Erano ormai 2 anni che eravamo felicemente sposati, lavoravamo tanto, ed ogni tanto ci piaceva concederci un weekend in qualche capitale europea. Lei essendo del sud est asiatico, non conosce molto il vecchio continente, cosi ogni volta che si presentava l'occasione, partivamo per una nuova meta.
Partimmo um venerdi mattina di giugno, una volta atterrati, ci recammo direttamente alla stazione dei taxi per il transfer in hotel.
Sistemati in camera, doccia veloce, e subito uscimmo a visitare la città, e senza nemmeno renderci conto erano le 8 di sera. Decidemmo di rientrare in hotel, abbastanza stanchi, ma non volevo sciupare la notte in quella magnifica città, proposi allora di andare a bere giusto qualcosa in un pub senza allontanarci troppo. Lyn accettò, e ci preparammo.
Lei indossò i suoi soliti tacchi alti ed un vestitino chiaro che risaltava la sua pelle scura tipica della sua terra di origine.
Ci mescolammo tra la folla del centro ed entrammo nel primo locale, abbastanza pieno, ci posizionammo ad uno di quei tavoli con le sedie alte. Dopo nemmeno un ora, tra wisky, rum e non ricordo cos'altro, eravamo gia ubriachi. Lei ballicchiava, ricordo, bella come sempre, tanti uomini la mangiavono con gli occhi. Ad un certo punto sento dietro di me, un uomo che si fa spazio tra la folla, e mentre si dimena per farsi spazio, appoggia il suo pacco sul mio culo mi poggia una mano sul fianco e si avvicina al nostro tavolo.
Ci chiese se ci dava fastidio se si fosse unito al nostro tavolo, poiche non erano presenti altri tavoli disponibili. Lyn lo invitò a restare senza problemi.
Era un uomo sulla cinquantina quasi il doppio della nostra età, robusto di bell'aspetto, con un po di pancia.
Iniziammo a chiacchierare, e subitò nacque un buon feeling tra loro 2, dato che tra una birra e un wiskey saltò fuori che lui era stato spesso nellà città natale di Lyn.
Mentre parlavano, mi limitavo ad ascoltare per lo più, sento il suo pacco appoggiarsi sulla mia mano, e la cosa, nel mio più totale imbarazzo, non mi lasciò indifferente. Era stranamente eccitato, e lo sentivo lentamente spostare il suo pacco sulla mia mano, a destra e a sinistra, lentamente, mentre continuava a parlare con mia moglie. Provai piacere a sentire il suo gonfiore, non levai la mano, ne lui si spostò. Era una situazione imbarazzante, ero appoggiato ad un tavolo, a palpare il cazzo di uno sconosciuto, e con mia moglie di fronte. Nonostante, non so perche, la cosa mi stava piacendo, sentivo un brivido dietro la schiena, che mi attraversava il corpo fin sotto le palle.
Poi mi spostai. Cosa stavo facendo mai? Era assurdo tutto ciò.
Li lasciai ed andai in bagno per cercare di alleviare quello strano eccitamento che mi attraversava il corpo. Una rinfrescata al viso, e ritorno al mio posto, deciso a salutare, e cosi fù. Bernard ci salutò e noi ci avviammo verso l'uscita.
Rientrammo in camera e nemmeno il tempo di appoggiarmi sul divano, che Lyn gia aveva messo le sue mani nelle mie mutande, si piega sulle gambe, estraendo il mio cazzo dai pantaloni, e inizia uno dei suoi maestrali pompini, immancabile svuotamento di palle dopo le sbronze,  e succhiò con maestria da navigata succhiacazzi. Mentre lo pompava però pensavo al cazzo di Bernard e fu pensando al suo cazzo gonfio che svuotai le mie palle nella calda bocca di mia moglie.

L'indomani mentre nel pomeriggio rientravamo in hotel, dopo aver visitato il famoso quartiere a luci rosse, mia moglie mi dice di aver ricevuto un whatsapp da Bernard, chiesi spiegazioni, di come avesse potuto avere il suo numero, e mi spiegò di essersi scambiata il numero con lui quando la sera prima mi recai al bagno.
