Ciao a tutti, nel mio primo racconto vi ho parlato della prima avventura sessuale con mio cugino, ma adesso è il momento di alzare l'asticella e di puntare più in alto. Mio zio, il padre di mio cugino. Ma questa volta non siamo solo due, c'è una terza persona: mio nonno. 

Partiamo dalle basi: io avevo 19 anni, mio zio ne aveva 56 e mio nonno 74. Mio nonno aveva sempre avuto una vecchia casa in campagna con un grande terreno che vista l'età non riusciva più a gestire da solo, quindi quando qualcuno della famiglia poteva andava con lui ad aiutarlo. Quel giorno mio zio non lavorava e io non avevo niente di meglio da fare, quindi decido di andare con loro. 


Mio zio e mia zia, la figlia di mio nonno, si erano lasciati da un paio di anni ma la loro storia si era conclusa molto pacificamente e i rapporti sono rimasti intatti. Era un uomo buono, un gran lavoratore, forse all'apparenza non molto sveglio ma sapeva il fatto suo. Era alto circa 180 cm, lavorava nell'edilizia quindi era robusto e possente ma soprattutto molto, molto peloso. Questa sua caratteristica me lo aveva reso sempre molto attraente e nel corso degli anni gli avevo sentito fare un paio di battute a sfondo sessuale che erano sempre stata fonte di immaginazione per me. Era un tipo passionale e fisico, ma fino a che punto? 


Anche mio nonno era sempre stato un gran lavoratore, sposato da più di 40 anni ma credo che ormai le notti d'avventura con mia nonna fossero finite da tempo. Nonostante ciò trasmetteva sempre la sensazione di uno che aveva ancora da dare. Aveva un fisico idoneo  alla sua età: alto circa 175cm, un po' di pancia, tette cadenti e due capezzoli sempre turgidi che sporgevano da tutte le sue canottiere o camicie. 


Arriviamo in campagna alle 9:30 del mattino e programmiamo di restare fino al tardo pomeriggio avendo una casetta dove poter cucinare e fare quello che serviva.
Inutile dire che sotto il sole di luglio sia mio nonno che mio zio lavoravano a petto nudo, stimolando ogni mia fantasia e rendendomi difficile nascondere l'erezione. Arriva finalmente l'ora di pranzo e vado a cucinare per tutti e tre. Si parla del più e del meno, poi mio nonno va nella sua camera da letto a riposare prima di riprendere a lavorare nel pomeriggio, mentre io e mio zio andiamo in un'altra stanza dove c'erano due letti singoli separati l'uno di fronte all'altro. 
Mio zio decide bene di sdraiarsi solamente in mutande, lasciando che ammirassi ogni suo dettaglio: dall'intimo emerge chiaramente un cazzo floscio, peloso e con una cappella molto larga. Approfitto del fatto che mio zio dorma per fargli una foto di nascosto e andare a segarmi in bagno. 
Piccolo problema: dimentico di togliere la suoneria al telefono e si sente chiaramente il rumore dello scatto della fotocamera, ma sapendolo addormentato non me ne preoccupo, soprattutto perché non credo possa sapere quali sono le mie intenzioni. 


Nonno dorme, zio dorme. È il momento perfetto per chiudermi in bagno e spararmi una sega. Il bagno è molto piccolo, ci sono a fatica un gabinetto quasi attaccato alla sinistra della porta, un lavandino e un piccolo box doccia. La porta non si chiude a chiave ma dovrei sentire in tempo se qualcuno si avvicina. 


Entro in bagno, mi siedo comodamente sul WC e ammiro finalmente la foto che avevo fatto a mio zio. Passano circa quindici minuti e io sono ancora comodamente in bagno a sfogare le mie fantasie quando entra in bagno mio zio e mi vede nudo col cazzo in mano. Io rimango pietrificato mentre lui, ancora solo in mutande, si scusa dicendomi che non sapeva che fossi lì e che voleva farsi una doccia. 
Dimentico totalmente di avere lo schermo del telefono ancora acceso in mano e mio zio si accorge che mi stavo segando su una sua foto. Si avvicina ulteriormente a vedere e mi toglie il telefono dalle mani. Fa un sorriso soddisfatto e mi dice: "perché mi hai fatto una foto? Io sono in carne ed ossa, potevi dirmelo, lo sai che non scopo da due anni e che non sono uno che si fa problemi".


