Se ripenso a tutto quello che è successo non riesco a credere che sia passato solo un mese. Un solo mese per cambiare tutta quella che credevo essere la mia vita.


Mi chiamo Caterina, ho 31 anni e praticamente da sempre sto con Marco l’uomo che amo e che ho sposato. E’ un uomo meraviglioso, mi sostiene e mi riempie di attenzioni. 


Prima di lui ho avuto pochissime esperienze, ma quando mi ha chiesto di sposarlo non ho avuto esitazioni, essendo lui il tipo di uomo che ho sempre sognato.


Il sesso si può dire che me lo ha fatto conoscere lui e anche se non nego di avere avuto negli anni la curiosità di sapere come sarebbe stato farlo con altri la cosa non mi è mai pesata perché lo amo e ogni volta che facciamo l’amore mi sento piena e soddisfatta.


Insomma sono una donna realizzata, o almeno lo ero perché come dicevo, circa un mese fa la mia vita è cambiata.


Era il compleanno di Marco e avevamo dato una piccola festa in casa nostra per festeggiare. Abbiamo un bel giardino grande e come facciamo sempre in queste occasioni abbiamo invitato tutti i nostri amici, un bel gruppo di gente che ama divertirsi. C’era musica cibo e bevande a volontà, era una serata molto calda e come sempre accade in queste occasioni avevamo tutti bevuto abbastanza. 


In genere vesto abbastanza sportiva, ma quella sera avevo messo una gonna sopra al ginocchio svolazzante, con un paio di sandali con tacco alto e lo smalto rosso che esaltava i miei piedini. Sono una ragazza molto attraente e mi trovo spesso a faticare per tenere a posto i maschietti arrapati, quindi per mia scelta solitamente mantengo sempre un profilo dimesso, anche per far piacere a mio marito che è abbastanza geloso.


Quella sera però era il suo compleanno e volevo essere bellissima. Anche Marco era molto elegante e sicuro di sé. Aveva una bella casa un bel lavoro e una moglie bellissima e bravissima come me: si sentiva un leone.


La serata procedeva bene nel nostro giardino tra gli amici che schiamazzavano e la musica e io mi muovevo tra i gruppetti di persone facendo la padrona di casa. Marco era sempre premuroso, ogni tanto si avvicinava a me e mi chiedeva se stavo bene, poi mi sussurrava - ti amo. -


Inutile dire che il mio abbigliamento non aveva lasciato insensibili i maschi presenti e complice anche il vino mi sono ritrovata a fare un po’ la gatta morta praticamente con tutti i fidanzati delle mie amiche, rimediando anche qualche occhiataccia.  Una cosa di cui mi accorsi pur facendo finta di niente fu vedere una coppia di amici che litigava perché lui mi aveva guardato il culo. Questa cosa mi dava una soddisfazione.


Arrivò il momento dei regali e del dolce,con annessi baci e abbracci. Nella confusione generale all'improvviso sentii nell’orecchio sussurrare una voce maschile che pronunciò queste parole: - Perché non gli regaliamo anche un bel paio di corna? Le gradirebbe moltissimo -


Mi girai di scatto, era Daniele, il playboy della compagnia. Bello, sicuro di sé, sempre una ragazza diversa, probabilmente grande amatore e ora sapevo anche grande porco. 


Lo fulminai con lo sguardo, ma lui non si scompose mi fissò negli occhi e continuò a parlare:


Il tuo futuro maritino è un cornuto nato e te lo dimostrerò. Ora vai a prendere una fetta di dolce e un bicchiere di spumante e portameli sul dondolo.-
Dopo aver detto questo si avviò a sedere. Volevo insultarlo ma mi accorsi che il mio corpo gli stava obbedendo come un automa. Avevo preso il dolce e lo spumante e glie lo stavo portando. Quando fui vicino a lui prese il piatto ed il bicchiere e mi guardò sorridendo.


Brava mogliettina, ora entra in casa, togli le mutandine e lasciale in bagno nel primo cassetto - 
MI alzai convinta di non voler assecondare questo gioco, volevo dire tutto a mio marito, ma ero curiosa di vedere cosa avesse in mente il porco e pensai che avrei potuto interrompere questa cosa in qualunque momento. Così andai in bagno e mi sfilai gli slip, poi li misi nel cassetto come mi era stato ordinato. Avevo la fica in fiamme, così la stropicciai un po’, ma senza venire. Mi ricomposi e tornai in giardino.


Poco dopo lo vidi alzarsi e andare a sua volta in bagno. Quando tornò non disse niente ma ricevetti un messaggio sul telefono:


Torna in bagno, apri il cassetto, pulisci bene tutto con la lingua e poi vai a baciare il cornuto.-


“Che porco insolente!” pensai, avrei voluto dire tutto al mio Marco, ma così poi avrei dovuto ammettere che mi ero prestata al gioco per un po’ e non mi andava. Optai per non fare niente, la festa finì e tutti se ne andarono, incluso Daniele che quando mi salutò non disse nulla di particolare.



Ero arrabbiata, ma anche tanto eccitata senza più gli slip e con la gonnellina svolazzante.


Dissi a Marco di occuparsi del riassetto della casa e andai in bagno per prepararmi per la notte. Guardai il cassetto, sapevo di dover togliere quegli slip, altrimenti se mio marito li avesse visti avrebbe fatto domande. Mi feci coraggio ed aprii lentamente. Pensare a cosa avrei potuto trovare mi eccitava tremendamente. La sborra bianca e liquida era ancora fresca, aprii il rubinetto dell’acqua con l’intento di lavare via tutto, ma all’improvviso senza rendermene conto portai le mutandine alla bocca e iniziai a leccare tutto e a spalmarlo sul viso, mentre con l'altra mano mi toccavo la fica e ci infilavo le dita, prima uno poi due, poi tre ero completamente fuori di me stavo godendo come non avevo mai goduto in tutta la mia vita, neanche scopando. L’orgasmo fu fortissimo, cercavo di non farmi sentire sfruttando il rumore dell’acqua, andai per lavarmi ma ancora una volta mi trovai bloccata. Raccolsi tutto lo sperma che avevo sul viso con la mano e la leccai bene bene, poi aspettai che si asciugasse e andai a letto vicino a Marco, lo baciai appassionatamente e gli dissi che lo amavo perché era vero. Facemmo l’amore e lui non si accorse di niente;mi addormentai pensando che era stato un momento di follia e che l’indomani lo avrei dimenticato.


 

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