Quella sera faceva un caldo tremendo e alla televisione non c'era nulla di interessante per cui presi la mia auto e cominciai a girare a Milano senza una verà meta, mi bastava gustare il fresco dell'aria condizionata, mi trovai ad un certo punto su una grande via con i controviali ed io presi non sò perchè il controviale, ad un certo punto cominciai a vedere delle trans sui marciapiedi, la zona era famosa per le trans di lingua spagnola e principalmente trans peruviane, alcune molto sexy alcune altre.....bè lasciamo stare, arrivo ad un punto e vedo due persone col cofano della loro auto aperto, una era una trans con abiti molto succinti l'altro forse il suo compagno, appena mi vedono mi chiedono di fermarmi, sò che non dovrei ma molte volte ascolto il mio sesto senso e quella volta mi disse di fermarmi


"Scusa mi si è fermata la macchina e non vcapisco cosa abbia, la batteria è nuova e quindi non dovrebbe essere lei ma sembra morta, ci porteresti ad una fermata di metropolitana"


"Dai salite"


"Vieni Conchita"


"Noi abitiamo in via ...... 78"


"Ma è nella direzione di dove abito io, vi porto direttamente a casa"


"Ohh grazie allora io sono Carlos"


"Io Ivano"


"Ero andato a prendere mia sorella ma una volta arrivato la macchina è morta"


"Parli bene italiano"


"Sono a Milano da sei anni come mia sorella, lei è trans"


"L'avevo capito poi quella è proprio la loro zona"


"Cosa facevi in giro Ivano?"


"In televisione non c'è nulla e in casa non ho l'aria condizionata per cui ho preso l'auto che ce l'ha e stavo facendo un giro"


"E sei capitato da queste parti per fortuna nostra"


"Già guarda caso"


"Tua moglie è a casa?"


"Non sono sposato"


"Timido?"


"Appunto"


"Non è che intimamente sei gay e non l'hai cercata?"


"Veramente ho avuto delle ragazze ma non riuscivo ad aprirmi completamente"


"Siamo arrivati dai vieni sù che ti offro una birra peruviana"


"Grazie ne ho proprio bisogno".


 


Il ragazzo abitava al terzo piano di un palazzo molto vecchio dentro era un bilocale con le pareti di diversi colori


"Siediti che vado a prendere la birra tu Conchita fagli compagnia"


La trans dai capelli ricci e neri si mise vicino a me cominciò a fissarmi coi suoi occhioni da gattona


"Ivano io cerco un italiano come compagno"


"Io potrei essere tuo padre"


"Non mi interessa l'età"


Conchita sin fece ancora più vicina, mi mise un braccio sul collo e mi diede un bacio lunghissimo sulla bocca immettendomi la sua lingua in bocca poi con l'altra mano mi toccò il cazzo che si era svegliato


"Ti piace farti baciare vedo e ti piace essere dominato"


"In che senso?"


"Ti ho messo la mia lingua in bocca, ai passivi piacve quresta cosa, dai alzati fatti vedere sotto"


"Perchè una volta bevuta la birra me ne andrò e magari non ci vedremo più"


"Ivano tu mi piaci troppo"


Abbassai il pantalone e la mutandina Conchita mi venne dietro e mi palpò il culo


"Hai un gran bel culo a noi peruviani piacciono le persone col culo come il tuo"


Poi mi si mise dietro e mi abbracciò stretto cominciò a leccarmi il collo e le orecchie sentivo il suo alito caldo ed eccitato poi sentii all'altezza del mio culo puntare il suo uccello


"Ma che fai Conchita, ti approfitti subito di me?" queste parole le dissi già con la voce eccitata


"Dai fatti scopare da me, vedrai che ti piacerà"


Lei mi tenne ancora stretto puntò il suo cazzo e spinse spinse fin quando la punta del suo cazzo penetrò dentro di me


 


"Conchita potevi almeno aspettarmi che ce lo facevamoo in due"


"Il ragazzo era tornato con la birra e i bicchieri ma vista la scena abbassò lo zip estrasse il cazzo e me lo diede da mettere in bocca


"Ora puoi continuare sorellina"


Ero frà due fuochi e mi piaceva Conchita prese presto un buon ritmo e ogni volta che spingeva il cazzo del ragazzo mi entrava in fondo, era un lavoro d'assieme ed io non lamentandomi avevo dato l'idea che la cosa mi piacesse e mi piaceva eccome visto che sborrai prima io senza neppure toccarmi


"Ivano allora ti  piaciuto! guarda quanta sborra hai fatto"


"Carlos mi stà piacendo tantissimo continuate dai continuate"


Fù Conchita per prima a sborrarmi nel culo, venne con sei fiotti di sborra calda poi fù la volta del fratello venirmi in bocca e quando vide che bevvi tutta la sua sborra fù felicissimo.


"Ivano hai bevuto la mia sborra e ptreso nel culo quello di mia sorella allora sei un porcellino passivo"


"Si Carlos io sono passivissimo e voi mi avete dato un quarto d'ora di benessere"


"Senti Ivano abbiamo il letto grande potresti dormire con noi"


"Mi dispiace domattina devo alzarmi presto, anzi ho fatto proprio tardi, bevo la birra e me ne vado"


"Mi dispiace, però dai sentiamoci per telefono, questo è il mio segnalo e quello è di mia sorella"


"Carlos questo è il mio, mi farò sentire sicuramente"


Bevvi la birra Conchita volle darmi ancora un bacio e me ne andai.

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