Racconto n. 2 “L’insoddisfatta”


Lorenza e Francesco si messaggiavano, ma non solo si spedivano foto piccanti. Era soprattutto Lorenza a mandargliela e lui in risposta le faceva vedere quanto il suo cazzo diventava grosso non solo per le foto, ma al pensiero di quanto avevano fatto in auto.


Quindi, resistettero solo due giorni e si rividero in un motel a 20 km da dove abitavano entrambi.


Lorenza era un po’ pensierosa sul fatto che sicuramente l’addetto al check in sapeva benissimo cosa stavano per fare e Francesco le rispose che non erano l’unica coppia clandestina lì.


Infatti, il motel gliel’aveva consigliato un suo amico che ci veniva abitualmente con la sua amante.


Anzi, lo incontrarono mentre stavano per prendere l’ascensore ed era con una donna molto appariscente che guardò Lorenza con condiscendenza.


Lorenza era bella, ma non faceva nulla per apparire. Non voleva essere guardata da nessuno e in cuor suo era meravigliata che un uomo bello come Francesco la considerasse.


Andarono ognuno nella sua camera. Lorenza era un po’ pensierosa e disse a Francesco che l’amante del suo amico l’aveva guardata come se fosse brutta.


Francesco non le disse nulla, si limitò più che a baciarla quasi a mangiare la sua bocca.


Le fece sentire che il cazzo era già in erezione e le disse che aveva i preservativi.


Entrambi si spogliarono in un battibaleno e Lorenza si mise appoggiata al tavolino che era lì con il culo in evidenza e Francesco le penetrò in un solo colpo la fica, facendola sobbalzare.


Poi, prese a penetrarla sempre più in profondità. A lei sfuggivano gemiti che erano quasi grida così lui le mise una mano sulla bocca finché lei venne mordicchiando la mano del suo amante.


Francesco disse che era stato incredibile e che aveva sempre sognato di farlo in quella posizione e lei rispose che anche per lei era lo stesso.


Francesco accarezzò il suo culo e le disse che dopo lo voleva a tutti i costi.


Lorenza in maniera un po’ sboccata gli disse che amava essere inculata da lui.


Nella camera c’era uno specchio davanti al letto così avrebbero potuto guardarsi mentre facevano sesso ed eccitarsi ulteriormente.


Lei non ce la faceva ad aspettare la sua seconda erezione così si mise in bocca il suo cazzo moscio e iniziò a leccarlo con maestria finché lo sentì crescere e diventare durissimo.


Quindi, Lorenza si mise a pecorina sul bordo del letto, lui la spalmò nel buchino con il lubrificante e poi puntò senza esitazione il suo buco che penetrò facendole un po’ male anche questa volta.


Francesco però non si fermò continuò a metterlo dentro finché lei non gemette davvero forte e ancora una volta lui le mise una mano sulla bocca.


Lei godeva davvero troppo forte, ma d’altronde tutto ciò eccitava ulteriormente Francesco e il suo cazzo.


La pompò per circa un quarto d’ora finché lei gridò selvaggiamente sotto la mano di lui, mentre lui venne con una sborra davvero gigantesca.


Lui la prese un po’e la fece assaggiare a lei che gli ricordò che già in auto l’aveva ingoiata.


Andarono a letto dove si accarezzarono e dissero che il motel non era proprio la soluzione ideale Ci voleva una casa. Lorenza rispose che nella sua non c’era alcuna privacy, non era affatto isolata e inoltre l’avrebbero sentita fare all’amore, visto quanto gridava.


Lorenza disse che con suo marito il tutto avveniva in maniera quasi silenziosa, ma d’altronde non aveva mai raggiunto il piacere che gli faceva provare Francesco.


Certo, lei gli disse che si masturbava molto spesso e provava molto piacere.


Lei si mise a farlo, visto che, Francesco gli confessò che non aveva mai visto una donna farlo.


Quindi, lei si mise a pecorina mostrando a Francesco il suo culo mentre lei si toccava il clitoride con due dita in senso anti-orario.


Lei godeva molto senza ritegno e lui si avvicinò per toccarle i capezzoli e tapparle ancora una volta la bocca. La fece venire poi le disse che forse perché lei potesse godere senza ritegno dovevano andare nella doccia.


