Mia zia mi teneva d'occhio perchè voleva che fosse lei l'unica a far godere, non avevamo ancora scopato ma aspettava solo l'occasione per sbattermi a letto. Un giorno andai da Anna in negozio e mi chiese come mai non mi ero fatto più vedere il sabato pomeriggio, risposi che ero ancora incazzato da come mi aveva trattato cedendomi a Patrizia, lei rispose che la prima volta che mi aveva scopato mi aveva chiesto se volevo essere suo schiavetto, avevo risposto sì e quindi lei da quel momento poteva disporre del mio corpo nonché cazzo come voleva lei. Mentre parlavamo eravamo andati nel retro e si era seduta, ovviamente così mi arrivava all'altezza del cazzo, cominciai ad eccitarmi, mi chiese se Patrizia mi aveva trattato male, io risposi no che avevo fatto tutto quello che voleva e aveva goduto in abbondanza, mentre parlavo la sua mano carezzava la coscia e saliva su, mi rispose che Patrizia le aveva detto che ero stato stupendo, quindi lei come mia padrona era contenta, nel frattempo aveva sbottonato e tirato giù pantaloni e boxer e dicendo ecco il mio cazzo già duro e pronto per lei lo prese in bocca e cominciò un fantastico pompino che in poco tempo mi portò a sborrargli in bocca, ingoiò e leccò tutto per bene, mi rivestì e dicendomi che era fiera di avere un uccello così al suo servizio, mi ordinò di andarmene e di andare sabato pomeriggio che gli mancava la mia lingua ed uscì dal negozio. Ero sconvolto e combattuto sul da farsi, da una parte non volevo cedere dall'altra avevo voglia di mettermi a leccare la sua figa, anche se questo voleva dire essere sottomesso. Preso da questi pensieri non mi accorsi che alle mie spalle avevo mia zia che tornava da commissioni, mi salutò ed io mi spaventai, risposi e lei mi disse che pensieri avevo per essere così assorto, risposi niente, mi ricordo solo che mi disse che mi aspettava nel pomeriggio, risposi che sarei passato. Nel pomeriggio mi presentai alla sua porta, mi aprì e come entrai mi disse di andare in camera da letto, avevo capito che voleva scopare, andai lei si distese sul letto e mi disse dai comincia a spogliarti, oggi fai godere me non delle vecchie babbione. Io cominciai a spogliarmi mentre vedevo lei che allargate le gambe cominciò a masturbarsi, restai nudo, lei guardò il mio cazzo già duro e mi fece sdraiare quindi cominciammo un 69 dove venni quasi subito, una volta succhiato per bene si girò e mettendomi la figa in faccia mi ordinò di leccare, era fradicia e quando leccai il clitoride mi schizzò tutto, urlò il suo piacere e mi disse ora sei anche mio e devi fare tutto altrimenti i tuoi sapranno tutto, risposi si non avevo altra scelta. Sarà stata la promessa o essere sempre sottomesso che avevo di nuovo il cazzo duro, se ne accorse scivolò giù e con una mano lo prese e se lo infilò in figa, era bagnatissima e dilatata, cominciò a cavalcarmi dicendomi che la mia cappella era portatrice di goduria e dicendo ora è tutto mio, risposi si tutto tuo, poi si girò alla pecorina e mi disse di montarla come una vacca, andavo sempre più veloce e la scuotevo tutte le volte che arrivavo fino in fondo, pensavo che sarebbero entrate anche le palle, poi le dissi che le vacche lo prendono anche in culo e così dicendo lo sfilai dalla figa e lo puntai sull'ano, ero talmente bagnato dei suoi umori che non feci fatica a far entrare la cappella, lei prima disse no poi capito che ormai ero entrato mi esortò a spingere, la sbattei ancora più forte di prima, lei si lamentava che le facevo male, io dicevo che una vacca come lei chissà quanti ne aveva presi, gli venni dentro e mi svuotai completamente. Mi distesi col fiatone e lei se lo prese in bocca e ripuli tutto dai suoi e i miei umori, si alzò e mi ordinò di seguirla in bagno, si sedette sulla tazza e pisciò quando si alzò mi disse di pulirla prima con la lingua e poi con la carta, dopo le feci un bidè, mi lasciò in bagno dicendomi di lavarmi, fatto tornai in camera, lei era ancora nuda mi fece segno di sdraiarmi e guardandomi il cazzo mi disse che ero stato favoloso e che da adesso avevo due padrone e di leccarle la figa, io ubbidii facendola godere, mi fece alzare e dopo aver toccato e baciato quello che adesso chiamava il suo cazzo mi disse di rivestirmi ed andare. Quando uscii capii di essere nei guai ero il servo di due puttane che avevano sempre voglia di scopare, questa è stata la prima scopata con mia zia se volete vi racconterò il seguito fatemi sapere
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Categorie: Incesti