Il giorno dopo mamma si svegliò insieme a papà verso le nove ed andarono in spiaggia, la stessa cosa fece zia Luisa con zio Biaggio. Invece i miei due cugini, rimasero a dormire ancora qualche ora, per recuperare le forze dalla scopata notturna con mia mamma. Io invece li raggiunsi con molta calma, verso le dieci. Appena giunto in spiaggia, vidi che c'era papà e lo zio, che stavano appisolati sulle sedie sdraio sotto l'ombrellone, mentre non vedevo ne mamma e zia. Andai subito in giro per la spiaggia, in cerca di loro due e dopo un quarto d'ora le trovai, che stavano tranquillamente passeggiando sulla battigia. Vedendo mamma da dietro, mi resi conto che era una grandissima puttana, perché stava passeggiando con il costume completamente infilato dentro al culone, attirando così sul suo didietro completamente scoperto, lo sguardo arrapato di molti uomini. Dopo un po' tornarono dalla loro sfilata, con mamma che ebbe cura di rimettersi a posto il costume, prima di essere vista da papà. Verso le undici e mezza arrivarono anche i miei due cugini, che dopo aver salutato, subito entrarono in acqua per farsi un bagno. Ma dopo neanche un minuto, con meraviglia vidi che entrò in acqua, anche quella troiona di mia mamma, con il materassino gonfiabile. Poco alla volta vidi i miei due cugini, tampinare mamma da troppo vicino. Così insospettito dalla cosa, andai anche io in acqua e appena mi avvicinai, mi resi conto che mamma era appoggiata con il petto sul materassino, mentre la parte di sotto era totalmente immersa nell’acqua. Ma dietro di lei c'erano i miei due cugini, ed erano troppo vicini al punto che potevo vedere in modo inequivocabile, che le loro mani erano poggiate sul culone di mamma, che ce’ lo aveva totalmente scoperto, perché il pezzo di sotto del costume era adagiato sul materassino. Mentre le loro mani si muovevano dietro mamma, attirarono l'attenzione di due ragazzi, che dopo essersi resi conto della cosa si avvicinarono lentamente, finché si trovarono a cinque metri di distanza. I due videro il culone scoperto di mamma, palpeggiato in modo molto frenetico, con le loro dita che si infilavano senza nessun’obiezione dentro la sua ficona. Mio cugino Pietro vedendo che c'erano quei due ragazzi, che guardavano il loro armeggiare con quella milfona di mia mamma, si tirò il cazzo fuori dal costume e si mise dietro al suo culone e agevolata da lei che sali di più sul materassino, gli infilò il cazzo in fica iniziando a scoparsela da dietro, in modo molto frenetico, appoggiandosi sulla sua schiena. Io cercai di fermarlo, visto la presenza di tutti quei bagnanti e anche a causa della presenza di papà sulla spiaggia, ma lui continuò imperterrito ignorandomi. Anzi fu così audace, che le abbassò le coppe del pezzo di sopra del costume, scoprendo le sue enormi tettone. Mamma per impedire di farle vedere anche a gli altri bagnanti, si schiacciò con il petto sul materassino, ma mio cugino le afferrava e le muoveva con molta foga. Così che sia io che mio cugino Cristian, ci mettemmo davanti per impedire che altri potessero vedere. Intanto Pietro se la scopava con foga, il materassino si muoveva tutto, così come mamma che era tutta scossa. fortunatamente la situazione lo eccitò così tanto, che sborro dopo poco più di un minuto. La sborrata ancora una volta fu molto abbondante, al punto da far raggiungere a mamma un nuovo e tremendo orgasmo, che lei soffocò portandosi il suo bichini in bocca e mordendolo con forza. Alla fine Pietro con le palle svuotate, smise di muoversi dentro mamma e tirò il cazzo fuori, con parte dello sperma che uscì fuori e si sparse nel mare. Ma poi Cristian non appena il fratello si tolse da dietro mamma si spostò anche lui dietro di lei. Li si sfilò subito il costume e lo poggiò sul materassino al fianco di mamma, che non si era per nulla mossa dalla sua posizione. Si prese il cazzo in mano, e poggiando l’altra sul suo culone iniziò a sfregarglielo tra le labbra della fica. Ancora una volta nel vedere tutto quel insolito amplesso, in cui mia mamma era la attrice principale, il cazzo mi divenne duro. Per il forte dolore che provavo a tenerlo dentro il costume lo tirai fuori. Questa cosa la vide anche mamma, che si mise a ridere, finché il sui occhi si chiusero e la bocca si apri gemendo, segno che mio cugino le aveva infilato il cazzo tutto in fica. Si ancorò saldamente sui suoi fianchi e iniziò a scoparla con foga. Ancora una volta lei era tutta scossa sotto i suoi colpi, e suoi gemiti erano molto rumorosi, come un lamento prolungato. Fortunatamente anche lui non seppe resistere e nel giro di poco più di un minuto, sbborrò dentro mamma. Alla fine fece scivolare il cazzo semi molle, fuori dalla sua fica, raccolse il suo costume, che era su materassino, se lo infilò e se ne tornò in spiaggia. Intanto i due ragazzi si erano fatti così audaci, che erano arrivati ad un metro di distanza, per guardarsi lo spettacolo, tirandosi una sega con il cazzo da fuori. Giustamente mamma che era stata appagata da due dose di abbondante sperma giovanile, si risistemo le tettone nel bichini. Ma appena