“Tesoro guarda quello... oddio ma che cazzo c’ha fra le cosce ?! Il tuo in confronto è uno spillo amore mio. Voglio lui tesoro, avviciniamoci e posiamo i teli vicino a lui, dai”
Passeggiando in quella piccola ma intima e riservata spiaggetta per nudisti Manuel e Ada, per mano, cercavano un mulatto del loco per stringere amicizia e giocare intimamente un pò.
Manuel era molto eccitato nel camminare con il suo cazzetto fuori che anche se piccolo lo eccitava molto grazie al senso di vergogna che gli faceva provare verso la sua donna.
Ada, porcellina e monella, adorava mostrarsi in pubblico per mano col suo uomo, tutti nudi e mostrarsi eccitata e vogliosa verso gli altri maschi nonostante il marito. Puttana.
“Ciao, disturbiamo se io e mia moglie ci stendiamo qua vicino a te per prendere un pò di Sole ?! Abbiamo notato che soffia un piacevole venticello inoltre Ada mi ha detto che vorrebbe conoscerti, Ada è lei, mia moglie”
“Molto lieto Signora Ada, io sono Pierre. Che bella donna lei è. Prego, mi dia il suo telo che glielo poso a terra vicino al mio. Tu invece stendilo un pò più staccato, là”
Pierre era un giovane abitante locale che prendeva il Sole in una piccola rientranza sulla spiaggia, piacevolmente rinfrescante. Nudo, ovviamente, la sua carnagione marrone e brillante creava un effetto velluto sul suo corpo. Alto, un omone di almeno due metri con muscoli possenti, lineamenti del viso marcati, occhi neri e profondi, capelli castani. Il cazzo grosso, le palle enormi, penzolanti e sode. Ada durante il dialogo glielo guardava e fissava spudoratamente evidentemente eccitata.
“Amore passami la crema solare... Pierre posso spalmarti della crema che potresti scottarti?”
Senza dire nulla Pierre si girava a pancia all’aria, mostrando al Sole il suo grosso arnese e sorridendo ad Ada acconsentiva alla cremina.
Manuel e il suo cazzettino si gustarono un incredibile spettacolo, libidine e lussuria, amore e depravazione.
Delicatamente Ada iniziava con la mano un movimento circolare sul braccio mentre l’altra venne posata sul bastone in mezzo alle gambe.

La troia aveva iniziato a segare Pierre lì, davanti ad altri spiaggianti ma sopratutto davanti a suo marito. In breve fece diventare il cazzo di Pierre un vero bastone di comando e senza mai levargli gli occhi di dosso gli ci si catapultò sopra.
Con la lingua fuori iniziò a leccare la cappella, grossa e rossa, dolce e succulenta propria come piace a lei. Le labbra di Ada avvolgevano completamente tutta la carne scoperta del cazzone di Pierre mentre con le mani le tastava il seno.
“Manuel Amore, dai renditi utile e preparami la figa per Pierre. Leccamela bene bene come sai fare te, lo sai che mi piace tanto e quando la sentirai bella larga mi prendo questo cazzone dentro. Ti avviso che voglio farmi riempire per cui, a meno che non vorrai essere il padre di un figlio mulatto, dovrai lavarmela e svuotarmela bene. Dai amore, vieni a leccarla.”
Manuel come un automa si insinuava con il viso fra le cosce della sua mogliettina porcellina e iniziava a leccarle la rosa rossa larga e bagnata.
Ada tastava e stringeva i coglioni di Pierre, mugolava e con il cazzo in bocca guardava queste pesche noci piene di sborra calda.
Tutta l’asta in bocca, fino in gola. Ada è sempre stata brava a succhiare il cazzo e ha sempre detto al marito che più il cazzo è grosso più c’è soddisfazione nel succhiarlo. Evidentemente era così perché grazie al bastone di Pierre Ada era fuori controllo. Con le cosce larghe e suo marito che le leccava avidamente la figa, lei pompava il cazzo del suo nuovo amico come una vera puttana in calore.
Su e giù su e giù fino in gola. Lentamente e velocemente fino a che Pierre si alzava in piedi e posizionava la Signora Ada a pecorina sulla sabbia e davanti al marito iniziava una lenta ma profonda penetrazione nella figa bagnata di saliva del marito.
Mmmmmmm urla e gemiti, sulla spiaggia una piccola folla intorno a loro per gustarsi lo spettacolo libidinoso, gli uomini arrapati nel vedere la moglie del cornuto godere con un mulatto e le donne compiaciute nel vedere una puttana godere liberamente davanti al marito. Tanta libido nell’aria.
Dopo la pecorina la cavalcata, Ada sopra il toro mulatto al galoppo col cazzo nero nella figa, tutto nella figa. La Signora non avrebbe sentito il cazzetto del marito per almeno due giorni data la slabbratura e dilatazione causata dal cazzo di Pierre.
La monella, non contenta, appena vide qualche persona eccitata per la sua performance col mulatto ordinò al marito di baciarla e abbracciarla.
Si baciavano con amore e passione mentre il toro mulatto la scopava forte nella figa.

Fra la folla qualche signora mentre si sditalinava guardando commentava dicendo “che gran troia lei... e che cornuto lui”.
Dopo una brevissima ma intensa ora di cazzo nella figa di Ada il mulatto esplose con un trionfo di sborra. Quattro o cinque schizzi dentro la figa di Ada che muovendosi molto sensualmente la accoglieva tutta.
Dopo le schizzate Pirre si accasciò per un attimo su di lei accarezzandole il collo.
Fu il turno del marito, di Manuel. Era così eccitato, forse per via della moglie soddisfatta, forse per via dell’umiliazione che subiva nell’essere lì mentre la sua donna veniva scopata da un mulatto col cazzo grosso davanti a spettatori che non riuscì a fare quanto promesso, cioè a lavargliela con la sua lingua per evitare una gravidanza ma iniziò a scoparla. La scopò più forte che poteva e mai come in quel momento provava vero amore per sua moglie.
Da dopo la celebrazione del matrimonio Ada e Manuel non avevano ancora consumato aspettando il momento speciale cioè quello lì.
Ada era felice, prima di tutto per la scopata meravigliosa con Pierre e ora perché sentiva suo marito dentro di lei per la prima volta.
“Amore è bellissimo, ti amo. Anche se non sento che mi stai scopando perché Pierre me là allargata e il tuo cazzetto è piccolino, sento che stiamo facendo l’amore. Ti amo”
“Ti amo Padrona amore mio” ...
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