Luca e Silvia non perdono tempo. Nei giorni successivi lei si trasferisce a casa di lui, per il semplice motivo che la posizione di quell’abitazione è perfettamente a metà strada dai loro lavori e molto vicina a noi. Il sabato ci invitano a cena da loro. La serata scorre fra molte chiacchiere, i preparativi per l’imminente matrimonio che vogliono celebrare appena possibile, le modifiche che intendono apportare all’appartamento. Osservo il loro entusiasmo e penso che nemmeno una settimana prima non si parlavano. Improvvisamente squilla il cellulare di Rita, lei osserva il numero è Matteo, nostro figlio, ci fa cenno di restare in assoluto silenzio. Mette il dispositivo in viva voce e risponde.
“Amore di mamma come stai? Mi fa piacere sentirti tanto più che sono sola.”
“Ciao mamma, sono contento di sentirti e sapere che sei sola. Io sono disteso sul letto, mi manchi tanto.”
“Amore dai che fra due settimane torni.”
“Mamma, non ne posso più. Mi sto annoiando a morte.”
“Amore, mi vuoi far credere che un bel ragazzo come te non ha compagnia femminile? Non avevi una giovane che da quanto mi hai detto era una furia a letto?”
“No, sono solo, lei è andata via la scorsa settimana, corso finito e io sono qui sul letto con il mio grosso problema fra le mani e tu mi manchi.”
“Amore mio, lo so che hai un bel cazzone fra le mani, lo hai ereditato dal nonno, mio padre era molto dotato come te. Credevo che fra tante ragazze al corso avessi trovato delle estimatrici di un tale prodigio.”
“Ma che dici, solo due lo hanno apprezzato, e una si è limitata solo a succhiarlo, lei mi ha detto che lo prendeva solo in culo e il mio era troppo esagerato.”
“Amore mio, chiudi gli occhi e immagina che ora io sono lì con te nuda distesa al tuo fianco e che la mia bocca si sta posando sulla tua meravigliosa cappella, senti la mia lingua scorrere lungo l’asta, e ora te lo prendo in bocca.”
…UUUMMHHMM…MAMMA!…così…si…bellissimo…
“Adesso che l’ho succhiato salgo su di te e me infilo dentro il tuo meraviglioso palo, amore mi senti su di te?”
…si…MAMMA!..sborro!...ora…ooooohhh…
“Mi sono ricoperto il petto di schizzi di crema, mamma grazie, sei unica ti amo.”
Si scambiano alcune coccole poi la buona notte. Silvia guarda la madre con occhi di pura ammirazione, Luca resta in silenzio, ma anche lui aspetta una spiegazione.
“Sapevo che Matteo era ben dotato, ma non mi è ben chiara la storia dell’eredità del nonno.”
Rita mi guarda, e io le do un bacio, poi spiego tutto.
“Devi sapere che quando ho conosciuto tua madre, lei aveva diciassette anni, e che dalla morte della nonna avvenuta l’anno prima era diventata l’amante di tuo nonno Matteo. Quando l’ho sposata, io però ho fatto una scoperta interessante, lei era vergine. Tuo nonno si era limitato solo a godere delle labbra e del culo di tua madre. Ho sempre saputo che loro si divertivano insieme, ma non credevo che lui si limitasse solo a questo. La sera, del cinquantacinquesimo compleanno di tuo nonno, lo abbiamo invitato a cena, e poi anche nel nostro letto. Lui non sapeva che io ero al corrente di tutto. Dopo un attimo di esitazione abbiamo passato una notte stupenda. Entrambi l’abbiamo posseduta in ogni buco riempiendola di sborra. Mi è sempre stato eternamente grado per avergli permesso di assaporare anche la fica di tua madre. Quella notte, ma già, dal mese prima, noi stavamo cercando un figlio, e quando lei il mese dopo mi ha detto di essere incinta io non mi sono fatto nessun problema, mio o suo non faceva differenza, purtroppo tuo nonno, non ha mai avuto il piacere di vedere tuo fratello, o suo figlio, è deceduto di un infarto otto mesi dopo quella notte. Per questo motivo quando è nato tuo fratello lei lo ha chiamato come il nonno e sono molto legati. Conoscendo il motivo di tale unione io non ne ho mai fatto un problema con tua madre.”
