Cogliendo l’occasione dell’assenza di mio marito per lavoro, invito Elena a cena a casa mia. Passiamo del tempo con i bambini e poi li portiamo a dormire.
Rimaniamo da sole a parlare fumandoci una sigaretta e continuando a bere la bottiglia di vino rosso aperta per la cena.
Finisce il vino e siamo un po’ brille, mi alzo e le dico…
- Visto che mio marito torna domani sera e i bambini dormono…rimani con me stanotte…?
Sorride, poi mi afferra un braccio e mi spinge sul tavolo, mi bacia, un bacio profondo, mi fa sentire bene la lingua, la spinge a fondo e io le infilo le mani sotto la gonnellina.
Appena mi sfiora le cosce sento che ho una voglia pazzesca. Ho un vestitino nero, sotto uno slip minimo perché so che a lei piace così.
Inizia a palparmi, mi stringe forte una tetta e io gemo dal dolore e dall’eccitazione, poi scende con la mano e la mette sotto il vestito. Sente una cordicella uscire dalla mia farfalla, mi guarda incuriosita e io rido, le dico che ho una sorpresa per lei . Mi gira e mi appoggia al tavolo, alza il vestito e vede le palline del piacere. Prende il filino che fuoriesce dal mio spacco e inizia a tirare, la prima è la più pallina più grande ma esce facilmente, la seconda è ben dentro la sento tirare, poi un forte bruciore e magicamente esce.
La prendo per mano e la porto in camera da letto, ci spogliamo a vicenda, la tocco, è così calda e bagnata, ci strusciamo per un po’, la mia mano scivola tra le sue gambe, lei invece con gesti rudi apre le mie, sento le sue dita dentro di me, mi manca il respiro, cerco il suo clitoride, lo trovo e lo stringo, poi inizio a giocarci, mentre lei spinge ... sempre più forte, e io mi ritrovo ad urlare. Lei continua, io mi bagno sempre di più.
Spingo mentre lei si dedica al mio sedere, lo sa che mi fa impazzire, inizia con un dito ma visto che son ben lubrificata ne mette due e poi tre.
Mi alzo prendo una spazzola e le metto il manico nella farfalla, mentre con la lingua lecco per bene il suo clitoride. Intanto lei mi gratifica, mette anche il mignolo e il pollice e vede che il buco si allarga facilmente. Io intanto succhio e con le mani spingo la spazzola, la sento fremere, inarca la schiena, gode sotto la mia bocca.
Mi giro mi avvicino con le labbra, la bacio, ma lei subito mi gira e mi fa mettere in ginocchio con la faccia sul cuscino, e torna a dedicarsi al mio buchino. Non mi fa male anzi mi fa impazzire.
Mette una mano sotto e trova il clitoride iniziando a strusciarlo con due dita sempre più veloce. Io non reggo e vengo, urlo e poi mi accascio.
Sento che qualcuno tenta di aprire la porta di casa, mi metto una camicia e vado alla porta. Controllo dallo spioncino…e apro…
- Ehi che fai qui….
- Ho dovuto anticipare il mio rientro…
- Max…va in albergo…per favore.
Mi guarda attentamente e nota che sotto la camicia non ho nulla.
- Accidenti ma che succede…sei sudata e nuda
- Nulla ma vai in albergo
- No devo capire.. cosa stai facendo…
- Vieni qui tesoro….almeno capisce…
Dopo poco appare Elena, anche lei con una camicia di mio marito indosso…
- Ma porca miseria…dovevo capire…sapevo dei tuoi gusti….ma a casa….che porca…
- Ma finiscila…non mi fare la predica…che con i tuoi viaggi…foto…per non parlare di altre tue conquiste…dai Max va in albergo, ne parliamo domani, è anche spaventata su dai.
