Lucrezia non ha perso tempo e nei giorni seguenti al ritorno dalle vacanze non ha fatto altro che andare al lavoro sempre euforica ed a casa a sditalinarsi davanti ad Ennio a volte guardando film porno di ogni genere nella Smart TV.
Il suo fidanzato al ritorno dal lavoro l’ha trovata spesso con le gambe larghe ed in preda ad una voglia irrefrenabile di fare sesso. Lui le ha suggerito di chiamare Elena aggiungendo che l’avrebbe accompagnata a patto che avesse potuto guardare loro due e farsi almeno una sega.
Lei ha acconsentito ma ha anche fatto osservare che Elena sarebbe tornata nel tardo pomeriggio oppure dopo cena con l’ultimo volo dalla Polonia.
“A che ora arriva l’ultimo volo di Elena?” ha chiesto Ennio.
La replica distratta di Lucrezia, che guarda lo smartphone, è stata la replica “Elena mi ha detto al telefono che sarà a casa dopo le 21.30 e se vogliamo andare da lei ne sarà ben felice”
La fidanzata dal giorno del ritorno dalle vacanze a casa non indossa più vestiti e circola nuda o quasi, talvolta sul suo corpo si vede delle lingerie elegante e costosa di cui Ennio non chiede la provenienza pensando che non siano fatti suoi.
D’altra parte Lucrezia, sarà per sole che le ha abbronzato bene la pelle, sarà per le scopate fatte al Club, sembra essere più bella del solito e sicuramente molto più arrapante.
Nel circolare in casa non lesina la vista delle sue magnifiche tette di quarta misura, ben sorretta e sode.
Ennio è complice ed ha capito bene la sua parte entrando pienamente nella parte di guardone e cuckold il quale, alla vista delle forme femminili della sua donna che non smette mai di eccitarlo con continui tradimenti.
Quella di Lucrezia è una vera e naturale voglia di cazzo, irrefrenabile, inarrestabile e, per certi versi, di difficile gestione.
Ciò che li tiene uniti è la loro grande passione reciproca e la sincerità nel raccontarsi le esperienze sessuali fatte durante la giornata.
Per Ennio tornare a casa e trovare in bagno i perizomi di lei ben messi in evidenza con il tassello triangolare che appoggia sulla figa, che è stata bagnata dalla sborra, oppure trovare dei collant strappati per aver consentito una veloce penetrazione, sono per lui fonte inesauribile di passione e amore vero per la sua lei.
Da quando sono tornati dalla vacanza questo è ciò che accade ma non è solo questo che Ennio non vede; qualche volta capita qualcosa di magico che lo vede protagonista del tradimento da lei consumato in sua presenza.
Uno dei casi è avvenuto di pomeriggio.
A Lucrezia è arrivato un messaggio sul telefonino. Ennio incuriosito dal suono ha guardato ed ha letto che l’SMS lo aveva mandato Fabio, gestore di un negozio di abbigliamento dove spesso lei fa shopping.
Il testo è il seguente “Tesoro, il mio socio esce tra poco. Puoi raggiungermi in negozio verso le 19.30?”
Lucrezia ha chiesto al fidanzato chi avesse mandato l’SMS ma lui le ha consegnato il telefono fingendo di non aver letto niente.
Lei subito ha risposto “Mi faccio bella e vengo da te” e ad Ennio ha detto “Devo uscire. Non so a che ora torno. Forse mi fermo a dormire da lui” senza fare il nome del Lui.
Ennio al sentire che Lucrezia sta per uscire si è fatto premuroso e lei è rimasta felicemente sorpresa manifestando il suo compiacimento “Amore quando sono a letto con lui, mi allarga la fica al punto che quando lo tira fuori le mutandine non riescono più a coprirmi perché mi si infilano in mezzo alle grandi labbra. Mi fa impazzire! Ha un cazzo grosso, duro e largo dalla cappella alla radice che proprio non riesco ad impugnarlo come faccio con te. Non hai idea di quanto sia dotato!"
Ad affermazioni di quel genere, l’eccitazione di Ennio sale alle stelle. Sentirsi dire dalla propria compagna che gode nel farsi scopare da un estraneo solo perché ha il cazzo più grosso del suo, gli lascia una carica di ‘impotenza’ che adora.
Avendo fatto giuramento al Club del Bikini Dorato che avrebbe lasciato la sua donna libera di accoppiarsi a suo gradimento, in pochissimi attimi Ennio realizza che la sua compagna di tanti anni sarebbe capace di farsi chiavare da chiunque abbia un cazzo degno di nota per cercare sensazioni simili a quelle che le hanno fatto provare i neri del Club.
