La mia relazione extraconiugale oramai era consolidata, eravamo amanti e anche qualcosa in più , da parte mia erò totalmente presa da lui (come detto nel racconto precedente non dirò il nome) ma penso che vale la pena entrare ancor più nello specifico. Lui mi aveva detto che mi conosceva dall'infanzia, ebbene si, pensando e ripensando, riuscii a collegarlo a tante cose era vero luoghi, persone, ed altro, ma quel pomeriggio si spinse ancor di più, e mi racconto come il mio attuale marito che lui conosceva essendo della nostra stessa zona si fosse preso gioco di lui, insieme ai suoi amici, come avesse sofferto il suo essere debole ed impacciato, di come la sua situazione famigliare non lo avesse aiutato e tutte queste condizioni avessero  fatto si che fosse schernito a scuola e nei pomeriggi passati con i ragazzi della nostra compagnia, si trovava sempre nell'angolo degli sfigati, di come guardava  me e le mie amiche e ci vedeva cosi irrangiungibili, noi che volevamo i tipi alla moda, motorino, i tipi giusti come lo era mio marito Stefano.Mentre narrava la sua sofferenza, cominciai a leccare il suo pisello, i suoi testicoli , senti il suo pisello crescere e divenire duro nella mia bocca, succhiavo il suo pisello e lui raccontava, mi eccitava ascoltare e succhiando il suo pisello avevo l'impressione di espiare la mia involontaria cattiveria nei suoi confronti mi racconto come quando tornava a casa si segava pensando a me ed anche alle mie amiche, avere il suo pisello in bocca voleva essere un modo per ripagarlo, per dire ora sono tua lo vedi, ti stai prendendo la tua rivincita su chi ti ha fatto male, si io le mie amiche, mio marito con i suoi stupidi amici infatti alzai gli occhi e vidi che il suo volto era solcato da lacrime, smisi di succhiare il suo pisello, e cominciai a dargli danti bacini sul volto, mi sentivo in colpa ma poi ebbe un sussulto, e mi prese con una violenza tale, mi mise a pecorina, con il viso schiacciato sul letto, la mia fica si bagnò in modo straordinario, e il suo pisello entrò, dentro di me, e mi scopo rabbiosamente, sentivo il "tac,tac,tac" di quando la sua pancia, urtava il mio culo, eravamo in preda ad una tempesta ormonale, mi martellava con un moto perpetuo, non mollava anzi continuava ad essere sempre più virile e perverso, lo sentivo, poi cambiò posizione, e mi ritrovai sopra di lui, e vedevo il suo viso soddisfatto, il suo pisello era dentro di me, mi toccava il seno, ero eccitata, avevo dimenticato cosa signidficava essere scopata in quel modo.Con mio marito per me era divenuto più un obbligo che un piacere, invece con lui passavamo da una posizione all'altra in modo naturale eravamo in completa simbiosa, poi gli offrii il mio culo, lui capi subito mi misi sul tappento, sentii armeggiare sul mio buchino, stava applicando del lubrificante, e poi entro dentro in modo deciso, si proprio cosi, una botta decisa mi sembrò di fare la cacca al contrario, sentivo il fuoco, nonostante il lubrificante il dolore si tramutava in piacere, su pavimento di quella stanza d'albergo con le ginocchia che facevano male e si arrossivano, avevo uno stupendo rapporto anale, si cari lettori, passavo con lui momenti di intenso piacere, mi scopava bene, era rabbioso, delicato , perverso, era tutto ed il contrario di tutto, e terribilmente diverso dai maschi boriosi, che frequentavo. Concludemmo quel pomeriggio cosi, dopo avermi scopato ripetutamente e regalato tanti orgasmi, mi prese la mano, mentre ero seduta sul fianco del letto, e avevo il suo pisello in bocca, mi raccontava quando il giorno del mio matrimonio era venuto a vedermi mentre uscivo dalla chiesa e quanto aveva fantasticato su di me ,e vedevo lui in piedi dinazi a me e cercavo di farlo venire con la bocca perche ero veramente esausta, non avevo più liquidi, la fica non si bagnava più, il suo pisello era rosso e gonfio, poi comincioò a segarsi da solo, avevo il suo pisello, vicino al mio volto, quando giunse all'orgasmo,, e si....non mi fece ingoiare, e non mi venne sul volto, ma prese la mia mano, e schizzo su di essa e più precisamente sulla mia fede nunziale, si proprio li, avevo la mia fede imbrattata di sperma, lo guardai e cominciai a leccare e pulirla con la lingua, si era presa la sua rivincita.


Raccontai la mia storia extraconiugale a Margherita e Giulia la mie amiche da sempre le più affidabili e le più troie, entrambe ricordavano  vagamente il mio amante, e lo avevano  classificato tra i pirla della zona, e non riuscivano a capacitarsi di come dopo anni, le nostre strade si sarebbero ricongiunte, e come io mi fossi invaghita di lui, Margherita e Giulia si proposero di metterlo alla prova magari con una cosa in tre ridendo, le minacciai sapevo che non lo avrebbero mai scopato.

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Categorie: Confessioni Tradimenti