Marco e Giulia sono sposati. Anni di fidanzamento e almeno 3 di convivenza.
Lei lavora a casa, è architetto e sono anni che ha lo studio in angolo separato della casa.
Marco lavora fino a sera, ma quel giorno torna prima per portarla a cena.
Apre la porta di casa e sente immediatamente delle voci provenire dalla loro camera da letto.
Incuriosito si dirige nella stanza, la porta è socchiusa, apre e la scena che vede, è a dir poco sconvolgente.
Sua moglie, sta montando un cazzo. Il tipo è sdraiato nel mezzo del letto matrimoniale, ha il culo tra le sue mani, e afferrandola se la spinge sul pisello. La sente godere, mentre si agita sul cazzo.
Lei si accorge del marito, tira su il lenzuolo, per coprire un minimo quella scena.
Marco non riesce a dire nulla, sono fermi in quella posizione e neanche loro aprono bocca.
Lei mora, ben fatta. Tette e culo invidiabili, l’amante occasionale è giovanissimo.
Nella mente del marito passano in pochi istanti, due idee. Uscire di casa sbattendo la porta o fare una scenata.
Pensare che lei lavora a casa da anni, gli viene il dubbio che questa situazione è una delle tante.
Sembra duri un’eternità questa scena, seppure il lenzuolo alzato da Giulia copra gran parte, lui riesce vedere l’uccello del tipo dentro la sua figa.
Proprio non riesce a dire nulla, sensazione strana. Si presenta una terza idea per Marco. Il suo problema è che si rende conto di avere un’erezione folle. Lo eccita la scena. Si avvicina, sono sudati, probabilmente è già da un po’ che scopano. Accarezza il culo della moglie, e abbassa il lenzuolo. Il cazzo è ben piantato dentro, evidentemente la moglie si è tranquillizzata, perché ha ripreso a muoversi sull’uccello. 
È più forte di Marco, si abbassa i pantaloni e si masturba. La sente godere su quel cazzo, gli piace come l’amante si scopa sua moglie. La tratta da troia e la donna si eccita ancora di più. Marco si è seduto al loro fianco, si mena l’uccello vicino a loro. Ora riesce a vederla in volto, la lingua carezza le labbra. Non ha tolto neanche gli occhiali, la trova arrapante. Donna di cultura elevata, ama il cazzo a tal punto da farsi sfondare, da un ragazzotto che sembra un garzone.
La moglie, invita Marco ad occupare il suo secondo buco, ma è troppo preso dalla sua sega. Il ragazzo provvede immediatamente e le apre l’orifizio. Ora Giulia è a pecorina, tocca il cazzo del marito e lo bacia. Gli urla il suo godimento nell’orecchio. Chiede, implorando di spaccarle il culo.
Il ragazzo lo sfila e sborra sul viso della donna. Alcuni schizzi colpiscono anche Marco. Giulia avvicina il volto sul pisello del marito e attende lo schizzo. Arriva copioso come non mai.
-    Perdonami Marco…
-    Perdonami te Giulia…non avevo capito. Ma da quanto tempo…
-    Da sempre…è più forte di me…
-    Potevi dirmelo…
-    Cosa…? Che mi piace prendere cazzi in giro, non sapevo ti eccitasse.
-    Da morire…guarda sono di nuovo duro…come ti scopava…. odori di sperma… bellissimo.
Marco le carezza il viso le spalma la crema del ragazzo sulle tette, non resiste le deve leccare. Sapore agrodolce. Giulia monta sul marito e lo cavalca. Sta godendo, stavolta non finge come spesso deve fare. Marco dura poco non resiste, le riempie la figa.


Passano alcuni giorni, mille le domande di Marco e mille le risposte di Giulia. I loro discorsi finiscono sempre allo stesso modo. Lui si eccita e lei raccoglie il suo sperma ovunque.
La donna confessa che ha scopato con tanti, ma ha sempre preso cazzi sconosciuti.
Non vorrebbe farlo, ma dice anche che il padre di Marco, ha più volte cercato di farsela. L’ultima volta il giorno di Natale, quando l’aiutava a prendere le bottiglie di vino in cantina. L’uomo la palpava e lei si scansava. Si trovava le mani ovunque. Perfino scambiandosi gli auguri, si era ritrovata le mani tra le gambe.


Quegli occhiali la fanno apparire, ingenua e saputella, ma sembrano attirare piselli.


Sembra nata sotto una nuova stella la loro sessualità.


