Gloria ha diciannove anni, è una ragazza molto carina. Ha sviluppato un corpo con forme davvero superbe e sensuali, ammirate da tutti.

Così sensuali e rigogliose da fare gola ai suoi stessi famigliari, infatti nonno Decio, un corpulento settantenne, suo nonno paterno, viene spesso beccato dalla nipote a fissarla con un interesse tutt'altro che casto e filiale.

Lei, dal canto suo, ammicca e si atteggia con pose civettuole e audaci; stuzzicata e divertita all'idea che suo nonno la squadri in modo così sconveniente.

Spesso questo malizioso gioco di sguardi, ammiccamenti e sbirciatine nelle scollature della ragazza avviene quando in casa ci sono i suoi genitori, che non si accorgono di nulla.

Un pomeriggio Gloria rientra da scuola –frequenta il quinto anno del liceo– e trova suo nonno in casa.

Ah ciao nonno, che ci fai qui? La nonna ti ha cacciato di casa? Dice ridendo, mentre getta lo zainetto per terra e con una pedata lo spinge via.

Non proprio. Ci sono le sue amiche per giocare a Burraco e io non voglio stare in mezzo alle vecchie. Voglio godermi le mie belle nipotine...

Gloria salta ginocchioni sul divano, indossa la divisa della scuola; una camicetta bianca, un gilet blu, la gonnellina plissettata a quadretti e un paio di stivaloni neri che arrivano sotto le ginocchia. Butta le braccia attorno al collo del nonno e gli stampa un bacione schioccante sulla fronte dura e stempiata.

Nonno, Valentina è ancora a scuola, oggi ha il tempo prolungato. Devi accontentarti della tua Gloriuccia... Le dice facendo tenere fusa come una gattina.

Gloria non ha mai mostrato tante smancerie a nonno Decio come quel giorno, lui le accetta con piacere e quando la nipote si sporge in avanti per abbracciarlo di nuovo, il culo le si solleva facendo ritirare la cortissima gonnella e mettendo in mostra le due chiappe sode e tonde che tanto attirano l'interesse del vecchio.

Nonno Decio è calamitato da quei glutei rosei, così perfettamente rotondi che sembrano fatti col compasso. Li fissa voglioso poi ci fa scivolare la mano sopra e li accarezza e palpa con sempre maggiore insistenza.

Ehi nonno ti piace toccarmi. Me ne sono accorta sai? Da come mi guardi ogni volta sembri sul punto di saltarmi addosso...

Eh, amore di nonno, tu e tua sorella siete venute su delle belle figliole, è impossibile non essere attratti. E poi, tesoro, diciamoci la verità, ti diverti a stuzzicarmi con le pose da puttanella eh!

Mhh sì nonnetto lo confesso, mi diverto quando ti vedo rapito dalle mie scollature e le minigonne inguinali. Mi piace tirare scemi gli uomini e farli sbavare fissando le mie curve...

Ah, lo fai anche con altri? Fai la troietta allora???

Nonno Decio, nel sentire questo, si fa ancora più sfacciato. Le palpate nel culo della nipote hanno ridotto le mutandine ad una striscia arrotolata che si ritira nel solco tra le chiappe che ora sembrano due meloni tondi e arrossati che ballano sotto i suoi schiaffi eccitati.

Lei gradisce la focosità del nonno e incalza con confessioni sempre più piccanti.

Sì nonno, mi piace fare la troietta; mi piace notare il gonfiore nei pantaloni di chi mi guarda. Immagino che cazzi duri ci siano lì sotto, e dopo averli fatti eccitare mi apparto in un posticino solitario e mi do piacere ripensando a quelle verghe che fremono dentro i pantaloni...

Ah sì? Vuoi vedere una verga davvero gigante? Eccoti accontentata!

In effetti dentro i pantaloni del nonno di Gloria scalpita un'erezione incredibile.

L'uomo si abbassa la cerniera, infila la mano nell'apertura e tira fuori una randa niente male. Un cazzo enorme con una circonferenza straordinaria, nodoso e attraversato da venuzze palpitanti, e una cappella grossa e lucida come una palla da biliardo.

Wow nonno, caspita che arnese enorme hai! Chi l'avrebbe mai detto!

Nipotina cara, questo è un cazzo che ha fatto la guerra. E in quegli anni dio solo sa che penuria di figa c’era. Una volta io e i miei commilitoni, durante una perlustrazione, siamo entrati in una fattoria; non c’era nessuno, solo dei maiali in un recinto. Eravamo così disperati che ci siamo sfogati su di loro, mi sono chinato dietro una grossa scrofa e l'ho chiavata come un diavolo!

La sconcertante confessione del nonno, e soprattutto quella nerchia enorme, mettono addosso a Gloria una voglia incontenibile e perversa.
Mmm nonno, che dici di far provare alla tua nipotina questo bel cazzo?

