Racconto di fantasia.

"Ma davvero lo faresti?"
La conversazione con mia moglie diventava da una parte intrigante, dall'altra pericolosa.
Lei, una splendida 50enne (ma giuro che ne dimostra non più di 40), era un tipo piuttosto riservato e tradizionale soprattutto quando si parlava di sesso. Tante volte, avevo provato a parlarle di scambio di coppia, orge o rapporti a 3 o 4 ma ero sempre rimbalzato senza possibilità di replica.
Quella sera, grazie ad una storia sentita alla tv, entrammo nell'argomento prostituzione.
"Saresti davvero capace di vendermi?" mi disse lei.
In questi casi le risposte sono sempre pericolose, dipendentemente dal suo umore. Se era tranquilla, potevamo parlare anche scherzando. Ma se la prendeva male poteva anche incazzarsi di brutto.
Con i piedi di piombo, le risposi
"Mai e poi mai, ti venderei ad un altro!" tranquillizzandola.
Ma continuai, ridendo "certo... ogni cosa ha un prezzo, se l'offerta fosse interessante..."
Lei la prese bene, nel senso che la prese come un complimento.
"Ma chi vuoi che possa offrire tanto per una della mia età?" mi rispose sminuendo le sue qualità estetiche.
"Amore mio, ma sei bellissima e sono sicuro che ci sarebbe qualcuno in grado di offrire cifre altissime per te!"
"Si, va be'!" mi ribattà ridendo. Ormai era entrata nella parte e si continuò la conversazione sul tema.
La sera facemmo l'amore in modo travolgente e le proposi di fare alcune foto. Di solito era restia a farle, ma accettò.
Dopo aver scopato, riguardammo le foto. A parte quelle mosse o venute male, ne conservammo 4.
In una era con il mio uccello in bocca, un'altra menstre si masturbava con un dito nella sua fica quasi completamente depilata, una mentre il mio cazzo si avvicinava al suo culo pronto per essere penetrato e una con la bocca piena di sperma e il viso gocciolante di seme bianco.
"Ora sai che faccio? le metto in rete, dopo aver nascosto il viso, in un sito di escort e vediamo che succede" le dissi
"Tu sei matto! ancora con quella storia?" ma non mi proibì, almeno formalmente, di farlo.
Bisogna premettere che stavamo attraversando un periodo familiare non troppo felice da un punto di vista economino, lei aveva perso il lavoro e erano sopraggiunte spese impreviste per curare e mantenere la sua vecchia madre.
Comunque quello che stavamo facendo doveva rimanere un gioco, soprattutto per lei. Io lo facevo per dimostrarle quanto fosse ancora appetibile e apprezzata dagli uomini.
Il giorno dopo le sue foto erano online.
Avevo creato un profilo ad hoc, spiegando che era una casalinga che aveva sempre voglia, disposta a tutte le esperienze ecc. ecc.
Il giorno dopo la casella di posta era intasata!!!
Ci divertimmo a leggere tutti i messaggi. C'è chi la trattava come una vera troia, c'è chi l'avrebbe voluta sposare, chi le chiedeva se faceva le orge ecc. ecc.
Ma il messaggio che ci colpì fu quello di un uomo che con poche parole, ma perentorie, si disse disposto a tutto pur di averla, specificando che era molto ricco.
Il gioco continuò, rispondemmo al suo messaggio e con pochi discorsi ci disse che avrebbe versato qualsiasi cifra pur di arrivare a lei.
"Qualsiasi cifra?? Accidenti quanto vali!" le dissi schernendola.
"Ma dai, questo è uno che ci sta prendendo in giro!" mi rispose.
Per verificare, continuammo a dare spago al nostro interlocutore.
"Fai così. chiedigli un acconto di 1000 € e poi vediamo se è così! " mi disse ridendo per la richiesta assurda.
