Non so da quanto tempo mi guardava. Potevano essere giorni come settimane, o forse mesi. Quel giorno, tuttavia, lo vidi. Ero nudo, in camera da letto, l'accapatoio ai miei piedi. Lo notai di sfuggita nel riflesso dello specchio. Lui mi guardava dalla finestra di casa sua, quella che dava sul cavedio. Un rettangolo di luce in un antro altrimenti buio. Paralizzato per un istante inizia poi a studiarlo. Era un uomo un po' più che maturo, sui sessantacinque. Mi sentivo i suoi occhi addosso e la cosa mi piaceva. Rallentai i movimenti, sculettai un po'. Mi toccai il culo con le mani, allargai un po' le natiche. Lui continuava a guardarmi. Da quel giorno ripetemmo la scena con regolarità.
Poi, un giorno, al supermercato, sentii qualcosa sfiorarmi il culo. Non mi voltai, pensando a un carrello o a una goffa signora. Ma lo sfioramento continuava. Allora mi voltai ed era lui. Ci fissammo negli occhi. I suoi erano azzurri. "Ciao", mi disse. Quando mi voltai gli offrì senza remora il mio culo che lui tastò per bene. Sinceratomi che non ci vedesse nessuno posai la mia mano sul suo cazzo. Era duro dietro ai pantaloni. "Mi aiuteresti a portare le borsine a casa", mi disse sorridendo. Così finii a casa sua. Appena la porta si chiuse alle nostre spalle lui mi prese e mi baciò, tastandomi con fervore il culo. Le nostre lingue si scontravano voluttuosamente nelle nostre bocche. Mi chinai slacciandogli goffamente la cintura. Gli tirai fuori il cazzo, non troppo grande, dalle mitande e iniziai a succhiarglielo. Lui mi lascio fare per un po'. Poi, mi tirò su, prendendomi per il viso e mi spinse contro il tavolo. Respirava forte. Sussultai mentre mi abbassa i pantaloni. Ora ero a novanta, con il culo nudo verso di lui. Mi palpeggiò selvaggiamente. "Che bel culo", disse prima di schiaffeggiarlo. Gemetti forte. mi sputò sull'ano e, mentre mi penetrava con il dito, con l'altra mano mi strizzò i coglioni. Aspettavo trepidante il momento in cui mi avrebbe fatto suo. Sputò ancora sul mio buco del culo poi ci poggiò la cappella. "Siiiiii", dissi con la voce rotta dal piacere. Mi penetrò bruscamente. Spinse forte cadendomi quasi addosso quando superò la mia resistenza. Le sue mani mi stringevano forte i fianchi mentre mi scopava. Con una mano iniziai a toccargli i coglioni mentre con l'altra mi masturbavo. Il mio culo ballava a ogni suo affondo. In breve io venni e così lui, dentro di me. Era stato un sesso selvaggio e quando sfilò il cazzo dal mio culo avevo l'ano indolenzito e caldo. Quel giorno è stato l'inizio di una nuova e bellissima frequentazione.
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Categorie: Gay e Bisex