Era un giovedì di inizio Luglio 2006, io ho da poco compiuto 18 anni, eravamo ormai prossimi all’esame orale di maturità e il caldo afoso già regnava supremo qui in Calabria, naturale quindi che la voglia di studiare era sempre meno…
Ci siamo ritrovati per una pizza i soliti compagni di classe e di baldoria della quinta B.
Tra una birretta e l’altra Davide propone di andare tutti a casa sua per studiare nel weekend, Francesca risponde con un no deciso e Luca interviene dicendo, casa tua magari no, ma se andassimo a casa di Mario che ha la discesa a mare potrebbe essere molto divertente.
Detto, fatto! Il venerdì pomeriggio ci mettiamo in treno direzione Soverato, appena 30 km distante da Catanzaro. Siamo un bel gruppo, Io, Francesca, Serena, Luca, Davide, Daniele, Mattia e Mario.
Arrivati a casa di Mario cerchiamo di trovare la migliore soluzione per dormire ma ci sono due stanze matrimoniali, 2 stanze con letti singoli quindi di fatto bisogna creare 4 coppie
Francesca e Serena compagne di banco decidono di andare nella stessa stanza matrimoniale, quindi a me tocca andare in stanza con uno dei 5 ragazzi. Chi scegliere? Mario e Mattia sicuramente no, sono bruttini e non ho particolare confidenza, Luca carinissimo ma molto asociale, la vera indecisione è tra Davide e Daniele.
Ragazzi io non so, non vorrei fare torto a nessuno e non voglio nemmeno che vi fate strani pensieri e voli pindarici sarà solo un dormire… Morale della favola finisco nella stanza matrimoniale con Daniele.
La sera usciamo per un giro di birre e tornati a casa ci sistemiamo nelle nostre stanze, ho solo un problema… il pigiama! Ho un completino celeste, con mini pantaloncino ma quello che mi preoccupa è la canotta con tre bottoncini che ogni tanto si aprono e rischierei di trovarmi mezza nuda.
Vorrei adattare una maglia ma fa caldo e non ho niente di adatto quindi decido di restare così.
Quello che non considero è che essendo prossima al ciclo il mio reggiseno quinta coppa D non le contiene e lo cambio mettendo il reggiseno che avevo portato di mamma che ha una sesta abbondante per stare più comoda.
Il mio però si rivela un ragionamento errato, il reggiseno di mamma è cmq un po’ largo per me e durante la notte mi esce tutto il seno di fuori… Verso le 4 apro gli occhi e vedo Daniele che ha una mano nei boxer e mi accorgo che le mie tettone sono strabordate dal pigiama per la sua gioia. Sono imbarazzatissima ma lui si avvicina, prova a baciarmi e io ricambio, la sua lingua non si ferma e senza manco pensarci su due volte mi infila le mani ovunque, mi stringe le poppe, si infila con la testa nel mezzo e inizia a baciarle e leccarle. Entrambi non siamo vergini, ma non uso precauzioni e lui non ha il preservativo dunque nonostante la sua insistenza gli dico di no. Ci baciamo per un bel po’ ma lui ha bisogno di venire… Inizio a leccarlo, ha un cazzo bello, non molto grosso ma davvero bello e con un sapore che ancora ricordo. Mi alterno leccandogli le palle e l’asta mentre lui con le mani si gode la mia fica, il mio culo ma soprattutto le mie tette. Provo a fargli una spagnola, ma non ho la giusta bravura. Sono un lago, lo vorrei dentro ma non posso, mi sento di impazzire e gli dico una frase tipo infilami qualcosa dentro non resisto, due dita, lingua e… eccomi vengo subito godendo con voce un po troppo alta. Mulat voglio sborrarti queste mammellone, io ingenua rispondo ma come mi pulisco poi?? Davide è al limite e viene tra bocce, collo e labbra, una quantità che mai avevo preso prima e che mi fa innamorare della sborra!
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Categorie: Etero