Vanno in un centro commerciale, Giulia sta provando un vestito. Marco chiama un ragazzo del reparto, è presto e ancora è deserto.


La moglie non è soddisfatta del vestito che sta misurando. Marco lo fa entrare nel camerino, Giulia è sorpresa, ma comprende subito il gioco. Ha appena sfilato l’abito, ha solo le mutandine.


-    Vedi…mi ingrossa un pochino i fianchi…che dici sono troppo grossi…?
Si mette di spalle, prende le mani del ragazzo e se le appoggia sui fianchi. Appoggia il sedere sulla patta del giovane. Lascia cadere lo slip, allo specchio si gode il viso del ragazzo.


Le sue mani sono sui pantaloni del giovane. Abbassa la zip. Infila la mano e lo tira fuori, indirizza la cappella sulla figa e spinge indietro. È dentro l’uccello.
Ora fa tutto lui, mani sul culo e la fotte.


Marco sente la voce della moglie, comprende che il più è fatto, infila la testa dietro la tenda e la vede fottere. È una sveltina, il ragazzo si svuota e scappa. Il marito entra nel camerino e odora la figa della moglie, scola lo sperma. Tira fuori il cazzo e si masturba. Giulia sorride vedendo il marito sullo specchio. Si abbassa e l’aiuta con la bocca e beve il nettare.


Amano, ora, trovare situazioni intriganti. Giulia prima doveva fare attenzione a trovare gli amanti, adesso Marco le combina ancora più eccitanti.


Nelle piazzole è ancora più facile e veloce. Arrivano, parcheggiano vicino alle macchine e scendono. Si avvicinano agli alberi bordo strada. Marco la spoglia e inizia a leccarla. Si avvicinano delle persone, per guardare. Giulia si appoggia all’albero, Marco si sposta e il primo si mette dietro di lei, montandola. Non pongono freni, lei accetta tutto. Tanti scelgono il buchino e lei li fa entrare. Altri le sborrano in bocca. Marco guarda e si sega. Gli piace come se la scopano.


Una sera bellissima, l’hanno fatta salire in un camion, seguita da tre camionisti. Hanno chiuso la porta. Marco poteva solo sentire la moglie, che non mancava di descrivere il piacere.
È scesa dopo un’oretta, slip strappati e lividi sulle gambe. Corpo ricoperto di sperma. Perfino gli occhiali erano schizzati. Devono piacere molto.


A pasqua sono ospiti dai genitori di Marco, ci sono un po' tutti i parenti.
Il padre come tutte le volte, chiede a Giulia di aiutarlo, essendo la più giovane. Lei guarda Marco, lui annuisce.


Scendono in cantina, già sulle scale, l’uomo tocca il culo della nuora. Stavolta Giulia lascia fare. L’uomo si struscia su di lei. 
Si sbottona e lo fa toccare alla donna. Cazzo nodoso, peloso, ma duro. Si inginocchia e succhia il cazzo, finalmente l’uomo gode di quella bocca. Lo spinge nella sua gola, la smorfia di Giulia sembra far pensare che quell’uccello lo gradisca.


Marco è in cima alle scale, sente come il padre chiami troia, sua moglie. 
Non basta un pompino a placarlo, la spinge su un tavolo. Le alza la gonna, e spostando lo slip, infila il cazzo. Giulia non riesce a stare ferma, muove il corpo, e le piacciono le palle che sbattono sul suo corpo.
L’uomo grida a Giulia che vuole un nipote, e visto che il figlio non è in grado ci pensa lui. Giulia annuisce, sono forti quei colpi.


