Avevo messo la testa a posto con il matrimonio, dopo essermi divertita per molti anni e iniziando forse troppo giovane, avevo trovato l’uomo che mi dava sicurezza amore e sessualmente appagante, quindi avevo deciso di dedicarmi a lui. Ho preso consapevolezza del mio essere sin da ragazzina, anche in famiglia non c’erano particolari tabù, e i miei genitori, nonostante la mia adolescenza si svolgeva nei primi anni novanta, mi hanno lasciata libera di fare le mie esperienze. Apprezzo il sesso in tutte le sue forme non giudico e non voglio essere giudicata, credo che il sesso sia tra le cose più belle che la natura ci ha concesso ed è un peccato reprimerlo con finti moralismi. I primi tre anni tutto ok ma la donna amante degli uomini che era in me, a volte bussava nella mia testa e cercavo di farmi passare strane fantasie. Ad un certo punto, in una serata a base di alcol ho provato a chiedere a lui se poteva interessare qualcosa a tre, ma ovviamente non potevo dire che volevo un altro uomo e quindi ho proposto una cosa a tre con un'altra donna. Era un modo per capire la sua reazione ad una richiesta hot, certo, non mi ha conosciuta in un convento quindi poteva anche immaginare che potevo avere delle esigenze. Ci siamo conosciuti a casa di un suo amico e sapeva bene quello che io e lui facevamo e le perversioni del suo amico, anche perché lui era stato invitato per lo stesso motivo; o meglio scoparmi mentre il suo amico si faceva una sega! Giulio il suo amico un 30enne che conviveva con una ragazza poco più giovane di lui, bel fisico, viso normale con gli attributi sopra la media e un maiale al 100%. Giulio, mi presentò tra i suoi “amici” Giacomo un suo compagno di liceo con il quale aveva avuto esperienze di scambio e sesso con altre donne sin dai tempi della scuola. Giacomo…Giacomo beh era decisamente un bel moraccione, fisico sodo e possente, uomo peloso e senza gli slip... mhh molto interessante. Dopo quell’incontro con quello che sarebbe diventato mio marito ce ne furono altri due sempre hot con altre persone, poi, vista l’attrazione reciproca, decidemmo di vederci da soli e da li la conoscenza anche al di fuori del letto e poi il fidanzamento. Prima del matrimonio si faceva anche qualcosa di piccante con terze persone, anche se raramente, ma poi abbiamo deciso di darci una calmata in vista del matrimonio. Pensavo che l’età matura avesse reso Giaco più tranquillo dal punto di vista sessuale, certo, quando era con me a letto non potevo dire nulla era sempre il mio cinghiale da letto! Pensavo poi che, come tutte le coppie, con la monotonia avrebbe tirato fuori il porco che era in lui e quindi avremmo ricominciato con qualche serata selvaggia. Invece no! Una sera avevo bisogno di inviare una e-mail e visto che il mio pc era in carica ho pensato di utilizzare il notebook di Giaco. Inserendo il mio indirizzo e-mail è apparso come impostato un indirizzo che non conoscevo e ambiguo in quanto all’interno c’erano delle parole che alludevano al sesso. Ho avuto un brivido, conoscevo i suoi trascorsi ed ho subito pensato al peggio. Ho chiuso subito il pc ed ho preferito usare il mio ma il pensiero era sempre lì, aveva tutto il tempo di organizzarsi e fare sesso altrove e non avrebbe sicuramente avuto problemi a scopare anche una volta tornato a casa mantenendo invariate le sue prestazioni. Ma spesso restava fuori per lavoro quindi avrebbe potuto organizzarsi anche fuori regione. Quindi tutto poteva tornare anche il fatto che non aveva voglia di sesso di gruppo con me partecipe, forse perché lo faceva già con altre. Non ne ho fatto parola con lui ma questa cosa mi frullava in testa sempre, fino a quando mi è venuto in mente di cercare di entrare in quella casella di posta elettronica. Lui aveva un difetto, la memoria, quindi non avrebbe creato una password troppo complicata, un