La prima settimana lavorativa della mia Francesca è andata molto bene, soddisfatta delle sue mansioni ha portato a termine tutti i nuovi e naturalmente complicati incarichi a lei assegnati. Orai ottimali, abbiamo la possibilità di vederci a pranzo per un oretta circa e il pomeriggio finisce alle diciassette.

Il Dottore se la scopa una volta al giorno, certe volte la mattina, altre il pomeriggio e spesso chiede un pompino con ingoio. Mia moglie obbedisce, un pò perché un ordine impartito dal suo datore di lavoro un pò perché le piace il pezzo di carne che hanno gli uomini fra le cosce.
La seconda settimana lavorativa è stata diversa, a dire di mia moglie “stupenda”.
Oltre a quello del Dottore si è presa il cazzo di un Notaio, spesso presente nello studio perché collaboratore esterno, grosso ma sopratutto con tanta tanta sborra calda e saporita.
L’appuntamento in studio era alle dieci, Francesca aveva già preparato i documenti richiesti dal Dottore, l’abbigliamento era semplice, un vestitino in pelle marrone scuro, corto, con una zip frontale aperta fino a scoprire buona parte delle tettone della mia puttana. Tacchi a spillo e autoreggenti.

Il Notaio è un uomo di mezz’età, alto sul metro e novanta, brizzolato e con uno stile classico. Mentre i due professionisti discutevano di lavoro Francesca eseguiva piccole mansioni come sistemare i documenti letti o portare delle bevande calde o fredde. Il Dottore le ordina di andare sotto il tavolo, camminare a quattro zampe fino alla patta del notaio, tirargli fuori il cazzo e occuparsi di lui.
Esegue, la mia mogliettina si alza leggermente il vestito per sculettare meglio a quattro zampe, si infila sotto il tavolo lasciandosi guardare e commentare dai due maschi, tocca il pacco del Notaio lo tasta bene facendo pressioni prima qua poi là, abbassa la zip ed estrae un cazzo floscio ma lungo. Lo stringe nelle mani e gli bacia la punta. Poi una leccatina alla cappella ma subito subito la sua lingua si catapulta sul buchetto del cazzo del Signor Notaio cercando di infilarla. Avidamente spinge e subito succhia cercando di scoprire il sapore dell’omone, pompa un pò fino a fargli diventare duro il cazzo.
“Cosa ne pensa della mia nuova segrartria ?! La sto abituando al cazzo e devo dire che risponde bene, è brava. Al colloqui ho voluto ci fosse anche il marito un ometto mite e simpatico che gode nell’essere umiliato. Una bella doppietta devo dire”
“Dottore… la sua segretaria è brava, voglio scoprire di più. Mettiamola sul tavolo e vediamo la sua figa”
Così dicendo mia moglie sale sul tavolo, si spoglia completate e si stende, la sua figa la dà al notaio mentre la testa è dalla parte del Dottore. La testa è fuori dal tavolo quindi a penzoloni e il Dottore maiale estrae il cazzo e non esita a scopare la bocca di mia moglie. Cazzo in bocca e mani del Signor Notaio sulla figa. Il clitoride strapazzato, pizzicato, tirato e infine succhiato come un vecchio porco. Prima schiacciato fra i denti poi succhiato forte ed infine schiacciato con la lingua.
Alle sera, a casa, non le ho mai visto una figa così sfatta, le grandi labbra erano penzolanti e gonfie, la rosa centrale della sua figa arrotondata al punto tale la lasciar vedere al suo interno, tutto sporco di sborra del Signor Notaio e del Dottore.
Il cazzo del Signor Notaio ha penetrato mia moglie, forte, maltrattandola e insultandola mentre il dottore le scopava la bocca.

Due maiali e una puttana.

La mia Francesca si mette comoda, a quattro zampe sul pavimento, tornando dal cazzo del Signor Notaio e guardando il Dottore chiedendogli di essere scopata con gli occhi. Cazzo in bocca e cazzo in culo, razione abbondante per mia moglie.
Il Dottore pompa come un porco, la sculaccia, le dà della puttana, con il dito accarezza il suo buchetto del culo e dopo poco la penetra. Ficca dentro tutto il dito medio e fa su e giù ripetutamente mentre il cazzo le apre la figa bagnata e larga. Scopano tanto, forte e godono come bestie in calore. Mia moglie trova il suo appagamento in quelle situazioni, maltrattata da due veri tori che sanno come usare il cazzo sulla donna puttana. Cafoni e arroganti danno il cazzo a mia moglie che indifesa non può fare altro che godere e gemere come piace a lei.
Sale in braccio al Signor Notaio seduto sulla sedia e prende il cazzo nella figa già aperta dal cazzo del Dottore. Lo fa con classe, stile ed eleganza, prima sale sulla sedia in punta di piedi, mostra la figa al Signor Notaio e con un libidinoso smorza candela si ficca il cazzo duro del porco nella figa. Su e giù, su e giù si apre bene e vuole fare bella figura col Signor Notaio, farlo godere tanto.

A mia moglie non basta, mentre cavalca espone il culo più che può si inarca arrivando a baciare il Notaio, gira lo sguardo e indica al Dottore il culo.

