Dopo quella che Ada considerava tutto sommato una scappatella anche se forzata con un ricatto era sicura che non avrebbe avuto un seguito, invece una mattina mentre il marito era al lavoro arriva un messaggio, è Antonio: Mettiti qualcosa di sexy stò arrivando!!! Fammi una foto quando sei pronta perchè se non mi piace come sei messa ti devi cambiare!!!
Ada è sconvolta, cosa può pretendere ancora, non ha più il video, forse crede di poterla convincere perchè ha già ceduto, manda un messaggio: trovati un'atra troia, stronzo!!!
La risposta non si fà aspettare, arriva il video in cui lei con maestria ed ardore faceva il pompino, sbrigati o Andrea lo riceverà ora, sei tu la mia troia!
Ada è presa dal panico, non sà se piangere, chiamare Andrea e spiegare tutto (capirebbe?) o cedere di nuovo a questo folle.
Lo chiama: Antonio ti prego, lasciami in pace, chiudiamo così sta storia, hai avuto quello che volevi, cancella tutto e rimaniamo amici.
Non hai capito niente da oggi tu sei la mia troia ed io il tuo padrone, farai tutto quello che ti dico se non vuoi che ti rovini la vita, adesso sbrigati e preparati senza più obbiettare.
Ada a quelle parole ebbe un fremito, non capiva nemmeno lei se piangere o come comportarsi ma non potè fare a meno di notare che quella durezza ed aggressività le aveva procurato una eccitazione che non riusciva a spiegarsi. Pensò tra se e se: se lo assecondo e poi lo convinco a desistere forse sarà più facile uscire da questa situazione, andò in camera ed indossato un completo di pizzo nero scattò la voto e la inviò.
Sei perfetta, arrivo e stavolta non te ne uscirai con un pompino!
A queste parole il mini perizoma era già allagato.
Antonio non tardò ad arrivare, aprì la porta e le ordinò di inginocchiarsi, lei eseguì l'ordine e si ritrovò il suo cazzo già in tiro davanti alla faccia, già vi conoscete disse lui, forza procedi.
Non seguirono altre parole e lei iniziò a sfoderare la sua maestria, ad un certo punto lui sfilò il cazzo e disse piano troia così mi fai venire ed oggi voglio farti il culo.
Lei disse no ti prego, nemmeno ad Andrea l'ho mai dato, mi fà male, ti prego no.
Chi ti ha autorizzata a parlare? Devi eseguire e basta. Vai in cucina e prendimi dell'olio. Le scendevano le lacrime ma eseguì.
Tornò in salotto e lui le ordinò di mettersi in ginocchio sul divano con le braccia poggiate alla spalliera, lei si aspettava qualche bacio, qualche carezza, arrivarono invece due sonore sculacciate e il primo dito unto di olio che la fece trasalire, le dita non tardarono ad essere due e poi tre e più lei si lamentava e più lui era rude e continuava ad offenderla. Lei trovava assurdo come tutto questo la eccitasse e come il buchetto si stesse rilassando ed allargando, Andrea non ci era mai riuscito e mentre pensava il cazzo in pieno tiro entrò dentro, non fece in tempo a lamentarsi che con un secondo colpo entrò tutto, lei perse quasi i sensi per il dolore, si sentiva lacerata ma si accorse che i movimenti iniziavano ad essere piacevoli. Antonio era troppo eccitato ed ad insaputa di lei stava riprendendo le operazioni che terminarono con copiose dosi di sperma. Sfilò il cazzo e le ordinò di girarsi e pulirlo con la bocca, lei notò il cellulare nella mano di lui ma non aveva più fiato né voglia di obbiettare, eseguì l’ordine mentre lui continuava a riprendere.
Ormai aveva capito che non sarebbe finita lì.
Antonio si rivestì e con un sorrisetto disse hai un culetto favoloso sarebbe stato un delitto non usarlo e non è giusto che sia solo di uno.
Cosa avrà voluto dire, pensò tra lei e lei…..
Lo saprete al prossimo racconto

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Categorie: Etero Tradimenti