Luca mi osserva ammirato, Silvia abbraccia la madre e poi me.
“Siete fantastici, papà, sei unico. Non immaginavo che vi fosse tutto questo dietro l’essere, tanto uniti. Ho invidiato spesso Matteo per il bellissimo legame che ha con te mamma. Luca, amore, credi che noi potremo mai raggiungere un tale livello d’intesa e unione?”
“Amore non lo so, ma stai certa che faremo di tutto per riuscirci e con due maestri come loro credo che impareremo molto.”
Ci abbracciamo e incominciamo a baciarci. Silvia però si limita a succhiarmi il cazzo, è mestruata e ritiene sconveniente andare oltre.
“Mamma, ti prego pensaci tu, io ho un fiume di sangue che mi viene giù.”
“Piccola mia, non deve essere un obbligo scopare ogni volta che stiamo insieme, se poi tu non ti poi divertire come me, nemmeno io mi sento in dovere di andare oltre, se poi vogliamo svuotare un poco questi piselloni che già scalpitano, potremmo divertirci insieme con la bocca, sarebbe divertente e per loro deve bastare così.”
Le bastano un cenno d’intesa e noi due ci ritroviamo seduti sul divano con loro che ci succhiano a loro piacimento. Si divertono scambiarsi il cazzo di bocca, fin quando, dopo un’interminabile lasso di tempo che ci torturano e dietro le nostre suppliche decidono che ci faranno venire insieme nella bocca di una per poi scambiarselo in un bacio appassionato. Spetta a Luca, schizzare per primo in bocca a Silvia, poi è il mio turno e le riempio ancora di più la bocca immediatamente lei fa distendere la madre sotto, e gli fa colare la sborra in bocca. Poi si uniscono in un bacio assolutamente unico ed erotico. A letto dopo che siamo tornati a casa lei mi chiede se mi sono eccitato, ma non attende una risposta, impugna il mio cazzo durissimo e ci si pianta sopra godendo molto. Il giovedì sera torna Matteo. Alle venti siamo in aeroporto ad attendere il volo. Rita è molto eccitata, indossa una comoda gonna larga, sotto non ha nessun intimo, e la camicia che indossa a mala pena riesce contenere il suo magnifico seno ovviamente nudo. Appena esce lei gli corre incontro, lo abbraccia e gli stampa un bacio in bocca da lasciarlo senza fiato. Saluta con un abbraccio anche a me, è teso, non ha capito che la mia presenza andrà a suo vantaggio. Rita ha molto insistito che vi fossi pure io, vuole subito far capite al figlio che con me non ci saranno problemi e che lei può farlo godere a suo piacimento. Al parcheggio lei sale dietro con lui, io guido. La sera è già scesa, lei abbraccia Matteo e lui mi guarda attraverso lo specchietto, io gli faccio un cenno d’assenso, lei si scatena. Gli apre i pantaloni e se lo prende in bocca, lui mi guarda e poi geme.
…oooohh…mamma!… che bocca!... sei …unica …si…succhiami…
Giro lo specchio e vedo lei che appena riesce a infilarselo in bocca, decisamente ben messo il ragazzo. Si stacca e gli sale sopra infilandolo tutto dentro. La gonna copre la visuale, ma dal suo gemito si sente che sta faticando riceverlo dentro.
…ooddiooo…come… sei… grosso… mi sento sverginare…Si...spaccami…
Rimane immobile poi incomincia a ondeggiare emettendo un vero delirio di piacere.
…aaaaaahhhh….si…squartami…mi...sfondi…ti….sento…si… spaccami… godo….si… Vengo!...ora…
Lui inarca il corpo e le assesta dei colpi dal basso, fin quando esplode in lei.
