Arrivò il giorno della laurea di mio figlio, era fine maggio , cominciava a fare caldo .
La mia nuova vita, la nuova voglia di sentirmi femmina faceva ormai parte di me stessa .
La laurea era a Perugia, ovviamente salii da sola qualche giorno prima .
Eravamo nella casa dei miei, dove alloggiava anche mio figlio , una casa a più piani dove cera davvero molto spazio.
Ovviamente andai sola , mio marito, al solito aveva cose più importanti e darebbe arrivato la mattina stessa della laurea . I piani prevedevano che sarebbero venuti anche gli amici di mio figlio, tra cui uno era di quelli del racconto precedente....E la cosa mi preoccupava ed eccitava contemporaneamente, sicuramente avrebbe ripreso iniziativa.
Complice questo pensiero, il pensiero di essere sempre attraente, mi eccitavo pensando alle situazioni che si sarebbero create .
Prima di partire feci una ceretta integrale, mani, insomma volevo sentirmi bella.
Arrivai il venerdì, il pranzo con i miei genitori e mio figlio , mi sistema in camera.
Mi cambiai , cominciai a pensare a cosa o avrebbe fatto l'amico di mio figlio.
Volevo stuzzicarlo, vedere che reazione avrebbe avuto, non so cosa mi prese, forse il fatto di essere lontana da casa mi eccitava particolarmente.
Nel pomeriggio scesi a fare una passeggiata , entrai in qualche negozio , ma si perché no ..presi qualche pezzo di lingerie, dei completini, ma quello che mi stuzzicó più di tutto erano un paio di autoreggenti, dalla balza molto alta e larga, nere velate , ero davvero combattuta, magari era esagerata ..il rischio di essere vista mi spaventava ed eccitava..alla fine le presi , magari le avrei indossate sotto il vestitino che avevo comprato ...
Tornai a casa, in camera cominciai a sistemare le cose...
In me si scatenò una curiosità, volevo provare le cose comprate.
Mi spogliai, indossai il tanga di pizzo, mi guardai allo specchio...Beh avevo davvero un gran bel culo ..era sgambato, metteva in mostra le chiappe...mi guardavo eccitata...poi curiosa , indossai anche le autoreggenti...wow mi sentivo davvero bella, sexy, pensavo a cosa avrei potuto combinare e a cosa mi avrebbero potuto fare . Mi stesi sul letto e cominciai a toccarmi pensando ...avevo i brividi , pensavo di succhiare per bene, poi di essere sbattuta...mi sentivo troia ..tutta depilata .
Arrivò la sera , preparai la stanza per i ragazzi .
Feci una doccia, indossai dei leggins per casa e una maglietta.
Poco dopo arrivarono i ragazzi accompagnati da mio figlio.
3 ragazzi, uno era quello di quella notte.
Mi fulminó con lo sguardo, con quei jeans strappati, aria da strafottente, gli avrei tirato subito un bel pompino ...
Sistemarono le loro cose e scesero in sala.
Ero a sistemare le cose in cucina.
Li sentii parlare, uscirono per bere qualcosa.
Mi misi a letto con i miei pantaloncini e canotta.
Dopo poco sentii suonare alla porta , scesi aprii e mi ritrovai davanti Francesco.
Mi squadró dalla testa ai piedi
" credevi mi sarei perso la serata con te "
Mi disse con quel suo modo ..
Mi prese dai fianchi , " dai che mentre gli altri fanno bere tuo figlio non avremo rotture "
Mi prese per mano , salimmo le scale intanto già avevo le sue mani addosso , mi strizzava le chiappe .
Arrivammo al piano di sopra, io ero allagata, lo portai in camera mia .
Il tempo di chiudere la porta, tiro fuori il cazzo già in tiro, presa dallecccitazione mi piegai sulle gambe e senza esitare cominciai a divorare il cazzo...
Ben depilato, non lungo ma abbastanza largo, lo sicchiavo, eccitata.
" che pompinara che sei eh ti piace proprio eh "
Più mi parlava in quel modo più mi sentivo troia , lo segavo e succhiavo.
Mi fece alzare poggiata al comò della Camera, mi sfilò i pantaloncini, un paio di schiaffi sulle chiappe, poi sentii la sua lingua, mi baciava le chiappe, le sentii allargate, e lui che si accaniva con la lingua tra culo e figa.
Cominciò a scoparmi ero fradicia...non potevo fare casino, mi sentivo aperta, spingeva forte, poi si sedette sulla poltroncina, ci montai sopra cavalcando il cazzo di marmo...quanto mi sentivo troia...
Mi piaceva da morire quella situazione
" ci divertiremo molto anche domani " mi disse .
