Odio essere costipato. Odio la sensazione, quel peso denso che ti senti nella pancia e da cui non riesci a liberarti. E' veramente qualcosa che non sopporto. Purtroppo, ultimamente, lo sono stato. La cosa si è protratta per diversi giorni, nei quali ho pensato a quanto mi piacerebbe farmi fare un clistere. Me lo sono immaginato così:
Vorrei una persona sopra i sessanta. Vorrei che mi accolgiesse a casa sua. Varcata la soglia ci saluteremmo con due casti baci sulla guancia. Allora lui mi direbbe di seguirlo, e io lo fare, non prima di essermi spogliato nudo. Lui quindi tornerebbe verso di me, mi guarderebbe bene, poi mi aferrerebbe per un polso e mi condurrebbe al tavolo dove ha preparato tutto. Lì mi girerebbe e mi farebbe mettere a novanta: una mano sulla schiena, l'altra a perlustrarmi il culo. Chiuderei allora gli occhi e mi concentrerei sulla sua mano.Il mio culo sarebbe sudato, per l'eccitazione ovviamente. Aspetterei impaziente che una delle sue dita iniziasse a forzarmi l'ano. Spingerei ma il mio culo è vergine, così lui dovrebbe aiutarsi con un po' della sua saliva. Accoglierei voluttuoso quel dito che sentirei fare avanti e indietro, non senza un po' di fatica. Lui allora direbbe di sentirmi pieno, sfilerebbe il dito dal mio culo e mi farebbe tirare su. Mi mostrerebbe il dito sporco che io condurrei alla mia bocca prendendolo alla sprovvista (quando sono eccitato ho pochissimi limiti). Mi gusterei l'eccitazione nei suoi occhi, un po' meno il gusto amaro della merda.
Vorrei allora che mi facesse coricare a pancia in su sul tavolo, con le gambe larghe. Aspetterei impaziente la cannula del clistere nel culo. Sussulterei a ogni suo tocco. Ascolterei le sue dita lubrificarmi. Spalancheri la bocca all'inserimento della cannula. Il cuore mi martellerebbe le tempie. Lui aprirebbe allora l'acqua. Paralizzato dal piacere gusterei ogni istante. Lui si spoglierebbe mettendosi di fianco a me e con una mano inizierebbe ad accarezzarmi la pancia. Io allora gli afferrerei il cazzo e lo masturberei lentamente (non sono mai stato con un uomo né ho mai fatto un clistere). Sarei allora sconvolto dal piacere e dalla sensazione straziante che si starebbe facendo largo nel mio ventre. Lui mi direbbe di stringere e contrastare la voglia di espellere. Terrei duro spostando l'attenzione sul suo cazzo. Mi concentrerei sui movimenti della mia mano. Arriverei poi al limite. Guarderei la sacca vuota e poi lui, implorandolo, negli occhi. Sfilata la cannula verrei accompagnato in bagno e lì lascerei andare tutto. Lui rimarrebbe lì con me, provocandomi un po' di imbarazzo. Finito mi laverei e lo supplicherei di prendersi la verginità del mio culo, un po' dolorante per lo sforze. Mi girerei mostrandogli l'ano gonfio. Lui mi condurrebbe in camera. Io mi sdraierei a pancia in giù sul letto offrendomi a lui. Prima mi leccherebbe poi mi lubrificherebbe e, infine, sentirei la sua cappella farsi largo dentro di me. Il mio culo non ha mai conosciuto un cazzo ma è già stato penetrato. Mi godrei la sensazione nuova. Mi scoperebbe piano e in breve accoglierei il suo seme dentro di me. Avrei allora il culo spaccato ma sarei felice.
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Categorie: Gay e Bisex