Mi sembrava di aver capito male, invece mio zio mi aveva appena detto che mi avrebbe scopato senza problemi. 
Si cala le mutande all'istante dicendomi: "dai fai godere anche me, non essere egoista". 
Mi sembra di sognare. Mi infilo quel pezzo di carne in bocca e lo sento crescere e diventare sempre più duro. Non era molto lungo ma era davvero grosso ed entrava a fatica in bocca. 
Mentre lui ansima pesantemente, io succhio senza pause per qualche minuto fino a quando non mi dice che vuole svuotarsi e sfondarmi il culo. Io non me lo faccio ripetere due volte e ci dirigiamo di nuovo nella stanza con i nostri letti. C'è ancora tempo prima di riprendere a lavorare con nonno. 


Quel gran maiale di mio zio girava sempre con dei preservativi nel suo borsello, evidentemente dopo il divorzio si era sempre dato da fare. 
Se lo infila e mi penetra in un colpo solo. Fa molto male ma non posso urlare, mio nonno è nella stanza accanto. Mio zio mi cavalca come un toro, mi prende e mi sbatte in tutte le posizioni possibili. Procede con una forza e un ritmo incredibile e i suoi versi si fanno sempre più forti. Sapevo fosse passionale, ma non sapevo si trasformasse in una bestia a letto. 
Io godevo tantissimo e lui anche, così tanto che ho dovuto dirgli di urlare più piano altrimenti nonno ci avrebbe sentiti. Non c'erano altri vicini di casa a cui dare la colpa in caso. 


Mio zio mi risponde con un sonoro "non me ne fotte un cazzo, io ti devo aprire". 
L'eccitazione era così tanta che ormai eravamo impassibili di fronte a qualsiasi minaccia. 
Mentre continua a sfondarmi, arriva quasi al punto di venire e urla a pieni polmoni "aaahh, sì cazzo, sì!". Stavolta aveva esagerato e le sue urla non erano più fraintendibili, potevano venire solo da una scopata. 
Passa meno di un minuto da quando urla che la porta si apre e mio nonno ci vede all'opera. Neanche questo riesce a fermare mio zio.


Nonno guarda confuso per un attimo, era chiaro che non si aspettava di vedere una scena del genere. Ci chiede che cazzo facciamo e rispondere è mio zio: "ci stiamo divertendo e se vuoi c'è spazio anche per te, lui ha la bocca a disposizione".
Mio nonno rimane per qualche secondo in disparte e poi inizia a toccarsi il cazzo. Si abbassa le mutande anche lui e si avvicina alla mia bocca, dicendomi: "non mi succedeva una cosa simile dai tempi dei militari". 
Scopro così che sia mio nonno avevano già avuto esperienze con altri uomini in passato, che sogno. 


Quello che stavo vivendo era un sogno ad occhi aperti, con mio zio nel culo e mio nonno in bocca. I suoi 74 anni erano portati più che bene, con un bel cazzo lungo e discretamente largo che era diventato di marmo in pochissimo. Dopo una decina di minuti io non reggo più e vengo sul mio stesso addome. Mio nonno raccoglie la mia sborra col dito, se la porta in bocca e me la risputa fino a baciarci con la sborra diventata ormai schiuma che colava da tutte le parti. Questa scena eccita ancora di più mio zio, che come una furia dà gli ultimi colpi di anche, si toglie il preservativo e si prepara a venire. Mentre con una mano sego mio nonno, lui e mio zio iniziano a baciarsi fino a quando entrambi, quasi in contemporanea, non mi vengono in faccia e in bocca. Riesco a recuperare tutta la sborra e mentre loro due esausti si sdraiano sul letto io sputo un po' di sborra in bocca ad entrambi. Un bacio a due si allarga e le nostre lingue diventano presto tre, giocando con quello che era il frutto del nostro divertimento. 
Avevamo finalmente scoperto che potevamo divertirci insieme più spesso.

CIao. Hai mai provato a pubblicare sul nostro "salottino" esclusivo, per soli scrittori? Prova, Giovanna Esse.
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