Mi sentivo così eccitata, che scesi di nuovo, lui stravaccato sul divano mi piegai sulle gambe e senza esitare cominciai a divorare il cazzo di marmo, tutto fino in fondo, mugolando come una cagna, lui impassibile, dopo un po il suo telefono squillo , rispose, io mi fermai un secondo, lui mi prese dalla testa spingendo il cazzo in gola, " no Già state tornando " e chiuse il telefono.
" dai troia datti da fare che stanno tornando " . Facevo grossi bocconi fino a far sparire il cazzo in bocca , lo sentivo sempre più duro , mi eccitava sentirlo crescere in bocca.
Lo guardavo e continuavo a succhiare, fino a portarlo a schizzare .
" che pompinara cazzo "
Intanto mi alzai tutta schizzata tra collo e tette .
Sentimmo i ragazzi rientrare, lui uscì al volo dalla mia camera.
Mi feci una bella doccia e mi misi a letto .
La mattina seguente , scesi a preparare la colazione, i miei pantalone e la mia canotta.
iniziai a prepararmi, indossai le autoreggenti carica di eccitazione e un po di imbarazzo.
Un vestito nero sopra il ginocchio, abbastanza aderente, mi valorizzava, mettendo in risalto la mia figura e slanciava molto le gambe insieme a quei tacchi un po' più audaci del solito, sotto si intravedeva la figura del tanga.
Mi guardai allo specchio, sollevai il vestitino, mi eccitava guardare l'effetto delle autoreggenti, mi sentivo davvero bella , sensuale.
Cominciai a truccarmi, sentii bussare , la porta si aprì, era di nuovo lui, mi squadró dalla testa ai piedi, mi fece girare, poggiata al comò, mi alzo il vestitino, " dai ci sono gli altri " dissi con voce rotta, sentii le sue mani addosso, a mano piena sotto il tanga , massaggiare la mia figa, continuó, sentivo voci e passi nel corridoio.
"Continua a truccarti" mi disse , si inginocchió dietro di me , mettendo praticamente la faccia tra le mie chiappe, accanendosi con la lingua sul mio culo..
Mi piaceva ..Continuai a truccarmi, divaricando le gambe, sentivo la sua lingua mandarmi in estasi..poi si alzò mi riabbasso il vestitino, ma poco sotto il culo , con la balza in vista .
" rimani così e continua ".
Uscì dalla stanza, lasciando la porta aperta .
In quel modo chiunque sarebbe passato avrebbe visto , mentre mi truccavo , in autoreggenti, tacchi e un vestitino tirato su .
Sentivo il vociare delle persone che arrivavano.
Sentii voci dal corridoio avvicinarsi, erano l'amico di mio figlio e un altro ragazzo.
Entrarono in camera chiudendo la porta.
Tirai giù il vestitino imbarazzata.
"Cazzo che figa "
Si avvicinó e senza dirmi nulla mi fece sedere in un attimo mi ritrovai con il suo randello in bocca, senza problemi e io senza opporre resistenza da brava a succhiare.
" fatti vedere " con una mano mi fece aprire le cosce mostrando le autoreggenti.
A quella vista l'altro tiro fuori il cazzo già duro.
" vieni vieni " disse all'amico.
Mi sentii toccare le tette , mi prese la mano e mi fece impugnare anche il suo .
Smanettai entrambi , mi sentivo una gran troia, al centro dell'attenzione, due giovanotti duri pre me. Il nuovo arrivato non era granché, ma la situazione mi eccitava da morire.
Ad un tratto sentimmo la voce di mio figlio chiamarmi...
In fretta e furia ci sistemammo e i due uscirono dalla mia camera.
Mi diedi una sistemata, mi truccai, capelli molto mossi e scesi .
Trovai un po di gente , i soliti saluti , le solite chiacchiere .
Arrivò anche mio marito, e dopo.poco partimmo per la facoltà .
Salii in macchina, notai che mio marito getto l'occhio sulle mie gambe, cosa che non accadeva da anni .
Mentre guidava più volte guardava le mie cosce offerte dal vestitino risalito .
Arrivammo all'università, cera da aspettare, ci accomodammo nell'atrio, chiacchiere, mi accomodai su una sedia , chiacchierando, mi guardavo intorno , notai sguardi posarsi sulle mie cosce accavallate, compreso mio marito.
Assistemmo alla laurea , baci abbracci festeggiamenti foto.
Ci diregemmo al ristorante, abbastanza lontano, fuori città, in macchina con mio marito, notai che era più gentile del solito, continuando a gettare l'occhio sulle mie gambe.