…mamma!....SBORRO!...oooohhhh…si ti inondo…
Sfinita si adagia su di lui, poi lentamente scende e lo riprende in bocca, lo sega e lo pulisce, anche se lui non sembra averne abbastanza, è ancora visibilmente duro. Rosso in viso mi guarda nello specchio, è esausto, ma, felice. Poco dopo mi fermo all’autogrill, lei va in bagno e noi due andiamo al bar.
“Grazie papà, non mi aspettavo tanto, mamma mi ha detto che c’erano delle novità, ma non credevo così eclatanti.”
“Matteo, dovrai abituarti a vivere in maniera diversa. Mamma ha fatto pace con Silvia, e lei ha deciso di sposarsi con Luca, un bravo ragazzo che sia io che tua madre apprezziamo molto. Per quello che è successo ora non ti devi porre molte domande, abbiamo allargato la nostra famiglia anche a te e tua sorella e al suo futuro marito. Regna l’armonia e vorrei che tu ti rendessi conto che questo porta solo benefici.”
La voce di Rita ci costringe girarsi, arriva in mezzo a noi suscitando lo sguardo malizioso di altri uomini che la vedono vestita abbastanza sommariamente. Nei giorni a seguire anche Matteo si adegua ai ritmi di vita della casa. Silvia non ha avuto modo di parlare molto con lui, impegnata nel lavoro ha scambiato con lui un breve saluto, ma si è fatta promettere che passeranno una sera insieme. Il venerdì, andiamo a teatro. Il direttore del teatro è un cliente di Rita, e gli ha regalato due biglietti per un palco in seconda fila per la prima di un nuovo spettacolo molto divertente. Quando siamo nel nostro palco scopriamo che la platea e la prima fila di palchi sono occupati, al secondo ci siamo solo noi e una coppia che occupa il palco esattamente davanti a noi ma dall’altro lato del teatro. Rita indossa un lungo abito nero, con un abbondante spacco laterale, le braccia sono nude, mentre davanti un leggero scollo fa risaltare il seno. Spente le luci e incominciato lo spettacolo, io incomincio ad eccitare lei infilandole due dita fra le cosce, e lei, estrae il mio membro e lo sega lentamente. Anche la coppia dall’altro lato sta facendo la stessa cosa, lo faccio notare a lei che si eccita ancora di più. Noto che la dama spesso si abbassa e scompare alla nostra vista. Rita continua a segarmi, poi insieme notiamo il fatto che loro si sono allontanati dal bordo, e sedendosi di nuovo la dama si posiziona su di lui voltandogli le spalle. Si muove lentamente, con costanza ed esasperante e lentezza, poi improvvisamente si solleva e si abbassa velocemente. Vediamo, che s’infila il sesso di lui in bocca per qualche momento, segno inequivocabile che lui ha sborrato e che lei lo ha ingoiato. Solo noi dalla nostra posizione abbiamo potuto godere dello spettacolo, e ci siamo anche resi conto che loro ci hanno osservato sempre. Finito il gioco si risiedono come prima, ma a quel punto, Rita si abbassa improvvisamente e con poche ma devastanti succhiate mi fa schizzare anche a me. Finito tutto ci osserviamo a distanza, loro ci fanno un breve inchino segno di gradimento cosa che noi contraccambiamo. Soddisfatti dello spettacolo che del nostro divertimento altamente erotico, ci avviamo verso l’uscita e casualmente incontriamo la coppia dell’altro palco. Volutamente entrambi facciamo camminare le dame davanti a noi, nessuno dice nulla, ma entrambi osserviamo il culo dell’altra. Alta come Rita, indossa una gonna corta, gambe lunghe e affusolate, bionda, capelli lunghi che le arrivano alle spalle, è nell’insieme una bella donna. Lui invece è un poco più alto di me, fisico asciutto, leggermente brizzolato. All’uscita facciamo passare le donne, poi ognuno va per la sua strada. A casa mia moglie mi scopa con rinnovato erotismo al pensiero della tensione erotica