Avevo 21 anni e la mia ragazza 19 e lavoravo da poco mentre lei ancora studiava. Era un tipo con un bel sedere, un po' in carne ma non grassa, un seno non prosperoso intorno alla seconda misura, i fianchi larghi e due belle gambe dritte. Tra noi il sesso era normale senza trasgressione, lei non era molto disinibita quindi non faceva spesso pompini, niente sesso anale e tutto si svolgeva secondo una consolidata routine e sembrava che lei quasi fosse indifferente ai piaceri della carne.  Abitava in periferia e una volta la periferia era circondata da prati, campi di sterpi e casolari abbandonati. Frequentavamo un bar vicino a casa di lei con i nostri amici coetanei, ma il locale era frequentato da persone di tutte le età e ci si conosceva un po' tutti. In particolare c'era un uomo vecchio in pensione che tampinava in maniera anche volgare le ragazze che lo evitavano criticandolo e definendolo un maiale. Infatti capitava anche che qualche palpata furtiva a sederi e seni se la permettesse, indignando le vittime, ma ormai era "sopportato" da tutti anche per il suo modo di fare che era tra lo scherzoso e lo sbruffone, perfino i ragazzi che vedevano le loro ragazze disturbate accettavano rassegnati i suoi atteggiamenti. Anche la mia ragazza lo evitava disprezzandolo, ma faceva parte del bar frequntato dai nostri amici e quindi lo si sopportava. Era un tipo alto con la pancetta, completamente calvo, il viso con qualche ruga, che raccontava spesso a noi ragazzi come si scopava le donne giovani e quanto godessero con lui, ovviamente lo avevamo catalogato come un pallone gonfiato senza dargli credito.
Nonostante questo il vecchio si avvicinava spesso alle ragazze guardandole in maniera lasciva e sempre con frasi allusive e volgari. Un bel pomeriggio di primavera non ho voglia di lavorare e mi prendo delle ore di permesso per godermi finalmente i primi caldi, così decido di andare dalla mia ragazza e farle una sorpresa, sicuro di convincerla e portarla a fare un giro, sperando dentro di me anche di farmi una bella scopata. Arrivo sotto casa sua gasato, con tante idee in testa e mentre parcheggio la vedo uscire di casa quasi di soppiatto, vestita con una gonna sopra il ginocchio, una camicetta aperta che mostrava parte del seno, gambe nude e zoccoletti con un tacco medio, peraltro quando la vedevo così mi eccitava da morire. Adoro quando con il caldo le donne denudano le loro gambe e indossano zoccoli con un po’ di tacco che rende il piede ancora più sensuale. Vedo che si dirige verso i prati anziché verso la parte abitata e decido di seguirla, senza farmi scorgere, pieno di curiosità. A un bivio si incontra col vecchio porco del bar, sembra in maniera casuale, li vedo chiacchierare normalmente come due conoscenti che si incontrano, penso che forse lei voglia sapere qualcosa su di me, vista la sua gelosia nei miei confronti. Parlano per un po’, tanto che penso di smettere di fare la spia e avvicinarmi perché comincio a sentirmi stupido. A un certo punto noto da parte di lui un cenno con la testa che sembra volerla invitare a seguirlo verso i campi, lei sembra restia, ma lui la prende delicatamente per un braccio e la sollecita a seguirlo fino a che convinta si dirigono insieme attraverso il sentiero che conduce in campagna. Sono stupito e non so cosa pensare, probabilmente vorrà dirle delle cose su qualcuno e non vuole che li vedano insieme, è il mio pensiero e i arrovello nel cercare di interpretare lo scopo di quell'incontro segreto. Li lascio andare avanti e li seguo a distanza cercando di non farmi scorgere fino a che si fermano in prossimità