Scrivere un racconto sui cinema a luci rosse, e un classico, come un film gia' visto e stravisto milioni di volte, ma che ad ogni visione, ti suscita sempre le stesse emozioni. Parlare dei cinema a luci rosse, e un po quello diciamo. Se poi l'esperienza che si racconta, la si e' vissuta in prima persona, la cosa si fa ancora piu intrigante. Io purtroppo per me, ho scoperto i cinema hard  troppo tardi, ho fatto la conoscenza di questi posti, solo nel loro ultimo periodo di chiusura, prima che fossero in gran parte della lombardia almeno, eliminati e serrati, grazie anche un Blitz a tappeto delle forze dell'ordine, per sgominare vere e proprie bande di sfruttatori di Trans e travestiti anche di colore, che spacciavano droga, e si prostituivano, all'interno degli stessi cinema. Sentivo spesso parlare di questi posti, ma non avevo mai trovato il coraggio di metterci piede, anche perche' abbastanza distanti da dove abitavo. La curiosita' fu cosi' forte, che alla fine, mi decisi a provare ad entrare in quello piu vicino che avevo trovato. Si chiamava Cinema Sempione, distava solo poco piu di una mezz'oretta venti minuti da casa mia, e potevo raggiungerlo tranquillamente prendendo il Tram. Scelsi un sabato sera, dopo aver passato un'intera settimana, appostata nei dintorni del cinema, a verificare che tipo di gente lo frequentasse.


 


Il posto sopratutto la sera dopo le venti, era frequentato da per lo piu' uomini di un certa eta', forse gente che abitava li nei dintorni, oltre a ragazzi di colore che vedevo entrare e uscire spesso dal portone in vetro del cinema. Come detto, scelsi un sabato sera per il mio battesimo all'interno del Sempione Hard, mi ero preparata con cura, lavata, profumata, ben truccata, e vestita scegliendo accuratamente che tipo di abbigliamento indossare, senza dare nell'occhio. Era estate, faceva caldo, ma decisi per un paio di leggins neri lucidi elasticizzati aderentissimi, he mettessero in risalto le mie forme, una t shirt nera abbinata ai leggins, con virtuosa scollatura a V davanti e un disegno di un cuore rosso al centro. La maglietta era senza maniche stile canotta, indossai un completino intimo nero con calze a rete autoreggenti, perizomino nero che poco o nulla copriva davanti, un reggiseno a coppe dure, pur non avendo seno, era immancabile, stivaloni texani da cowboy quelli americani, neri sopra i leggins, e un giubottino chiodo nero taglia da donna, lungo dietro, e corto davanti. Lo lasciai aperto ovviamente dato il caldo che faceva in quella stagione. Sciolsi i lunghi capelli, inforcai un paio di occhiali scuri da sole, le poche cose che mi occorrevano, le misi nelle tasche interne ed esterne del giubbottino, e con un cinturone borchiato che faceva piu da completo, che da vera cintura, sono uscita di casa per dirigermi al cinema. Anche cosi' coperta, mi feci notare ugualmente, non mancarono i colpi di clacson, durante il mio tragitto a piedi verso il Tram.


 