Il messaggio diceva: "ci siete stasera per un paio di drink, in un pub che conosco?" E la risposta di lyn " non mancheremo" senza nemmeno interpellarmi.
Seppur imbarazzato, mia moglie aveva gia confermato che ci saremmo stati, e non mi opposi piu di tanto.
Lyn mi baciò e mi ringraziò.
Qualche ora dopo, ci presentammo al locale, in pieno quartiere a luci rosse, Lyn come suo solito non passava inosservata indossando una camicetta bianca mettendo in risalto il suo seno, e pantaloncini di jeans che lasciavano ben poco all'immaginazione.
Bernard era già li al tavolo che ci aspettava, con una bottiglia di rum.
Saluti di rito, mi strinse la mano, e abbraccia mia moglie facendo scivolare la sua manona sui pantaloncini di mia moglie che lo salutò affettuosamente.
Era un ambiente molto friendly, tanti giovani, e bella musica.
Non passò molto che ci fu servita la seconda bottiglia di rum. L'alcool anche quella sera cominciava a farsi sentire.
Ad un certo punto Bernard invita mia moglie a ballare, e mentre si incamminano mi chiede "posso?"
Guardai mia moglie che sembrava abbastanza lucida nonostante i fiumi di rum, e dico a Bernard: "Prima la inviti e poi me lo chiedi" sorridendo, "va bene, finisco il bicchiere, e poi io e mia moglie rientriamo" lui rispose facendo un cenno d'intesa.
Mi ritrovai dunque da solo al tavolo consumando il mio rum, stranamente pensando alla sera successiva, a quando toccai il cazzo di Bernard. Mai avevo pensato di toccare un cazzo ed addirittura eccitarmi, prima di quella volta, mentre talvolta li osservavo ridere e ballare. Bernard si riavvicinò al tavolo: "che porca tua moglie" rimasi per un attimo sorpreso e gli dissi: "scusa?", e mi mostrò il reggiseno di mia moglie poggiandolo sul tavolo: "la mogliettina sta dando spettacolo, guarda! Li sta facendo eccitare, cosi come ha fatto con me" e porta la mia mano sul suo pacco durissimo. Di nuovo quella sensazione, non sapevo cosa mi stesse succedendo ma carezzavo il cazzo duro di Bernard mentre sorseggiava il suo rum, e mi piaceva, non sapevo perche, ma mi piaceva. Avrei voluto mettere la mano nelle mutande ma non lo feci, ero troppo imbarazzato.
Mi ferma la mano e mi dice: " andiamo a bere in camera mia!" Rispondo "non posso, mia mogl" lui mi ferma "ascolta, tua moglie, come vedi, fa la zoccola in mezzo a 2 sconosciuti, la troietta è calda, quindi valla a prendere, ridagli sto cazzo di reggiseno e venite da me."
Resto bloccato per alcuni secondi, lui si alza e si dirige verso mia moglie afferrandola per il braccio, e dirigendosi verso me dice "andiamo a bere qualcosaltro da me" e si infila il reggiseno di mia moglie in tasca, lei mi guarda, con occhi non troppo lucidi, e mi sorride. Ero ubriaco, eccitato, spaventato, imbarazzato.
Ci avviammo verso l'uscita, alquanto ubriachi, uscimmo dal locale, ed io e mia moglie seguimmo Bernard. In 5 minuti di passeggiata avrò avuto 2000 pensieri per la testa, mi chiedevo che cazzo stavo facendo, dove stavo andando, e guardavo lei altrettanto ubriaca, ma semplicemente tranquilla che mi teneva la mano e seguivamo insieme quel semisconosciuto.
Arrivammo nella hall del suo hotel nei pressi dell'ascensore, e lui mi guardava come per rassicurarmi, ed era molto rassicurante, sicuro di se.
Aveva una camera enorme, ci fece accomodare sul divano ed ordinò da bere, ancora.