in un rudere di casa abbandonata, lui continua a parlarle e cerca di invitarla a entrare mentre lei resta ferma e sembra restia a seguirlo. Si guardano attorno come a controllare che nessuno li veda e sono costretto e nascondermi tra gli sterpi e i rovi per evitare di essere visto. Dopo diverse occhiate circospette attorno lei decide di seguirlo e vedo che entrano nel casolare, non capisco cosa stia succedendo quindi dopo qualche tempo che non vedo più alcun movimento mi avvicino circospetto cercando di non fare rumore. Giro attorno al giardino del casolare ma non riesco a trovarli sino a quando arrivo a una finestra, mi appoggio al muro e guardo dentro, quello che vedo mi fa rimanere di sasso. Lui l’abbraccia e la bacia e lei sembra irrigidita, ma sta comunque corrispondendo il bacio. Lei accenna a volersi staccare, ma lui la trattiene a se e continua a cercare la bocca della mia ragazza intanto la sta palpando tutta sollevandole la gonna e prendendo a piene mani in mano le sue natiche stringendole la spinge verso il suo ventre. Continuando ad abbracciarla e baciarla le palpa i seni infilando la mano nel reggiseno, è scatenato e lei sembra a disagio, come normalmente fa con me, ma sembra anche opporre sempre meno resistenza sotto l’impeto del suo amante o non avere la forza di reagire. Vorrei intervenire, ma l’atteggiamento di lei mi blocca perché non capisco se veramente vuole rinunciare o lasciarsi andare. Ormai senza freni il porco inizia a toglierli la camicia e le libera le tette slacciando il reggiseno che cade a terra e le sue tette mostrano dei capezzoli inturgiditi, segno che in fondo ha voglia. Le tocca il seno nudo accarezzandolo e poi tormenta i capezzoli con le dita, noto che sotto le carezze sono sempre più dritti e duri e la resistenza di lei è sempre meno convinta, l'esperienza nel trattare il corpo femminile del vecchio la coinvolge. I suoi movimenti esperti e decisi sanno come e dove agire. Sono stupito e incazzato e penso di irrompere nella stanza per fare un casino, ma qualcosa mi trattiene a guardare, forse la curiosità di vedere fin dove lei gli permette di arrivare. A un certo punto, vittima della mia agitazione, spero che non sia lei e mi sia confuso, ma continuo a guardare e mi rendo conto che è proprio lei. Ora lui con la lingua le sta tormentando i capezzoli facendola gemere di piacere mentre le abbassa la gonna e le mutande. Vedo lei che offre il suo seno alla bocca di lui e butta la testa indietro con la faccia estasiata dal piacere ormai in completa balia del volere del vecchio. Vedo la mano di lui che le accarezza la vulva nuda aumentando il piacere di lei, il connubio tra la lingua che le tormenta i capezzoli e la mano che accarezza la figa la manda in estasi. Ora tolto il reggiseno la denuda e a sua volta in breve si è denudato, così la solleva su un ripiano le apre le cosce, mette la testa fra le sue gambe e inizia a leccargli la figa, lei all'inizio lo guarda tra lo stupito e il timido, ma dopo i primi sapienti colpi di lingua freme e getta la testa all'indietro mugolando e offrendo maggiormente il proprio ventre alla bocca di lui. E' in preda agli spasmi dovuti al piacere, la sento ansimare sempre di più e da un gemito più forte capisco che viene contraendo il corpo con tremiti sempre più violenti, mentre con le mai trattiene la testa di lui. Mi sta cornificando proprio davanti ai miei occhi e ho una furia ceca dentro, vorrei spaccare tutto dalla rabbia, intervenire e picchiarli, ma mi trovo con il cazzo duro e non riesco a staccare gli occhi da loro. Il gioco di lingua prosegue seguito da una serie