Il mio aspetto femminile non passava mai inosservato, qualunque osa indossassi, potevo pure uscire coperta da eschimese, che avrei trovato chi mi fermava per attaccare bottone. Infatti sul mezzo, dovetti allontanare piu' di un extracomunitario, che mi infastidiva. Arrivata finalmente al Cinema Sempione, indulgiai un istante, prima di entrare al suo interno. Aspettai forse troppo, avevo un po timore, lo confesso, le gambe mi tremavano, ma non potevo rimanere li per tutta la serata, si stava gia' facendo tardi, e il buio era gia' calato. Presi coraggio, e spinsi la grande porta di vetro che per una settimana avevo contemplato. Un mini corridoio dritto, illuminato da luci al neon azzurrine, mi separava dalla cassa. Il bigliettaio, un'uomo anzianotto, con la faccia da maiale, gonfio e grassoccio, mi squadro' male, ma non fece difficolta' a passarmi dalla fessura del banco diviso da una vetrata, il biglietto, dopo che gli avevo allungato dieci mila lire. 
Lasciai il maiale grassoccio che continuava a fissarmi male, e passai oltre un drappo pesante di velluto nero, tipo quelli usati dalle imprese di pompe funebri, per addobbare i palazzi durante i funerali, l'ambiente era tutt'altro che nuovo, mi guardai un po intorno, sembrava un vecchio enorme garage in disuso o roba del genere, ma totalmente inadatto alle norme di sicurezza. L'ambiente non era poi grandissimo, e varcata la soglia nascosta dal pesante drappo, mi trovai nella saletta immersa nel buio, mentre sullo schermo il film porno era gia' in proiezione. Ci misi un po ad abituarmi all'oscurita' del posto.  Infondo alla mia destra, vedevo una porta chiusa, da cui sotto filtrava una luce e la scritta WC in alto su una targhetta elettronica illuminata. Ora sapevo dov'era il bagno almeno. Appena i miei occhi, si abituarono al buio, rimasi pietrificata, la saletta seppur piccola che fosse, era piena fino all'orlo di uomini, sia seduti sulle poltroncile in fila, che in piedi da ogni lato. Mi chiesi, come un posto del genere, potesse contenere tanta gente. Mi feci coraggio, e scusandomi continuamente, facendomi largo tra gli uomini arrivai infondo sulla sinistra, al muro della saletta. 


 



Mi ero appoggiata al muro in piedi, e scrutandomi attorno, vidi che avevo gli occhi di tutti puntati addosso, a fianco avevo dalla mia destra un'uomo che avrà avuto sui sessant'anni circa, che fumava e mi squadrava da testa a piedi, al lato sinisto un'altro simile al precedente, che mi continuava a fissare sorridendo, gli ricambiai il sorriso poi guardai altrove, nessuno pareva interessato al Film, almeno cosi' pareva a me, che continuavo ad essere l'attrazione principale e destare l'interesse di tutti i presenti. Mi scostai da un lato i capelli dal viso, e nel riportare la mano apposto, notai che qualcuno stava già prendendo l'iniziativa, dato potevo sentire delle leggerissime mani, provare ad accarezzarmi le gambe e il sedere. Non dissi nulla e lasciai fare, ben presto le mani da leggere divennero piu marcate e se ne aggiunsero altre, in pochi minuti fui attorniata da molti uomini. Tutto successe cosi in fretta, che nemmeno me ne resi conto, stordita dal fumo che si era permanentato nella saletta, e dal buio, mi son ritrovata in Intimo, con tutte le mani addosso, senza nemmeno sapere come avessero fatto i miei vestiti a volar via dal mio corpo, senza che me ne accorgessi. Mi trovai in mano da un istante all'altro, grossi cazzi duri da masturbare, che masturbai senza problemi, qualcuno mi fece accucciare, spingendomi in basso per la testa, e mi trovai il viso attorniato da cazzi duri che iniziai a succhiare e masturbare con le mani. Non potendo alzare ne la testa ne lo sguardo, non vedevo chi fosse intorno a me,cvedevo solo i loro grossi e lunghi cazzi, qualcuno anche nero, immezzo al gruppetto che avevo attorno, ci dovevano essere anche dei negri, benche' non potessi vederli. Mi vennero già addosso e in mano mentre li masturbavo, qualcuno sbrodolava molto prima.


