catacombe 2
giunti sotto casa Cassandra aprì il portone e io attesi un momento in cui non c'era nessuno poi la caricai in spalla e corsi dentro il portone e poi in ascensore e dentro casa.
La poggii sul divano, nel farlo il cappuccio si tolse, aveva degli splendidi capelli rossi, le passai un panno bagnato sulla fronte e lei aprì gli occhi, chi siete domandò, amici vogliamo solo conoscere le formule per aprire il portale.
Ci guardò, chissà ma ora divertimoci e si tolse la tunica rimanendo completamente nuda, splendida donna alta e formosa, io e Cassandra ci spogliammo, i cazzi in tiro, lei emise una esclamazione di stupore, pensava che Cassandra fosse donna, ci sedemmo vicino a lei, io la baciavo e le palpavo le tette, Cassandra si era inginocchiata e le stava leccando la figa, la sentivo godere, mi misi in piedi sul divano e le misi il cazzo in bocca, lei iniziò a succhiare poi venne in bocca a Cassandra che le stava infilando le dita nel culo, a un certo punto mi sdariai sul divano e lei  si impalò sul mio cazzo, senza darle tempo Cassandra la inculò con forza, emise un urlo ma il piacere era troppo, la sentivo venire senza freni e il suo succo mi colava sulle palle, i nostri cazzi divisi da un sottile membrana si toccavano, la donna gemeva di piacere, andammo avanti molto a lungo poi Cassandra si sfilò dal culo e le mie il cazo in bocca e dopo poco borrò, lei bevve tutto, poi la giri e iniziai  scoparla alla missionaria, le alzai le gambe per penetrarla il più possibile, sentivo che la riempivo tutta e le toccavo l'utero, la sentivo ebbra di piacere, a un certo punto mi pose le mani sul petto e mi disse basta non ce la faccio più, a quel punto le sborrai dentro, e lei emise un forte gemito di piacere con un ultimo orgasmo.
Io e Cassandra ci andammo a sciacquare, lei rimase sdraiata languidamente sul divano, al nostro ritorno le chiedemmo della formula per aprire il portale, non fece obiezioni e a disse in due pezzi da trascrivere su due fogli di carta separati, il portale poteva aprirsi in ogni luogo ma per sicurezza meglio non farlo in casa propria ci suggerì.
Poi pranzammo e passammo il pomeriggio a letto, scopammo in continuazione, lei era sconvolta dal piacere provato, le sborrammo in cilo, nella figa, in bocca ma non era mai sazia, poi verso sera un bagno tonificante nella vasca idromassaggio, le bendammo gli occhi e rimessa la tunica la accompagnammo a casa sua.