L'estate e sempre stata la stagione adatta per crearmi qualche avventura con gli uomini, un po perche' si esce piu spesso, complice il caldo, un po perche' si puo' mettere in mostra quello che di buono, madre natura ci ha regalato. E devo dire, senza falsa modestia, che mamma natura, con me, ha fatto davvero un'ottimo lavoro.  Ho sempre preso alla lettera il detto: ' Se hai qualcosa di bello da mostrare, mostralo con fierezza '. Credo di poter dire senza ombra di dubbio, che al tempo almeno, avevo un fisico da far invidia a qualsiasi donna vera. Specie il mio bel culo. Mi son sempre trovata bene come sono, nato Femboy con un aspetto androgino e diciamolo pure, ci ho sempre giocato sul fattore uomo/donna, posso esser donna quando mi pare, o uomo quando occorre, senza mai perdere la mia vera identita'. Con il tempo ho imparato ad apprezzare questo dono divino, essere Femboy, e cosa assai rarra, se pensiamo che nel mondo, i Femboy nascono raramente, e negli stati esteri, nel nostro paese, i casi sono ancora piu rari. Ecco perche' mi ritengo doppiamente fortunato. Mi scuserete se mi rivolgo a me un po al maschile, un po al femminile, ma come ho detto, un sesso non sovrasta mai l'altro, per me essere maschio o femmina, hanno l'equivalente 50% di valore. 



La storia che vi vado a raccontare, quasi difficile da credere, ma posso assicuravi tutto vero dall'inizio alla fine, mi capito' proprio d'estate nella mia citta' di Milano, una Milano ormai svuotata dalla gente in vacanza. A quel tempo, avevo preso l'abitudine, di mettermi a prendere il sole sul balcone di casa, dato il mio vicinato era tutto fuori per ferie. Faceva caldissimo, e non potendo andare al mare per mancanza di fondi, decisi almeno di abbronzarmi da casa. Io che ho sempre detestato l'abbronzatura poi, avevo messo una brandina sul lungo balcone al secondo piano di una palazzina di cinque, il mio palazzo era circondato da altri simili, sia frontalmente che ai lati. Avevo due balconate lunghe piu' che larghe, con le classiche ringhiere in ferro, una in camera da letto, l'altra in soggiorno. Scelsi quella in soggiorno, anche perche' piu' indentro alla corte, rispetto a quella in camera che si affacciava sulla via di passaggio. Mi svegliavo la mattina, mi lavavo, mi sistemavo, indossavo un Bikini nero, che slanciava ancora di piu' le mie forme, e mi mettevo sdraiata a pancia sotto sulla branda in balcone fino all'ora di pranzo, con il mio bel culo all'aria. Mangiavo e poi tornavo sul lettino tutta la giornata ad abbronzarmi dormendo il piu' delle volte. il silenzio quasi totale del vicinato, senza il solito frastuono della citta' con macchine in movimento e gente che urlava,conciliava il sonno, e capitava di frequente, che mi facessi lunghe dormite in bella vista. Come ho detto, essendo il mese di agosto, molta gente era gia' sparita dalla circolazione, trannne gli extracomunitari, i soli a poter abitare una citta' in ferie. Il palazzo difronte al mio, era, ed è ancora oggi, abitato da molti di questi stranieri di colore, senegalesi,africani,francesi adottivi,egiziani,indiani ecc.



Involontariamente, ero uno specchiatto per le allodole,proprio difronte al mio palazzo, vi era un gruppetto di ragazzotti tra mulatti e neri,e capitava sovente, che dal palazzo difronte, mi salutassero ogni mattina che uscivo a prendere il sole in branda. 'Ciao Bela.. Tuto biene?' era sempre il commento a distanza dei ragazzotti. Dal canto mio, mi divertiva stuzzicarli ogni volta che potevo, con gesti erotici come sistemarmi i capelli, o mettergli in bella vista il mio sedere che tanto piaceva ai maschi come quelli. Erano piccole provocazioni innocenti, che mai avrei pensato, potessero dar fastidio o invogliare quei ragazzotti, a cercarmi per dei rapporti. Avevo notato molte volte, che questi tizi alti e magri, avevano preso l'abitudine di guardarmi e fare commenti tra loro fuori dal loro balcone. Questi ragazzi di colore, lasciano i loro paesi di origine il piu' delle volte soli senza le loro donne, e difficilmente in Italia trovano da scopare. Mi chiedevo sempre, che razza di commenti potessero fare su di me, e a volte non lo nascondo, fantasticavo io stessa, se magari un giorno, chissa' fossi riuscita a farmi scopare da loro. 
Non mi aspettai certo che una fantasia cosi' diventasse realta' da un giorno all'altro. Sapete quel detto che dice, 'Attento a cio' che desideri, potrebbe avverarsi?' ecco, il mio desiderio involontario, si stava realizzando di li a poco, e io nemmeno  ne ero consapevole. A volte il destino, ci gioca degli scherzi, altre volte ci da letteralmente una mano. Accadde tutto un pomeriggio subito dopo pranzo, il sole scottava, e stavo per sdraiarmi sul solito lettino con i capelli sciolti, e con addosso un bel po di olio abbronzante. Mentre ero in piedi e mi stavo avviando verso la branda, ho sentito un leggero bussare alla porta. Pensando di aver sognato, anche perche' era stato un bussare assai lieve, e non marcato, indossai i miei occhiali a specchio, e andai fuori sul balcone, ma il bussare stavolta piu' udibile e deciso, mi fece capire che qualcuno alla porta, c'era davvero. Mi alzai dalla branda, e mi avviai verso la porta di casa, senza nemmeno pensare a coprirmi, in Bikini e unto dall'olio solare, ho aperto.
 Con mia grande sorpresa, mi sono trovata davanti due di quei ragazzotti del palazzo difronte, che tante volte mi avevano salutata. Mi domandai che volessero, i due per nulla imbarazzati, mi hanno ripetuto la loro unica frase 'Ciao Bela...' pensai che sapessero dire solo quello, invece uno dei due prese parola, 'Fare amore con te' ha detto senza peli sulla lingua il nero.