 


Fui rimessa in piedi non so da chi, mi sono sentita prendere per un braccio e tirare nuovamente su, una volta in piedi, finalmente ho potuto vedere in viso i miei uomini. Ne contavo forse troppi, piu del dovuto, ne vedevo di ogni tipo,per lo piu bianchi di mezza età, signori dai capelli corti e brizzolati, ma anche qualche nero. Uno di questi mi colpi' particolarmente perchè aveva i rasta alla Bob Marley lunghi, ed era nero come il Cinema in cui stavo. Cercando di muovermi, mi son accorta che almeno i leggins non mi erano stati tolti, avendoli sopra gli stivaloni mi erano stati solo abbassati e arrotolati alle caviglie, mi appoggiai alle spalle di un signore, e fui aiutata a toglierli, in modo da essere piu libera nei movimenti. Libera e in intimo, con solo addosso le calze a rete, gli stivali, tanga, e reggiseno, mi scostai i lunghi capelli dal viso, cercando di riprendere fiato, il fumo aveva fatto diventare il cinema, una vera ciminiera, e la sola ventola di areazione che era accesa, non bastava certo a disperdere il lezzo tremendo di sigarette. Avendo poi tutti addosso, mi sentii soffocare proprio, ma non ebbi tempo di prendere aria nei polmoni, qualcuno ne aprofitto' per infilarmi la sua lingua in bocca. Dietro di me, qualcun'altro mi stava scostando il perizomino per infilarci il suo cazzo, lo agevolai, io stessa, allargando le gambe, sempre con le braccia al collo di quello che stavo baciando. Ho sentito delle mani calde spalancarmi le natiche, e un grosso cazzo scivolarmi dentro poco alla volta, sicuramente doveva avere un preservativo, dato scivolava a fatica e sentivo l'attrito della gomma sul mio culo, che qualcuno cercò di insalivare sputandoci sopra. Chiaramente non potevo vedere nulla di cio' che mi stavano facendo, quello davanti non mi mollava, e teneva la mia bocca incollata alla sua senza darmi respiro. Il primo dei tanti cazzi che avrei preso quella sera, mi entro' dentro a metà, ho chiuso gli occhi e mugolato con la lingua occupata dall'uomo che stava tenendomi incollata al suo viso, uno lo scansò e prese immediatamente il suo posto, senza nemmeno darmi il tempo di voltar la testa per vedere chi avevo dietro di me. Proprio il primo della fila dietro, iniziò a stantuffarmi a dovere dentro e fuori, prendendo velocita' e facendomi gemere forte, anche se ero coperta dai gemiti del film che aveva l'audio altissimo. Con le mani ero tornata a masturbarne altri, cercavo di godere ma avevo la bocca tappata, era abbastanza frustrante non poter urlare il mio piacere, zittita dalle molte bocche che mi baciavano in continuazione.


 


Troia mi sentivo, Rompetemi tutta cercavo di urlare, mentre li avevo tutti addosso in un gorgo di piacere infinito e continuo, sentivo il mio corpo vibrare, sotto i colpi del cazzo di quello che mi aveva dentro, o forse erano i miei nervi tesi, che non controllavo piu. 
Un piacere cosi', non lo avevo mai ancora provato, fu indescrivibile davvero, mani addosso a tastarmi da ogni parte, cento bocche a baciarmi da ogni parte, il mio cazzo succhiato da chissa' chi, sbrodolai a ripetizione, una, due, tre, quattro volte, godevo troppo mai provato nulla di simile, e di uomini gia' ne avevo avuti molti. Il Film sullo schermo continuava e l'audio del Film era assordante, ma nessuno era interessato a ciò che lo Schermo trasmetteva, dato che tutta la saletta strapiena, era concentrata adesso su chi mi stava sfondando il culo con la forza di un Toro da monta.
Ci furono vari cambi nel frattempo dietro di me che non vedevo, ma sentivo, perche' mi entravano e uscivano dal culo, cazzi diversi di varie dimensioni, che mi spaccavano di spinte per un po, poi lasciavano il posto ad altri, tutti senza litigare, ordinatamente in fila, attendevano il loro turno, e io intanto, morivo di piacere aggrappata ad altri che mi sorreggevano appoggiati al muro. Intravidi con la coda dell'occhio, un ragazzone nero, era il ragazzo che avevo visto poco prima con i Rasta alla Bob Marley a sfondarmi adesso. Infatti la dimensione del suo cazzo ben diversa da quello precedente, si fece sentire subito. Le mie mani, erano diventate una broda di sperma appiccicoso che si era asciugato e me le incollava. Anche il rasta, lasciò posto ad altri, la cosa a girandola, andò avanti a lungo, via un cazzo dentro un'altro, e un'altro, e un'altro ancora. Avevo anche perso la voce a forza di urlare e godere. Quanto durò tutto questo? non saprei dirvelo, ma sono certa che quella sera, molti cazzi li in saletta, sono entrati e usciti dal mio culo ormai bello rotto. Il lezzo di sigaretta si era fatto davvero insopportabile, conati di vomito mi salivano a tratti per quel terribile odoraccio. Anch'io un tempo fumavo, ma  a forza di sentirne l'acre odore, ho smesso ben presto. Credo che quell'esperienza al Cinema, se non altro, mi abbia tolto  il vizio del fumo.


