella. Il rito prevedeva che lui toccasse una spalla e che lei lo cercasse con il viso. Gli occhi del ragazzo, però erano posati su mia moglie, che era bendata e sedeva in una posizione imbarazzante. Le gambe aperte, le mani lungo i fianchi, attendeva il suo turno per assaggiare il maschio che le si sarebbe proposto.


"No", esclamò la ragazza mentre Jamie dava in un sospiro di sollievo. Scorse ancora e si avvicinò alla mia donna. Le toccò le spalle, ma quel tocco fu qualcosa di diverso, era una carezza, una trasmissione di emozioni. Fiorella accostò il viso ed incontrò il sesso del ragazzo. Invece di prenderlo in bocca, estrasse la lingua, lo leccò piano, poi scese sulle palle, fermandosi sulla ruvida pelle dello scroto. Fiorella sapeva fare quel gioco e sapeva che questo mi faceva impazzire. Scelse di praticarlo anche al ragazzo che avrebbe dovuto scegliere. Lo baciò ancora, poi con il viso appoggiato al ventre, scivolò con la bocca verso un fianco di Jamie fino a farlo girare. Il ragazzo non sapeva cosa fare, ma accontentò mia moglie voltandosi e porgendole le chiappe sode e toniche. Fiorella estrasse la lingua e percorse tutto il solco fino a raggiungere la più profonda intimità. Tutti, ragazze e ragazzi, si erano fermati a guardare quella dea del sesso che giocava con la pelle di quel ragazzo. Girò ancora per farlo voltare e la lingua, morbida e guizzante, si insinuò nell'ombelico e girò un po' intorno, fino a quando prese la strada del petto, cercando i capezzoli appuntiti. Jamie, nel frattempo schiacciava il suo possente sesso contro il ventre della donna, regalandosi un piacere inaspettato. I seni, grossi e caldi, intrappolarono quel palo di carne, e mentre Fiorella proseguiva a baciare il collo e raggiungeva il mento, Jamie saliva e scendeva lungo il solco tra le tette con il suo membro bollente. La bocca di mia moglie raggiunse le labbra del ragazzo e le morse leggermente. Poi estrasse nuovamente la lingua e percorse il perimetro della bocca prima di insinuarsi oltre la barriera dei denti. Jamie ricambiò il bacio profondo e continuò a baciare Fiorella che non accennava a smettere. La donna sentiva che il ragazzo era giunto a un punto di eccitazione così alto, che sarebbe bastato un solo tocco per farlo scoppiare, come aveva fatto qualche ora prima.


Le mani di Jamie non si erano fermate, percorrendo il corpo di Fiorella ed insinuandosi fra le cosce, per raggiungere il fiore caldo che attendeva fremente. Non si accontentò di accarezzarla, vidi che le dita forzavano il piccolo antro ed uno si infilava lentamente nella fessura, scomparendo. Fiorella respirò forte, poi morse il labbro del ragazzo e sembrò accettare quella carezza fin troppo esplicita.


"No!" Disse mia moglie staccandosi da Jamie. Lui sembrò vacillare, era ormai pronto ad una memorabile scopata e lei lo stava allontanando.


"Alla prossima!" Dissi solennemente mentre il brunetto di malavoglia si spostava. Capii che quel ragazzo piaceva tantissimo a mia moglie, e per questo lo faceva ballare sulla corda. Presto avrei assistito alla scena che attendevo ormai da molti giorni.


La ragazza che si trovava proprio dopo Fiorella era una giovane dai capelli ricci, castani. Un viso simpatico, la bocca, che usciva dalla benda, era bella, con le labbra grandi e morbide.


Jamie non attese il segnale della ragazza e avvicinò immediatamente il suo membro alla bocca, pensando di forzare le labbra.


