07/1272018

ti racconto il sogno che mi ha fatto svegliare questa notte e non mi ha fatto più dormire.
Sono circa le 18:00 quando torno a casa dopo aver lasciato nostro figlio dai nonni, resterà con loro tutto il weekend. Entro e subito incontro Davide, marito della tua amica Vittoria, mi dice che vi state preparando per la serata e che siete in camera da letto. Cerco di fare quattro chiacchiere ma lui è impegnato a seguire chissà cosa sul suo tablet. Vi raggiungo in camera, chiedo permesso ed entro, quello che vedo mi lascia piacevolmente sorpreso, Vittoria sta spalmando di crema idratante il tuo pube e la tua vagina appena depilata, mentre lo fa vi sorridete, tu le chiedi di passarti gli slip ma lei ti propone di provare ad uscire senza, neanche lei le ha e dice essere una bellissima sensazione. Ci salutiamo come nulla fosse, lei mentre si avvicina elogia la morbidezza della tua patatina. Finisci di vestirti, indossi l’abito della festa dei tuoi trent'anni, la dieta e la palestra di questi ultimi tempi lo farebbero cascare a pennello se non fosse per l’impossibile tentativo di farci stare il risultato della recente mastoplastica. Il tuo nuovo, grosso, turgido ed abbondante seno sembra voler scoppiare fuori dal top in ogni momento.
Dopo più di 40 minuti siete finalmente pronte, scollate, in gonna e senza mutande, truccate in maniera semplice ma decisa, siete due belle milfone, sui vostri tacchi, con i seni in evidenza, le labbra rosse…
Decidiamo di uscire con la nostra macchina, ci dirigiamo verso una locale frequentato da universitari, a bordo piscina ordiniamo pizza e vino:
“così senza mutandine e con questa arietta fresca mi sento la patatina tutta frizzante” dici, Vittoria replica “di’ la verità sei anche un po’ bagnata eh?”, tu di tutta risposta allarghi le gambe, ti passi due dita fra le cosce e poi me le metti in bocca: “che dici? sono bagnata?”
Le tue dita erano zuppe dei tuoi umori caldi e densi e sapevano di pesca.
Io sento il mio pisellino, già più che smosso da tutta la situazione, sobbalzare, diventare durissimo, “sei buonissima” rispondo ma non riesco a dire altro, voi ridete, Davide è sempre preso dal suo tablet.
La serata continua tra chiacchiere ed assaggi, i camerieri e gli avventori del bar si perdono nelle vostre scollature, voi ammiccate, vi guardate intorno e bevete vino.
Sul bordo opposto della piscina è cominciata da un po’ una festa di universitari, ballano e bevono, Vittoria si alza, ti prende per mano invitandoti a buttarti nella mischia, tu alzandoti mi guardi e sorridi.
Siete in mezzo a quei ragazzi, saranno una trentina fra i 22 e i 25 anni, ballate fra voi, Vittoria ogni tanto fa per alzarti la gonna, per aprire lo spacco, si intravede qualcosa. Due ragazzi si avvicinano a voi offrendovi dei cocktail, sorridete, ballate, vi dite qualcosa all’orecchio. Voi un po’ brille, loro visibilmente a caccia.
Gradualmente le cose si scaldano, siete sempre più vicini, parte qualche palpatina, tu dici qualcosa ad uno di loro indicandomi, poi salutate, sorridete, senza distogliere il contatto visivo fra noi, la sua mano destra scivola lungo il tuo corpo, sulla coscia, poi, attraverso lo spacco s’insinua fra le tue cosce, accarezza e massaggia la tua patatina, la tua espressione è tra l’estasi e l’imbarazzo mentre accarezzi il suo braccio destro, i tuoi occhi sono socchiusi, lui guardandomi porta l’indice e il medio della mano destra alla tua bocca, tu li succhi e pulisci tutto.
Il mio pisello è durissimo, quasi vengo alla vista della mia mogliettina così eccitata, così preda di quel ragazzino.
