Stiamo parlando della metà degli anni '80, dopo avere finito il servizio militare di leva obbligatoria mi ritrovai con i miei vecchi amici a schignazzare al bar sfidandoci al flipper.


Eravamo in 4 io , Giovanni, Ernesto e Marco. 


Scherzando sulla naja che loro avevano evitato per diversi motivi,  mi stuzzicavano dicendomi: "com'erano le ragazze in divisa?", ma quando io svolsi il servizio militare non c'era nessuna donna, mi prendevano in giro....


"Ti sei divertito a scopare a Roma ehhh??", veramente ero in un battaglione operativo, bersagliere assaltatore e, per chi ha fatto il militare in quel periodo lo conosceva, capo-arma MG.


Pochissimo tempo libero, quello che si trovava o si doveva studiare o meglio riposare.


Io ribbattevo sempre che il mio servizio svolto nell'esercito aveva solo lo scopo di forgiare un nuovo uomo, Forte, Massiccio e Fiero,  un Bersagliere d'Italia.


"seeeeee... mi immagino che fiero soldato sei stato.... ti passava il tempo ad armeggiare da solo col tuo -CANNONE- oppure sparavi a destra e sinistra??", diceva Marco.


In realtà io non avevo avuto nessun rapporto sessuale e tantomento voglia e tempo per autoerotismo... "Ragazzi", dissi a G.E.M. (abbreviativo dei nomi dei miei amici), "veramente sono stato impengato nello studio e nelle esercitazioni che giusto durante il mio servizio di leva, avevano visto delle esecitazioni di Corpo d'Armata in concomitanza con le forza NATO... neanche il tempo di grattarlo ho avuto..."


A quel punto vidi che si abbracciarono come fanno i giocatori di Rugby e dopo 10 secondi si scomposero e Giovanni mi si avvicinò dicendo:" ma allora.... non bussi da più di un anno?? a che ti serviranno quelle mostrine da tenete se poi non hai neanche visto una bella gnocca??"


Io risposi che purtroppo era così. Pazienza... Marco allora si avvicinò con Ernesto a braccetto e come se la cosa era normalmente pianificata disse: " Ma ora che sei tornato ritorni normale oppure hai appeso al chiodo tutto?? Perchè comunque devi darti una mossa, hai sempre il pallino dell'elettronica?? Vuoi sempre aprire un'attività tua di laboratorio di elettronica??"


Risposi di si e che al momento dovevo riorganizzarmi per potere iniziare l'attività, cercavo un locale, dovevo acquistare apparecchiature ed attrezzature e documenti tecnici per il servizio di assistenza. Mi ci sarebbe voluto almeno dai due a tre mesi prima di iniziare la mia attività.


Ernesto a questo punto disse: " Lo immaginavamo e dal momento che sappiamo che serve danaro per iniziare il tuo progetto, prima del tuo congedo abbiamo cercato un lavoro provvisorio che ti aiuterà a risolvere i primi ostacoli economici. Abbiamo contattato diverse attività ne abbiamo selezionata una che è per mezza giornata, nel pomeriggio dalle 18 alle 22 per riordinare un magazzino ricambi della zona a circa 5 km da quì. Per te andrebbe bene?"


"e cosa devo dirvi, perchè non mi avete parlato prima di questo lavoro, non so, ma mezza giornata io direi mezza nottata (in quel periodo la sera erano le 20 e la notte iniziava alle 22), e poi cosa dovrei fare di che si tratta e se non sono capace??", G.E.M. ribbatterono quasi in coro:" eeeeeeeh il signorino dell'elettronica che nel suo garage classifica circa 10000 componenti elettronici meglio che in un punto vendita... ha problemi a posizionare sugli scaffali la merce che ogni giorno arriva al deposito??? Noooooo!!!"


"Mi avete spiazzato, ok vuol dire che farò la prova in questo lavoro, e quando dovrei iniziare?"..."Stasera" risposero tutti insieme.


"STASERA??? Ma io non sono preparato, ma manco li conosco, chi sono??"


Alla domanda rispose Giovanni:" Non preoccuparti, tutto organizzato. Ti aspettano alla porta principale per le 18,30 come primo giorno, poi ti daranno l'uniforme e tutto quello che serve. Devi solo vestirti comodo, usa una tuta sportiva così se serve non hai impedimenti, tanto lavoro di magazzino è"


Io non ero convinto ma a quel punto ok, facciamo come dicono loro.


