“sintiti, sintiti!


 


Chist’ è lu ballu dè lù Salentu, la terra dè lu sule, dè lù mare e dè lù jentu!”


 


Siamo in un piccolo paesino sperduto del  Salento, la terra del sole, del mare e del vento; ma anche della pizzica di vario genere, nel nostro caso: “la pizzica dè focu” (pizzica del fuoco), un fuoco che arde nella passera di Marilù, un avvenente dottoressa di famiglia, trentacinquenne, bruna, capelli lunghi, V^ di reggiseno, cosce ben tornite, culo da favola e soprattutto, labbra carnose e vogliose di succhiare un sostanzioso tronco carneo, in quanto, il marito, per le sue convinzioni tradizionaliste, Le vieta  di praticare la fellatio, leggi sesso orale, traduci pompino.


Fra i tanti assistiti di Marilù, vi è un certo Mario, un simpatico signore cinquantenne, alto, bruno, dal fisico longilineo e ben dotato; il quale, si reca presso il suo studio medico per farsi vaccinare, contro il covid e l’influenza. Ma evidentemente, quel dì la dottoressa, aveva voglia di succhiare e leccare qualcosa di buono che, non fosse il classico gelato; ma, un qualcosa di ben più sostanzioso e ricreativo che le soddisfacesse a pieno le sue papille gustative. E cosi, subito dopo aver praticato l’iniezione vaccinale, pensa bene di esplorare con la sua bocca carnosa e vogliosa la verga, in quest’occasione del fortunato assistito.


Dopo qualche oretta d’attesa, arriva il turno di Mario.


Buon pomeriggio dottoressa! Sono qui per fare la mia dose di vaccino!


Marilù: prego, sig Mario, s’accomodi sulla poltroncina che adesso Le preparo la sua dose; ah, scopra il braccio!


Mario: prego, faccia pure, dottoressa!


Subito dopo aver compilato il modulo per il consenso informato ed aver fatto l’iniezione, la dottoressa, inizia a far domande strane a Mario; il quale rimane un po' perplesso e stupito.


Marilù: allora, Mario; che, mi racconta di bello! Come ha passato questo noioso lockdown!?


Mario: chiuso in casa a rompere le scatole a mia moglie!


Marilù: in che senso, rompere le scatole! Non mi dica che stavate sempre a letto a far sesso!?


Mario: beh, non dico a tutte le ore; ma pomeriggio e sera sì! 


Marilù: uhmmm! Beato Lei, e soprattutto beata sua moglie! Perché, ha trovato un marito che la fa contenta!


Mario: oh, grazie, dottoressa! Ma perché, suo marito, non la soddisfa abbastanza!?


Marilù: beh, il fatto, è che mio marito, è un bigotto tradizionalista, conosce solo la posizione kamasutrica del missionario, non abbiamo né rapporto orale, né anale! E, mi creda, ho tanta voglia di trasgredire, mi guardi, sono una bella donna, sono bonazza, mi osservi bene; ora, mi tolgo pure il camice, guardi il mio culo, è bello, sodo; se vuole, lo tocchi, lo tocchi!


Mario: ehm, mi mette in imbarazzo, dottoressa, mi sta facendo arrossire! Se vuole, Le tocco il culo!


Marilù: lo tocchi, lo tocchi, La prego! Mi eccita! Ohhh!! Sììì!!! Adesso, tiro giù anche i pantacollant, cosi, posso sentire meglio la sua mano! Sì, cosi anche in mezzo alle cosce! Ahhhh! Sììì!! la figa si è tutta bagnata fracida! Adesso, mi ficco la mano dentro!


Mario: non sapevo che lei, era una gran troia, dottoressa! Adesso, il mio cazzo, si è indurito, come una mazza di ferro!


Marilù: ah! Sì, è divenuto duro!?


Mario: sìì! Quasi, quasi, sborro!


Marilù: fammelo toccare, gran porco! Sì, tira giù quei dannati pantaloni, voglio succhiartelo e leccartelo tutto, quel cazzo turgido! Ora, non sono più la tua dottoressa; ma Marilù la troia di famiglia!


Mario: oh, sì ti prego, Marilù, succhialo, sì cosi, fino in gola, lecca la cappella, lecca la capocchia! Sì ummm! Ti piace, lù gelatu, troia puttana di una dottoressa accalorata!


Marilù: certo, che me gusta lù gelatu! E pure con panna e cioccolato! Adesso, Marilù te lo succhia tutto e ingoia tutto!


Mario: sì, Marilù, succhia, succhia, ohhhh! Sei fantastica! Ahhh! Sìì!! sborrroooo!!! 


E, fu la prima volta che Marilù si dimenava in un gustoso pompino, gola profonda con ingoio e risucchio soddisfacendo a pieno la sua bocca vogliosa dal sapor di fragola! Anche Mario, fu soddisfatto della cosa! “sei meglio di mia moglie” le sussurrò in un orecchio!  E lei, gli raccomandò di non farne parola con nessuno!


“Lecca, lecca lù gelatu, Marilù che passa tiempu, t’aggiu dato, che passa tiempu t’aggiu dato!


Marilù, lecca, lecca lù gelatu!


Sì, Marilù, saziati di palle fino a malibù!”


 


 


    

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