Certo! Non aspetto altro! Tieni, lecca!

Gloria afferra il cazzo del nonno. È così grosso che per tenerlo dritto deve usare entrambe le mani, come fosse una clava.

Lecca ben bene l'asta e poi spalanca la bocca. Deve sforzarsi per riuscire a farsi entrare almeno la cappella e, con le labbra tirate a dismisura, ci riesce. Ora ha il randello del nonno che le preme sul palato e lo succhia con voracità. Nel salotto di casa si sente solo il rumore del risucchio e delle vigorose succhiate, Gloria è accucciata sul divano con la faccia tra le gambe del nonno che ha pantaloni e mutande abbassate alle caviglie.

Nonno Decio con una mano accarezza la lunga chioma di capelli neri e preme sulla testa della nipote per farle ingoiare ancora più cm di cazzo, mentre l'altra gliel'ha infilata nelle mutandine e fruga nella figa bagnata.

La nipote ha le mutandine a metà coscia e agita il bacino accompagnando il frugare del nonno. Lui sfila le dita tozze e callose dalla passera gocciolante e se le porta in bocca.

Che buon sapore hai, nipotina. E guarda quanto ti bagni, stai facendo colare tutto sul divano! Cosa diranno i tuoi?

Uhm dirò che ho fatto un esperimento con il nonno, per la scuola. Dice Gloria, sfilandosi il cazzo di bocca.

Ahahah, sì, un esperimento. Risponde lui sornione.

Sei furba, amore di nonno. Adesso riprendi a succhiarmi il cazzo. Brava, sì, così. E adesso le palle. Oh sì, guarda che coglioni enormi e duri come noci ha tuo nonno. Succhiali, troietta!

Gloria si svela alquanto spudorata e senza ritegno. Succhia alacremente il cazzo nodoso e pulsante del nonno, poi ciuccia la cappella e dopo si dedica alle palle che passa e ripassa, con la lingua come fosse un pennello.

Quando il nonno ha, tra le cosce, una verga davvero possente fa mettere in piedi la nipote.

Le mutandine di Gloria scivolano alle caviglie, il nonno gliele sfila da sotto le suole a carrarmato degli stivali.

Che cosa portate oggi ai piedi, voi giovani? Con stivali così noi ci abbiamo fatto la guerra!

Afferra quindi la bella nipote per i fianchi, le fa allargare le cosce e la fa scendere sul cazzo dritto.

Gloria se lo impala nella fica non senza difficoltà, vista la stazza brutale dell'arnese. Il nonno la guida per i fianchi facendole abbassare e salire il bacino, con un movimento che da lento e misurato si va facendo più incalzante man mano che la giovane fica della ragazza si adegua alle misure niente male del cazzo del nonno. In poco tempo la nipote cavalca senza difficoltà quella nerchia incredibile.

Gloria ora sembra lanciata al galoppo. Saltella a cavalcioni sui fianchi del nonno, come fosse sulla groppa di una bestia scalpitante; il nonno le apre la camicetta e le slaccia il reggiseno, le tette (una 4^ abbondante) sobbalzano impazzite mentre lui gliele palpa voracemente.

Nonno Decio ormai non ha più freni, si sbatte a briglie sciolte la nipote che continua a saltare su quel cazzo roccioso e dritto. Il suono delle chiappe e delle tette che sbatacchiano scandiscono il ritmo della scopata incestuosa.

Amore di nonno, ora inginocchiati che voglio scaricare tutto nella tua bocca!

Gloria obbedisce prontamente e si inginocchia tra le gambe aperte del nonno ormai pronto a svuotarsi i coglioni. E lo fa in maniera strabiliante.

Una serie di colate bianche, dense e spesse colpiscono in faccia e sui capelli la nipote e in pochi secondi la ricopre una maschera di sperma che le cola poi sul collo, il petto e le tette; le impiastra la camicetta aperta e la gonnella di tweed.

È uno spettacolo incredibile. La bella Gloria impiastricciata dello sperma di suo nonno. Fili bavosi e densi colano lungo i capelli neri formando una specie di ragnatela collosa, rivoli di sborra le corrono lungo le cosce.

Lei intanto ingoia tutta quella che il nonno le ha scaricato in bocca poi si lecca le labbra e si succhia le dita, con l'espressione soddisfatta.

Cazzo nonno sei una furia! Non ho mai visto un uomo buttare così tanta sborra in una volta sola. E poi hai un randello mostruoso, mi fa male la mascella!

Il nonno prende tra le mani la faccia imbrattata di Gloria e la lecca sulla fronte, il naso e le guance, levandole la sborra che le si era appiccicata.

Ora scappo sotto la doccia, prima butto in lavatrice la divisa impiastrata.

Sì, gusto. Meglio evitare che tua madre la veda...

Ciao, nonno. Alla prossima...

Dice mentre stampa un bacio sulle labbra del vecchio Decio.
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