che ci ha suscitato quanto avevamo visto, ma a nessuno di noi due è venuto in mente di avere con loro un contatto. Un attimo fuggente e via. Nei giorni seguenti il lavoro assorbe molto del nostro tempo. Ho una nuova tirocinante. Augusto, l’Amministratore della clinica me l’ha presentata dicendomi che Eva, questo è il suo nome è una persona molto brava e a cui tiene molto. Considerando che per lui, una che gli fa un bocchino è brava, per essere molto brava deve esserci finita a letto. Invece scopro che la ragazza è la sua unica nipote, figlia di sua sorella. Da quel momento la ragazza diventa la mia ombra. Molto bella, sfoggia il suo fascino con me che lo ignoro, mentre tutti le sbavano dietro, non si rivela molto attenta e concentrata sul lavoro, la cosa non mi fa piacere, e noto che spesso, quando non guardo lei mi osserva in silenzio. Il martedì sera viene a trovarci Silvia, che ha invitato la sera prima a cena Matteo nella sua casa nuova, dove hanno finito per andarci a letto insieme a Luca con reciproco piacere, per definire la lista degli invitati, è tutto un togliere e mettere, poi alla fine quando abbiamo limato la lista in maniera soddisfacente Rita gli chiede della serata con il fratello, poi che lui non ha proferito parola di quanto avvenuto fra loro.
“Devo dire che ho un fratello veramente fantastico, intelligente soprattutto disponibile. Subito in ottima sintonia con Luca, sono diventati alleati quando dopo cena seduti sul divano non hanno esitato a spogliarmi e facendomi eccitare mi hanno portato di peso sul letto dove mi hanno devastato ogni buco. Mamma, tuo figlio è un vero porco, e assieme a Luca diventano due veri sadici. Ti rendi conto che mi hanno perso in doppia e quando, con Luca nel culo, Matteo è voluto entrarmi davanti mi hanno letteralmente slabbrato la fica. Mi hanno farcito ogni buco di sborra, ho goduto in maniera sconvolgente ma, lo rifarei anche adesso. ”
Dopo, questo, le chiedo cose ne pensano i genitori di Luca. Lei solo allora si rende conto che non li conosciamo. Sono persone fantastiche che stravedono per il loro unico figlio. Ne ha fatto da poco anche lei la conoscenza, ma l’hanno travata molto adatta al ruolo di moglie, e sono entusiastici di questo matrimonio che hanno dato al figlio carta bianca. Lei mi chiede se appena possibile li può invitare qui per conoscerli e insieme definire gli ultimi dettagli. Il resto della settimana ci vede impegnati con il lavoro, Silvia ci chiede se per noi va bene sabato invitare i genitori di Luca. Accettiamo con entusiasmo. Il sabato in tarda mattinata, ricevo una chiamata dalla clinica, è Eva, ha ricoverato sua nonna Flavia, di sessanta anni che è scivolata nel bagno e sospetta una frattura del bacino. Ha provveduto a riunire il mio team, persone che operano con me e di cui io ho la massima fiducia mi reco in clinica e trovo tutto pronto per operare. La cosa si rivela più difficile del previsto, la signora, una donna molto forte e dal fisico ben curato, ha fratturato un pezzetto di osso del bacino, e rimetterlo a posto richiede tutta la mia esperienza, ma alla fine il risultato è perfetto. Alle sei della sera mentre la signora è in camera attorniata dai parenti fra cui il figlio Augusto faccio un rapido e giro degli altri pazienti ricoverati che ho operato nei giorni passati. Mi ritrovo insolitamente Eva al mio fianco, vede, osserva e mi asseconda nel dialogo con la gente, poi quando siamo in fondo al giro, mi prende in disparte e mi guarda dritto negli occhi.
“Grazie per essere intervenuto, non avrei affidato la vita di mia nonna nelle mani di nessun altro. Adoro quella signora, mi ha cresciuto lei, fra noi c’è un’intesa unica.”