Lucrezia nel prepararsi, truccandosi e scegliendo l’intimo e gli indumenti a vista gli dice, mentre lui assiste incantato, “In negozio non avremo molto tempo a disposizione; sicuramente lui ha bisogno di uno sfogo immediato con una bella sveltina, come spesso è capitato, fatta in un camerino di prova. Bisogna che mi prepari al meglio per farlo impazzire. Ci tengo a farlo godere!”
A lui il vedere la preparazione di Lucrezia per andare a fare una serata fuori già piena di desiderio ed eccitazione, è un’esperienza indescrivibile. La scelta che lei fa dell’abbigliamento intimo più arrapante unito alla piacevolezza di un rapporto immediato e frenetico, lo rende molto eccitato.
“Amore, ci vediamo dopo, pensami! Ti amo!” gli dice felicissima cantando sorridente la sua donna che lo bacia accarezzandogli la patta un attimo prima di chiudere dietro di sé la porta di casa.
Nonostante con Fabio Lucrezia non prenda precauzioni data la conoscenza che non è solo di poche settimane, ma già da prima del periodo universitario, Ennio è da qualche giorno che nota che lei esce portando sempre con sé i preservativi che di tanto in tanto lui le compra a causa dell’elevato consumo, ma di ciò lui non si cura.
Appena uscita di casa la sua bella, Ennio è preso da una forte voglia e ansia che cerca di calmare dedicandosi alla sua passione preferita: masturbarsi con i film porno e le trans che da giorni gli sono entrate nel cuore anche se il pensiero è sempre lì per la sua lei, martellante, e si sfinisce con le seghe che sono l’effetto della gelosia repressa per sua volontà ed anche per depravazione.
Navigando in rete ha letto che per un cuckold i momenti più preziosi sono proprio l'attesa ed il non poter far nulla, il non sapere nulla fino al ritorno, il solo immaginare e pensare la propria ragazza montata da un altro maschio. Lui se ne rende conto e di ciò gode tantissimo, sono momenti di sottile ed intenso piacere, unici, indescrivibili in cui si fa tutto per amore pur di saperla soddisfatta all’arrivo dei suoi orgasmi!
Dopo poco più di un paio di ore Lucrezia è di ritorno. Ennio le apre la porta di casa e lei appare con il viso sorridente e maliziosamente stanco che già da quel primo momento indica che è soddisfatta fisicamente.
Ennio si avvicina per baciarla e sente il caratteristico odore dell’alito del pompino dovuto alla sborra che ha invaso la bocca e ciò lo tranquillizza perché sente che sicuramente lei non è stata ingravidata e che non ci saranno figli.
A lui quell’alito piace e la bacia avidamente sognando che sia una penetrazione con la sua lingua.
Lei insiste nel bacio, apre la bocca e lo invita a leccarle bene le labbra e fa uscire la lingua più che può per dargli la sensazione che lui stia succhiando un cazzo tanto è forte quel caratteristico odore.
Lucrezia lo abbraccia forte e gli sussurra “Andiamo di là Amore mio. Ho voglia di dirti com'è andata”
Arrivati in camera Lucrezia si siede sul bordo del letto per levarsi le scarpe e lui, arrapatissimo, approfitta subito per metterle il suo cazzo già turgido da 15 centimetri in bocca e muoversi come se la stesse scopando. Lei gli accarezza le palle, infila un dito nel buchetto di dietro ed avviene la scoperta che lei mai si sarebbe aspettata: a lui piace e chiede di tenerlo dentro.
Se per lei è una novità per lui non lo è; da quando era alle superiori ha scoperto che avere qualcosa che stimola lo sfintere gli piaceva e nei momenti di intimità perversa è arrivato a mettersi dentro anche tre dita con il risultato di avere il cazzo ben dritto e turgido sporgere dal corpo a dimostrare la sua mascolinità. Questa pratica l’ha coltivata anche nel periodo universitario ma nello stare con Lucrezia non sentiva voglia di fare cose simili e tantomeno ne ha parlato con lei pensando che Lucrezia lo lasciasse e lo bollasse come pervertito.
Lucrezia gli sta facendo ciò che il suo fidanzato ha fatto per tanto tempo e mai confessato e di cui non hanno mai avuto occasione di parlare.
Era una sensazione strana, l'orgasmo quando arrivava mi faceva sentire come se mi scappasse la pipì ma non avevo ancora eiaculazioni allora...