- Spaventata si…guarda come trema…con tutto di fuori…siete ridicole…
- Noi ridicole…basterebbe prendere il tuo telefono, con i ricordini che ci sono sopra…anche i selfie che ci sono. Siamo stati sempre consapevoli delle nostre intimità, non fare il pudico e censore dei costumi. Ora che vedi con i tuoi occhi sei ferito? Finiscila ipocrita…
- Ma che cavolo…ma non a casa…con la tua amante…
- E che cambia…devo consumare solo da lei…o come te in viaggio…? Vuoi sapere tutto? Non mi sembra che te ed io abbiamo problemi a letto. Sapevamo bene le nostre debolezze e sempre siamo stati comprensivi…dai su va in albergo…guardala ha gli occhi gonfi di lacrime…
- Si con le lacrime e con la mia camicia…
- Beh ora sei geloso dei vestiti…allora…fammi restituire dal tuo collega il mio intimo….e compra i vestiti alle tue amiche, invece di regalare i miei di Armani…piacciono i miei gusti…sei un poverino…piuttosto se dobbiamo parlare andiamo su…che si svegliano i bambini…
Saliamo le scale e vedo i suoi occhi fissi su Elena…
- Ma che fai Max le guardi il sedere…?
- Beh…non è un delitto…guardo l’amante di mia moglie…
- Sciocco…sei una bestia…
Accendiamo una sigaretta, seduti nella veranda…
- Sapevo tutto Stefania…ma così dai è pesante…ma comunque scusami come al solito hai ragione…
- Smettila di guardarla, la stai imbarazzando
La stringo a me come volerla difendere, ma anche per provocarlo, la mia indole mi spinge ad infierire su di lui. La bacio più volte sulle labbra, non in modo spregiudicato ma teneramente.
- Accidenti siete eccitanti, le mie camice…fanno intravedere le vostre intimità…
Con un gesto si alza e tirando giù la lampo mostra quello che conosco bene, effettivamente è eccitato…
- Porco rimetti dentro e va in albergo !!!
Lo spingo per le scale apro la porta….
- Dai per favore esci…
- Stefy…vado via ma per favore…non mandarmi via così…
- Basta che sparisci fino a domani…
Apro la zip e infilo la mano nei boxer, afferro la sua eccitazione e lo sego. Lo sbatto per un paio di minuti e finalmente rimane soddisfatto.
Finalmente di nuovo sole, la sento dietro di me…
- Ho visto che l’hai segato…
- Almeno se ne è andato..
Prende un fazzoletto e mi pulisce la mano.
La porto in camera, ci baciamo e ci spogliamo, non nego che aver masturbato mio marito mi abbia ulteriormente eccitata.
I nostri corpi si toccano nuovamente. La tengo tra le braccia e la bacio dolcemente, con una mano cingo le spalle, con l’altra esploro il suo corpo, scivolo tra i seni, scorro sulla pancia e arrivo tra le cosce. Un dito, il medio .. e poi due dita. Rimango dentro e muovo solo le dita. Con l’altra mano gioco con la sua bocca, le accarezzo il viso e bacio il collo .. lo sfioro con la punta delle labbra , lo bacio nell’angolo sotto l’orecchio. Le afferro i capelli, inarca la schiena, e si apre ancora di più mi chiede sospirando anche le altre dita. La sovrasto, ma voglio di più. Lei seduta sul letto, io in ginocchio davanti a lei. Le dita dentro, solo il pollice rimane fuori….Mi guarda, mi sussurra il suo amore…prende il pollice e lo indirizza dentro di lei, afferra il mio polso e se lo spinge dentro…sento il suo dolce lamento. Afferra la mia testa e mi bacia profondamente e mi implora di spingere.
Completamente aperta, schiena inarcata, geme ad ogni affondo . Freme, il corpo è scosso da continue vibrazioni.
Perdo la testa per l’eccitazione, la giro e mentre continuo il movimento con la mano le lecco il dolce buchino.
Accarezzo i seni, stringo i capezzoli, appoggio la mia farfalla sul suo piede e mi masturbo. Stavolta … vengo io.
Mi stendo su di lei, mi abbraccia e piange…
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