 


Stupito da quella sfrontatezza li ho fatti entrare chiudendo la porta. '.. E gli altri? non vengono?' ho domandato ironicamente ai due. 'Loro dopo, prima noi' ha ribattuto quello. Rimasi stupefatta dalla loro franchezza. Volevano scoparmi, e non avevano perso tempo nel venirmelo a dire in faccia. Ho sempre apprezzato chi parla chiaro e diretto, odio invece chi ci gira intorno alle faccende. Feci accomodare sul divano i due neri, che invece di sedersi, preferirono mettermi subito le mani addosso, ero coperta d'olio, e le loro mani scivolavano sul mio corpo ovunque come serpenti viscidi, ero gia' eccitatissima, uno dei due, mi  tiro' fuori il cazzo dagli slip del Bikini, e inizio' a segarmi facendomi sbrodolare all'istante. Mi hanno quindi spinta contro il tavolo rotondo del salotto, facendomi piegare a novanta, mi allargarono bene le gambe, scostandomi da un lato il tanga del costumino, e senza troppi complimenti, ilprimo dei due mi ha infilato con un colpo solo, il suo bel cazzo duro dentro al culo. Fortunatamente l'olio solare attuti' il dolore, che altrimenti, sarebbe stato atroce. 
 Avendo le chiappe ben oliate, il cazzo del ragazzo entro' tutto d'un colpo, facendomi gemere di piacere. Non sapendo che dire, ne che fare, li lasciai fare, senza opporre resistenza, e chiudendo gli occhi, iniziai a godermela, cercando di partecipare e far godere il ragazzo piu'che potevo. Nel frattempo l'altro che attendeva il suo turno, fece una cosa che non ho ben compreso alla fine, spalanco' le finestre del soggiorno, per far vedere la scena agli altri del palazzo difronte che erano  rimasti sul loro balcone. Il tizio fece loro dei gesti, mimando la scopata in corso tra me e il suo anmico, mentre dall'altra parte della palazzina,i restanti risero tra loro, facendo baccano. Che assurdita', mi dissi, con la testa rivolta verso il tizio che aveva spalancato le finestre. Ad ogni modo la cosa non mi infastidiva affatto, sono sempre stato un'esibizionista nato, e l'idea di farmi scopare a finestre aperte, era doppiamente eccitante. Fui proprio io a proporre ai due di uscire sulla branda, ma stranamentesi rifiutarono. Quello che mi stava scopando a dovere, venne quasi subito, riempiendomi il culetto copiosamente. Si stacco' da me all'istante, come fosse stato morso da un serpente, si ricompose, scappando via con il suo compare come  dei ladri, uscendo di corsa dalla porta, e lasciandomi li, a gambe aperte accovacciata sul tavolo con la sperma che mi colava a terra da dietro le gambe. 
Non riuscivo a capire il motivo di quello strano comportamento, certo mi dissi, che sti negri son strani davvero. Andato in bagno, mi son ripulito, mi son dato una sistemata, e come se nulla fosse successo, tornai a sdraiarmi sulla mia branda. Buttando l'occhio verso il loro balcone, notai che i due ragazzi di prima, erano gia' rincasati e stavano raccontando l'accaduto agli altri. Non ci feci caso, e mi appisolai al caldo sole del pomeriggio. Credo fosse passata una mezz'oretta circa o giu' di li', quando si dorme si perde la cognizione del tempo, sentii ancora bussare alla porta di casa, mi chiesi se quei due fossero tornati a finire la scopata interrotta bruscamente, andai di nuovo ad aprire unta di olio solare e con il mio bel bikini nero addosso. Stavolta sara' meglio che finiscano il loro lavoro mi son detta, o non li avrei piu fatti entrare. 