Io lo feci e nell'arco di 10 minuti mi arriva un messaggio su Paypal che era stato fatto un accredito di quella cifra.
La cosa ci fece gelare il sangue. Aveva veramente pagato per averla! " E ora? " dissi "non si può più tornare indietro!"
"No, no restituiscili subito" mi rispose lei.
"Ma effettivamente questi soldi farebbero comodo per tua madre" sapevo che dicendo così avrei toccato un tasto delicato.
"E tu mi faresti prostituire così per lei?"
"Ma dai, non la vedere così, pensa ai vantaggi. Li guadagni velocemente, risolviamo i problemi a tua madre e poi finisce lì"
Un po' controvoglia continuammo a conferire con il nostro "cliente".
Gli dicemmo che dopo l'acconto avrebbe dovuto consegnarci altri 4000 € per una notte con lei.
Lui acconsentì. In fondo si stava comportando bene.
"Ma dove?" mi chiese lei. Dicendomi così capii che ormai aveva accettato.
"Io direi di invitarlo qui, sarò presente anch'io e ti sentirai più al sicuro" le risposi.
Detto fatto, la settimana dopo era il giorno dell'appuntamento.
Lei si fece una bella doccia bollente, per rilassarsi, indossò la biancheria sexy che le avevo regalato per i nostri momenti focosi e indossò un elegante vestito attillato con la gonna appena sopra i ginocchio. Era bellissima, elegante e sexy. Non aveva l'aria della puttana, anche se lo avrebbe fatto rizzare ad un morto!
Il cuore ci batteva all'impazzata quando suonò il campanello.
Andò lei ad aprire e le si presentò davanti un uomo di mezza età piuttosto basso e corpulento, elegantemente vestito. Non si poteva certo dire che era un bell'uomo, ma poteva andarle peggio.
Con fare educato si presentò e fece i complimenti a mia moglie.
Lui sapeva che io ero presente ed aspettò che arrivassi per presentarsi anche a me.
Davanti ad un caffè gli spiegammo la nostra situazione e lui ci disse con voce ferma e decisa
"Io sono molto ricco e conosco persone molto ricche. Se la signora si comporterà come penso e farà tutto quello che le chiedo, non avrete più problemi di soldi"
Praticamente dava per scontato che mia moglie sarbbe stata la puttana dei suoi amici.
Contiunò "ma adesso, basta parlare di affari, scusate ma sono venuto qui un altro motivo"
Si alzò dalla sedia, si avvicinò a mia moglie e le palpò il seno.
Lei trasalì. "Ehi, signora, ho pagato 5000 euro, non vorrà mica che le chieda anche il permesso?"
Il suo tono era cambiato, mentre le sue mani frugavano nella scollatura di mia moglie.
Lei era fortemente imbarazzata ma fu costretta a lasciarlo fare, in fondo aveva ragione lui.
La fece alzare, la fece girare apprezzandone le curve rotonde e generose, le palpò il culo come aveva fatto alle sue tette e poi disse "Bene, possimao cominciare. Di sollito non faccio assistere altre persone, ma in questo caso farò un'eccezione se lei vuole" disse rivolto a me.
Il suo tono era diventato autoritario e perentorio ed io cominciavo a pensare di aver fatto una grande cazzata.
Ma lui senza dire null'altro, si frugò in tasca e tirò fuori una busta gonfia di banconote. Dentro c'erano 5000€, 1000 in più di quanto pattuito.
"Spero che rimanga contenta" disse con un ghigno.
"Adesso, si metta in ginocchio davanti a me" ordinò a lei.
Lei eseguì, aveva gli occhi arrossati e lucidi di lacrime, lo sguardo basso e sottomesso..
L'uomo si sbottonò i pantaloni e tirò fuori il suo uccello molle.
"Avanti signora, cerchi di tirarlo su" disse spingendole la testa contro il suo ventre.
Lei oppose un po' di resistenza.
