Seconda e ultima parte di: ok...fammi cornuto.


Il resto della vacanza fu un’altalena di emozioni per me, Ernesto montava a pelle Nina tutti i giorni, mentre io ammiravo quelle scopate masturbandomi come un pazzo. Il ragazzo mulatto e mia moglie avevano un certo affiatamento, lui restava a dormire con lei, sostituendomi, costringendomi a riposare sul tappetto, la portava in giro per l’isola, a fare compere e fare sci nautico rendendo me il terzo in comodo, spesso infatti restavo solo sotto l’ombrellone mentre mia moglie e Ernesto andavano a divertirsi, rigorosamente a mie spese.


Arrivò così l’ultima sera, Ernesto aveva preparato una sorpresa speciale per Nina, eravamo tutti e 3 in camera quando alle 20 bussarono alla porta, con sguardo furbo Ernesto andò ad aprire accogliendo 2 ragazzi di colore autoctoni dell’isola, non ci volle molto a capire le intenzioni di Ernesto e i 2 nuovi arrivati che con grande malizia si presentarono a mia moglie. Ricky era alto e muscoloso con capelli rasati e Paulo basso con un’acconciatura rasta, entrambi senza troppi complimenti iniziarono a palpare e a limonare a turno mia moglie, senza trovare alcuna resistenza da parte sua. Nina era eccitata e Ernesto l’aiutava a spogliarsi, mentre i 2 ragazzi sfoderavano le loro spade di fronte al viso di Nina, che afferrò entrambe cominciando a menarle e succhiarle. Nessuno si curava di me, ero li seduto sul divano che guardavo mia moglie succhiare come una puttana 2 cazzi di almeno 24 cm l’uno, con un terzo, quello di Ernesto che si aggiungeva alla festa. “Cornuto, guarda tua moglie” esclamò Nina degnandomi finalmente uno sguardo, provocando la risata dei 3 amanti, ora Paulo scendeva in mezzo alle gambe di Nina sfilandole le mutandine, unico indumento rimasto su mia moglie, iniziando a farle un ditalino. 2 cazzi in bocca e un dito in figa, Nina era in estasi e io iniziavo segarmi avidamente, mentre Ricky si spostava dal volto e allontanava Paulo andando, senza troppi complimenti a infilare il cazzo nella figa bagnata di mia moglie, cominciando a pomparla mentre Paulo e Ernesto continuavano a farsi sbocchinare. Ricky non ci mise molto, venendo dentro Nina, dopo di che la fece alzare, il ragazzo alto si sdraiò sul letto invitando Nina a farsi impalare il culo. Mia moglie sussultò, non aveva mai dato il culo a nessuno, nemmeno a me, mi guardò e dopo un attimo di esitazione mi sorrise divertita “guarda bene becco, sappi che a te non lo concederò mai” esclamò prendendo, tra qualche mugugno, tutti e 24 i cm di Ricky. Nina cavalcava avidamente il cazzo nero mentre Paulo infilava il suo nella vagina, mia moglie ora aveva il cazzo di Ricky in culo, quello di Paulo in figa e quello di Ernesto in bocca. Venni a fiumi vedendo quella scena, la mia dolce e timida moglie impegnata in una gang bang con 3 ragazzi di colore mentre io cornuto guardavo il tutto gocciolando. Ora era il turno di Ernesto, anche Paulo aveva scaricato il suo seme nell’utero di Nina e ora andava a farsi pulire la cappella dalla sua bocca. L’amante principe di Nina le infilò il cazzo nella figa dilatata, senza trovare alcuna resistenza nella carne, anche lui dopo una monta di alcuni minuti venne dentro, mentre Paulo faceva lo stesso in bocca e Ricky in culo. I 3 stalloni, appagati, abbandonarono un’esausta Nina sul letto, dalla sua vagina e dal suo culo sgorgava sborra così come dalla sua bocca. Ernesto fu l’ultimo a lasciare la stanza, salutò Nina con un bacio, questa lo ringraziò per le quasi 2 settimane di monta baciandogli la cappella.