 


Credo fosse ormai tardi, non avevo l'orologio ma immaginavo, fossero passate alcune ore, la saletta iniziò a svuotarsi poco alla volta ad un certo punto, dato il Cinema chiudeva proprio vicino a quell'orario. Rimasero i piu' accaniti, non piu di forse dieci persone circa, ero ormai ridotta uno straccio, stanca,il culo mi doleva maledettamente, le gambe non mi reggevano, dalla vita in giu ero un bagno di sperma,solo dalla vita in su ero ancora salva, anche se con i capelli arruffati sul viso, il trucco ormai sciolto. A darmi gli ultimi colpi di grazia, furono proprio quegli uomini rimasti, che sembravano non volermi mollare piu. Mi aiutarono a sedere su una delle ultime poltroncine ormai vuote vicine all'ultima fila, e li mi diedero i loro cazzi da succhiare, fino a riempirmi viso, collo, petto, e braccia. Mi risparmiarono i capelli, ma il resto era una lavata completa di sperma ovunque. Non avevo nemmeno la forza di sollevarmi dalla poltroncina per andare in bagno, ero una bambola inerme senza forze e dolorante in ogni parte del corpo per lo sforzo fatto. Chiesi con un filo di voce, di essere accompagnata in bagno a rigenerarmi da qualcuno. Due uomini gentilissimi, mi sollevarono a braccia, e mi portarono in bagno, quasi trascinandomi a stento. La proiezione del Film era stata interrotta, ma le luci rimasero spente. Fui aiutata dai due uomini a sistemarmi,lavarmi meglio che potevano, e rivestirmi. Una volta fuori nuovamente nella saletta con un aspetto piu decoroso, ecco apparire il bigliettaio con la faccia da maiale dalla porta principale, e guardarmi malissimo mentre venivo portata fuori accompagnata dai due signori. Chiesi l'ora, era mezzanotte passata da poco, uno dei due si offri' di darmi un passaggio con la sua auto fino a casa, mentre l'altro a malincuore, andò dalla direzione opposta, mi accomodai a fatica nella macchina del mio accompagnatore, piu volte l'uomo si preoccupò delle mie condizioni, chiedendomi gentilmente come stavo, e facendomi i conplimenti per quello che avevo fatto li dentro a quella saletta. Nemmeno una vera donna avrebbe resistito tanto, osò dirmi l'uomo, lo presi come il piu bel complimento della nottata.


 


Arrivati al cancello del mio palazzo, chiesi all'uomo se voleva salire da me per un caffe' se era il minimo che potessi fare visto la gentilezza di avermi accompagnata. L'uomo nonostante l'ora, accettò volentieri di accompagnarmi fin dentro casa. Gli mostrai la mia piccola casetta, un appartamento di due locali, senza dirci nulla, ci siamo seduti sul lettone matrimoniale, e come se non avessi slinguato e baciato abbastanza quella notte, concedetti il Bis a lui soltanto. Posso concludere con il fatto che da quella sera, quel signore gentile e premuroso, che mi aveva sfondata insieme a tanti altri nel cinema, diventò il mio uomo, e io la sua donna. Fu una storia di qualche mese, prima che tornassi single, ero fatta cosi', le mie avventure sentimentali, non erano destinate a durare molto, ma in compenso, riuscivo sempre a fare il pieno di cazzi e di sperma.