"Ehi, ma a che gioco volete giocare? non ho tempo da perdere io. Siete voi che avete messo quell'annuncio e avete accettato le regole! Ora andiamo fino in fondo o vi sputtano con tutto il paese!"
Gridò veramente incazzato.
Io ero impietrito e quando vidi mia moglie che timidamente apriva le labbra per far entrare quel baco molliccio, mi sentii quasi male.
"Ecco, brava, vedi di muovere bene quella testolina e fammi sentire bene la lingua"
Lei ubbidì, giocando con la lingua sulla cappella ancora coperta dal prepuzio. Per fortuna era pulito e il sapore non era terribile. Ma la consistenza era veramente triste.
"Bene, vedo che hai capito come funziona. Oggi e per tutta la notte sei mia e farai tutto quello che ti dico e il tuo maritino ti vedrà quanto sei puttana"
L'uomo si stava rivelando per quello che era. Un ricco porco e depravato.
Io ero sprofondato nella poltrona e vedevo la testa di mia moglie muoversi su e giù contro il ventre dell'uomo. Mi sentivo uno straccio, ma immaginavo che lei si dovesse sentire molto peggio.
Ad un tratto si staccò da lei e si mise seduto in poltrona.
"Avanti puttana, adesso spogliati!"
Non era più un gioco, eravamo andati oltre, molto oltre... troppo oltre.
Lei ripensando a come era messa sotto, si pentì della scelta. Sicuramente avrebbe dato l'impressione di essere quella per cui lui aveva pagato, una puttana.
Lasciò scivolare gli spallini dell'abito, e lo fece scendere lentamente scoprendo il reggiseno che era ancora malmesso dalle palpate precedenti e lasciva vedere l'areola del capezzolo destro. Come un'automa, continuò la discesa e lo lasciò cadere a terra con lentezza esasperante.
Cavolo, a vederla così era una fica stratosferica, nonostante l'età non più giovanissima.
La lingerie bianca di pizzo esaltava il suo corpo stupendo e anche il nostro "cliente" ne rimase affascinato.
"Complimenti signora, ha un corpo stupendo. Credo che faremo ottimi affari insieme!" disse sorridendo.
Lei non sapeva se essere lusingata o offesa da questa affermazione. Dentro la sua testa confusa ribalzavano tutti questi discorsi, il gioco proposto dal marito per scherzo, la necessità di denaro per curare la madre, la vergogna di trovarsi seminuda davanti ad un estraneo che aveva il cazzo in mano e si stava menando guardandola. Era confusa.
"Avanti, continua!" le disse l'uomo svegliandola da quel torpore.
La cosa strana era che quando le doveva fare un complimento le dava del "lei", quando le dava un ordine o la trattava da troia le dava del "tu".
"Ti ho detto di spogliarti, non di rimanere in biancheria."
Ormai era in ballo, e esegui l'ordine sgancaindosi il reggiseno. Come lo lasciò andare, il seno giunonico esplose in tutta la sua bellezza. Aveva due tette così belle che sembravano finte.
"Wow" esclamò l'uomo ridendo.
Confesso che a vederla così mi si stavo eccitando anch'io.
Aveva indosso solo un mini slip bianco che esaltava le curve del suo culo e lasciva trasparire la sua fica quasi completamente depilata e ancora portava le scarpe con un tacco a spillo, non altissimo, ma che le davano una grazia ancora maggiore.
Avrei avuto voglia di saltarle addosso, di dare un calcio nel culo a quell'uomo, buttarlo fuori dalla porta e scoparla di brutto. Ma non lo feci. Sapevo che anche lei voleva andare fino in fondo ormai. E poi contraddire quel tipo poteva essere pericoloso.
"Bene, adesso mettiti a quattro zampe e vieni qui"
Lei si avvicinò all'uomo, ma lui la respinse.