 



Aperta la porta di casa, mi trovai davanti non i due di prima, ma altri tre di loro, quelli che erano rimasti sul balcone a ridere e sbeffeggiarmi poco prima in sostanza. Questi pero' non persero nemmeno il tempo a dirmi la solita frase 'Ciao Bela', mi spinsero anche con fare abbastanza fastidioso, dentro casa chiudendo loro la porta, mi spinsero con fare poco gentile sul balcone, e mi ordinarono di stendermi sulla branda, nel loro italiano maccaronico. Non mi piaceva quel brusco trattamento, infondo erano sempre in casa mia, almeno un po di educazione potevano usarla, ma li assecondai, tra i tre c'era un nero forse africano, dato che era nero come il carbone, alto, magro, ma piu' muscoloso degli altri due, testa completamente rasata, fisico liscio senza un pelo, e un bel cazzo lungo che pareva un palo d'ebano lucido. I muscoli delle braccia ben in vista, forse faceva palestra mi dissi tra me. mi obbligarono a sdraiarmi a pancia sotto sulla brandina. L'africano si spoglio' nudo completamente senza problemi, vidi i due che mi avevano scopata poche ore prima, sul balcone difronte a godersi la scena, l'africano si mise sopra di me a braccia tese tenendosi sulla sponda della branda, mentre gli altri due mi bloccarono gambe e braccia tenendomi ben ferma. 
Mi fu strappato di dosso lo slip del bikini, lasciandomi soltanto il reggiseno del costume. volevano scoparmi li sul balcone in bella vista? roba da matti, e pensare che prima, due di loro si erano rifiutati di farlo quando lo avevo proposto io. Forse la cosa era stata organizzata cosi' da loro, due dovevano venire a provarmi, gli altri a finire il lavoro. L'africano che si stava preparando a penetrarmi, non si era fatto problemi a spogliarsi nudo, per sfondarmi le natiche con il suo bel cazzo nero d'ebano li in branda in bella vista di tutti. L'africano si posiziono' dunque sopra di me, con il suo lungo cazzo nero tra le mie natiche oliate e scivolose, spinse dentro al mio culo, affondando senza problemi, dato che era gia' stato ben precedentemente spanato. Non opposi nemmeno questa volta resistenza, lasciandolo fare, del resto avessi tentato anche una minima protesta poteva succedere il finimondo, quella e gente suscettibile e lo so bene dato ne ho conosciuti molti. 


 



Chiusi gli occhi e sospirai forte, mentre quello affondava tutto dentro fino alle palle il suo bastone di carne duro e grosso, mi lasciai andare e iniziai a godere anche urlando un po troppo dal piacere. Adoro i cazzi neri, i neri hanno una resistenza pazzesca e sanno come si scopa davvero una donna. Senza nulla togliere agli Uomini di casa nostra, ma certi negri.... Era una situazione assurda, sfondata li sul mio balcone, in una brandina di due metri per uno, con un negrone sopra che faceva le flessioni sul mio culo, e due mulatti ai lati che mi tenevano ferma gambe e braccia. Dal palazzo difronte gli altri guardavano divertiti la scena, esaltandosi ogni volta che i loro amici mi facevano urlare. Godevo come una cagna, sfondata in culo sotto il sole del pomeriggio sul mio bel balcone. Sembrava la bella scena centrale  di un bel Film Porno, ma era tutto tealmente vero, sopratutto il piacere che provavo non si scorda facilmente. Ad un certo punto, la mia povera branda ha ceduto, era inevitabile, non era adatta a sopportare pesi doppi, o a farci flessioni a due sopra. Siamo finiti a terra sul pavimento del balcone, semplicemente si erano rotti i cardini dei piedi che tenevano sollevata la brandina. Il bello della situazione, e che lo show non si interruppe nemmeno alla rottura dei cardini della branda, il nero dopo essersi tirato su con le braccia, riprese a stantuffarmi senza scomporsi piu' di tanto. 
Il suo bel cazzo, era ancora infilato dentro al mio culo ben aperto, e anche alla rottura dei cardini, non era scivolato fuori. Altro esaltarsi da parte degli altri rimasti dal palazzo difronte. Non so per quanto il nero, sia andato avanti a sfondarmi il culo, io avro' anche poca resistenza, ma questi ragazzi non si stancano MAI. Godevo come una vacca, mentre il cazzo nero del ragazzo faceva il suo dovere nel mio culetto uscendo ed entrando sempre piu' velocemente, le sue palle nere e senza peli, sbattevano sulle mie natiche oliate facendo quel tipico "Cik,Ciak" ad ogni suo affondo. Il clo mi bruciava e mi doleva da impazzire, ma non osai chiedergli di smettere, era troppo bello, paradisiaco, tutto era dannatamente perfetto, e  come succedeva sempre quando ero presa dal piacere, pensai a mia Madre.