Dal tavolo vi osserviamo, Davide si è finalmente reso conto che stava accadendo qualcosa, vi guardiamo ballare e dimenarvi fra quei ragazzi, voi due splendide e porche quarantenni in mezzo agli ormoni impazziti di quei ragazzi, i vostri corteggiatori vi marcano strette, alti e piuttosto palestrati, uno biondiccio tiene da dietro Vittoria, sicuramente col cazzo già duro lo struscia su di lei mentre ballando la palpa ovunque, l’altro con i suoi capelli neri un po’ lunghi e le spalle larghe ti stringe al suo petto, schiaccia la tua nuova quinta mettendo alla prova la tenuta del top. Di tanto in tanto i nostri sguardi s’incrociano, mi sorridi maliziosamente, io eccitatissimo immagino quando torneremo a casa così eccitati.
Sono ormai le 23:30, smetti di ballare, ti avvicini a me, un po’ barcollando per l’alcool e per la tensione erotica di quei balli, poggiando le mani sul tavolo mi dai un bacio sulle labbra, poi rivolgendoti anche a Davide ci dici di andare a casa sua, ci farete sapere voi quando tornare, ci saluti e torni a ballare.
Sono a casa di Davide in attesa di tue notizie, è ormai l’1:30 quando ricevo un tuo messaggio, - siamo a casa, ci facciamo una spaghettata e poi a letto, Vittoria resta quì, ci sentiamo domani mattina - segue la foto della tavola apparecchiata per 4. Provo a chiamare ma lasci squillare il telefono senza rispondere, spiego la cosa a Davide che, senza scomporsi mi risponde che mi faceva vedere la camera degli ospiti.
Incredulo ed eccitatissimo ripenso a quanto accade, tu e Vittoria, mezze ubriache, senza mutande a casa con due ragazzini arrapati, vorrei essere una mosca per vedere cosa succede, ne parlo con Davide che intanto ha ricevuto una foto di Vittoria che in ginocchio sta succhiando il grosso cazzo del bindino, sullo sfondo ci sei tu intenta a cucinare, nuda e con le mani dell’altro ragazzo che strizzano le tue tettone sporche di olio. La visione di quella foto nel tablet è insostenibile, Davide tira fuori il cazzo e comincia a segarsi, io faccio altrettanto, mentre ci compiaciamo delle nostre porchissime mogliettine, veniamo schizzando sullo schermo.
La nottata è trascorsa insonne, pensieri e numerose seghe hanno allontanato il sonno, è ormai mattina, dopo il caffè decido di chiamare, al telefono risponde un uomo, “ciao, sono Piero, tua moglie adesso non può rispondere, è in doccia, con Salvo” mentre lo dice non posso fare a meno di toccarmi, mi scappa un gemito, “fai bene a segarti, vedessi come’è brava a succhiare la troia!”
Sono le 12:00 quando ricevo un tuo messaggio in cui mi chiedi se tornando posso comprare il pane.
Quando rientro sei sola, indossi un leggins e una maglietta, mi saluti con un bacio e mi chiedi di darti una mano ad apparecchiare la tavola, pranziamo come se nulla fosse, sei radiosa, rilassata, soddisfatta e serena, le imprese notturne ti hanno giovato, penso.
Dopo pranzo siamo sul letto, una notifica sul mio cellulare mi avverte che sono stato aggiunto in un gruppo, è formato da me e Davide, da Vittoria da te e da Salvo e Piero, sono questi i nomi dei due ragazzi conosciuti la notte prima. Cominciano ad arrivare foto e video della nottata e della mattina, mentre eccitato ed incredulo osservo quei corpi nudi tu, accanto a me sul letto continui a condividere i file dal tuo cell, poi, sfili il leggins, ti alzi e ti metti a cavalcioni sul mio viso, strofinando la tua figa sul mio viso mi ordini di leccare, intanto commenti i video e le prodezze dei due ragazzi.
“hanno 23 anni, Salvo, il brunetto che mi ha abbordata al locale mi ha letteralmente sfinita, mi ha presa non so quante volte, dappertutto, il suo pene è bellissimo, grosso e lungo, duro e infinito... “ dicevi mentre muovevi il bacino “amore, è stato bellissimo, erano due tori impazziti” mentre dicevi questo ti spostavi per prendere il mio cazzo durissimo in mano, lo baci, poi ti metti sopra di me per fare l’amore, veniamo insieme, ci abbracciamo e baciamo teneramente più innamorati che mai.
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