Era giornata di mercato ed io salii in macchina per andare a fare qualche acquisto, ma giunto alla fine della stradina di casa, incontrai la signora Anna che era in attesa dell’autobus. Lei appena mi vide, mi chiese dove stavo andando e io le riferii che mi stavo recando al mercato. Cosi che lei mi riferì che anche lei doveva andare al mercato e se potevo darle un passaggio. Io le dissi che poteva salire in macchina, che non era un problema per me, visto che anche io stavo andando li. Durante il tragitto l'impicciona sessantenne, mi fece varie domande, del tipo se avessi la ragazza, come andava con il lavoravo, insomma le solite cose che si chiedono, a cui io risposi con educazione. Una volta giunti li, posteggiai in un posto tranquillo, dove potevo stare sicuro che non mi graffiassero la macchina, perché era un posticino molto appartato e non di passaggio. La signora Anna mi ringraziò e mi diede il suo numero di telefono, in modo da poterla avvisare quando andavo via, così lei avrebbe potuto nuovamente usufruire della mia gentilezza. Ci separammo e ognuno andò per la sua strada, dopo aver speso un po' di soldi, mi recai verso l'auto e dopo aver posato le buste della spesa, chiamai la signora Anna. Lei mi rispose subito supplicandomi di aspettarla cinque minuti, che sarebbe giunta tra pochissimi minuti, cosi chiusi la telefonata e mi misi nell'auto ad aspettarla. Ma La signora Anna non mantenne la sua promessa, perché ci mise più dei cinque minuti, che mi aveva detto per telefono, ma mi fece aspettare per quasi una mezz'ora. Appena la vidi venire verso la macchina, rimasi molto sorpreso dall'impressionante quantità di buste che portava. Così le corsi in contro per darle una mano, prima che rischiasse di cadere e di farsi male. Dopo averla aiutata a caricare la spesa in auto, lei mi guardo con gli occhioni lucidi e si scusò con me per l'attesa. Una volta entrati dentro la macchina, con molta tranquilla, si offrì di ricambiare la mia educazione con un pompino. All'inizio fui un po’ spiazzato dalla sua offerta, pensavo di non aver capito bene o forse che stava scherzando. Quando mi disse che lei era brava a succhiare cazzi e che voleva mostrarmelo. Fui allettato dalla sua proposta altamente eccitante, per il luogo in cui ci trovavamo così accettai subito. La signora Anna, tutta raggiante per il fatto che avessi accettato la sua offerta, si guardò prima intorno, per vedere se ci fosse qualcuno che la potesse vedere mentre mi spompinava. Con molta naturalezza si voltò verso di me e mi aprì i bottoni del pantalone, che poi abbasso fino alle ginocchia, per poi poggiare le sue dita sul mio slip, già deformato dal cazzo che prendeva vigore in modo incontrollato. La signora Anna mi massaggio con il palmo della mano, il mio cazzo che continuava a crescere dentro i miei slip. Con naturalezza lo tirò fuori, ammirandolo tutta compiaciuta e stupita per quanto fosse grande. La vecchia signora, poggiò tutte e due le sue mani sulla mia asta. Guardandomi da vera puttana, le strinse intorno con molta forza per poi iniziare a muoverle su e giù. Con esperta maestria mi stava donando una fantastica sega, preludio di ciò che mi avrebbe fatto dopo. Il mio cazzo sotto le sue dita crebbe ancora di più. Una volta essersi resa conto che volevo che andasse avanti, si spostò ancora di più verso di me e dopo aver dato un’ultima occhiata, fuori dai finestrini della macchina, si abbassò con la testa in mezzo alle mie gambe. Appena si trovò la testa del mio cazzo, davanti alle sue labbra, coperte da un vistoso rossetto rosso fuoco, cacciò la sua lingua fuori e iniziò a leccarmi la testa del cazzo, come se fosse un gelato. Iniziò poi a darmi dei baci lungo l'asta, lasciando