Mi guarda, è a pochi centimetri dal mio viso, le sue labbra sono vicinissime invitanti. Per un attimo vorrei baciarla, ma poi non lo faccio.
“Tua nonna è una donna molto forte fisicamente è dal carattere deciso, vedrai che si rimetterà presto. ”
Detto questo mi giro e non la bacio. Noto che ha un gesto di disappunto, sicuramente è delusa, si morde il labbro, credo che ci aveva sperato, ma la voglio avere, quindi deve essere lei a cedere non io. Mi reco in camera della signora dove trovo tutti, li prego di uscire un momento per parlare un con lei. Le spiego tutto quello che le ho fatto, della convalescenza e lei mi ascolta molto attentamente. Fisicamente ha un bel corpo, snello, lineamenti molto curati, seno un poco cadente, che da giovane doveva essere almeno una quarta, mi prende le mani e mi guarda sorridendo.
“Giovanotto, Eva dice che lei ha le mani d’oro, credo che abbia fatto un buon lavoro, seguirò tutto quello che lei mi consiglia. Ma mi dica una cosa: per operarmi mi ha denudato tutta sotto?”
Mi dice fissandomi.
Annuisco, era inevitabile, e mi ricordo di aver notato un piccolo cespuglio di rari peli sul monte di venere.
“Allora lei è quello che mi ha visto nuda sotto negli ultimi vent’anni, spero che sarà riservato. Come mi trova? Sono, molto cadente?”
Mi chiede sorridendo.
“Se lei non fosse una mia paziente le farei una corte spietata per entrare nel suo letto, non è affatto cadente, anzi mi sono un poco eccitato.”
Le rispondo avvicinandomi al suo viso.
Appena mi sono ristabilita ne riparliamo.”
Mi risponde ridendo divertita.
Eva entra e si porta dietro tutti gli altri. Me ne vado, ma nel corridoio incontro Augusto, mi chiede della madre. Lo rassicuro, mi ringrazia e mi domanda procede il tirocinio della nipote. Gli rispondo che non è molto brava, poco attenta e scrupolosa. Lui mi guarda cercando di capire se vi sia anche dell’altro, ma io me ne vado senza dire nulla. Torno a casa che sono passate le sette. Rita sta uscendo dalla doccia, io sono nudo e l’abbraccio baciandola sul collo e mi chiede del lavoro, le rispondo che non ci sono problemi. La stringo a me, le suggerisco una cosetta rapida fra noi, lei si scioglie e mi dice che non ne abbiamo il tempo. Alle venti, puntualissimi, arrivano i nostri ospiti. Silvia va loro incontro, e quando ci troviamo davanti i genitori di Luca, Rita ed io ci diamo una rapida occhiata che non sfugge a nostra figlia. Davanti a noi c’è la coppia del teatro. Carlo e Luisa ci tendono la mano senza battere ciglio, cosa che facciamo anche noi. Per tutta la sera è un parlare del matrimonio e tutto quello che comporta tale progetto. Matteo, Silvia e Luca ci lasciano, hanno ricevuto un sms da parte di alcuni amici che vogliono invitarli festeggiare con loro l’imminente matrimonio. Io e Carlo ci ritroviamo soli mentre Luisa e Rita preparano il caffè. Lui si complimenta per la splendida vista che si gode dal terrazzo di casa, io gli ribadisco che quando si può godere di un bel vedere bisogna sempre approfittarne. Lui ride, ha capito il doppio senso. Sono il primo a fare domande.
“Abitualmente vi divertite a fare quel gioco?”
“No, era la prima volta. Abbiamo tante fantasie, ma era in assoluto la prima volta che ne realizzavamo una, anzi, ci è venuta lì spontanea al momento. E voi?”
Gli rispondo che noi quando capita l’occasione amiamo divertirci senza troppi scrupoli. Si compiace con noi per la disinvoltura dimostrata, Luisa era tesa come la corda di un violino. Gli faccio scherzosamente notare che lui l’ha suonato bene quel violino. Ridiamo di gusto e così ci trovano le donne al ritorno che ce ne chiedono il motivo. Gli spiego che stavamo ricordando lo spettacolo al teatro. Rita guarda Luisa, le prende le mani e la porta dentro.