Ambra disse "No", ancor prima che accadesse qualcosa. Non capivo cosa fosse successo, ma lei, senza dare spiegazioni, si voltò verso Fiorella e le baciò la bocca. Disse un rapido "scusami", per giustificare quel gesto, ma mia moglie non si mosse, aperse un po' le labbra, come per attendere un secondo bacio che non tardò. Tutt'e due bendate, le ragazze avevano capito chi fosse l'una e l'altra e si lasciavano andare al gioco.


"Questa la prendo io!" Esclamarono quasi all'unisono. Mi avvicinai alle due donne, le presi per mano e le accompagnai verso un divanetto che era stato liberato.


Agli occhi di tutti, quella trasgressione era terribilmente eccitante. Solo Jamie, che ancora soffriva per quell'erezione esagerata e ora dolorosa, era fermo in attesa di proseguire con la ragazza successiva.


Le due donne sedettero, una accanto all'altra, con i loro splendidi culi che si toccavano. Le bocche non smisero di baciarsi, le mani si mossero e cominciarono una lenta e sapiente esplorazione. Le dita di Fiorella giocavano con i capezzoli di Ambra, mentre questa accarezzava il ventre di mia moglie scendendo verso lo scrigno dei desideri. Non vi fu alcuna reazione contraria, tutto sembrava terribilmente normale. Dopo un minuto, sciolsi i lacci delle bende e le due ragazze si guardarono per qualche istante. Poi Fiorella prese l'iniziativa e baciò Ambra con passione. Le lingue guizzavano nelle loro bocche, mentre le mani, ormai senza controllo, toccavano i corpi, si insinuavano, si saziavano del piacere di toccare.


"Andiamo in camera!" Mi disse Fiorella, che aveva preso per mano Ambra e la stava accompagnando alle scale.


"Ma così ci togliete il piacere di vedervi!" Si lamentò Roberto, che non aveva ancora rinunciato al piacere di una bella scopata con mia moglie.


"Potremmo spostarci tutti di sopra! C'è posto nelle camere, io sarò nella mia, poi ci sono altre due camere oltre a quella di Samuele... ci stiamo tutti!" Ci informò Fiorella.


Le coppie che stavano già facendo l'amore non si mossero, mentre qualche ragazzo tornò al divano delle femmine, cercando di accoppiarsi prima di salire. Le cose furono molto più veloci.


In particolare, Jamie si fece riconoscere da Rebecca, che aveva ben memorizzato le forme del ragazzo. Appena lui le fu vicino, lei aperse la bocca e subito Jamie si introdusse, cercando il suo piacere.


Accanto a loro, Jonas si era avvicinato a Gioia, la ragazza cicciottella che per prima era rimasta nuda. Lei non si fece attendere e subito gridò "Questo lo prendo io" alzandosi di scatto e cercando la mano del ragazzo. La pelle scura di Jonas era un contrasto bellissimo con quella chiarissima di Gioia, e mentre si allontanavano per raggiungere un divanetto, notai i loro culi che ondeggiavano. Quello di lui, piccolo e dall'aspetto durissimo, quello di lei, candido e morbido era un invito più che esplicito alla penetrazione.


Jonas, che aveva preso un profilattico dal tavolo e lo aveva già infilato con una sola mano, fece distendere Gioia sul divanetto, posizionandosi subito tra le sue gambe. Il sesso rosa della ragazza era ancora da esplorare, ero quasi certo che fosse vergine. Il ragazzo appoggiò la punta del suo uccello alla piccola porta e spinse piano. Gioia si muoveva, ma non si lamentava. Cercava con il movimento del bacino di prendere meglio il suo piacere, ma sicuramente non aveva l'esperienza di una grande amante, per cui i suoi movimenti erano goffi. Jonas si mise una mano sul fianco e diede una forte spinta. Gioia emise un lamento, ma il ragazzo non si fermò. Certamente un po' dolorante, la ragazza sorrideva sotto la sua benda, perché ormai aveva coronato il suo sogno di perdere la verginità. Li lasciai per andare al grande divano dove Rebecca e Jamie stavano iniziando la loro avventura sessuale. Lei aveva circondato la schiena del ragazzo con le sue gambe, quasi a intrappolarlo per non farlo scappare e lui, che aveva avuto qualche difficoltà ad indossare il preservativo, si apprestava a varcare l'umida soglia. Quando vidi che ormai era entrato dentro di lei, mi avvicinai per sciogliere le bende e Rebecca si sciolse in una risata liberatoria. "Oh Jamie! Da quanto tempo sognavo di farmi scopare da te! Ma tu neanche mi guardavi!"


