Pomeriggio tranquillo come tanti, a casa mia io e la mia ragazza ce ne stavamo seduti sul divano a guardare la tv. Poi arriva un messaggio sul suo telefono. Io non vedevo chi fosse ma lo immaginavo già, e la sua reazione mi diede la conferma. 


Si alza senza dire nulla e va in bagno. Ci sta almeno 20 minuti, sento che si fa la doccia e poi sento che inizia ad aprire i cassetti del bagno. Io rimasi fermo sul divano e poi mi alzai per andare a vedere. Si stava truccando. Bella come non mai, con i suoi occhi verdi e quell'ombretto scuro che ne esaltava il colore, i capelli castani eranoa ncora umidi e legati in una treccia abbozzata. 


''Dammi una mano, asciugami i capelli dai, li tengo lisci sta sera'' 


Io mi misi dietro di lei e iniziai ad asciugare i suoi capelli mentre lei dava gli ultimi ritocchi. 


Poi ci spostammo, lei mi prese per meno e mi condusse in camera, mi mise a sedere su una sedia e inizio a tirare fuori dei vestiti. 


''Quale secondo te è meglio?'' 


Aveva messo tre vestiti diversi sul letto e altri due li reggeva con le grucce mettendoseli davanti per mostrarmi come potevano stargli addosso. Erano vestiti abbastanza belli, eleganti anche se scollati o corti. Io le indicati uno nero. Era il più corto, un tubino nero in pratica che lasciava le spalle scoperte con una manica più lunga a sinistra. 


Lei parve soddisfatta della scelta e poi iniziammo con i particolari. 


''Niente calze, non voglio rovinare un latro paio, non fa freddo quindi le scarpe, immagino che quelle nere vadano bene, vai a prenderle tesoro'' 


Era molto dolce nei toni, lo era sempre in certe situazioni. 


Io presi le scarpe e lei si era già messa il vestito. Poi gli accessori, un orologio degli orecchini in perle che non gli avevo regalato io. 


''Bene mi piace come sto, tu che ne dici?'' 


''Sei...uno spettacolo amore'' 


Lei si avvicinò a me e mi diede un bacio sulle labbra, casto e puro senza lungua ma con molto affetto. 


''Bene ora tocca a te tesoro mio, quale vuoi mettere sta sera?'' 


''Scegli tu'' 


''Bravo cosi mi piaci'' un altro bacio sulle labbra. 


Lei si diresse verso un cassetto sul comodino dal suo lato del letto e rimase un attimo a pensare dopo averlo aperto. 


''Quella rosa mi piace sempre, quindi mettiamo quella'' 


Prese la gabbietta rosa  e mi fece sengo di avvicinarmi. 


Io lo feci sommessamente. ''Abbassa i pantaloni'' Ubbidi. Avevo delle mutandine da donna indosso. 


Armeggiò pochi attimi, ormai esperta e mi diede quache colpetto sul cazzo per farlo smosciare poi mi ingabbio alla perfezione, chiudendo con un lucchetto a forma di cuore. La chiave la tenne lei facendola passare in mezzo ad una catenina che poi usò come cavigliera.  Mi tirò lei stessa su le mutandine e le scosto leggermente in modo che si vedesse la gabbietta. 


''Dai vieni davanti allo specchio ora'' con i pantaloni abbassati mi diressi verso lo specchio insieme a lei. 


Io mi misi rigido li davanti, le mani dietro la schiena, mi sbottono gli ultimi bottoni della camicia allargandola un pò in modo che non corprisse nulla. 


Poi si avvinghiò a me di fiano, alzò la gamba in alto in modo che si vedesse bene la cavigliera e la chiave e fece una foto. 


''Inviata, vediamo che dice...ah ecco era li ad aspettare che porco'' 


Non mi disse che messaggio aveva ricevuto solo questo commento. 


''Vabbe io esco lui sta quasi giù, tu mi raccomando fammi trovare il bagno pronto sta notte. Non so a che ora torno non dormire o mi incazzo di brutto sta volta ok tesoro?'' 


''Si amore'' lo dissi con lo sguardo basso e vergognandomi. 