Quel pomeriggio andai verso le 17 dai miei amici che mi aspettavano per accompagnarmi in quest'azienda che, sinceramente, non avevo mai sentito nominare ma dal momento che ero in ballo  non mi restava che.... ballare.


"Pronto," disse Ernesto con voce forte, "si  si prontissimo", risposi io e Marco che era con una lattina in mano disse:" Ma ancora è troppo presto, bisogna aspettare la chiusura dell'azienda al pubblico per iniziare a sistemare il magazzino" , "si nell'attesa ci facciamo raccontare qualche cosa dal nostro militare in congedo" disse Giovanni sorridendo. 


Arrivate le 18 tutti e tre mi invitarono a salire in auto e mi avrebbero accompagnato in questa famosa azienda presso i magazzini di deposito.


Lungo la strada provinciale, vedevo che ci allontanavamo dalla civiltà per entrare in un territorio brullo e desolato al chè dissi:" Ma dove cavolo stiamo andando?? Che posti sono questi??", Rispose Ernesto: "Tranquillo stiamo già arrivando, vedi quel capannone laggiù, bene è quello", praticamente un casolare disperso tra il nulla....Bhoooo.


Arrivati nel piazzale, ricavato da uno spazio di terra battuta, era parcheggiata una vecchia 650 FIAT, quella con i copertoni neri con anello di gomma bianco... noi eravamo con la mitica 127 SPORT che in confronto era una Ferrari. Comunque solo una macchina parcheggiata. 


Ci fermammo e scesi dalla nostra auto, Ernesto fece due lampeggi con i fari e dalla 650 uscì una donna, molto giovane al massimo aveva 30 anni, era vestita con una gonna succinta, stivali di gomma e magliettina che dire risicata è eccessivo, forse era la sua maglietta quando andava a scuola media, stretta e corta.


"CATERINA!! " esclamò Giovanni continuando poi così, "vieni quì, questo ufficiale dell'esercito è il tuo nuovo aiutante in magazzino se va bene noi andiamo, poi lo accompagni tu? o lo veniamo a prendere noi?"  


Caterina rispose: "No no, dovete venire voi, a me vengono a prendere più tardi che ho un altro ...... magazzino da .... sistemare"


Poveretta, pensai sottovoce, questa quando ritorna a casa dopo mezzanotte?? Mha.


"Ok, noi andiamo... ciao  ci vediamo più tardi". Salutarono così i miei amici salendo in auto e ripartendo.


"Signorina Caterina, sono a sua disposizione, mi spieghi cosa devo fare e cercherò di seguirla bene" dissi fissandola negli occhi.


Caterina non ritardò a rispondere e disse:" Mi avevano detto che dovevi imparare...come dire... il mestiere, ma che non sapessi proprio nulla non lo immaginavo, va bene, entriamo dentro che è meglio mentre non c'è nessuno".


A queste parole mi sorgeva un sospetto ma forse avevo capito male, assecondiamo.


Entrando era un magazzino agricolo dove oltre a trattori, forconi, falci e cose simili era disposto sulla destra una struttura di legno massiccio con travi e traverse come una specie di soppalco dove era poggiata una scala a pioli.


"Vieni quì e seguimi che ti spiego un po di cose sperando che sei un ragazzo sveglio e capisci presto, perchè dobbiamo pure sbrigarci, massimo alle 21,30 dobbiamo essere fuori".


Queste parole pronunciate da Caterina mi alimentavano il sospetto di prima comunque la assecondai e la seguii fino a sotto il soppalco dove erano adagiati in terra, dentro una cassetta di legno, degli ortaggi; zucchine, cipolle, melanzane, sedano e su un bancale un contenitore di vetro con delle olive, una bottiglietta di olio ed una di vino, a fianco un contenitore con del formaggio.


Arrivati lì Caterina mi disse: "prendi la bottiglietta dell'olio e un paio di zucchine e seguimi", a queste parole pensai "ma che dobbiamo fare...un insalata??", comunque li presi e seguii Caterina.


"La bottiglietta d'olio dalla a me che se cade non c'è nè più, tu porta le zucchine e seguimi sulla scala", sempre prendendo le istruzioni di Caterina alla lettera ero sempre più confuso...bho... la seguii e cominciò a salire sulla scala a pioli. Quando fu arrivata al 6° gradino non vedendomi dietro disse:" ma che aspetti a salire? non ti porto in braccio io. Sali!"