Si levò le scarpe e prese posto alla mia destra mentre Lyn sedeva alla mia sinistra. Questione di secondi ed il campanello suonò. Lui con fare autoritario e deciso chiamò Lyn a se, sfilò il portafogli dalla sua tasca, mise dei soldi tra le mani di mia moglie e "piccola, va a prendere la bottiglia che ho ordinato per favore" e gli da una pacca sul sedere per farla sbrigare, davanti ai miei occhi increduli. Lyn si diresse alla porta e Bernard si levò la cintura e si slacciò i pantaloni, afferrò la mia mano e me la pose sulle sue mutande dicendo "che zoccoletta ubbidiente ti sei sposato".
Ero completamente disorientato, avevo il cazzo di Bernard in mano, mia moglie che si comportava in modo del tutto accondisciente nei confronti di lui, e stava per trovarsi davanti agli occhi il marito menare il cazzo di un altro uomo.
E cosi fu, sentivo i il rumore dei tacchi avvicinarsi passo dopo passo, fino a quando lo stesso rumore fu sostituito dal suono del fondo della bottiglia poggiare sul tavolino di vetro dove Bernard tra l'altro poggiava un piede, e la mia mano nonostante la presenza di mia moglie diventava sempre piu curiosa e sicura di se. Incrociai lo sguardo di mia moglie per pochi istanti e provai vergogna ed imbarazzo, ritirai lentamente la mano da quel cazzo in tiro, che le mutande, ormai, non riuscivano piu a contenere, mia moglie mi sorrise maliziosamente, come compiaciuta di ciò che si presentava dinnanzi a lei. "Dai tesoro, i bicchieri non si riempiono da soli, prendine 3 che facciamo un brindisi, e non fare troppo casino con quelle scarpe da zoccola, o le levi o impara a camminarci su" disse verso Lyn, "ok, scusa Bernard" replicò lei dirigendosi verso il comodino.
"Me lo hai fatto gonfiare tutto" disse rivolgendosi a me, tirando fuori il cazzo dalle mutande e scappellandolo lentamente.
Ero completamente fuori di me, perso ogni minimo di controllo, non sapevo cosa fosse giusto e cosa fosse sbagliato. Mai in vita mia avevo toccato un cazzo, e lo stavo facendo in presenza di mia moglie, come se il tutto fosse ordinaria amministrazione.
"Ti da fastidio? Se vuoi smettere puoi dirmelo" rivolgendosi a me, non risposi mala mia mano afferrò il suo cazzo duro e cominciai a segarlo. Lyn versò il rum nei tre bicchieri noncurante della situazione, passò un bicchiere a Bernard, ed uno a me e bevemmo tutti e tre in un sol sorso, mentre non mollavo la presa.
"Dai Lyn, riempi sti cazzo di bicchieri" rivolgendosi a mia moglie, che ancora obbedì senza esitazione.
Intanto sentivo la pressione della sua mano spingere la mia testa verso il basso, fino a portarmela sulla sua pancia ad un palmo dalla sua cappella gonfia ed io che ero intento ora a massaggiare le palle. Sentiì i loro due bicchieri fare un ulteriore brindisi mentre miavvicinavo sempre più a quel corpo venoso, sentivo l'odore della sua intimità ad ogni scappellamento. Li sentivo sorridere e sorseggiare.
Bernard quindi muove il suo culo verso l'alto, e me lo spinge sulle labbra "apri dai, bravo" sussurrava, apro leggermente la bocca, come chiesto e tirai fuori la lingua per testare il sapore della cappella che spingeva, nello stesso istante in cui lui tira mia moglie verso di se, le infila due dita in bocca, e lei comincia a limonare con le sue dita senza vergogna alcune nei miei confronti, poi tira le dita fuori, gli molla un buffetto sulla guancia, afferra i suoi capelli e la tira a se facendola barcollare sui tacchi e gli infila la lingua in bocca.
Sentivo le loro lingue scambiarsi la saliva e qualche buffetto che ogni tanto lui mollava a mia moglie. Sentivo il suo cazzo pulsare, e, nonostante non mi piaceva quell'odore, lo feci entrare nella mia bocca rassegnandomi a lui, e a tutta la situazione che si era creata.