Le mani di Lucrezia hanno continuato a vagare sulla pelle andando sempre a toccare il cazzo, le palle e sono tornate nuovamente, scendendo tra le gambe, a sfiorare il suo sensibile sfintere.
Le gambe di Ennio inconsapevolmente si sono aperte per permetterle di continuare con quelle carezze.
Le dita della sua ragazza hanno cominciarono a frugare sempre più insistentemente fino a quando lui si è abbandonato per un momento steso sul letto e lei ha chiesto di aspettare un attimo sparendo in soggiorno.
Lucrezia è tornata nascondendo qualcosa dietro la schiena senza fargli vedere cosa fosse e le sue labbra ha ripreso a percorrere il suo corpo, i denti a solleticare i miei capezzoli.
La nuova sorpresa è stata il sentire qualcosa tra le gambe che toccava il suo culo e non erano le dita della sua innamorata ma qualcosa di duro che spingeva cercando di entrare.
È stato un movimento naturale il divaricare ancora di più le gambe ed il corpo inarcarsi per agevolare a quell’oggetto di violarlo fino a quando quel qualcosa è entrato in lui e lei ha preso a spingerlo avanti e indietro sempre più a fondo.
Per Ennio la sensazione di sentirsi violato era notevolmente eccitante, voleva che entrasse ancora di più e più a fondo mentre unghie di Lucrezia ed i suoi denti continuavano a torturare i capezzoli del suo uomo.
Quando lei lo ha visto arrapato al punto giusto e che l’orgasmo stava per iniziare, lo ha lasciato steso sul letto con il mio corpo violato allontanandosi per un momento. È tornata con un paio di collant velati che gli ha messo sul volto rendendo la sua vista velata ed ha sfruttato le gambe del collant per legargli le mani alla testiera del letto.
Per Ennio erano tutte cose nuove da provare ma già viste sui vari siti porno nelle sezioni BDSM.
Ciò che non si aspettava sono state le mollette per i panni che lei ha messo sui capezzoli e che hanno fatto male ma hanno dato delle piacevoli sensazioni.
Lei lo ha tranquillizzato sussurrandogli che piaceva anche a lei vederlo così impedito ed aggiungendo che poteva anche farlo con altri anche nella sua lunga assenza.
Lucrezia gli ha messo sotto la schiena due cuscini in modo che il buchetto posteriore fosse facilmente individuabile e gli ha poi legato i piedi con altri collant dicendogli che in culo gli aveva infilato la custodia metallica di un sigaro.
Il cazzo è duro e teso e ad ogni spinta del tubo metallico, lui si è irrigidito sempre più.
Ad un certo punto Lucrezia si è messa a cavalcioni sul viso del suo compagno facendosi leccare e le dita hanno continuato a stringere e a torturare i capezzoli.
Ennio non ha capito più quali sensazioni stessero impadronendosi della sua mente; il dolore ai capezzoli era tantissimo ma il piacere di leccare e di sentire gli umori di Lucrezia uscire copiosi e colare sul suo viso e nella bocca lo hanno fatto impazzire.
Nella posizione in cui si è trovato costretto solo ogni tanto Ennio vedeva sul viso di lei i segni del piacere che stava provando nel leccarla ma soprattutto il piacere dovuto alla tortura dei capezzoli.
Lui aveva qualche volta torturato i capezzoli della sua donna ed a lei piaceva, ma piaceva altrettanto immensamente anche a lui quando Lucrezia ricambiava.
Lei era felice di farlo ed anche lui di ricevere quella dolce tortura. Per usare parole scritte in una canzomne “Furono baci e furono sorrisi”
Non molto dopo ogni suo tocco sui capezzoli, martoriati dalle sue unghie e dai suoi denti, è diventato molto doloroso ma erano ancora rigidi e desiderosi di quel trattamento.
Capendo che tutto ha un limite, Lucrezia si è messa cavalcioni su Ennio facendosi penetrare dal cazzo, che senza dubbio ha decisamente dimensioni inferiori di quelli dei suoi amanti, però lo lei lo vuole vedere venire, vuole la sborra nella sua figa e lui ne deve avere tanta.
Sono bastati pochi sobbalzi e lui con un lungo grugnito è venuto nella figa con la convinzione d’averla finalmente messa incinta.
La loro è una strana relazione perché ogni tanto hanno scopato normalmente anche se lei era assatanata di sesso.
Ai loro accoppiamenti non hanno dato cadenza fissa ma lo facevano ogni qualvolta che erano disponibili e ne avevano voglia senza nessuna complicazione per entrambe.