Come un comando imperativo subito iniziai a salire la scala con le zucchine in mano e al terzo gradino, alzando lo sguardo in alto per vedere dov'ero, vedo che Caterina, sotto la gonna, non aveva intimo era nuda. Un panorama bellissimo e lei che diceva: "sali, sali", ma io ero a metà delle sue gambe e dissi:" sono quì sali tu che ti seguo".


A quel punto saliva un gradino ed aspettava che lo salissi anch'io finchè all'untimo, per entrare nel soppalco, si dovette chinare a 90° e la sua gonna già corta si sollevò metendo a nudo un lato "B" che in quel momento mi ha fatto girare la testa. Comunque salimmo entrambi sul soppalco e seduti uno fronte all'altro all'indiana, con le gambe incrociate per terra, chiesi a Caterina: "Cosa bisogna fare  con queste zucchine e con l'olio?? Non capisco a cosa possano servire in questo capannone??"


Caterina sorrise e sollevando il piccolo lembo di stoffa che le copriva l'intimo mostrando tutto quello che un ragazzo sogna di vedere, mi prese le zucchine che ancora avevo tra le mani e le cominciò ad accarezzare dall'alto in basso ruotando i polsi  e dicendo:" Questa operazione è importante va fatta sempre, capisci?? è chiaro per te?? Ora lo faccio per togliere quei pelini che normalmente crescono sulle zucchine, vedi, tocca ora sono perfettamente liscie".  toccandole guidato dalle sua mani annuii.


"Bene, adesso bisogna che diventino scivolose e per questo usiamo l'olio. Chiaro?? Non stiamo facendo un insalata ma rendiamo scivolose le zucchine con l'olio."


Io non capivo se ero rincoglionito o era Caterina rincoglionita totale, l'ho comunque lasciata fare.


Caterina riprese il discorso dicendo:" Benissimo, ora saprai che maschi e femmine sono un po diversi come te che hai una specie di zucchina tra le gambe ed io che ho il posto dove accoglierla".


A questo punto mi fu tutto chiaro.... quei bastardi dei miei amici avevano assoldato una prostituta per prendersi gioco di me ed in quei momenti chissà che risate che si stavano facendo....ok, stiamo al gioco.


"Si Caterina ho visto che maschi e femmine sono diversi sopratutto perche le femmine hanno i capelli lunghi e usano  il rossetto, i maschi giocano al pallone ed hanno i capelli corti"


"E non hai notato niente altro" rispose Caterina, ed io ripresi "veramente ho notato che i maschi per fare pipì hanno il pisello, le femmine il culetto gli continua pure davanti e da li fanno pipì"


Caterina a quel punto credette forse che veramente io fossi estremamente ingenuo e disse: "Poverino, ora ti spiego qualcosa che ti farà capire che è un po diverso da quello che ti hanno detto fin'ora. Intanto guarda quà sollevo la mia gonna e non ho davanti il culetto, questa che vedi si chiama VULVA e ci sono due coppie di labbra le grandi esterne, che sono quelle che tu chiamavi culetto, e quelle interne piccole, poi questo buchino che vedi si chiama VAGINA e tra un pò ti faccio vedere a cosa serve. Se scendo un po più sotto c'è questo buco, questo è l'ANO che si può usare per defecare ma anche per qualcos'altro che ti spiego pure dopo. Per ultimo vedi questo bottoncino rosa proprio in cima alla vulva? Ecco quello si chiama CLITORIDE ed è un punto importantissimo. Due centimetri sotto c'è un piccolo buchino è l'URETRA, da quì le femmine fanno pipì. Tutto chiaro?? "


Facendo il finto tonto ma con un cazzo che promineva come un grosso bozzo nella sottile tuta sportiva annuii come se cominciavo a capire qualcosa.


Riprese Caterina:" Ottimo, sei un tipo sveglio ora passiamo all'esempio. Vedi questa zucchina, fai finta che è un pisello... ma no un pisello ortaggio un pisello CAZZO ....chiaro? Piano piano lo appoggio sulla vulva e lo faccio sprofondare lentamente nella vagina...così... vedi?"


Si si, io vedo ma il mio cazzo stava per scoppiare, non sapevo se continuava così come lo avrei trattenuto dallo sborrare...


Caterina continuava l sua lezione:" vedi quanto ne ho messo dentro?? io provo piacere ed anche il cazzo del maschio deve provare piacere ummm che bello. Ma noi femmine abbiamo anche un altro buco ...l'ano e si può fare la stessa cosa, molto più piano ma si può fare. Tu entra ed esci questa zucchina dalla vagina che io provo a farti vedere come si infila il pisello nell'ano."


