Oggi vi racconto quello la bellissima avventura che mi è capitata la scorsa settimana. A causa di un residuo ferie elevato concordai con il mio capo di prendermi il martedì di ferie. Quando mi sveglia vidi che era una bella giornata il sole era alto e faceva caldo. Avevo in mente da tempo di fare un bel giro in Mountain Bike lungo il fiume e di stare in mezzo alla natura. Così preparai lo zaino con salvietta, crema del sole e pranzo al sacco. Partii per la bicicletta attorno alle 10:30. Come al solito in settimana non si incontra quasi nessuno e ci si può godere la tranquillità della natura. Attorno alle 12 decido di fare una sosta, così mi addentro nella vegetazione per raggiungere la mia solita piccola spiaggia molto ben protetta da occhi indiscreti. Al limitare della vegetazione mi fermo, tolgo il caschetto e poso la salvietta per terra. Mi tolgo il completo da bici e cerco il costume nello zaino, poi penso "ma chi se ne frega tanto non c'è in giro nessuno in settimana... me ne sto completamente nudo tra l'altro questo posto non lo conosce quasi nessuno".  Mi siedo, comincio a mangiare il primo panino e sorseggio una bibita". Mi faccio coraggio e vado verso il fiume attraversando la spiaggia di sassi con addosso solo le scarpe. Poi mi giro per tronare alla salvietta all'ombra dell'albero. in lontananza sul sentiero scorso una persona in mountain bike germa che guarda nella mia direzione. Non so se mi ha visto, perchè quel posto e molto protetto, ma mi affretto a tornare alla mia postazione al riparo e mi rimetto i pantaloncini da bici, dopo una decina di minuti torno a controllare e non vedo nessuno, così torno alla salvietta. Mi siedo e prendo il secondo panino. mentre lo mangio sento dei rumori alle spalle, mi giro e vedo ad una distanza di una decina di metri una persona. Tra me e me penso "sarà il solito guardone", provo ad avvicinarmi salutando "Ciao" dico io, da dietro l'albero esce una signora sui 45 anni in tenuta da bici e con voce un po' tremolante mi risponde "Ciao, disturbo?", "No tranquilla nessun disturbo" rispondo io. Poi ci avvicina e mi chiede se può fermarsi anche lei li per pranzare. "Certamente, la spiaggia non è mia". Così pranziamo insieme io seduto sulla salvietta mentre lei si siede su un masso. Finito il pranzo lei mi dice: "Sai ti ho visto prima". "Pirma? Quando?" chiedo io. "Dal sentiero mentre stavo venendo qui... se ti va puoi togliere i pantaloncini, sai non mi imbarazzo". "Ah ok scusami, ma pensavo di essere solo..." rispondo io con un po' di imbarazzo. "Quindi non ti va?" mi chiede lei e si toglie la maglia restando con il reggiseno sportivo. "Se a te non da fastidio" dico io. "No anzi...". Così mi tolgo i pantaloncini  restando nudo di fronte a lei. "Wow dice lei hai davvero un bell'attrezzo e soprattutto molto ben curato, senza nemmeno un pelo". Lei si alza e si toglie i pantaloncino e il reggiseno, restando completamente nuda. Di fronte a me avevo una signora con una terza di seno, non magrissima, ma comunque abbastanza atletica, e la sotto moto ben sistemata con poco pelo tagliato corto a fiammifero. "Ora va molto meglio, con questo caldo" dice lei. Si avvicina e mi chiede se può toccare il mio pene. Ovviamente la lascio fare anche perchè ormai era diventato duro. "Sai è la prima volta che vedo un uomo così senza peli, mio marito non si è mai sistemato ed è l'unico uomo con cui sono stata.". "Davvero? A giudicare da come sei disinibita non lo avrei mai detto". Intanto continuava a tastare i testicoli e a far passare le mani alla base del pene, sul pube "Così è davvero bello sai, devo convincere mio marito a sistemarsi così". Sembrava veramente la prima volta per lei di vedere un uomo completamente depilato. a quel punto mi sposto dietro di lei, le metto il pene tra i glutei belli sodi e comincio a tastare quelle tette che erano morbide e leggermente cadenti, completamente naturali. Sento che