Cercherò di essere il più breve e franca possibile riguardo alla mia personalissima esperienza durante la pandemia.
Vivo sola, ci vivo dall'età di ventidue anni. Adesso ne ho ventisette (quasi ventotto). Ho avuto una vita sessuale attiva.
Sono etero. Non vi scriverò cose false solo per essere letta di più o per farvi venire i cazzi in tiro. Ne sarei capace, lo faccio di lavoro (eccitarvi attraverso la scrittura, non pensate ad altro), quindi, in questa testimonianza, non vi verrà narrato di mie relazioni saffiche a tra o a quattro. Non l'ho mai fatto con una donna ma mi sono fatta un sacco di uomini, di qualsiasi età e non per forza belli, anzi: di solito sono delle vere e proprie chiaviche, se capite il termine. Hanno anche i cazzetti, molti, o problemi di erezione o di eiaculazione precoce. Scopo perchè mi va di farlo, perchè sono carna, bona, direbbero alcuni, e perché ho una mentalità aperta.
Durante la quarantena, è passato ormai un anno, quando si era impossibilitati a fare qualsiasi cosa, ho fatto anche la camgirl, per questo conosco quel mondo. mi sono divertita, ho guadagnato un bel po' di soldi e per un pochino la mia voglia si era appagata. ma poi: il cazzo è il cazzo!
C'è poco da fare. Non ho giocattoli sessuali a casa, uso le mani. La voglia di un uomo si faceva sempre più crescente. L'unico sfogo che potevo avere era coi miei vicini. Il palazzo dove vivo (se vi interessa ho pubblicato sul mio profilo Instagram, @sabrytro, una foto del mio studio) è di tre piani.
Sei appartamenti, uno dei quali, ovviamente, è occupato da me. Il più giovane è Marco, sedici anni, quest'anno, diciassette. Poi ci sono due ragazzi di poco più di trent'anni, che convivono, una coppia della stessa età, anche loro conviventi, la famiglia di Marco, Nando, operaio divorziato dalla moglie e una coppia di anziani all'ultimo piano.
Credo di non aver dimenticato nessuno. Ecco, di tutti questi che avete letto, gli unici che non mi sono fatta nel palazzo sono il lui della coppia di anziani e il padre di Marco.
Per quanto riguarda le persone che ho descritto in breve: mi sono fatta letteralmente massacrare, nei limiti delle loro possibilità, quotidianamente, dal momento in cui è stato possibile avere un po' più di libertà.
Quella cretina della coppietta convivente, cretina è il termine giunto, una gran bella ragazza, mi saluta con grande affetto è un sorriso enorme, ogni volta che mi vede. Non sa quello che ho fatto e continuo a fare anche col suo compagno. Gli sparo certi pompini che lei se li sogna.
Sono una che quando ficca lo fa, possibilmente, senza preservativo, anche se è una persona appena conosciuta. Mi piace farmi schizzare nella pancia. Ovvio che prendo le precauzioni per non rimanere incinta, questo è evidente. Perciò, detto questo, mi sembrava doveroso far sapere come ho trascorso il mio periodo di quarantena. Immagino che anche su questo racconto che è uno spaccato di realtà, vi ci farete sopra una sega e poi correrete a insultarmi nei commenti, sia sotto questo stesso testo, sia sul mio profilo qui, che anche su quello in Instagram: in anonimato, si capisce. I vigliacchi come voi è così che fanno.
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Categorie: Decameron 2020