Purtroppo, la doccia non era grande e ci entravano a malapena per scopare.


Ritornarono a letto si misero a cucchiaio lei alzò una gamba e lui prese a penetrarla dolcemente, ma facendola sospirare e bagnare moltissimo come lui sentì mettendogli una mano nella fica.


La fece venire ancora una volta e lui le disse ancora che era davvero meraviglioso fare sesso con lei.


Lei rispose che anche per lei era lo stesso e che non si sentiva in colpa nei confronti del marito perché riteneva che avere una vita sessuale più che soddisfacente fosse un suo diritto.


Francesco rispose che anche per lui era lo stesso nei confronti della moglie.


Poi lei si girò verso di lui e si baciarono e si accarezzarono con passione tanto che il suo cazzo ridiventò duro e lei disse che voleva fargli un pompino e ingoiare.


Quindi, lui rimase sdraiato e lei si accucciò prendendolo in bocca, godendo nel sentire quanto fosse duro. Poi lo tirò fuori, lo guardò, le sembrava che stesse per scoppiare con tutte quelle vene in rilevo.


Si mise a leccarlo, lui sospirava, glielo fece rimettere in bocca e lei succhiava, succhiava come se il suo cazzo fosse il più buono dei gelati finché lui senza avvertirla le venne in bocca con una quantità spropositata di sborra che lei riuscì, comunque, a ingoiare.


Lei si sentiva davvero femmina, forse anche un po’ maiala per tutto ciò che faceva con Francesco, ma d’altronde era in arretrato di cazzo di anni.


Infatti, Lorenza aveva avuto il primo rapporto sessuale a trentatrè anni, certo si era sempre masturbata, ma non aveva visto il cazzo di un uomo fino a quell’età.


Il marito si rendeva conto ora, che non era appassionato come Francesco, non le aveva mai fatto raggiungere gli orgasmi che aveva avuto con lui.


Insomma ora, non era più una brava ragazza, ma una donna che sapeva come eccitare un uomo e che amava profondamente il suo cazzo.


Disse queste cose a Francesco. Lui rispose che amava che fosse così sboccata con lui, lo faceva eccitare tanto. Ovvio, si eccitava anche per il suo corpo che trovava davvero morbido e sensuale.


Gli disse che non capiva perché il marito non la scopasse. Lei rispose che forse semplicemente non ne aveva affatto voglia e che faceva sentire lei una viziosa perché si masturbava molto spesso la notte.


Francesco disse che in quel caso, lui l’avrebbe penetrata e soddisfatta. Certo, lei disse che forse il marito aveva un po’ paura di tutta la voglia che lei aveva.


Però un altro uomo sarebbe stato felice di tutto ciò che lei era in grado di dare. Francesco le disse che lui era felicissimo che fosse così.


Anzi avrebbe provveduto ad allargare i suoi desideri. Lorenza non capiva e Francesco le disse che lui non aveva solo trombato una donna alla volta, vale a dire, che si era trovato in trii o quartetti.


Lorenza disse che non ci aveva mai pensato, visto che, il suo sogno era di trovare un uomo passionale in grado di soddisfare le sue tante voglie.


Francesco le disse che era così, ma lui avrebbe goduto di più nel vedere lei magari con un’altra donna.


Lorenza disse che ci doveva pensare. Lei era profondamente eterosessuale e non si vedeva proprio a fare sesso con una donna. Francesco le rispose che non sarebbe diventata lesbica, dato quanto amava il cazzo. Lorenza disse che erano solo due volte che si vedevano e non si aspettava una proposta del genere.


Ci doveva pensare, non sapeva che fare.


Chiese a Francesco se fosse proprio necessario coinvolgere un’altra donna e lui le rispose che ciò avrebbe aumentato il piacere di entrambi. Lei avrebbe scoperto quanto sia bello accarezzare il corpo di una donna.


Lei disse che non aveva amiche e che si sarebbe imbarazzata a farlo con una estranea.


Lui disse che prima sarebbero usciti per conoscersi un po’ e poi sarebbero andati a letto, non necessariamente la prima volta.


Le disse che conosceva una persona fidata che aveva già fatto parte di un triangolo con lui.


Quindi, la portò a casa e Lorenza disse che ci avrebbe pensato molto attentamente, era molto dubbiosa.


 

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