Era stata una vacanza incredibile e al ritorno a casa, alla nostra villetta, Nina era piuttosto delusa dalle mie dimensioni e dalle mie prestazioni. Avevamo sempre avuto un’ottima chimica sessuale ma dopo aver provato il bbc il mio arnese non era più di suo gradimento, arrivando addirittura a rifiutarmi. In compenso si era trovata una serie di amanti che la montavano come meritava, capitava spesso l’accompagnassi nei club e in discoteca, dove rimorchiava baldi ragazzi sempre di colore o mulatti, dopo di che accompagnavo entrambi a casa nostra per la monta facendo in pratica l’autista, mentre i 2 amanti iniziavano coi preliminari sui sedili posteriori. Una volta a casa assistevo alle monte ai piedi del letto, godendomi lo spettacolo segandomi, Nina aveva preso gusto nell’umiliarmi durante le sue trombate elogiando le dimensioni e le prestazioni dell’amante di turno, sottolineando quanto fossi cornuto o quanti giorni fossero passati dalla mia ultima chiavata, inoltre non mi faceva mai partecipare attivamente ai rapporti se non per prepararle la figa lessandogliela e dilatandola prima della penetrazione del bull, non mi faceva più prendere nemmeno i secondi sciatti. Questa nuova vita da cornuto mi eccitava da morire, trovavo inoltre impagabile andare a compre i preservativi, la vaselina, il lubrificante e i vestitini sexy per mia moglie…tutti oggetti che avrebbe usato per godere con altri maschi.


All’inizio di Dicembre ricevemmo una telefonata, Ernesto sarebbe venuto nel nostro paese in vacanza e sarebbe passato a trovarci. Nina era euforica e convinse Ernesto a soggiornare da noi, avrebbe vissuto con noi per un mese intero. Non avevamo nemmeno una stanza per gli ospiti, ma non era un problema, Nina aveva pensato a tutto, prese una branda vecchia e logora da mettere in salotto sulla quale avrei dormito io, mentre lei e Ernesto avrebbero fatto uso del nostro letto matrimoniale. Un’umiliazione completa, dormire solo e scomodo mentre la propria donna gode con un altro uomo nel tuo letto, un’umiliazione talmente eccitante che solo un cornuto come me può comprendere.


Fu un mese nel quale dirmi terzo incomodo è riduttivo, Nina aveva preso ferie e portava il suo amante in giro per la città, a pranzo e a cena, rigorosamente utilizzando la mia carta di credito e la mia macchina, tanto che dovetti prendere il bus per andare a lavorare, poi la sera lei e Ernesto ci davano dentro, a volte mi invitavano a guardare le loro prestazioni, altre volte mi lasciavano a segarmi fuori dalla porta con i soli mugugni eccitati e il rumore del letto a darmi fantasia. Ero sempre più umiliato e sminuito ma eccitato a ogni ora del giorno.


Poco dopo la partenza di Ernesto si scoprì che Nina era rimasta incinta, ovviamente decise di tenere il bambino, e di crescerlo con me. Anche nei mesi della gestazione mia moglie continuò ad avere rapporti regolari con altri uomini, relegando me a mero ripiego, ormai avevo rapporti con lei una volta al mese nel quale mi paragonava divertita ai suoi amanti. Mese dopo mese la sua pancia cresceva e io non potevo far altro che eccitarmi ulteriormente alle sue nuove forme, la donna che amavo e dalla quale sognavo avere dei figli era incinta, ma non di me suo marito, ma di un suo amante molto più prestante e dotato di me…e lei lo sapeva questa cosa mi eccitava da morire. “Pensa che goduria, quando nascerà il mio bambino mulatto, tutti capiranno che sei cornuto e io una puttana” mi sussurrò in una delle rare scopate che mi concedeva, facendomi venire all’istante. Intorno a metà agosto Nina diede alla luce Vanessa, una splendida bambina mulatta che riconobbi come mia, lei fu molto felice di essere diventata mamma, “la prossima volta che viene Ernesto raddoppiamo” esclamò Nina mentre ammiravamo la bambina nella culla.

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