Marco esce dall’ombra, scuro in viso, il padre se ne accorge. Non si ferma continua a sbatterla. Ora è ben visibile. Marco ha i pantaloni calati e si tiene il cazzo.
-    Idiota che aspetti…vieni qui. Guarda come te la scopo…dai fallo un pochino te.
Marco afferra il culo della moglie, e ora se la sbatte lui. Finiscono in terra. Giulia rimane sopra, infila di nuovo il cazzo. Il padre da dietro, trova spazio nella figa. Chiude la bocca, con una mano, della ragazza. Due cazzi nella figa sono troppi anche per Giulia. Fortunatamente il suocero sborra e Marco lo sente scolare sulla sua cappella. Ancora una serie di schizzi nella figa di Giulia. 
Tornano su come nulla fosse. Giulia va in bagno, per far scolare la gran quantità di sborra che ha dentro.
Di ritorno a casa, non fanno che parlare di quello che è accaduto.
Marco è eccitato e anche Giulia, non ama moltissimo gli uomini grandi, ma confessa che la doppia l’ha fatta godere.
Giulia ha un desiderio, non si vergogna più di dirlo al marito.
-    Marco…
-    Si dimmi…
-    Mah…secondo te…i neri sono tutti grossi…
-    Non saprei…dai film…ma…ne vorresti provare uno….. ?
-    Mmmm magari….
Marco non sta nella pelle, arriva in un luogo dove spesso va a cena. Lì ci sono molti immigrati.
Fa scendere Giulia, lei chiede dove può trovare qualcosa per sballarsi. I ragazzi la guardano…
-    Non abbiamo nulla, ma se vuoi ti portiamo da uno qui. Dobbiamo salire su, al palazzo di fronte.
-    Ahhh va bene, chiamo mio marito.
-    Si certo… nessun problema
Salgono su, Giulia e il marito, con i 4 ragazzi.
Attraversano un corridoio con poca luce. La donna senta chiaramente una mano sul sedere, fa finta di nulla. La mano continua a stringere i glutei, si gira e il ragazzo che la palpa le sorride. Giulia ha timore di quel sorriso, ma la situazione inizia a darle delle sensazioni piacevoli.
Entrano nell’appartamento, il tipo che cercano non è presente. I ragazzi consigliano la coppia di attendere, dovrebbe arrivare a momenti.


Il ragazzo che palpava Giulia l’accompagna in cucina per prendere un bicchiere d’acqua. La donna appoggia il bicchiere vuoto sul tavolo e il tipo le si appoggia dietro.
Ne avverte il membro eretto sui glutei. Rimane immobile, lo sente grosso. Lui le prende la mano e se la strofina sui pantaloni. È veramente enorme. Continua a toccarlo, lo pizzica. Il ragazzo palpa il seno.
Tornano nel salone, l’uomo confabula con gli altri nella loro lingua. Sono 4 ragazzi somali. Ridono e si danno le pacche sulle spalle.
Il tipo di prima, si avvicina a Giulia, poi arrivano anche gli altri 3. Chiedono informazioni banali e sorridono. Prima una poi due, tre sono le mani che sente sul suo corpo la donna. Cerca di spostarsi ma le sono intorno. Marco guarda la scena, rimane impassibile. Non è la paura dei 4, ma è esattamente quello che immaginava dovesse accadere. Vederla in mezzo a loro. La moglie lo chiama per aiutarla. Ora la palpano tutti. Il vestito si alza. Marco vede solo mani nerissime sul fisico bianchissimo della moglie. La toccano, le afferrano le mani e se le poggiano sui pantaloni.


È l’uomo che era in cucina con lei, il primo a sbottonarsi i pantaloni. Estrae il pisello e Giulia deve toccarlo. Ritrae la mano e con forza, l’uomo la rimette sull’uccello. Chiama Marco, ma lui è esaltato da quella visione. L’impressione è che la donna non voglia essere lì, ma invece la sua mano manipola quel grosso cazzo nero.


Sembra un sabba, cadono i vestiti di tutti. I primi sono quelli di Giulia. Anche lo slip, ultima barriera del suo corpo. Ha mani sulle gambe, sul culo, i seni. La sua farfalla è oggetto dell’attenzione di tutti. Mani e dita diverse, la stimolano. Chiama sempre Marco, ma ora sembra solo un invito a guardare cosa le fanno.


Le leccano i seni, e un dito le penetra il culo. Emette un timido grido. Quel dito fa su e giù nel pertugio anale.
Non si fermano e ogni gesto va sempre oltre. Non possono fermarsi, la costringono ad inginocchiarsi. Il primo cazzo le entra in bocca. Ora li vede quei cazzi neri, sono grossi. Un altro prova la sua bocca, e successivamente ancora uno. Nella loro euforia sono disciplinati, ognuno aspetta il suo turno. Non sa chi ha appoggiato il membro nella figa. È un colpo duro e veloce, lo sente ben dentro nel suo ventre.


Marco è eccitato il suo cazzo è duro, a turno le penetrano la figa. Giulia è carponi a terra, li sente come la scopano, cazzi diversi, ma comunque grossi. 