di gemiti e spasmi tanto che non so quanti orgasmi abbia già raggiunto. Ora si ferma e smette di leccarla e lei si solleva dritta davanti a lui e il maiale la invita a prendere in bocca il suo cazzo che nel frattempo è diventato duro. Ha un bell’arnese che mi fa sentire un po’ inferiore perché è grosso, scappellato e si vede una bella cappella larga e pulsante. Lei è restia e sembra titubante ma lui le spinge la testa verso il cazzo dicendole “Dai succhialo, forza troia” alla fine la prepotenza di lui ha la meglio e lei si inginocchia e apre la bocca facendo entrare il membro bello duro, vedo che malgrado spalanchi la sua bocca  entra solo tutta la cappella. Non posso credere a quello che vedo, dopo un inizio un po’ esitante, forse dovuto all'ineperienza, lui la incalza: "Dai prendilo bene tutto in bocca e succhia, bocchinara" dopo quel riprovero si da piùà da fare e gli succhia il cazzo con passione, sento lui che le dice: "Dai succhia troia, ti piace il cazzo? Sei una puttana". Lei ora geme a quelle parole succhiando con maggior vigore, se lo avessi fatto io penso mi avrebbe dato uno schiaffo, mentre ora trattata da vacca era contenta e pompavaa ubbidiente. Continua a succhiare e a leccare la cappella in preda a una foga e un trasporto, per me sorprendenti mentre lui le mette una mano sulla nuca per spingere la testa sul suo bastone dandole il ritmo di spompinata e non risparmiando i suoi commenti: " Brava, dai ti piace il cazzo eh? ohhh che succhia cazzi che sei" "Dai, mmhh, così puttana, ora leccami le palle". Lei obbediente gli passa la lingua leccandole bene poi lo riprende in bocca e ricomincia il lavoro. Il porcone eccitato al culmine le ordina: " Dai troia pompa ahh daiii così che vengo ahhh dacci dentro puttana ahhgggg". Con un gemito finale bestiale le viene in bocca tenendole la testa fissa sul cazzo senza lasciarla fino a che non ha terminato la sborrata. Lei ha ingoiato tutto, si rialza e lo abbraccia ancora vogliosa. Lui stringendola a sè le dice: "Aspetta, dammi un po' di tempo, ti piace il cazzo vero?" Lei imbarazzata replica "Non sono mai stata presa così da un uomo" e poi: "Mi ha eccitato" arrossendo per la vergogna. Lui replica “Devi frequentare uomini veri, i ragazzi giovani non sanno scopare”. Mi sento morire, pensare che mi sembrava di essermi fidanzato con una suorina. Passano del tempo abbracciati, baciandosi e sussurrandosi parole che non riesco a sentire poi lei prende in mano il suo cazzo e lo accarezza, lo masturba e piano riprende vita tornando ad essere duro. Ora lui riprende a baciarla e lei è molto partecipe alla cosa, lo stringe a se mentre lui le bacia di nuovo il collo, i seni infine la rimette sul ripiano e le allarga le gambe, gli infila il cazzo tra le cosce e la pompa di brutto dicendole "Dai che ti piace il cazzo, troia, fammi godere ancora puttanella" lei mugola di piacere lo abbraccia e lo limona, lo strige e lo vuole dentro. Ora lei è sdraiata con lui sopra che stantuffa come un pistone e vedo i piedi di lei in aria contrarsi dal piacere di accogliere quel vecchio stallone in grembo. Peraltro lui è anche ben dotato e fotte come un toro quindi continua a scoparla con vigore facendola gemere e mugolare e capisco che anche qui gli orgasmi siano a raffica perché lei spesso dice: "Dai ahh dai così sto venendooo ahhha" e riparte. Vederla scopare mi fa incazzare, ma sono anche eccitatissimo e mi vengo nei pantaloni, pieno di vergogna per me stesso ma la sborrata è intensa. Lui non è ancora venuto e stanco della posizione la gira e la penetra per un po' da dietro e con quel ritmo animalesco lei