“Mia cara se vuoi mettere in pratica quello che mi hai detto prima perché aspettare e sprecare una bella serata, sono sicura che loro non si tireranno indietro.”
Senza aggiungere altro l’abbraccia e bacia in bocca. Carlo mi guarda e spiega che fra le più ricorrenti fantasie della moglie vi è quella di giocare con una donna. Si baciano, toccano e accarezzano scordandosi la nostra presenza. Lentamente si avviano verso la nostra camera da letto e spogliandosi reciprocamente si distendono avvinghiandosi in un sessantanove infuocato.
…uuuuummmhhhmmmmuu… si… eeemmmmuunnnmm… si…
Luisa geme mentre Rita le tortura il clito. Le succhia e lecca la fica e le infila due dita nel culo. Osservo estasiato il gioco di mia moglie, la sta facendo godere, i suoi gemiti sono sempre più intensi.
…Si…così…godo!...ora!...vengo!...si...dai…Si…
Carlo mi guarda e si sta già segando, lo invito a spogliarsi, cosa che fa subito. Ha un bel fisico, muscoloso, completamente depilato. Luisa gode cerca di restituire il piacere a Rita, ma è lei che la stravolge. Poi dopo l’ennesimo orgasmo lei si scioglie dal suo abbraccio e guarda verso Carlo. Eccitato lui le si avvicina, io osservo mentre Rita resta vicina a lei e continua ad accarezzarla lentamente. Luisa guarda suo marito e lo invita al gioco.
“Adesso tocca a te, ora devi realizzare anche tu il tuo desiderio segreto.”
Lui rimane un attimo perplesso, poi si gira, mi guarda, poi con un filo di voce mi fa un’esplicita richiesta:
“Sarebbe un problema per te se io ti succhiassi il cazzo? ”
Lo guardo, non mi aspettavo una simile richiesta, ma scuoto il capo e lo prego di accomodarsi e di divertirsi a suo piacimento. Si inginocchia, avvicina la bocca al mio glande, lo osserva un momento, esita, lei appoggia la mano destra dietro la sua nuca e lo spinge a infilarlo in bocca. Incomincia a succhiarmi e leccare divinamente. Sento il piacere invadere il mio corpo, è la prima volta che un maschio mi fa un bocchino e lo trovo eccitante. Rita riprende a leccare Luisa fra le gambe, la stanza si riempie dei nostri gemiti. Poi dopo essersi divertito un poco lui smette e si avvicina alla moglie, la mette carponi e gli infila il suo cazzo durissimo direttamente nel culo.
…aaaaaahhhhh…porco!...ti…sei…eccitato...e…ora...mi...vuoi…spaccare…il…culo… si…dai…che mi fa impazzire… sbattimi… si… che poi ti faccio sfondare il tuo…
Luisa continua a leccare Rita che ora tiene in bocca il mio cazzo. Carlo però la solleva e la trascina su di se aprendole le gambe.
“Dai scopala davanti facciamola morire, è tanto che vuole due cazzi dentro.”
Senza aspettare un attimo mi infilo dentro la sua strettissima fica dilatandola e facendola godere.
…aaahhhhhh…piano…mi spacchi…oddio…mi sento piena…si…
La pompo e lei gode. Rita ci osserva masturbandosi. Carlo la sbatte da sotto con colpi devastanti, lei sborra urlando poi lui viene sfilandosi e schizzandole in viso. Rita si precipita a raccogliere la sborra che lei non riesce a prendere in bocca. La bacia, la stringe se e la distende sotto facendosi leccare ancora mentre io la inculo con un colpo secco.
…SI…uuhhmmmm…si…spaccami il culo…si… più…forte…si…
Sento la bocca di Luisa succhiarmi anche le palle, mentre Carlo lo fa succhiare a Rita che lo ripulisce per bene facendolo restare duro. Lo guardo e lui intuisce tutto. Sollevo Rita e gli offro l’opportunità di penetrarla davanti cosa che lui fa facendola godere.
