Sto guardando la tv e penso a quando ero giovane e bella, la vita mi sembrava ancora lunga e ogni mio pensiero era positivo, potevo permettermi di arrivare lontana con la testa con qualunque fantasia.
Ora invece a quasi sessantacinque anni i miei pensieri sono meno fantasiosi, soprattutto da quando sono divorziata da mio marito, e senza figli ed ormai in pensione la mia vita e’ abbastanza monotona.
In tv ci sono tante trasmissioni , con giovani ragazzi che mi fanno impazzire anche perché a livello sessuale le mie fantasie sono ancora tante, come tante sono state le mie avventure.
Mi piace pensare che un giorno qualcuno ci possa provare con me, ed immagino come potrebbe essere la mia reazione;
penso di avere ancora un bel seno visto che la mia quarta abbondante colpisce ancora gli uomini;
Non posso dire altrettanto del mio sedere anche se adoro curare il mio corpo e depilare anche le zone intime.
La mattina seguente mi alzo e come idea fissa penso che avrei voluto gustare una buona pizza con una buona birra che davanti ad un bel film mi avrebbero fatto passare una serata più piacevole .
Quindi mi decido e di sera ordino una pizza a domicilio per le 20,30.
In attesa della mia pizza inizio ad assaggiare un bicchiere di birra , ma mi accorgo quasi subito che la bibita a stomaco vuoto mi fa girare un po’ la testa dandomi un senso di leggerezza e creandomi delle vampate che mi fanno togliere la vestaglia rimanendo così con la sola camicia da notte bianca, abbastanza trasparente , che faceva intravvedere sul davanti il seno e con due spacchi laterali sulle cosce.
Suono’ il campanello e allora , apri’ , era il ragazzo della pizza che aveva ancora il casco in testa, gli dissi di accomodarsi un attimo ma vidi che stava sbirciando la mia camicia da notte , il seno che si intravvedeva.
La situazione mi imbarazzo’ un pochino anche perché senza nessun ritegno mi disse che era un piacere essere li da me;
Non capii molto bene la situazione che si stava delineando e mi allontanai in camera a prendere la borsa.
Quando tornai lui non c’era più ma era seduto sul divano, quindi mi avvicinai e gli chiesi quando facesse.
Il ragazzo si alzò ed spostandosi verso di me chiese perché fosse solo una la pizza ordinata ed io gli risposi senza capire che ero sola ed era una.
Presi venti euro per darglieli e lui sfrontato mi dice che non voleva soldi da me ma qualcosa d’altro visto come ero vestita.
Mi spinse sul divano dicendomi di stare zitta e non gridare se non volevo finisse male, perché tanto lo sapeva che avevo voglia di un uomo e soprattutto di un cazzo.
Prese la birra e mi disse di berne un bicchiere con lui, e mentre bevevo ero spaventata ma allo stesso disinibita perché non bevevo una birra da dieci anni.
A questo punto ero seduta davanti a lui che inizio’ a sbottonare i pantaloni , gli abbassò e tiro’ fuori il suo cazzo, quel cazzo che tante volte avevo sognato nelle mie fantasie , ma che non pensavo di essere obbligata a guardare.
Mi disse che non aveva tempo da perdere con me e di fargli un pompino veloce, me lo mise davanti al viso e con la mano mi spinse la bocca sulla sua cappella gonfia .
Iniziai a succhiarlo ma era chiaro anche a lui che mi piacesse farlo perché iniziai a leccarglielo e a succhiarlo sempre più velocemente con la saliva che mi usciva dalla bocca affamata, lo sentivo crescere sempre di più e senza che mi dicesse niente iniziai prima a succhiare le palle e poi a fargli una sega mentre gli facevo il pompino.
Lui era eccitatissimo e mi diceva che ero solo una troia a cui mancava il cazzo e che dovevo fare quello che mi comandava, ed io mi sentivo proprio quella troia che avevo sempre pensato di essere.
Ad un certo punto mi fece girare e mettendomi a carponi sul divano inizio’ a prendermi da dietro mentre mi mungeva il seno dicendo che ero una vecchia vacca e troia e che se facevo da brava mi avrebbe anche inculata,
Infatti fu così , appoggio’ la sua cappella sul mio buco del culo e spinse forte mettendo la sua cappella e la sua asta grossa tutta dentro spingendo ripetutamente su e giù , martellando fino a che dopo qualche minuto tiro’ fuori il suo grosso uccello facendo esplodere la sua sborra sul mio viso e sul mio seno.
Si rivesti e andando via mi disse che se mi interessava la pizza a domicilio, mi avrebbe accontentato pero’ con sovrapprezzo in base alla sborra che le avrei tirato fuori dalle sue palle.
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