Voglio raccontarvi cosa è successo ad una mia amica, lei è un po’ più grande di me, è sposata e ha due figli, vive in un paesino in montagna, il marito lavora a Milano e la raggiunge tutti i fine settimana, i nomi sono, chiaramente, di fantasia ma i fatti sono realmente accaduti, ve la racconterò come lei l’ha raccontata a me una sera dello corso inverno; prima però è bene ve la descriva e vi descriva la situazione, allora Daniela ha una quarantina d’anni, è alta 1 metro e 60,mora con i capelli corti, pesa una cinquantina di kili, un bel fisico, nonostante l’età. Una quarta di seno, come dice lei, insomma una bella donna nonostante abbia avuto due figli, il marito Paolo è 10 anni più vecchio, io lo conosco, circa 1 metro e 70, circa 85 kili, il classico rapporto, ogni tanto a letto, una volta al mese per una decina di minuti, lui sopra lei sotto, finito.

Sono Daniela, ho 40 anni e il mio è un matrimonio tranquillo, fin troppo, non usciamo dai soliti canoni, io non credo di aver mai visto mio marito nudo, quando lo facciamo è sempre con la luce spenta e, come al solito, dopo qualche bacetto lui mi viene sopra e dopo una decina di minuti tutto è finito, non ho mai dato troppa importanza al sesso ma quando le mie amiche mi raccontano delle loro avventure io quasi non capisco neanche di cosa parlano, una volta ho anche deciso di rasarmi completamente e quando è arrivato in camera ho acceso la luce, lui………...l’ha spenta.
Lavoro in un ristorante in montagna, sono chef de rang, in parole povere caposala del locale, gestisco i clienti, prendo le comande, curo che le cameriere facciano il loro dovere e curo anche i rapporti con alcuni fornitori, ricevo spesso avances dai miei clienti ma non ho mai pensato di tradire mio marito, poi ho anche due figli ormai grandi, come potrei ? Pensavo.
2 anni fa ho conosciuto Sandro, è uno dei nostri fornitori, ha un allevamento di mucche e ci fornisce il formaggio ed il burro che usiamo al ristorante, ha qualche anno più di me ed era appena tornato dall’estero per occuparsi appunto dell’allevamento di famiglia, aveva lavorato nei paesi arabi, in africa, in russia facendo il carpentiere, è sempre stato molto gentile e, qualche sera, con il suo pick up mi ha accompagnato a casa che dista solo un paio di kilometri dal locale.
Vivo in montagna e mi piace passeggiare nei boschi, cercare funghi, le lumache e le rane che poi usiamo anche al ristorante, ed è così che è cominciata, un giorno mi stavo arrampicando su un sentiero nei campi che d’inverno vengono usate per le piste da sci, d’estate, invece, vista la presenza di alcune malghe, il comune permette agli allevatori di farci pascolare le mucche allo stato brado, infatti Sandro è uno di quelli che ce le porta ed usa una delle malghe per dormirci d’estate e farci il formaggio; mentre camminavo è scoppiato il solito temporale estivo, una specie di bomba d’acqua, mi sono messa a correre tenendomi lontano dagli alberi e sono arrivata ad una malga, era proprio quella di Sandro, lui però non c’era, ma la porta non era chiusa a chiave e sono entrata, dopo aver visto che ero sola, mi sono spogliata dei vestiti che erano fradici e poi ho acceso il fuoco nel focolare che lui usava per fare il formaggio per asciugarli e mi ci sono messa davanti per asciugarmi anch’io, mentre ero piegata in avanti con le mani verso il fuoco è arrivato Sandro, anche lui tutto bagnato, ho cercato subito qualcosa per coprirmi ma non ho trovato niente, allora sono rimasta girata di schiena scusandomi con lui per l’intrusione e spiegandogli perché ero li, lui ridendo mi disse di non proccupermi, però che anche lui era bagnato e doveva spogliarsi e così fece, io rimasi girata per non guardare e, dopo poco lui arrivò dietro di me con un lenzuolo che mi mise sulle spalle per permettermi di coprirmi, così mi girai e vidi che anche lui aveva un asciugamano intorno alla vita, devo dire che, nonostante la penombra mi resi subito conto dei muscoli e del torace possente e ben strutturato di Sandro, probabilmente frutto del duro lavoro in cantiere degli anni passati, poi lui preparò il caffè che ci voleva proprio, e parlammo del più e del meno per una mezzora, però pensavo sempre al fatto che lui mi aveva visto nuda, chissà cosa aveva pensato, comunque mi feci coraggio e tornai sull’argomento e lui mi rispose che aveva pensato solo che ero molto bella e che lui lo sapeva già ma ne aveva avuto la prova.