si voltò, si rese conto di quei due ragazzi, con il cazzo da fuori che avevano assistito, alla sua scopata. Così per non deluderli afferrò i loro cazzi uno per mano e li menò, passandoli sul culo o sulla ficona, facendoli entrare per brevi istanti dentro, finché i due esplosero sborrando come tori, con uno di loro che riuscì a scaricarsi nel perfetto attimo in cui si trovava con il cazzo infilato dentro mamma. Cosi lei ignorando che c’ero anche io li con il cazzo duro da fuori, prese il pezzo di sotto del bichini che era poggiato sul lettino e lo indossò. Con naturale disinvoltura come se non fosse successo nulla, mamma se ne tornò in spiaggia. Ma una volta lì zia si rese conto con estrema sorpresa, che mamma aveva indossato lo slip del bichini al contrario, quindi prima che se ne rendesse conto papà, la fece tornare in acqua per rimetterlo nel modo corretto. Li al lontano dallo sguardo di occhi indiscreti, pose rimedio al suo pericoloso errore e riuscì poco dopo tutta fiera e sorridente. Da quel gesto compresi che mia zia, forse doveva essere a conoscenza della troiaggine di mia mamma e che quando poteva cercava anche di coprirla. Il resto della giornata trascorse in modo normale, ma fu verso sera che andammo a mangiare in un ristorantino situato sul mare, dove mamma ne combinò un’altra delle sue. Giustamente mamma per l’occasione si era vestita da vera troia. Indossò una gonna molto corta, in cotone leggerissimo che ogni folata di vento tirava su, ma senza indossare slip sotto. Sopra indossò un reggiseno in pizzo bianco di una taglia più piccola, così il suo decolté era trattenuto in modo quasi esplosivo. Il tutto celato da una camicia bianca, molto trasparente spregiudicatamente scollatissima. La cena fu ottima, e sembrò quasi che tutto filasse tranquillo e normale. Poi alla fine, quando papà zio e i miei cugini stavano parlando di calcio, zia e mamma si alzarono e andarono sulla spiaggia davanti al ristorante, per fumare una sigaretta. Dopo cinque minuti, per smettere di ascoltare i loro discorsi sul calcio, andai anche io. In lontananza vidi solo zia da sola, davanti ai bagni del lido che stava fumando una sigaretta. Le andai vicino per chiederle dove fosse mamma, ma sentii subito dei gemiti provenire da dentro il bagno. Compresi che doveva essere sicuramente mia mamma, che stava nuovamente scopando, con chissà chi, visto che i miei cugini erano ancora seduti al tavolo. Zia cercò di fermarmi, invitandomi a tornare dentro, ma io la ignorai, aprii la porta e trovai mamma piegata a novanta gradi, con la gonna completamente tirata su, appoggiata con le mani alle pareti del bagno. Aveva la camicia completamente aperta e si vedevano le sue tettone completamente libere, che scendevano a penzoloni muovendosi in modo convulso. Dietro di lei c’era il cameriere che ci aveva servito per tutta la serata, con i pantaloni tirati giù attaccato come un animale dietro a mamma, che la scopava senza fermarsi nonostante io li avessi beccati. Cercai di farli fermare, ma mamma mi apostrofò rimproverandomi di non rompere le scatole, che sarebbe uscita fuori solo dopo aver finito. Così restando li ipnotizzato dalla scena che avevo davanti, constatai che il ragazzo da perfetto estraneo se la stava scopando senza profilattico, ma sembrava messo abbastanza bene. Aveva un cazzo incredibilmente lungo, ma che era in grado di infilarlo tutto dentro la ficona di lei, creando un forte schioppo ogni volta che sbatteva contro il culone di mamma. Ancora una volta il fatto di vedere mia mamma scopare, mi fece venire il cazzo duro, ma non potevo tirarlo fuori e masturbarmi davanti a loro, così dovetti reprimermi con il desiderio di scoparmi mia mamma, che cresceva in me. L’aitante giovane dopo averla pistonata a lungo, con la sua giovane irruenza venne dentro di lei e appena si fu svuotato le palle, si ritirò su i pantaloni scappando subito via come un ladro. Invece mamma da normalissima puttana da strada, si tirò giù la gonna senza neanche pulirsi la ficona e facendo finta di niente, se ne tornò dentro con zia, come se nulla fosse. Mentre si allontanava, vidi lo sperma che le colava giù, lungo la pelle delle sue sode gambe, mentre lei se ne fregava completamente, ignorando che altri potessero notare quella insolita situazione. Oramai non ce la facevo più, cosi mi chiusi nel bagno dove poco prima si era fatta scopare mia mamma, tirai il cazzo duro fuori dai pantaloni, e mi feci una sega inebriandomi dell’odore del sesso di lei, che riempiva ancora il piccolo spazio. Nella mia testa passavano le immagini del suo prosperoso corpo mentre scopava, e con il crescere del desiderio di scoparla, sborrai il mio sperma tutto nel bagno. Una volta placato scaricai il bagno, mi rimisi il cazzo nei pantaloni e tornai da loro. Li seduto al tavolo mentre tutti parlavano, pensavo che quello era solo il terzo giorno e mia mamma si era già data da fare, chissà cosa sarebbe successo durante i restanti tre giorni. Almeno speravo che mia mamma, si fosse fatta scopare anche da me.
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Categorie: Incesti