pomeriggio mentre lui era in palestra ho aperto il mio pc ho selezionato il browser di posta inserito l’indirizzo e-mail e poi ho tentato ad inserire le 3-4 pass che lui di solito utilizzava. Ho fatto centro alla seconda, sono riuscita ad entrare senza problemi. Ho avuto subito la conferma che il mio sospetto in realtà era fondato, la mail era sua. Ho iniziato a leggere le varie mail, non credevo a quello che leggevo! La cosa andava avanti da un po’ la prima e-mail risaliva a quasi due anni prima. Il porco che avevo conosciuto non era in letargo anzi si divertiva alla grande, con alcuni annunci a cui rispondeva si organizzava orge in dentro e fuori regione senza un minimo di pentimento a quanto pare. Ovvio che ormai avevo la certezza assoluta, quando si spostava il maiale partecipava a sesso ovunque e con chiunque. Non era difficile per lui visto la fisicità, il suo essere e la sua particolare predisposizione alla trasgressione. Troppe troie in giro sarebbero state contente di farsi cavalcare da uno come lui. Non sapevo che pensare, che fare, ero arrabbiata, delusa, mi aveva tenuto buona per tutto quel tempo mentre lui se la spassava alla grande. Non potevo vederlo quella sera, gli scrissi che andavo da una mia amica che era in crisi, misi su qualcosa di decente e uscì di casa. Presi l’auto e mi allontanai dal quartiere, mentre guidavo mi passavano davanti quelle e-mail, gli accordi, gli incontri, il tema della serata ecc… Avevo soppresso i miei istinti per che cosa? Per nulla, mentre lui di divertiva…ANCHE CORNUTA??? NO GRAZIE dovevo recuperare il tempo perso, mi venne in mente che c’era un posto all’uscita dell’autostrada a 50 km da dove abitavo dove si praticava scambio di coppie, allora pensai di fare un giro e passare una serata diversa per compensare le corna. In un’ora arrivai in zona ma forse era ancora presto, parcheggiai li vicino e nell’attesa chiamai una mia amica ma giusto per una copertura in caso Giaco l’avesse contattata. Passò una mezz’ora e il tramonto lasciò il posto alla sera e vidi arrivare una macchina da lontano. Erano passati diversi anni, io non ero più abituata e in più non ero accompagnata ma sola, ero intimidita ma eccitata allo stesso tempo, mi feci coraggio. Si avvicinò al finestrino un tipo sulla quarantina niente di particolare ma era un maschio sicuramente aveva le palle piene pronte da svuotarle in qualunque buco. Mi guardò e fece una faccia strana, forse non aveva mai visto una donna sola in quel posto. Mi spostai verso una zona del parcheggio più isolata e abbassai il finestrino, lui parcheggiò e si mise dietro la mia auto, usci dall’auto era un tipo moro alto fisicamente niente male ben proporzionato, slaccio i pantaloni e tirò fuori il cazzo, io riuscivo a guardare tutto dallo specchietto retrovisore. Beh non era poi da buttare via, iniziavo a riconoscere la porca che era in me, alla vista di un cazzo sconosciuto i miei ormoni impazzavano la vagina iniziava a contrarsi ero pronta. Scesi dall’auto e con un po’ di finta timidezza mi appoggiai al portello dell’auto. Lui lentamente e con il cazzo che ormai era duro si avvicinò e mi chiese, con un alito da birra, “come mai sola soletta qui” e io “ ho il marito impegnato in palestra” lui “ poveraccio”. Mi presa la mano e la mise sul cazzo, era duro, bello, caldo e io ormai ero bagnata. A quel punto mi piegai e lo presi in bocca, finalmente un cazzo che non aveva l’odore di mio marito. Iniziai a pompare con molta foga, mi sentivo me stessa e il tipo apprezzava molto, nonostante l’alcol il cazzo stava su una meraviglia. Sentivo il sapore delle gocce di precum che uscivano dalla sua cappella e me le gustavo tutte come se fosse un dolce prelibato. Ad un certo punto mi chiese “ dai la figa?” Non ci pensai un secondo era già pronta e dissi “se la vuoi è tua” nel rispondere mi alzai, lui mi