Stavo pompando il suo cazzo. Pompavo il cazzo di uno sconosciuto che limonava mia moglie.
"Bravo" mi son sentito dire per 3 volte mentre andavo su e giu sul suo cazzo gonfio.
"Togliti i vestiti, ma lascia su quei tacchi da zoccola, piccola" esordì Bernard, Lyn mi guardò e piu indugiava piu mi sentivo piccolo, ma mi piaceva sentirmi dire bravo, provavo invano a farlo entrare tutto in bocca solo per sentire quel bravo.
"Che stai aspettando? Non hai sentito cosa ti ho chiesto?" Sempre nei confronti di mia moglie, che prontamente obbedì.
L'imbarazzo, era sempre maggiore, mia moglie era ora nuda davanti a lui,  ma l'eccitazione prese il sopravvento su tutto, annientando la ragione.
"Che bravi i giovani di oggi" mentre teneva la mia testa ferma con una mano e muoveva il bacino prendendomi a colpi di cazzo in gola, ogni affondo sembrava mi aprisse la testa per quando andasse a fondo, fisicamente mi stava scopando la gola, ma in realtà mi stava letteralmente fottendo il cervello, annullando quei pochi spiccioli di dignità che erano rimasti in me.
Non riuscivo piu a contenere il suo cazzo, cominciai a sentire come dei crampi alla bocca, non tanto per la lunghezza, che era leggermente piu lungo del mio, ma per la larghezza, che gli dava una figura imponente.
Mi ritrovai d'un tratto, mia moglie piegata sulle gambe, indossando, su richiesta del porco, soltanto i suoi tacchi neri.
Non capivo nulla, volevo soltanto sparire dalla vergogna che provavo, dalla considerazione che mia moglie potesse avere di me dopo che tutto ciò fosse finito.
Ma si aprì un sorriso sul suo volto guardandomi alle prese con quel pezzo di carne, un sorriso complice, compassionevole che mi rincuorò e allo stesso tempo mi fece capire che quella situazione non sarebbe terminata in breve tempo.
Quel sorriso mi riportò indietro nel tempo, ricordandomi a tutte le volte che la stuzzicavo facendo sesso, di immaginare un terzo, di non essere soli nella nostra intimità, e che lei solo in parte maliziosamente assecondava senza mai darmi una risposta concreta.
Quel sorriso era la sua risposta.
Cominciò a carezzargli i coglioni, salendo delicatamente sulla base del sesso di quel porco arrapato, pian piano sentivo tirarlo fuori dalla mia bocca lasciando posto alle mani di mia moglie, fin quando fu tutto suo
"Ora ci divertiamo" esclamò il porco, scolandosi ancora un altro bicchere in tutta fretta e posandolo con forza sul tavolo, a tal punto da far capovolgere gli altri 2 bicchieri.
Ricordo ancora oggi perfettamente le mani di mia moglie attorno al suo cazzo, le sue unghie rosse non riuscivano a toccarsi l'una con l'altra, mentre andava su e giu, e guardavo, ammiravo quella scena sempre sognata nei miei sogni, ma che non mi aspettavo di viverla in questo modo.
"Ti stai eccitando vero?, sei duro? " mi diceva, e poi "Lyn, tira fuori il cazzo di tuo marito, non sembra dispiaciuto, controlla tu stessa.." e lei cosi fece, mi spostò le mutande quel poco che basta per farlo rimbalzare fuori dalle mutande.
Rideva forte Bernard, scappellandosi il cazzo ripetutamente, e mia moglie china sulle gambe di fronte col mio cazzo duro in mano.
Cominciò a colpire le labbra di mia moglie col cazzo come se fossero piccoli buffetti, quando intravidi sulla gamba destra mia moglie una goccia scorrere giu, seguita da un altra subito dopo.
Era evidente che amava la situazione che si era creata, e voltava il viso a destra e sinistra per farsi schiaffeggiare dal cazzo di Bernard.
"Leccami il culo zoccola" nemmeno il tempo di finire la frase, mia moglie era gia intenta ad eseguire gli ordini.