Mentre continuavo il suo alternante movimento entra esci dalla figa lentamente, lei si ficcò nel culo quell'altra zucchina e cominciò a muoverla su e giù seguita da una serie di mugolii e sussulti che mi avevano alzato la pressione e la temperatura.


"Vedi" diceva Caterina, " così la femmina gode e farà godere pure il maschio"


Io non ce la facevo più e la dissi:"Caterina, ma io il pisello c'è l'ho proviamo con il mio al posto della zucchina??" 


Catreina sorridendo disse:" ma guarda che non basta avere il pisello per infilarlo dentro deve essere duro, o meglio, deve diventare duro dall'eccitazione altrimenti non si va da nessuna parte"


Io consapevole della cazzata che stavo dicendo appunto dissi:" ma veramente io il mio pisello l'ho sempre pensato come se fosse un osso, perchè secondo mè è più duro di queste zucchine"


A queste parole la bella Caterina lasciò la presa della zucchina che si ficcava nel culo e la poggiò sul mio cazzo stringendolo forte tra la sua mano ed esclamò: "MINCHIA CHE CAZZONE DURO"


Si liberò immediatamente degli ortaggi che aveva infilato nella figa e nel culo, mi abbassò la tuta e si ficcò in bocca il mio cazzo ormai enorme e pulsante finchè potè e lo bagnò per bene, poi lo lasciò, si mise a pecora davanti a me, allargò il buco del culo e con una mano appoggiò la cappella del mio cazzo sul buco del suo culo ed urlò " SPINGI DENTRO...DAI SPINGI FORTE".


Io aspettavo da troppo tempo quel momento la penetrai tutta e lei gridò perchè forse ho un po esagerato ma non potevo più resistere, la sbattei con tutta la mia forza ed ella gridava a denti stretti e ad un punto si allontanò da me e mi disse: " ora mettilo nella vagina ed entra piano che ti voglio sentire". 


Quando si prostrò per farsi penetrare aveva il buco del culo spalancato e rosso, forse ci entravano 2 di quelle zucchine... l'avevo rotto per bene quel culetto morbido e bello...comunque era arrivato il momento della figa e li mi sono scatenato....che goduria.... una scopata con i fiocchi lei era fracida sarà venuta almeno 3 - 4 volte e quando cominciai a capire che stavo per venire gli dissi:" Caterina ... mi sento strano, mi sembra che le palle stiano per bollire....bhoooo"


"No ....no ancora un po....no  resisti", ma io non ho il rubibetto le dissi :"non so cosa stà per accadere"


Invece lo sapevo bene e lo sapeva anche Caterina che togliendosi quella magliettina prestata ha messo fuori due tette da urlo con capezzoli all'insù e turgidi al massimo, mi fece uscire dalla figa che grondava di umori e mi prese con una mano il cazzo menandolo su e giù anche con movimenti rotatori e leccava la cappella ad ogni movimento, con l'altra mano mi palpeggiava le palle tra la sua mano e tra una e l'altra è arrivato il momento di sborrare.


Fu estremamente copiosa e per metà la volle in bocca , ci giocò un po e poi l'ingoiò, il resto se lo fece schizzare sulle tette, ma non andò perso perchè le leccò tutte fino all'ultima goccia, alla fine mi ripassò il pisello con la lingua e lo pulì dallo sperma che era rimasto e, in quell'occasione, il mio pene restò eretto, non si ammoscì subito e Caterina disse:" ma stu cazzo è proprio un osso... ma com'è che non lo hai mai usato prima??"


"Questo ti hanno detto i miei amici??" dissi io, e lei rispose: "mi hanno ingaggiata per sverginarti ed avviarti alla sessualità che mi dicevano che tu non avevi mai conosciuto"


Volli farla sentire una brava insegnante e risposi: " è merito tuo se ora ho capito tutto, ora mi piace stare con le donne ed è tutto merito tuo"


Caterina da parte sua disse: " questo per me è stato un lavoro ma quando volessi divertirti un po, io a te la dò solo per il piacere di scoparmi un cazzo con l'osso"


Concludendo con un sacco di risate  ed una serie di insulti a quei bastardoni dei miei amici che mi avevano combinato quell'incontro è stata una giornata veramente da ricordare e con molta ilarità anche da raccontare.