Cominciai a fargli domande più personali, come mai era solo, ecc lui rispose senza problemi, mi disse che era molto impegnato con l’azienda e che quindi non ne aveva il tempo, allora, sempre più sfrontata gli chiesi come facesse senza…………. E lui molto candidamente rispose che ogni tanto scendeva in valle e andava con qualche prostituta; poi fu il mio turno di rispondere, perché anche lui, a questo punto, si sentì autorizzato a farmi qualche domanda più ….. personale e lì mi lasciai andare sfogandomi, dopo di che lui mi prese il viso tra le mani, mi diede un bacio sulla fronte e mi disse che era davvero un peccato che una donna come me non potesse dare sfogo alla proprio sessualità annullandosi così come facevo, io continuai , a questo punto, raccontandogli del fatto che non avevo mai visto mio marito nudo e che non l’avevo neanche mai toccato, poi mi alzai dicendo che forse i miei vestiti erano asciutti e si alzò anche lui, di fronte a me, ancora mi prese il viso tra le mani ma stavolta cercò e trovò la mia bocca, qualche secondo e…..risposi al bacio, mi strinsi a lui e nel farlo lasciai andare il lenzuolo che finì a terra, quando ci staccammo lui mi guardò, ero nuda davanti a lui e tremavo leggermente, anche lui lasciò cadere l’asciugamano e …..no,mio marito non era così, me ne sarei accorta, mi venne ancora vicino e mi prese per mano, aveva steso una coperta per terra davanti al camino e mi guidò verso di essa facendomi prima inginocchiare e poi sdraiare sopra , poi le sue mani calde e forti sul mio corpo, la sua bocca che bruciava sulla mia pelle, mi baciò dappertutto, mi accarezzò il seno, mi mordicchiò i capezzoli, poi le sue dita andarono tra le mie gambe, il mio sesso si allargò mentre le sue dita vi si insinuavano, poi fece una cosa incredibile, per me, tenendomi le grandi labbra aperte con le dita vi entrò con la lingua, mi inarcai per il piacere che non avevo mai provato, Dio come era bello, andò avanti così per parecchio tempo, ogni tanto ci baciavamo e gustavo il mio sapore sulla sua lingua, steso di fianco a me sentivo la sua erezione prepotente contro la mia gamba, lui si accorse che muovevo la gamba strisciando sul suo pene e allora mi prese la mano e la portò ad impugnarlo, non l’avevo mai fatto, mio marito era stato il mio primo uomo 22 anni prima e non me l’aveva mai fatto fare, comunque cominciai a segarlo come immaginavo si facesse, lui mi dava il ritmo e, nella mia mano lo sentivo crescere ed indurirsi, mamma mia, era davvero grosso e lungo, no, sicuramente mio marito non l’aveva così me ne sarei accorta, nonostante tutto.

ad un certo punto si sdraiò sulla schiena e mi fece salire sopra di lui, mi disse che così mi sarebbe piaciuto di più, ero bagnatissima, la punta del suo pene striscò sulle mie grandi labbra che erano già dischiuse per accoglierlo, mi calai lentamente, aiutata dalle sue mani sui miei fianchi, con una certa trepidazione, quasi mi mancava il fiato mentre mi penetrava , era bellissimo e la sensazione del mio corpo che accoglieva avviluppandolo quello strumento di piacere fu indescrivibile, ed io ero grata a Sandro che mi permetteva di provare quelle sensazioni, era caldo e mi sentivo al sicuro e non preoccupata di quella spada conficcata nella mia carne, poi cominciò a muoversi, anzi, a sollevarmi e lasciarmi andare , avevo le mani sul suo petto che sentivo altrettanto sodo, mentre le sue sulle mie chiappe coadiuvavano ed accompagnavano il mio movimento, ogni tanto mi fermava ed era lui che spingeva col bacino per entrare più profondamente, sentivo la punta del suo cazzo strisciare contro il mio utero, il dolore però non faceva che aumentare la mia sensazione di piacere, fu incredibile, lunghissimo, fino a che lo sentii irrigidirsi sotto di me e poi mi spinse verso l’alto uscendo dal mio corpo e i suoi schizzi caldi colpirono la mia pelle, mi sdraiai completamente sopra di lui e ci baciammo. Rimanemmo così abbracciati per tutto il pomeriggio, facendo ancora l’amore e poi mi riaccompagnò a casa che era buio, quella fu la prima volta e la prima lezione, un'altra volta vi racconterò il seguito.
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