Un giorno capitò di avviare una chiacchierata parlando di BDSM, di cosa significasse, cosa coinvolgeva, come ci si dovesse comportare all'interno del gioco con l'eventuale partner e lei confessò di esserne attirata ma di non sapere come comportarsi e come evitare danni fisici.
I due, senza che l’altro sapesse niente, si sono documentati su internet imparando molto.
A lui piaceva quando gli strizzava i capezzoli con le dita o le unghie, quando li mordeva facendolo sussultare e mugolare forte, rendendoli via via più sensibili, lasciandoli sempre gonfi di piacere, dolore e desiderio di rifarlo.
Quando le sue dita frugavano nell’ano di Ennio, introducendosi il più a fondo possibile, a lui piaceva tantissimo e si ricordava delle pratiche fatte da ragazzino. Lucrezia è arrivata a raggruppare le dita per allargarlo sempre più ed ha usato gli oggetti più disparati oppure dei dildo per scoparlo in culo.
Lucrezia sempre più frequentemente gli ha detto che avrebbe goduto tanto anche in sua assenza ma lui ogni volta ha dimenticato subito quelle parole oppure, come sempre, non ha dato importanza.
Con il passare delle settimane lui l’ha scopata sempre meno perché poco soddisfatto della penetrazione; trovava la figa larga e non la sentiva bene e ne traeva poco piacere, terminava sempre con sborrate dovute ad una sega.
Ennio però si è specializzato nel leccarle la figa, cosa che gli piaceva anche prima, ed il culo, cosa che lei lui hanno apprezzato. Ennio sogni volta si eccita nel sentire il suo ano ammorbidirsi quando il piacere si impadroniva di lui e per Lucrezia è diventato un gioco riuscire ad eccitarlo sempre più con la sua lingua sul culo del suo fidanzato.
A lui piaceva leccarle la rosetta dell'ano, introdurre la lingua in di lei, leccare il solco tra i glutei e leccare gli umori che produceva la figa.
Lucrezia ha apprezzato moltissimo le sensazioni che lui le ha dato.
Le posizioni in cui lo hanno fatto erano molteplici. Una delle preferite da Lucrezia era il mettersi supina ed Ennio tra le sue gambe, altre lei voleva che lui si sdraiasse di fianco a lei nella classica posizione del "69" ma rivolgendo la schiena a lui titillare i capezzoli per aumentare l'intensità del piacere.
Altre volte Ennio si è disteso sulla schiena con le gambe sollevate, allargate e legate alla testiera del letto per lasciare il suo sfintere a disposizione dei desideri di Lucrezia affinché lo potesse violare come e con ciò che lei desiderava.
È stata in una di quelle volte che lei ha espresso il desiderio di volerlo allargare con la sua mano, cosa che aveva già tentato di fare le volte precedenti in cui ha cercato di inserire quante più dita fosse possibile.
L’idea ha fatto eccitare Ennio oltre misura ma il suo cazzo più di tanto non è cresciuto; sembrava essersi ridotto sempre più.
Alla riduzione delle dimensioni del cazzo si è contrapposta la perdita di peli in ogni parte del corpo con il risultato di avere la pelle liscia e più sensibile. Inoltre intorno ai capezzoli era accaduto qualcosa: le tettine maschili erano diventate più prominenti.
Lucrezia lo ha fatto notare con molto piacere e lui ne è stato contento perché quella parte del suo corpo è diventata una zona estremamente erogena.
A lui è venuta voglia di provare rapporti con maschi e gli è stato anche facile averli dopo aver visto in rete dei siti appositi.
Di questa sua voglia non ha detto niente alla sua compagna nei primi tempi ma poi per onestà nei suoi confronti ha fatto outing e Lucrezia ne è stata molto felice aggiungendo che così avrebbe avuto compagnia durante i suoi lunghi periodi di lontananza.
Anche stavolta Ennio, forse accecato dall’amore per lei, non ha approfondito il significato di ‘lunghi periodi di lontananza’.
Ennio per suo conto constata che la sua fidanzata è molto premurosa e se la immagina a fare la troia.
Infatti spesso al ritorno dalle serate passate con diversi amanti, torna dal suo Ennio, si spoglia, lo guarda con e si muove da donna seducente, si sdraia sul letto con il perizoma nero ancora indossato e mostra al suo uomo la larga chiazza umida in corrispondenza della figa. Quando lui fa per inchinarsi su di lei per leccarla, Lucrezia con una mano lo ferma “Aspetta, non aver fretta! Ti voglio raccontare cos’è successo, voglio farti sentire quanto ho goduto”
Per loro due è il momento più magico della giornata.