Lui rispose con un sorriso, ma non era affatto convinto. Avrebbe scopato quella ragazza soltanto per liberarsi del dolore che l'aveva colpito al basso ventre, ma poi sarebbe salito subito alle camere per vedere Fiorella all'opera e sperare che lo volesse accogliere dentro di lei.


"Togli il preservativo, Jamie! Ti sento poco!" Disse la ragazza con aria furba.


"E se poi ti metto incinta?" Rispose lui, che aveva iniziato una danza ritmata dentro Rebecca.


"Eh, pazienza! Decideremo cosa fare!" Mormorò ancora la ragazza che stava godendo con tutto il suo corpo. Cercò la bocca del maschio, che la baciò senza troppa passione, mentre il suo uccello proseguiva nel suo veloce movimento. Jamie non diede seguito alla richiesta della ragazza e dopo qualche minuto, mentre stavo togliendo le bende a Jonas e Gioia, sentii un urlo soffocato del maschio che stava scaricando tutto il suo seme nella plastica del preservativo.


Jonas aperse gli occhi mentre Gioia faceva altrettanto. Lei era preoccupata per la scelta del maschio, lui era meravigliato dal piacere che provava nel penetrare quella ragazza dal corpo morbido.


Non vi fu un rifiuto, e la cavalcata continuò mentre i due cominciavano a baciarsi con vero ardore.


Ormai quasi tutte le coppie si erano formate. Molte non erano quelle che avrebbero voluto, ma il desiderio di giocare e fare l'amore era ormai giunto al limite massimo, per cui ognuno prese quello che trovava e cominciò a giocare.


Roberto era ancora in attesa di essere scelto. Sonia era ormai in piedi, temeva di aver perso il suo maschio, parlava per farsi individuare. Tra i tre ragazzi che erano in piedi davanti a lei, velocemente assaggiò l'uno poi l'altro fino a fermarsi decisamente sul grosso uccello di Roberto, urlando "Questo lo scopo io!" facendo scoppiare a ridere tutti i presenti. Si mosse di scatto, prese il ragazzo per l'uccello e lo portò verso il centro della stanza, sbattendo contro il tavolo.


"Ma si, andiamo! Non ti uccidere, però!" Disse il giovane maschio, conducendola verso le scale.


"Volete già salire?" Chiesi ai due.


"Oh sicuro!" Disse lei. "Io lo voglio! E' vero che mi vuoi anche tu?" Chiese a Roberto.


"Ma si, dai, andiamo!"


Sonia si tolse da sola la benda e guardò il ragazzo con occhi vogliosi.


"Non vuoi prima provarlo? E' la regola!" dissi fermandoli.


"Dai, andiamo là, e voglio sentirti dentro di me!" Esclamò Sonia, che aveva buttato via la sua riservatezza. Roberto prese un profilattico, strappò la carta con i denti e mentre Sonia si buttava sul divano, lasciato libero dai ragazzi che erano già saliti nelle camere, lo infilò. Poi approfittando di una posizione che la ragazza aveva preso, per sistemare i cuscini, fermò Sonia in posizione prona e montò sopra di lei, penetrandola da dietro. "Ehi! Ma cosa...!" Riuscì appena a dire la ragazza, prima di sentire quel grosso bastone che penetrava nella sua carne infuocata.


"La sta inculando!" Sentii un ragazzo dire al suo vicino. "Ma no, vedi che la prende solo da dietro!" Rispose l'amico che sembrava esperto.