-    Marco…Marco… guarda cosa mi fanno… sono enormi mi fanno male.
Si lamenta, ma la sua figa gronda umori.
Arriva il momento più doloroso, Giulia deve salire su uno di loro. Non riesce a muoversi con quel palo conficcato tra le gambe. Urla quando un altro la penetra analmente. Quel buchino si allarga e il cazzo la monta. Ha l’impressione che quel culo si rompa, anche la carne che divide i due buchi della donna ha l’impressione che si laceri. Entrano ed escono i cazzi, non riesce ad urlare, poiché anche la sua bocca è piena.


Non parlano perfettamente la lingua, ma alcune cose le dicono a meraviglia.
-    Dai zoccola, senti come è grosso il cazzo…
-    Succhia il cazzo…
-    Puttana…ti facciamo giocare bene
-    Ti rompiamo il culo…
Non è intimorita ora da quello che accade, deve soffocare il primo orgasmo, ma non riesce a trattene la voce quando sente i primi schizzi nel culo. Il sedere si riempie e lei gode…urla invocando aiuto.
Marco è in disparte, si sega.
Si sfila moscio, ma sempre grosso, dal culo. Lascia quel buco largo, ora lo sperma cola sul cazzo dell’altro che è in figa.
-    Marco… Marco stammi vicino…. ti prego.
Marco è goffo, pantaloni e boxer calati, uccello nelle mani, passa tra i 4, le tiene la mano.
-    Marco guarda cosa mi ha fatto dietro…
-    Amore lo vedo…
-    Mi brucia… mmm …. Oddio anche l’altro mi devasta… mmm mi fa mal…. Mmmm … 
-    Povero tesoro…
-    Ti prego…passa la lingua…mi brucia…
-    Ma sta uscendo…
-    Si lo so…. Dai mi brucia… pulisci…
Marco si piega, passa la lingua sul culo e la pulisce. Infila la lingua e scivola nella bocca un rivolo di sperma.
-    Ti piace leccarmelo adesso…vero…mi ha proprio aperta…sento che sta per godere anche quello in figa…pulisci anche quello… mmm ti stai masturbando.
Ha ragione anche l’altro inizia a schizzare. Giulia afferra la testa del marito e la spinge sul suo corpo. Gli schizzi colpiscono anche Marco. La pulisce con cura. I neri ridono vedendolo fare.
Ha tutto il sapore di sperma in bocca.
Non sembrano avere pace, gli altri due si sostituiscono a quelli che hanno già sborrato. Marco allarga anche le natiche della moglie per permettere al cazzo del nero di entrare. È vicinissimo con il viso, sente l’odore della figa della moglie, e il cazzo che la pompa.


Lecca, i buchi di Giulia, inevitabilmente gli capita di toccare il cazzo dell’uomo.
I due che hanno già schizzato la moglie, sono di nuovo pronti ad usarla. 
Sono vicini, si massaggiano l’uccello, pronti a montarla ancora. I due si scambiano uno sguardo, si avvicinano a Marco…
-    Ehi ma che cazzo fate fermi….FERMIII
I due afferrano Marco che cerca di divincolarsi. Uno lo blocca e l’altro si posiziona dietro. Marco appare proprio come la vittima designata al martirio. Si ritrova a pecorina come la moglie, quello davanti blocca le braccia e quello dietro lo tiene fermo per il culo.
È un attimo, il nero appoggia la cappella e senza pietà, spinge il cazzo nel culo.
Marco urla come un disperato, è un dolore atroce. È dentro solo un pezzo. Giulia si gira…
-    Amore tranquillo…rilassa i muscoli…è un attimo poi…
Ora più di 22 cm di cazzo sono nel culo, se lo sta impalando. Fa impressione vederlo con quell’uomo enorme sopra. L’altro struscia l’uccello nella bocca.
Giulia non perde una scena, è eccitata nel vederlo così.
-    Mmmm tesoro….come ti apre…mmm siii…
Marco mai avrebbe pensato di fare questo tipo di esperienza, lo sente muovere dentro. Il suo cazzo dopo essersi ammosciato è diventato di nuovo duro. Gli fanno aprire la bocca, deve anche spompinare


Altra sborra per Giulia, anche gli altri si sono svuotati.
Marco si tocca non resiste quando sente pisciarsi nel sedere lo sperma. Arriva anche lo schizzo sul viso. Si tocca Marco sempre più velocemente. Sborra anche lui.


Si rivestono, tornano in macchina e arrivano a casa. La notte parlano e… pensano ad altri svaghi.


 


Stefania Klimt

Visualizzazioni: 10 206 Aggiunto: 3 anni fa Utente:
Categorie: Racconti Cuckold
Tag: Cornuti