 


Telefonarle era troppo anche per una puttana come me, le avrei fatto prendere un colpo se avesse saputo cosa stavo combinando, meglio sorvolare stavolta, ma non potei almeno un paio di volte, sussurrare il suo nome durante le stantuffate del nero: 'Mamma oh Mamma Cara.... mentre venivo sconquassata completamente, aprendomi in due. CHE TORO, CHE MASCHIO!!!! lo lasciai fare incitandolo a continuare, sopportando in silenzio, con le mie mani, cercavo di tenermi attaccata al suo bacino, ed aiutarlo a spingere, voltando la testa di tanto in tanto per baciarlo sulla bocca, cosa che il nero, faceva piu che volentieri, approfittando anche delle mie labbra carnose. Finalmente si svuoto' le palle dentro di me, spruzzandomi un litro di sperma calda, che ho sentito invadermi fino allo stomaco. Pensai fose l'atto finale, e venni con lui, sospirando mentre mi lavava l'intestino con la sua sperma bollente. 
Ma il bello doveva ancora venire, lui aveva finito, ma non certo i due che avevano atteso il loro turno pazientando e masturbandosi o toccandomi. Mentre il cazzo nero dell'africano, si toglieva uscendo con un risucchio dal mio culo ormai sfondato, e la sua sborra, colava fuori, i due mulatti, si calarono le braghe in in attimo, mentre uno dei due mi metteva il suo bel cazzo in gola, l'altro prendeva il posto del nero appena svuotato, ri-sfondandomi il culo, ormai largo quanto una voragine. I due mulatti mi fecero il culo una seconda volta, riempiendomi a loro volta,cosa di cui fui contentissima. Dopo qualche minuto di stantuffi, uno mi venne in gola, e dovetti ingoiare tutto senza fiatare, ben felice di farlo, l'altro mi spruzzo' la sua sperma, sopra quella che mi aveva versato l'africano poco prima. Sentii dei fiotti caldi lavarmi l'intestino nuovamente, e colarmi giu' a terra. Mi leccai le labbra sporche di sperma, avevo i capelli sudati, appiccicati tra viso e schiena, ero tutta un pastrocchio di sborra e olio solare, il trucco mi si era quasi sciolto sul visetto da bimba, ed ero esausta.  I tre amigos, finito il loro dovere, si sono subito ricomposti, rientrando in salotto, e uscendo alla svelta da casa mia, lasciandomi sulla branda rotta, distesa a gambe aperte, piena di sborra e felice al sole del pomeriggio, in bella vista di tutti. Son rimasta per un paio di minuti ferma prima di riuscire a ritrovare la forza nelle gambe che mi si erano addormentate, e rialzarmi con il cazzo ciondolante. Rientrai alla fine in salotto strisciando. 


 



Non riuscivo ad alzarmi in piedi, le gambe non mi reggevano dallo sforzo fatto dei muscoli poco prima. Il culo mi bruciava e mi doleva da morire, ma ero felicissimo ugualmente per il trattamento ricevuto da quei negroni. Non avrei mai sperato succedesse una cosa simile, ma inevitabilmente era successa. Ero stata scopata all'aperto sul mio balcone di casa davanti ai loro amici dall'altra parte del palazzo. Gli unici testimoni oculari, di un pomeriggio dove tutto il quartiere, aveva le tapparelle abbassate. Non mi accorsi nemmeno di aver sborrato io stesso, e mi ritrovai il cazzo gocciolante sotto la doccia dove mi infilai subito per ristabilirmi un'attimo. Incredibile esperienza, se la raccontassi non ci crederebbero mai mi son detta. Peccato solo non aver avuto possibilita' di farmi fare dei video o delle foto dell'accaduto. Una cosa simile non capita tutti i giorni, e sarebbe stato da immortalare da qualche parte. Mi chiesi come l'avrebbe presa mia madre se avesse visto o saputo quello che mi era appena successo. Mi dissi che era meglio non raccontarle nulla, alla fine gia' le davo abbastanza problemi, se avesse poi saputo quello che avevo fatto,mi avrebbe disconosciuta come figlia, e avrei perso la sua complicita', a cui tenevo davvero tanto. Mi dissi anche che, se quei ragazzotti, fossero tornati anche il giorno dopo a rifarmi il servizio, li avrei accettati anche in gruppo, erano i benvenuti ad ogni ora giorno e notte, purche' mi scopassero sempre li sulla mia adorata Branda, e sul balcone di casa a vista, come la piu' schifosa delle puttane.