"Ho detto di venire qui a quattrozampe, voglio vedere come sculetti bene! Vai in fondo alla stanza e torna qui come ti ho detto!"
ormai era chiaro, voleva umiliarla fino in fondo, voleva vedere a che punto sarebbe arrivata.
E così la mia mogliettina, così orgogliosa, così pudica, si trovava a gattonare con le sue tettone dondolandi e il suo culo in bella mostra verso l'uomo.
Quando le fu vicino le puntò di nuovo il cazzo sul viso. "Succhia, cagna!"
Ora era più consistente, pur non essendo di dimensioni notevoli aveva assunto l'aspetto di un cazzo vero.
Lei riprese a succhiarlo e questa volta mi dette l'impressione che lo facesse con più gusto..
Lo scappellò con le labbra per farlo scomparire fra le sue fauci, ritirandolo fuori ricco della sua saliva, lo leccò bene, circondado la base della cappella con la lingua e spingendo bene la punta nel buchino , poi riprese a succhiarlo avidamente.
Capì che più in fretta faceva, prima finiva quel supplizio. Ma aveva fatto male i conti.
L'uomo si rivolse di nuovo a lei "Alzati e siediti su di me"
Ecco. la stava per scopare. Ed io ero davanti a lei. Ogni tanto mi mandava un'occhiata che diceva tutto. Fra la disperazione e il disprezzo nei miei confronti.
Allargò le gambe e si sedette su quelle dell'uomo. Vidi la cappella che puntava le labbra della fica che lentamente si allargavanofino a far scomparire il bastone dentro di lei.
"Wow, bella calda! Allora ti piace, sei bagnatissima!"
Si vergognava di ammetterlo, ma si stava eccitando. Il suo corpo reagiva in maniera diversa dalla sua mente. Se da una parte le faceva schifo tutto quello che stava succedendo (compreso suo marito che la guardava passivamente scopare con un altro), dall'altra sentiva il suo sesso desiderare sempre di più di essere posseduto, gli umori stavano colando copiosi e improvvisamente decise di trarre vantaggi da quella situazione.
Chiuse gli occhi, e i suoi pensieri iniziarono a viaggiare, si vedeva posseduta da un uomo bello, gentile, un uomo che la amava. Iniziò a spingere sempre di più quel cazzo dentro di lei, lo sentiva in profondità e godeva di quella penetrazione. L'uomo le aveva preso i seni e li stava strizzando, stuzzicando i capezzoli come piaceva a lei. Stava veramente godendo. Lo sentiva sempre più gonfio e duro , sentiva le labbra della sua fica dilatarsi. Lo voleva, alla faccia del cornuto del marito che ero io...
La scopata durò alcuni minuti, poi l'uomo la fece di nuovo alzare, si spogliò completamente e la mise ancora a quattro zampe.
"Ora voglio provare questo bel culo!"
A queste parole ebbi un sussulto. Mia moglie non era avvezza a prenderlo dietro, le faceva male, mi diceva. E quelle parole l'avevano fatta tornare alla realtà.
A me lo aveva concesso pochissime volte, ma qui la situazione era diversa, non poteva scegliere e non c'era certo un uomo comprensivo che avrebbe accettato un simile diniego.
Con le dita saggiò il suo buchino e capì che da lì cerano passati pochi cazzi.
"Ahhhh, bene bene, mi sembra che tu non sia vergine da qui, ma comunque hai un culo tutto da usare."
Mi avvicinai a lei e le chiesi sussurrando "lo devo fermare? lo faccio se lo vuoi"
Lei mi fulminò con gli occhi e poi rispose "Vaffanculo, adesso vado fino in fondo!"
L'uomo intanto le stava leccando il buco del culo per lubrificarlo al meglio, poi gli fece leccare bene la cappella in modo che la saliva colasse lungo l'asta. Lei cercò di fare del suo meglio perchè sapeva che quell'operazione avrebbe allievato il livello del dolore.