Ennio la ascolta attentamente ed il racconto dettagliato non gli fa rivoltare lo stomaco ma lo eccita e gli fa pensare “La adoro, cazzo se la amo!”
Lucrezia parla.
“Appena sono arrivata, così come prevedevo, mi ha detto che purtroppo non avevamo molto tempo a disposizione perché il suo socio sarebbe mancato solo un paio d’ore. Essendo ora di chiusura ha abbassato la serranda e mi ha portata in un camerino, in piedi, ed ha cominciato a baciarmi su tutto il corpo.
Quando mi ha sollevato il vestito e mi ha visto in lingerie, come al solito è impazzito. Mi ha subito levato il perizoma, quasi rompendolo ed ha cominciato a leccarmi la figa e c’è mancato poco che venissi subito.
Mi piaceva molto ed allora l’ho tirato su di me, gli ho sbottonato i jeans ed ho tirato fuori quel palo enorme. Passando le dita sulla punta ho sentito ch’era già bagnato e me lo sono passato sulla figa.
Sai che a quello strofinamento non ha resistito molto? A dir la verità lo volevo anche io ed allora lui ha inumidito la cappella con la saliva e me l’ha infilato dentro facendomi sussultare e lanciare un urlo per l’improvvisa dilatazione. Poi ha cominciato a stantuffare senza che io riuscissi più a muovermi.
Da quel momento mi ha fatto provare solo un piacere senza confini. Sono venuta due volte ma lui ha proseguito, con foga, non era soddisfatto. Ogni tanto ha fatto una piccola sosta con il cazzo infilato fino alle palle, che tra l’altro mi piaceva tanto, e poi riprendeva più forte di prima. Quando è infoiato Fabio è brutale ma sa il fatto suo, credimi!"
“Ti ha detto qualcosa su di me?” chiede Ennio.
“Sì, amore. Si è eccitato chiedendomi se tu sapessi che lui ce l’ha il doppio del tuo, oppure dicendomi che al ritorno a casa il tuo cazzo avrebbe giocato nella mia fica sfondata da lui e poi quelle cose eccitanti che dice sempre, ad esempio: sei la mia puttana, la mia troia, hai bisogno di cazzi grossi come questo per una figa così e non di Ennio che ha un pisello come quello di un bambino.
Io non ho replicato ma, scusami, lo sai che ci tenevo a farlo stare bene e che alla fine diceva solo la verità.
Ah, ora ti racconto come mi ha inculato.
Uscito dalla figa, ha insalivato il mio buchetto e con forza, tanta forza, mi ha messo il suo enorme cazzo dentro ed ha cominciato subito a pompare sempre di più e urlando ‘puttana sborro! Sborrooo puttana!!’
Io ho cercato di averlo tutto dentro spingendo il sedere contro di lui ed ho sentito una fitta terribile seguita da tanto piacere ed infine un’esplosione di sborra da non credere. Tu lo sai che adoro farmi venire dietro e che impazzisco a sentire quegli schizzi nelle mie intimità.
Comunque ti confesso che anche lui non è come quei neri che mi hanno chiavato, loro sono decisamente over the top.
Poi siamo rimasti così per un po’ di minuti ed infine lui lentamente è uscito e mi ha messo il cazzo sporco, ma ancora rigido, anche nella figa ed io ho sollevato subito gli slip per non fare colare a terra la sborra che adesso tu stai toccando, che leccherai come fai ogni volta e che userai come lubrificante per scoparmi.
Ti sembra che abbia fatto la troia? A me sembra che abbia fatto l’amore con chi mi piace. Comunque vedrai che tra un po’ non lo farò più da queste parti"
Ennio ha il cuore che batte fortissimo, ha le palpitazioni, è rosso in viso ed è tanto eccitato e le chiede “Amore adesso è il mio turno. Ti prego, ti fai scopare?” e fa seguire due dita sentendo la figa allargata e bagnatissima.
Appena le abbassa le mutandine si vede la sborra che si affaccia dalla meravigliosa figa e comincia a leccare trattenendo in bocca il liquido caldo per poi riversarlo con un intenso bacio nella bocca di Lucrezia già spalancata e pronta. Era un qualcosa che ha imparato a fare sull’isola caraibica.
Nel prepararsi all’accoppiamento Lucrezia gli fa “Mi ha telefonato Elena e mi ha invitato a fare un viaggio con lei. Tu che dici, posso andare?”
“Sì, io non ho difficoltà, vedi tu!”
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