Mi diede un altro bacio sempre sulle labbra, senza lungua, solo un bacio dolce e gentile poi se ne andò. 


Io rimasi li a fissarmi allo specchio. 


Restai almeno 5 ore in casa da solo, nessun contatto esterno, Ogni tanto guardavo il cellulare sperando in un messaggio. Capitava a volte che ricevessi un audio una foto o un video, quella sera nulla però. Io tremavo quasi, il mio cazzo nella gabbia gocciolava pesantemente sporcando le mutandine. 


Avevo tolto i pantaloni e stavo con la camicia come me l'aveva lasciata lei e mutandine nient'altro. 


Finalmente dopo ore sento suonare il campanello. 


Apro la porta e lei era li, lungo il viale vedo una macchina scura, era buio e non vedevo dentro. Aveva già alzato i finestrini scuri su, ma un clacson suona e io alzo la mano per salutare. Lei era di spalle e salutava con me. 


Era scalza, la cavigliera c'era ancora cosi come la chiave. In mano aveva la borsetta e le scarpe, il vestito era stato rimesso di fretta e anche si schiena si vedeva che le stava scomodo. 


Lei si girò i capelli erano tutti arruffati e il viso aveva il trucco sbavato. 


I lati della bocca erano sporchi di sborra e si vedeva. Sorrise e si avventò su di me con un bacio. Sta volta non era puro e casto senza lingua. Lei la spinse dentro insieme alla sborra che teneva in bocca. 


Si staccò da me solo dopo che me l'aveva spinta tutta in bocca. 


''Quanto sei bello amore mio'' mi disse ridendo come una ragazzina. 


Entrò dentro con le gambe tremanti. 


''Voglio farmi un bagno vieni che prima hai da leccare altro su su...'' io chiusi la porta e mi attardai un secondo e lei parve spazzientisi dato che mi prese per il cazzo ingabbiato e mi condusse verso il bagno. 


Prima di entrare rise '' che differenza mamma mia, oggi il suo non mi stava in mano e ora guarda qua'' disse indicando il mio cazzo. 


Arrivati lei si spoglio. 


Non aveva intimo, non ricordavo nemmeno se lo aveva messo o lo aveva lasciato chissà dove. 


Mi fece mettere in ginocchio e diede un secco ordine ''Lecca!'' 


Almeno venti minuti buoni li passai a leccare la sua fica e il suo culo, vistosamente arrossati e ancora grondanti di umori e sperma. 


Lei gemeva, ogni tanto rideva ed elargiva qualche complimento, che non sapevo mai se fosse sincero o una presa in giro. 


Alla fine riuscì a farla venire e mi diede del bravo bambino sta volta con sincerità. 


''Mi faccio il bagno poi vengo a letto con te amore cosi mi scopi anche tu'' 


Non sapevo come interpretare la cosa. 


Andai in camera speranzoso lasciandola li. Non mi accorsi del suo sguardo contrariato però. 


Usci dopo una mezzoretta. io ero rimasto a letto, mi ero spogliato ed ero rimasto solo con la gabbietta. 


''Bene bene, qualcuno è ansioso di farlo. Però mi hai deluso, nessun massaggio nessuna coccola nel bagno. Non va bene tesoro mio, non puoi trattarmi così'' 


Mi diedi dello stupido, ero così ansioso di farlo dopo tanto tempo che non avevo pensato ad altro. 


Abbassai lo sguardo pentito ''Scusami amore'' 


''Si si ti scuso, ora vieni qui'' per un attimo fui contento di quelle parole, speravo di essere lieberato e poterlo fare anche io con lei. 


Lei prese la chiave dalla cavigliera e la mise sul comodino. 


Poi apri un cassetto e tirò fuori una cintura strappon ''Mettila e scopami amore mio'' 


E quello feci, non usai il mio cazzo per farla godere quella sera. Scopammo come ricci ma solo lei godette con il proprio sesso. Il mio rimase ingabbiato grondando liquido ma senza poter esplodere mai. 


La notte finì con noi abbracciati mentre ci scambiavamo baci. 


 


 

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