Questo racconto è il sequel de Il piccolo Bull, Mario è diventato molto perverso, ma vediamolo in azione con la povera mogliettina, da adulto! Una sera prima di andare a dormire Tiziana gli riferì un fatto curioso, capitato qualche giorno prima. La donna era uscita, come al solito, ma era rientrata pochi minuti dopo, per recuperare dei documenti che aveva scordato. Aprì silenziosamente la porta, era presto e non voleva disturbare gli ospiti, che, per l’etichetta, dormivano divisi. Passando davanti alla porta del salone, occupato in quei giorni da Abdel, non potè fare a meno di trovarsi di fronte a una scena inattesa: insomma, la promessa sposa, probabilmente vergine, stava accontentando il fidanzato come poteva, nella fattispecie, gli stava tirando una sega, con mano decisa e a gran velocità. Tiziana, guardava sul soffitto i ghirigori ambrati creati della lampada e narrava divertita la sua “disavventura”. I due amanti erano proprio “al clou” e si accorsero di lei troppo tardi. Erano in piedi, lui aveva solo la maglietta bianca e niente sotto, indagava estasiato dalla spalla i seni, scuri e sodi, della fanciulla. Lei gli teneva il membro con due mani e lo masturbava… erano troppo oltre, infatti, anche sussultando per la sorpresa, Abdel se ne venne copiosamente, saltando all’indietro e rovesciando tutto il suo succo opalino sul pavimento. Sorpresa almeno quanto loro, Tiziana incapace di altro, arretrò verso l’ingresso e, senza una parola, uscì di casa col cuore che batteva per l’emozione e l’imbarazzo. Successivamente l’argomento non venne mai toccato; due giorni dopo, Abdel e la sua ragazza, perdendosi in mille ringraziamenti, lasciarono la casa di Mario e tutto tornò alla normalità. Il racconto di Tiziana fece provare a Mario un brivido d’eccitazione. Sapere che la sua morigerata moglie aveva assistito a uno spettacolo tanto estremo, e nel suo salotto, lo divertì invece di farlo infuriare. Fece una battuta che non venne ben rilevata da Tiziana: – Immagino la tua ira quando ti sei accorta che ti avevano sporcato il salotto buono… – Tiziana aggiunse, invece: – Abdel ha un pene molto grosso: enorme. Non avevo mai visto niente del genere. – Poi sorrise, come volesse minimizzare la sua affermazione – Insomma, non è che io ne abbia visti tanti, dopotutto! – Quelle parole dette da una donna che sembrava un’educanda, eccitarono Mario. E quella notte Tiziana si lasciò fare volentieri, dal suo uomo. CONTINUA A LEGGERE SU RACCONTI EROTIKA.APP
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