L'uomo si portò di nuovo dietro di lei, allargando le natiche, appoggiò la cappella nel buchino in bella mostra e inziò a spingere. Vidi il suo corpo irrigidirsi. Il volto stringersi in una contrazione di dolore.
"Non urlare, sennò ti sentono i vicini!" disse lo stronzo prendendola in giro.
"Anzi, per essere sicura che non lo fai facciamo così. Tu, maritino premuroso " disse rivolgendosi a me "mi sembra che tu sia eccitato anche te e vorresti partecipare al divertimento. In fondo è tua moglie. Mettiti davanti a lei e infilale l'uccello in bocca, così sta zitta"
Covolo, voleva che mia moglie mi facesse un pompino mentre lui se la inculava!
Avevo il cazzo duro come il marmo, nonostante la situazione e accettai la proposta.
Mi portai davanti a lei e lo tirai fuori. Confesso che visto come mi aveva trattato mia moglie prima, avevo paura che con un morso me lo staccasse, ma la voglia era troppa e decisi di correre il rischio.
Appena lo portai a distanza ravvicinata dalle sue labbra, l'uomo iniziò a spingere nel culo dilatandole il buco con dolore. Lei istintivamente aprì la bocca per urlare ed io ne approfittai per cacciarle dentro il mio uccello di marmo.Si stava per ritrarre, ma un'altra spinta le sfondò il culo mandandola ancora verso di me. In un solo colpo si trovò il culo sfondato e la mia cappella che le toccava la gola. Le tenni la testa vicino a me, quasi a soffocarla. Questo servì oltre che per non farla gridare, anche per distrarla dal bruciore che le stava provocando l'uomo. Soprattutto quando iniziò a spingere dentro e fuori scopandola nel culo con grande forza. Il suo coglioni sbattevano contro la sua fica, mentre i miei erano attaccati al suo mento.
Andò avanti ancora per un po'. Lentamente la situazione divenne più piacevole anche per lei. La sentii gemere, non di dolore, sentivo le corde vocali che generavano una vibrazione che attraversava tutto il mio cazzo. Avevo una gran voglia di sborrare. Iniziai a scoparla in bocca, visto che lei era passiva con me, Dopo pochi colpi sentii l'orgasmo arrivare e le schizzai in gola una gran quantita di seme bollente.
Non riusci a trattenerlo tutto e le si riversò sul mento e per terra.
L'uomo vedendo la scena, ebbe un sussulto, sfilò il cazzo dal suo culo che rimase oscenamewnte aperto e si portò davanti a lei.
Non fece in tempo a infilarlo in bocca che iniziò a sborrarle sul viso e sui capelli, prima di arrivare ad aprirle la bocca e finire l'orgasmo sulla sua lingua.
Lei, passivamente accolse tutto nella sua bocca, lasciandola aperta per poi spostarsi e lasciar colare il liquido bianco e appiccioso per terra.
L'uomo ebbe da ridire per questo gesto "Ehi, non si fa così! adesso lo raccogli con la lingua!" disse spingenole la testa verso terra .
Mia moglie fu costratta a succhiare e leccare lo sperma dal pavimento per ripulirlo bene e inghiottire tutto.
Alla fine ebbe quasi un conato di vomito, ma riuscì a trattenersi.
Il suo unico pensiero era che finalmente quel supplizio era finito e questo la rasserenava un po'.
"Bene, mia piccola troia, per ora ti sei comportata egregiamente, anche se ancora c'è qualcosa da migliorare. Adesso, portami qualcosa da mangiare e poi ricominciamo, abbiamo tutta la notte davanti. Questo era solo l'antipasto!"
Lei si sentì morire, tutta la notte nelle grinfie di quell'uomo... poi pensò ail vantaggio economico, al fatto che comunque aveva goduto (anche se le faceva ancora male il culo) e guardandomi con aria di sfida come per dire "l'hai voluto tu!" si spostò in cucina nuda per accontentare il suo "cliente".
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