le piace e i suoi capezzoli sono ormai duri. Ad un certo mette la testa sulla mia spalla e mette le sue braccia dietro mettendo le mani sui miei glutei, spingendomi contro di lei. Giocando con i suoi capezzoli la sento gemere. Mi stacco da lei  e mi inginocchio baciandole il pube.La invito ad alzare la gamba sinistra e di mettere il piede sul masso accanto a lei. Comincio a leccarla facendo passare la lingua tra le sue labbra e fermandomi sul clitoride. Lei apprezza tantissimo tanto che comincia a godere come una pazza, si appoggia con la mano sinistra al tronco dell'albero e mette la mano destra sulla mia testa spingendomi contro la sua figa. La sento godere e da li sotto il sapore cambia da salato piano piano diventa sempre più dolce fino a quando emette un urlo di piacere e mi schizza leggermente, subito si inginocchia e abbracciandomi appoggia la sua testa sulla mia spalla."Dio mi hai fatto partire per la Luna... cazzo non smette più... ma come hai fatto?... Dio che bello!". La abbraccio "Calma ora respira". "Calma un cazzo, ho voglia che mi scopi, hai un preservativo per Dio?". "lo vaso subito a prendere". Recupero il preservativo dallo zaino, mi avvicino a lei che si era messa a pecora con me mani appoggiate al tronco dell'albero. La penetro senza trovare resistenza, lasciando fuori qualche centimetro. "Tutto, mettilo dentro tutto", Dopo un paio di spinte sento i suoi glutei contro il mio pube, comincio a pomparla riempiendomi  le mani con quelle quelle tette spettacolari. Lei gode così lascio le tette e la prendo per i fianchi e comincia a montarla in modo forsennato "Godo! Godo!" grida lei mentre il mio pene la lavora in profondità. La scopo fortissimo ed esplodo in lei riempiendo il preservativo con diversi schizzi. Esco  e lei subito si inginocchia, mi togli il preservativo e comincia a succhiarmi il pene, poi lo lecca, si rialza e mi abbraccia. Comincia a strusciare i suoi capezzoli contro di me i nostri corpi sono così sudati che scivolano benissimo. Così facendo mi ri-eccito subito, la giro e la rimetto a pecora. "Cosa vuoi fare?" mi chiede lei "Ti voglio inculare" e provo a infilarlo "No aspetta", Si gira insaliva bene il mio pene  e ci sputa sopra, poi si rigira. "fai piano perchè è grosso". "Tranquilla" lo infilo e devo dire che ci entra agevolmente fino a metà. Comincio a pomparla piano piano e ad ogni affondo avanzo un pochino. "Oh mio Dio, che bello! Oh come godo". Dopo qualche minuto do l'affondo decisivo "Ah, Dio quanto sei dentro! Come godo cazzo". Continuo a pomparla per dilatarla un po' e poi comincio ad avere un ritmo più convinto, lei urla di piacere quando sento che sto per venire la seconda volta do affondi sempre più convinti fino ad esplodere in lei "Dio, lo sento nello stomaco". Quando ho finito esco e mi sento svuotato. Mi siedo e lei si mette da parte a me. "Ho goduto come una troia, mi spiace solo di aver tradito mio marito dopo quasi trent'anni che lo conosco". "Tranquilla, non lo verrá mai a sapere". "Ho sempre voluto essere scopata in mezzo alla natura, ma mio marito non ha mai voluto. Ho letto un racconto su internet di una tipa scopata da uno sconosciuto in un posto simile a questo, poi oggi ti ho visto e mi sono detta perchè no?". "Hai fatto benissimo e quel racconto l'ho scritto io se vuoi posso scrivere anche il nostro incontro". "Dici davvero? Allora era tutto vero! Non sai quanto ho sperato di essere quella donna. Puoi pubblicare davvero anche questo?". "Certo senza riportare i nostri nomi". "Va bene, avvisami quando lo pubblichi". Le chiesi se anche lei è iscritta, ma mi ha detto di no ed è stata una sua amica molto intima a farle leggere il racconto. Ci siamo scambiati i numeri "possiamo vederci martedì prossimo sempre qui?" Mi o chiese lei "Certamente, molto volentieri" risposo io. Spero in futuro di poter raccontare altre storie.

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