Lui mi guardò e mi strizzò l'occhio accompagnando i movimenti di mia moglie tenendole i capelli, tirandola verso il cazzo e ficcandoglielo in bocca.
"Appena ho visto la tua zoccola ieri, sapevo che me la sarei fottuta entro 24 ore" mi disse.
"Fermati Lyn, non voglio sborrarti ancora in bocca" e la tirò verso di sè per i capelli, le passò un dito sulle labbra, togliendole parte del rossetto "ti piace il cazzo di papi, vero troiq" "Si Bernard" rispose immediatamente mia moglie.
"Brava. Fammi vedere come ti fai scopare da tuo marito" si girò verso di me e con la testa mi fece cenno di andare alle spalle di mia moglie di fronte a lui.
Lo feci.
Entrai come un coltello nel burro, ed iniziai a scoparla forte come non mai, facendola gemere piu volte, sentivo i suoi umori fuoriuscire dalla sua figa, mentre pompava il cazzo di Bernard.
Ho goduto 2 volte nel giro di 5 minuti, a terra era un mare di umori miei e di mia moglie. Il tutto mentre guardavo Bernard fisso negli occhi farsi sbocchinare da mia moglie.
"Vuoi che te la fotto?" Mi disse

Rimasi immobile a guardare lui dritto negli occhi.
"Allora? Vuoi che te la fotto o no?"
Un timido si usci dalla mia bocca, continuando a fissarlo negli occhi. Mi sorrise ancora, alzò la testa di mia moglie che stava letteralmente facendosi scopare la gola e disse "hai sentito zoccoletta, tuo marito vuole che ti fotto. Sei pronta?"
"Si Bernard" disse lei
"Si cosa? Zoccoletta?"
"Scopami, prendimi"
"Che puttana che sei" mentre gli mollava 2 schiaffetti sul viso, si scolò il suo bicchiere di rum, il mio cazzo stava ridiventando duro al pensiero di ciò che stava per accadere.
Bernard poggiò entrambi le mani sulla testa di mia moglie con una violenza assurda, che mi spaventò, e le guidava la testa su e giu sul suo cazzo in un modo violento, colavano fiotti di saliva dalla bocca di mia moglie direttamente sul pavimento dalla violenza in cui il cazzo andava a fottere la gola di mia moglie.
Ero di nuovo in estasi, ammiravo mia moglie alla dipendenza di Bernard fin quando lui stesso cominciò ad emettere suoni di godimento, spinse forte la testa di mia moglie giu, il tutto guardandomi negli occhi, e svuoto le sue palle dritto nella sua gola, continuando a guardarmi fisso.
Mia moglie si dimenava, come se stesso soffocando e mi spaventai a tal punto che dovetti intervenire a spostare le mani di Bernard, che non fece resistenza nel sollevare le mani. Mia moglie fece un sospiro di sollievo facendo un passo all'indietro scivolando sulla sborra che ormai era ovunque a terra.
"Non scopo le zoccolette, mi fanno schifo, ringraziami che l'ho sborrata in gola"
Mia moglie mi guardo impietrita.
Anche io ero senza parole.
"Dai su levatevi dal cazzo" mentre raccoglieva i vestiti di mia moglie e li lanciava verso di lei, che ancora sconvolta corse ad abbracciarmi.
Lui continua irruento raccogliendo i nostri vestiti lanciandoli verso di noi.
"Fuori dai coglioni, non avete sentito?" E ci accompagnava alla porta senza nemmeno farci ricomporre, con mia moglie ancora ricoperta del suo seme un po ovunque.
Ci apre la porta e ci fa uscire semi nudi.
Ci rivestimmo alla meno peggio velocemente, aspettando l'ascensore.
 La porta di Bernard si riapri, lanciò il reggiseno verso di noi senza proferir parola e richiuse la porta di scatto.
Ripuliì mia moglie del seme di quel bastardo in ascensore, e ci dirigemmo verso l'uscita principale senza aprir bocca, e ci dirigemmo sconvolti verso il nostro hotel
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