mise con un braccio alla portiera e mi tirò su la gonna; da lontano si vedevano dei fari che si avvicinavano ma lui non ci pensò minimamente a smettere. La gonna ormai era su e l’unico ostacolo era il perizoma, abbassò anche quello con un po’ di impazienza. Come accade in queste situazione si tralasciano le buone maniere, sputò sulla mano e si friziono il cazzo e lo puntò sulla mia vagina. Nel frattempo l’auto era vicino a noi, abbassò i fari e si accosto a pochi metri da noi, io ero un po’ tesa non sapevo chi poteva essere. Il mio toro iniziò con poca delicatezza a farsi strada dentro di me e in pochi secondi era tutto dentro e lo sentivo. Si avvicinava a noi una sagoma di una persona alta, orami era completamente buio e non si riusciva a distinguere bene. Iniziavo a godere come una troia, il cazzo di uno sconosciuto dentro di me è una sensazione che non sentivo da molto tempo, finalmente un maschio mi usava per il suo piacere e io era appagata. Mi voltai e vidi un ragazzo molto giovane, avrà avuto poco più di venti anni, alto bel tipo molto magro, il tipo che mi scopava non sembrava essere toccato da questo nuovo arrivo, il ragazzo si avvicinò a guardare l’uomo che mi usava senza remore. Poco dopo anche lui si avvicinò a me, si abbassò la cerniera e tirò fuori il pisello. Direi che come prima volta ero stata fortunata, due maschi interessanti e con una buona dotazione! Il porco era impegnato a scoparmi la figa non vedeva altro che la mia vagina e si impegnava, sentivo le labbra che si aprivano per accogliere quel bel cazzo voglioso. Il ragazzo mi fece un gesto per chiedere di prenderlo in bocca allora mi spostai, sempre con il cazzo dentro, mi piegai a 90 e presi in bocca il cazzo del giovane. In poco tempo diventò duro come il marmo, mi piaceva l’idea di farmi usare da un ragazzo giovane e non vedevo l’ora di sentirlo dentro. Mentre avevo la bocca occupata a soddisfare il mio ragazzino, sentivo che il porco iniziava a frenare segno che orami era sul punto venire, iniziò ad afferrarmi con più forza i fianchi e spingeva ancora più dentro il cazzo ad un certo punto sentì un mugugno e una forte pressione dentro la mia vagina, il toro aveva avuto un orgasmo dentro di me riempiendo il mio utero del suo seme. Sfilò delicatamente l’uccello dalla mia figa dicendo “hai una figa stupenda” si tirò su le braghe come se nulla fosse successo e si allontanò. Io ero rimasta a 90 ma quando lo spazio si liberò il ragazzo volle passare dietro, io sentivo che lo sperma del porco mi gocciolava dalle gambe ma a quanto pare al giovane torello questo non interessava. Mi misi in una posizione comoda mettendo la mia vagina a disposizione e lui entrò dentro. Il suo cazzo lungo lo sentivo bene, lo sperma del primo faceva da lubrificante e l’idea mi faceva impazzire, il ragazzo mi teneva stretta per i fianchi e spingeva la sua nerchia dentro di me e in quel momento mi venne in mente mio marito che sicuramente era ancora in palestra mentre sua moglie veniva usata come sborratoio da due sconosciuti! Mi venne da sorridere. Senti un urlò liberatorio e il giovane schizzo, anche lui approfittò della mia figa per svuotare le sua palle. Restò dentro qualche secondo poi uscì dal mio utero e si portò dietro un fiume di fluidi, sospirando dalla fatica si tirò sui jeans e mi salutò, capì dall’accento che non era straniero forse dell’est. Andò via e rimasi sola nel parcheggio, presi della salviettine dalla borsa cercai di togliere quello che potevo dalle mie parti intime, mi sistemai la gonna e entrai in auto. Quella sera non ebbi un orgasmo ma mentalmente ero più che soddisfatta e non avevo nessun pentimento nei confronti di Giacomo. Tornai a casa ma capì che quella sera sarebbe stata la prima di tante, l’Irene amante dell’uomo e del sesso era tornata!
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