Il maiale col cazzo grosso, duro e dritto si avvicina a mia moglie, appoggia la grossa cappella rossa e bagnata sulla punta sopra l’orifizio più prezioso della mia Signora e penetra. Ficca il cazzo tutto dentro il culo, forte e in fretta. Lo lascia lì dentro schiacciato per qualche secondo e mentre lo fa spinge ulteriormente per farglielo arrivare nell’intestino. Francesca urla dal dolore, anche se ha il culo sfondato non è abituata, io non sono in grado per via del fatto che mi resta sempre un pò moscetto quindi a parte una messa a punto ogni fine settimana durante la settimana non è penetrata nel culo. Urla, geme un pò. Il Dottore è esperto, se ne intende di donne, anche se è sposato deve essere stato un vero scopatore, si accorge che mia moglie si rilassa un pò e che inizia a muoversi per il cazzo del Signor Notaio nella figa e allora lui inizia lentamente a scoparla.
È oscenamente aperta, esposta e indifesa. Si prende due cazzo la mia Signora, a casa certe volte mi nega una sega ma sul lavoro si fa scopare da due cazzi, uno dei quali nemmeno lo conosce.
Pompano Francesca per un ora circa dopodiché si spostano al capezzale del divanetto. Il Dottore si stende sul tappeto e con la mano punta il cazzo duro a ore dodici, mia moglie bellissima e libidinosa sculetta fino ad arrivarci sopra, si china velocemente e succhia dentro la sua figa larga e slabbrata il cazzone del Dottore.

Su e giù su e giù ed ecco che arriva il Notaio, si sega gustandosi lo spettacolo e se lo indurisce un pò fino a che non espone il cazzo come un maschi alfa e va alla ricerca del culo di mia moglie, Francesca. Lo trova senza difficoltà e se la scopano in due beatamente per altri trenta minuti. Una scopata importante con due cazzi grossi e bravi. Si inginocchia, i tori in piedi, sega uno e pompa l’altro dentro e fuori la cappella dalla bocca. Il Dottore inizia e gemere gradualmente e ha urlare “godo” si prende il cazzo in mano per segarsi più in fretta, mia moglie prende in bocca i coglioni prima uno poi l’altro. Esplode, sborra ovunque sul viso di mia moglie, labbra, guance, occhi, fronte e mento, un trionfo di sborra bianca e densa. Avida con gli occhi chiusi ciuccia il cazzo grondante seme caldo per pulirlo e renderlo presentabile.
“Cagna adesso io dai succhia” dice il notaio alla mia Francesca.
Obediente e diligente inizia pompare il Signor Notaio fino a farlo copiosamente sborrare. Calda e abbondante.

La sera a letto mi avrebbe poi detto che il seme del Dottore è più buono di quello del Signor Notaio, quello del Signor Notaio era un pò amaro e troppo poco denso per i suoi gusti, mentre la sborra del Dottore, il suo datore di lavoro, è dolce e molto molto densa. Le piace densa perché dice che quando le sbarrano in bocca gradisce conservarla un pò, sentirsela tutta in bocca per capire veramente come, altrimenti se è troppo liquida se ne perde molta e per lei ne resta poca.
Dopo aver scopato come maiali si sono ricomposti e hanno ripreso le loro mansioni lavorative.
Il destino è beffardo. Il giorno in cui è successo questo episodio era il quattordici febbraio, San Valentino e io in quanto marito fedele e molto innamorato le ho organizzato una piccola sorpresa, tutto il soggiorno pieno di palloncini a forma di cuore pieni di elio attaccati a circa un metro da terra, un campo di cuori rossi.
L’aspettavo per le 20.00 circa, sapevo che dopo il lavoro sarebbe passata a ritirare dei libri. Una cenetta a base di pesce, bollicine e fragole inoltre un piccolo presente per il mio amore, un nuovo solitario.
“Amore sono a casa, uffff che giornata al lavoro!!!!! Ma… che cosa hai combinato amore mio, che cos’è tutto questo ?!?!?! Cucciolo, ti amo tantissimo. Siiiiiiii sei proprio il mio uomo tesoro mio” felice e sorridente la mia Franci resta senza fiato per la scenografia trovata mi abbraccia e mi bacia.

Lungo, profondo, passionale e pieno d’amore un bacio degno di San Valentino.
Le nostre lingue si intrecciano, si toccano, si fanno pressioni per decidere in quale bocca stare insieme e la saliva abbondante lubrifica le nostre labbra. Mi accorgo subito che c’è qualche cosa di strano, un gusto diverso dal suo sapore naturale e in un attimo mi rendo conto che è sperma. La guardo in silenzio nei suoi meravigliosi occhioni da cerbiatto e mi accorgo di un accenno di sorriso, un ghigno che lascia intendere molto. Senza rendermi conto mi inginocchio, sollevo il vestitino in pelle marrone e non ha il tanga, è senza intimo. Lecco immediatamente la sua figa e gli umori che ci trovo sopra sono indescrivibili.

Guardo attentamente la figa e la vedo arrossata, larga, stanca e soprattutto sporca. Noto della sborra e dei peli, Francesca è depilata quindi i peli sono o del Dottore o del Signor Notaio.

Lecco avidamente le grazie di mia moglie che mi dice “Amore andiamo in camera, voglio darti il mio regalo di San Valentino”.
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