l'inconfondibile segno del suo rossetto. Ma la signora Anna, era intenzionata a farmi godere. Così si tirò un po' su, apri la sua bocca e scese sulla testa del mio cazzo, fino a che lei si trovò tutta la testa dura del mio cazzo in bocca. Iniziò a far saettare la sua frenetica lingua sopra, per poi iniziare ad ingoiare poco alla volta, tutta la lunghezza del mio cazzo, operazione che nonostante l'impegno che metteva, le fu impossibile visto le dimensioni. Così con costanza iniziò ad andare su e giù con la testa e nonostante io cercarsi di farla fermare per non essere visti, da delle signore che stavano passando in quel momento, a qualche metro dalla macchina. Lei continuo, anche quando le due signore si avvicinarono tutte incuriosite, per vedere quello che stava accadendo nella mia macchina. Le due signore tutte divertite mi salutarono ed io ricambiai il saluto. Le due vennero dal mio lato e mi chiesero di abbassare il finestrino e si presentarono dandomi la mano. Vistò l’età della signora Anna, mi chiesero se fosse mia madre, ma io le smentii e gli dissi loro che era una mia amica. Le due strane signore, presero i loro cellulari e iniziarono a fare delle foto, di quello che stavamo facendo, mentre la signora Anna continuò con determinazione a succhiarmi il cazzo. La feci fermare per un attimo, e le tirai il cazzo fuori dalla bocca, per mostrarlo alle nostre due spettatrici. Le signore lo videro tutte compiaciute, e mi fecero i complimenti per le dimensioni. Ma una di loro che era più sfacciata, dopo aver fatto la foto allungo la mano dentro e lo impugno. La signora lo teneva stretto alla base, muovendolo come uno scettro. Ma poi non contenta, infilo la testa dal finestrino aperto, poggiando le sue labbra spalancate, sulla testa del mio cazzo. La signora inizio a succhiare il mio glande, con molta foga. Nel frattempo la sua amica, prese a farle delle foto tutta divertita, riferendole che le avrebbe mostrate al marito e ai figli che la stavano aspettando a casa. La signora Anna che era al mio fianco, inizio a essere gelosa sul fatto di dividere il mio cazzo con quella sconosciuta. Cosi dopo aver provato a farla fermare verbalmente, provo con le forze tirandole su la testa dal mio pube. Il mio cazzo schiocco fuori, e la signora divertita per l’ingordigia, si mise a ridere insultando la signora Anna. Ma lei ignorando le sue parole, si rituffo sul mio cazzo e riprese a succhiarlo con foga. La chioma dei suoi capelli castani, si muoveva su e giù tra le mie gambe. E Lei per rendere l’esperienza più bella, si era anche aperta la scollatura e tirato le tette fuori. Cosi ogni tanto alternava le sue esperte succhiate, con un tuffo del mio cazzo tra le sue tettone.
Fino a che mi portò al massimo del piacere e con un impeto incontrollabile le sburrai in bocca. Lei mando tutto giù avendo cura una volta finito gli spasmi del mio cazzo, di pulirmi per bene tutto il mio cazzo. Una volta finito il suo abile lavoretto con la bocca, si tirò su con uno sguardo da vera puttana e con le sue sue labbra imperlate dal mio bianco sperma, mi chiese se mi era piaciuto come mi aveva spompinato. Io le risposi che mi aveva mostrato, in modo molto eloquente i suoi lunghi anni di esperienza. Intanto anche le due signore, si complimentarono con lei, per lo spettacolo che aveva dato loro e dopo aver fatto le ultime foto al mio cazzo libero se ne andarono. Così tutto svuotato mi tirai su i pantaloni, mentre la signora Anna si ripuliva le labbra, e si rimetteva le tette nella scollatura. Una volta partiti accompagnai la signora Anna, a casa sua ringraziandola per la sua bravura con la bocca.
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Categorie: Esibizionismo