continua ad ansimare e godere mentre lui oltre a montarla con forza la tratta da vacca: “Che bel culo che hai, ti piace prenderlo così vero? Sei una puttana” mentre lei asseconda con le anche la penetrazione mentenendo il ritmo e replica “Dai continuaaa cosììì sono una troiaaaa vengooo”. Ora decide di incularla estrae il cazzo e lo punta al buco dietro che però oppone resistenza, quindi prima le lecca l’ano per un po’ e lei inizia a contrarsi dal piacere poi rimette il bastone sul buchetto inumidito. Lei quando sente il cazzo sul buco del culo dice "No! Non l'ho mai fatto, ti prego mi fai male", ma lui non sente ragione la blocca per i fianchi e inizia a spingere il cazzo duro con una bella cappella gonfia nell’ano che piano si dilata fino a cedere e far entrare dentro quell'arnese grosso ed eccitato. Lei urla "ahi, che male" ma lui le intima: "Zitta zoccola, voglio il tuo culo, mi piace già da quando ti vedevo al bar volevo farmelo" e inizia a stantuffarle il culo. Lei si lamenta per il male "No dai tiralo fuori mi fa male, smettila stronzo", ma lui è incurante e continua ad aprirle il culo con sempre più veemenza, mentre io sono di nuovo eccitato con il cazzo duro in mano inizio a menarmelo. Mi rendo conto di quanto mi piace vederla inculata e presa con decisione, provo piacere a vederla sottomessa è come una mia personale rivincita su di lei che con me faceva la santa. Lui ora la monta con forza e lei inizia a gemere così lui le dice: "Vedi che ti piace? Sei una troia, fammi godere, questo culo è fatto per prendere cazzi". Ora lei è visibilmente eccitata e invoglia il suo stallone: "Si dai ahhhh, che bello mmmahh siii spingi ti prego ahh" e lui non si fa pregare. Vedo le chiappe di lei ballare sotto i colpi possenti di quella nerchia e lei che ormai eccitata offre il didietro con molta voglia. Quella mazza di tutto rispetto le ha allargato il buco e va su e giù con forza rabbiosa alla ricerca del proprio piacere e senza ritegno dice “Cazzo puttana volevo incularti da tempo quando venivi al bar te la tiravi, facevi la stronza e adesso ce l’hai tutto nel culo” lei in estasi “Siiii  oddio vengooo ancora, ancora uhhh, godoo” lui continuando la prestazione “Prendilo puttana dai che tra un po’ vengo baldracca” Presa dal coito “Sono una troiaaa, siii continuaaa” fino a che con un verso animale le gode nel culo. Restano un po’ lui fermo con il cazzo dentro che dice “Che scopata, sei una troia, ora quando ho voglia ti chiamo e ci facciamo una bella scopata”. Lei languida e spossata dal rapporto dice: “Ho il ragazzo non posso avere tanto tempo, poi non so se ho il coraggio di guardarlo in faccia”. Indifferente risponde: “Me ne sbatto, gli fai le corna” “Non so però è la prima volta che godo così tanto, ci sai fare” “Allora vedi che ti piace? Vieni e scopiamo e basta senza pensare al cornuto”. Lai lo abbraccia e dice “Si mi hai fatto godere parecchio, poveretto ora è cornuto” A questa frase lui ride “Cosa pretendi è giovane a furia di corna imparerà ahhh”.  Vengo per la seconda volta e me ne scappo per non farmi vedere da loro, pieno di vergogna, rabbia, gelosia e stordimento. Dopo quella volta sono riuscito a spiarli altre due volte e quando poi vedevo la mia ragazza ci scopavo con maggiore eccitazione pensando a quando mi tradiva. Ho poi capito che le piacevano gli uomini maturi e questa cosa ha eccitato anche me così ho superato rabbie e gelosie e ora ho una moglie troia. Mi piacerebbe, se qualche donna leggesse il mio racconto, avere un suo parere in merito e se si fosse eccitata, grazie.

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