Arrivammo al ristorante, entrammo cera davvero molta gente.
Il pranzo trascorse tranquillo, i ragazzi si alzarono a fumare.
Mi alzai per sgranchire un po le gambe, i tacchi alti si facevano sentire, notai lo sguardo di uomini seduti seguirmi .
La sera ci raggiunsero altri amici di mio figlio.
Mio marito, ovviamente, ad una certa ora comincio a brontolare di essere stanco e voler tornare a casa .
Mi feci lasciare li , sarei tornata con mio figlio a casa.
La sala ben presto si trasformò in una pista da ballo , cocktail e musica .
Ero in piedi poggiata in un angolo , quando sentii una mano intrufolarsi sotto il vestitino, sobbalzai , girandomi vidi che era lui ...
Mi ravanava tra le chiappe, afferrandole, strapazzando le mutandine.
Mi trascino al bancone , qualche cocktail , sempre più sciolta , uscimmo fuori nel giardino, capenneli di persone , ci allontanammo , in mezzo alle auto , mi prese dai fianchi mi alzo completamente il vestitino, tiro giù il le mutandine, sfilandole sotto i tacchi .
Presa dalla voglia , mi inginocchiai, ero fradicia di eccitazione, il suo manganello pronto , e cominciai a divorare il cazzo, fino a sentirlo in gola , di gusto...La musica di sottofondo, il vociare in lontananza, i miei mugolii a bocca piena .
Mi fece rialzare, aprii lo sportello della macchina di dietro...Mi fece mettere a pecora sul sedile spiegando con il culo fuori , ero a faccia in giù , inarcata, ero incredibilmente eccitata, .
Sentii la sua lingua accanirsi sul mio culo, mi mandava in estasi ...
Poi il suo randello cominciò a sbattermi, colpi forti , cadenzati, non scopavo così da anni , schiaffi sulle chiappe, il cazzo mi apriva sempre di più , poi sentii delle voci , avevo il cuore a mille , lui non si fermava, poi lo senti parlare , "guardate che figa sto chiavando " erano lì fuori , non vedevo nulla se non il sedile della macchina .
Sentii il cappellone uscire, poi delle mani strapazzare il mio culo, schiaffi, strette di chiappe , cosce , poi vidi lui aprire lo sportello opposto della macchina, ancora con l'uccello duro , sedersi sul sedile proprio davanti a me , non disse nulla, mi prese dalla testa e cazzo in bocca.
Cominciai a succhiare di nuovo...di gusto , avida , mentre le mani ancora mi toccavano dietro .
Poi sentii che qualcuno cominciò a penetrarmi, non potevo far nulla.
Potevo solo succhiare , non vedevo minimamente chi ci fosse dietro, in base alle sensazioni erano 2 cazzi diversi, abbastanza piccoli li sentivo a malapena, ma la situazione era incredibilmente eccitante .
Non durarono molto...
Alla fine tornai a casa verso le 3...
Entrai in camera , non accesi la luce , tolsi il vestitino, di colpo mio marito accese la luce...
" ma che cazzo fai ?? Sei tornata adesso??"
sconvolta dal sesso e alcol ...
" ma che cazzo ti sei messa ??"
Non riuscì nemmeno a rispondere
Scese dal letto " ma vai in giro senza mutandine?"
Prese a toccarmi, era incazzato si ma anche eccitato
" come sei conciata??"
" che devo dirti ...le mutandine le avevo "
Comincio a palparmi il culo e baciarmi sul collo " che dici troia...come le avevi ??"
" si le avevo ...Poi me le hanno sfilate "
Mi ritrovai sul letto a gambe aperte, e lui sopra di me , infoiato penetrarmi
" chi ?? Chi le ha sfilate ?".
Colsi al volo l'occasione, complice l'alcol..
" tu mi lasci sola ...Poi mi sfilano le mutandine "
Era eccitatissimo , mi stava scopando non so dopo quanto tempo...non lo avevo mai visto così...
" hai scopato?? Eh ti sei fatta scopare?? Per questo hai messo le autoreggenti??"
Capii che la cosa lo mandava fuori di testa " certo ..le ho messe apposta...infatti appena te ne sei andato, mi hanno scopata ...Mi hanno scopata per bene sai?"
" mmm continua cazzo ! Sei una troia.."
Intanto il suo cazzo era di marmo..
" sii mi ha scopata nel parcheggio sai..mi ha presa senza problemi..e poi mi ha scopata forte " ...era incedibile era eccitato, era terribilmente eccitato dopo anni, sapendo che avevo fatto la troia con un altro .
A quelle parole esplose senza riuscire a controllarsi.

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