…si bellissimo!...Luisa dammi la tua fica da leccare… Uuhhmmm… si…
Lei con un gesto alquanto acrobatico fa appoggiare la fica alla sua bocca e lei la fa godere. La pompo, sento l’orgasmo vicino e faccio in maniera che Rita mi possa ricevere in bocca. Mi sposto e scarico tre schizzi di crema sulla bocca e sul viso. Luisa si avvicina e insieme al marito mi leccano tutto il cazzo fino ad una completa pulizia. I due poi si baciano e abbracciano calorosamente.
“Amore abbiamo proprio trovato una coppia fantastica, credo che con loro, se vorranno potremo vivere intense emozioni.”
Ci abbracciano ringraziandoci della nostra disponibilità. Lei si inginocchia e riprende a succhiarmi, mentre lui si dedica a Rita che lo ospita fra le gambe ampiamente divaricate.
…uummhhmmm…sei proprio bravo a leccare…si…continua…si…dai che….. GODO…
Mentre Rita raggiunge un nuovo orgasmo Luisa mi ha rimesso ben in tiro il mio cazzo, mi fa distendere e ci si impala sopra ondeggiando avanti e indietro, ben presto anche lei ha un nuovo orgasmo.
…si…bellissimmo!...lo sento fin dentro lo stomaco…si…dai che si… vengo!...si ancora…si…vengo…ora!...uuihmmhuhhmm…..
Carlo sta scopando mia moglie, e lei sta godendo. Lo vedo aumentare le pompate, Rita lo incita a sborrarle in bocca, e lui non si fa pregare.
…ora…si… sborro… Bevi si… bevi tutto…
Le schizza in viso tutto quanto ha ancora dentro. Rita aspetta che lui abbia finito poi lo attira a se, si fa leccare la sborra che non è entrata in bocca. La scena non sfugge ai nostri sguardi, Luisa lo incita a leccare tutto, poi gli farà bere anche la mia.
“Lecca tutto che poi ti faccio bere anche la sua, lo leccheremo insieme. Se sarai bravo forse un giorno questo maschio ti romperà anche il culo.”
Lui esegue con molta cura. Mi guarda in attesa, ma io mi sto godendo la scopata con Luisa che si dimostra essere una bella troia nel godere. Si muove con calma, assapora il piacere che riceve e poi esplode in maniera fantastica in un orgasmo sconvolgente.
…Rita … il tuo maschio mi fa godere…ora…si …vengo… si dai a lui…sborra nella sua bocca… Vieni amore si dai che ti schizza in gola…
Carlo si inginocchia davanti a me. Lei gli è vicina e Rita osserva tutto masturbandosi. Mi sego velocemente.
…Bevete…ora sborro…si che lingue…tremende…si…
Avidamente entrambi mi leccano e puliscono perfettamente il mio cazzo. Sfiniti, ma felici, ci distendiamo tutti e quattro sul letto. La prima proferire parola è Luisa, abbraccia Rita baciandola, le chiede di diventare sua amica e maestra, per far si che lei possa realizzare molte fantasie. Carlo si complimenta con me sia per il piacere dato a sua moglie sia per quello che anche lui ha ricevuto. Rita chiede a Luisa quale è la sua fantasia più ricorrente, quella che non ti immagineresti di realizzare. Lei ci riflette un poco, poi con molta riluttanza e a stento riesce a farci capire che le piacerebbe tanto fare sesso con Luca. Rita sorride, mi guarda poi abbraccia l’amica.
“Vedrai amore mio che la cosa sarà più facile di quello che tu credi. Con un poco di pazienza ti ritroverai fra le cosce, tuo figlio, il mio, e forse anche la lingua di tua nuora.”
Lei la guarda allibita, cerca di capire e poi guarda Carlo che ha gli occhi che già brillano di piacere.

Continua....
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