Era circa da un anno che non lo vedevo. Ludovico: un sessantacinquenne perverso che sapeva farmi godere come pochi. Era diabolico. E anche quel giorno non si sarebbe smentito. 
Arrivai da lui nel pomeriggio inoltrato. Mi accolse nudo, con le palle gonfie al vento e quel cazzo lungo almeno 20 cm e mai completamente duro. Richiusa la porta mi tirò a se infilandomi la lingua in gola. Mi piaceva il suo ardore. Ricambiai di gusto, toccandogli il cazzo che mi era così tanto mancato. Il vecchio mi toccava, mi palpava, mi strizzava. Poi, afferratomi per un orecchio, mi tirò via da lui. "Spogliati puttana", mi disse guardandomi con gli occhi lucidi dal desiderio. Obbedii. Completamente nudo mi lasciai guardare, lui mi girò qualche volta in torno fino a tornarmi davanti. "In ginocchio", mi disse , "e succhia!". Feci come mi era stato detto. Afferrai quel bel cazzo e lo presi in bocca. Gli toccavo le palle mentre, diligentemente, lo spompinavo. Ma ben presto divenni solo un buco. Mi afferrò la testa e iniziò a scoparmi la bocca senza troppi complimente. "Ho voglia di fottere", disse più a se che a me. Così mi fece rialzare e mi spinse contro a un tavolo. Mi appoggiai e inarcai la schiena bel felice di sacrificarmi al suo piacere. "Fammi tua..." gli disse con fare ammiccante. Muovevo il culo nella sua direzione. In risposta ricevetti due begli schiaffi sulle natiche. "Siiiii..." gemetti eccitato. Lo sentii sputarsi su una mano e poi spalmarmi la saliva sull'ano, per un paio di volte. Mi penetrò con un dito mentre mi infilava le dita dell'altra mano in bocca. "Ti piace puttana eh?", diceva. Io assecondavo i suoi movimenti sempre più eccitato. Quando tirò fuori il dito disse "mi hai sporcato puttana, ora devi pulire" e mi ficcò il dito in bocca. Feci come mi era stato ordinato guardando Ludovico negli occhi. Sono una puttana obbediente. "Ora ti inculo!", disse il vecchio porco spingendomi in giù. Si lubrificò il cazzo e mi lubrificò bene il culo. Mi pianto la cappella in mezzo al culo e iniziò a spingere. La cappella forzò senza troppi complimenti il mio ano. mi fece scivolare tutti i venti centimetri del suo cazzo dentro e iniziò a stantuffarmi. Mi sentivo incredibilmente pieno. Ansimavo forte. con una mano mi afferrò i coglioni e strizzò un po'. "Fottimi, fottimi, fottimi", ripetevo come un disco rotto. Fu rapido e brutale. Mi riempii con il suo sperma caldo e mi crollò addosso. Respirava affannosamente al mio orecchio. Il suo uccello ancora dentro di me. "Ho una sorpresa", disse. Lo sentivo contrarre i muscoli e spingere con il basso addome. poi qualcosa di abbondante e caldo iniziò a riempirmi l'intestino. "Ti sei meritato un bel clistere di piscio" mi disse " ne hai proprio bisogno, fidati". Era inutile protestare e d'altronde ero lì per quello, per essere usato. Non so da quanto non pisciasse quel porco ma mi sembrò farlo per un sacco di tempo. Mi si tese il ventre e mi iniziò a scappare da cagare. "Non ce la faccio più, ti prego basta.." protestai. "Aspetta", disse stringendosi ancora più forte a me. MI parve passasse un eternità. "Ora, quando lo sfilo, stringi!", mi disse e iniziò a sfilarsi. Strinsi con tutte le mie forze. Mi sentivo scoppiare. Mi prese allora per mano e mi accompagno in bagno. "Ora siediti ma non lasciarti ancora andare", mi ordinò. Mi sedetti cercando di fare quello che riuscivo. Lui si mise davanti a me e me lo mise in bocca. "Succhia e gaga!". Lo feci e nel frattempo mi masturbai. Stavo godendo come non mai. Venni quasi subito. Era stato umiliante e feroce ma era quello che stavo cercando.     

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Categorie: Gay e Bisex