Ultimo anno di liceo. Il mio rapporto con Ilaria è mai stato buono, ma quando scopro che ci prova col mio ragazzo vado su tutte le furie. Litigo con Ilaria, non mi invita al suo diciottesimo e io faccio lo stesso con lei il mese più tardi. I genitori di Ilaria sono divorziati, la madre è una strega, il padre, Luca, è bellissimo. In classe quando non c'è Ilaria le battute su di lui si sprecano, ce lo vorremmo tutte scopare. Purtroppo non sembra interessato a noi: una mia compagna è riuscita ad avere il suo numero (e ce lo ha girato a tutte), gli ha scritto ma lui non le ha risposto.
Tutto cambia quando sto tornando a casa da scuola. Lo incontro insieme a Ilaria, lei non mi saluta ma suo padre sì. Ne approfitto per baciarlo sulla guancia, mentre la figlia sembra darmi della puttana con la sua espressione del cazzo. "Lo so che sono puttana, non c'è mica bisogno che me lo ricordi tu", penso. Con il padre di Ilaria un po' di rapporto c'è: io e lei siamo andate in classe insieme alle medie e abitiamo vicine, più volte in passato mi ha dato dei passaggi. Ilaria continua a essere schifata dalla situazione mentre suo padre mi chiede:
"Susy, è da tanto che non vieni da noi. Perché non vi organizzate qualche volta?"
"Lo faremo senz'altro", rispondo con il tono più finto del mondo. Evidentemente Luca non sa niente. Voglio approfittarne. Il pomeriggio prendo il telefono e gli scrivo:
"Ciao Luca, scusa se non posso accettare l'invito ma io e Ilaria abbiamo litigato tempo fa"
Mi risponde: "Lo so, me lo ha detto oggi Ilaria. Ora scusami ma non posso parlare con te"
"Perché?"
"Mia figlia non vuole"
"Pensavo comandassi tu a casa, non tua figlia"
"Smettila o ti blocco"
Cambio strategia. "Scusa, hai ragione. Però io non voglio avere problemi con nessuno, magari se hai tempo possiamo vederci. Vorrei spiegarti bene tutta la situazione, perché è stata lei a cominciare provandoci col mio ragazzo"
Funziona. Dopo qualche messaggio mi dice che nel pomeriggio è libero e che mi aspetta al bar vicino casa mia. Esulto toccandomi la figa già bagnata, ho già in mente le cose da fare.
A cinque minuti dall'appuntamento gli scrivo: "Non sono pronta e mi manca un po'. Ti dispiace venire a prendermi?"
Mi scrive dieci minuti dopo che è sotto casa. Inizia il piano: "Ti ho aperto, entra. Mi manca un po'. Tranquillo i miei non ci sono e sto da sola". Dalla camera sento a porta che si apre, poi la sua voce che mi chiama. Scendo le scale nuda, con un solo asciugamano a coprire dal seno all'inizio delle cosce. Lo saluto abbracciandolo, lo bacio sulla guancia. Lui è freddo, gli offro qualcosa ma rifiuta. Gli dico allora di aspettare lì e risalgo con la scusa di finirmi di vestire.
Dopo un po' lo chiamo, gli dico che mi serva aiuto. Lui sale e mi trova completamente nuda. Indosso solo un paio di tacchi, la mia quinta di seno è lì per lui, così come la mia bocca, le mie cosce, la mia fica e anche il culo. Lui impazzisce, viene da me e inizia a baciarmi, ci lecchiamo. Poi passa al seno, con foga mi bacia, mi lecca, mi succhia i capezzoli. Vederlo così attratto dal mio corpo mi fa bagnare, mi limito ad accarezzarlo sulla nuca e a godere.
Scende giù, mi butta sul letto e mi lecca la figa. La lecca benissimo. Poi mi gira e lecca da dietro, mentre comincia a infilare le sue dita dentro di me. In figa e poi in bocca, sento il mio sapore, ora è arrivato il momento di sentire il suo. Lo faccio mettere in piedi, mi inginocchio, gli abbasso i pantaloni e le mutande. Il suo cazzo è enorme, gonfio. Lo sego lentamente mentre lo guardo negli occhi. Vuole la mia bocca e io gliela do. Sospira di piacere mentre glielo lecco, non riesco a prenderglielo tutto in gola per quanto è grosso ma la lingua sulla cappella lo fa impazzire. Poi passo alle palle. Da come mi guarda mi rendo contro che vuole scoparmi. Vuole scopare me, soltanto me, anche se ho l'età di sua figlia.
Mi faccio aiutare a rialzare, lo bacio, e mi sdraio a gambe aperte per lui. Ci mette un attimo a saltarmi sopra. Il suo cazzo mi spinge, me lo sento tutto dentro, è una sensazione meravigliosa. Scopiamo un po' così, poi mi fa mettere sopra. Vedo che non resiste quando mentre mi scopa butto indietro il collo lasciando cadere i capelli e mettendo in mostra il seno. Si ferma, si mette seduto sulla sedia e mi dice di mettere i piedi sui bordi. Me lo sto scopando, proprio in senso letterale. Lui è fermo sulla sedia e io mi muovo sopra di lui, il rumore della carne che batte, unito al suo cazzo, mi fa venire una prima volta. Un orgasmo intenso, quasi mai provato prima.
Tremo ancora quando mi prende e mi inizia a scopare a pecora. Il mio seno rimbalza sotto i suoi colpi, urlo di piacere e vengo di nuovo. Bagno le lenzuola, ho squirtato e mi piace da impazzire. Lo bacio, voglio riempirlo di baci ma lui ancora non ha finito di godere. Ora comanda lui. Mi prende per i capelli, poi per il collo. Continua a scoparmi da dietro, come una puttana. "Chi sono io?" gli domando. "Chi sei?" Mi fa eco. "La tua troia". Mi sbatte più forte. "La tua puttana". Ancora più forte. "La tua... cagna... scopamiii" Vengo per la terza volta mentre lo dico.
Sono davvero sfinita ma non mi lascia riprendere. Mi mette il cazzo in bocca. Una goduria. Voglio ripagarlo di quando mi ha fatto stare bene. Gli faccio il miglior pompino della mia vita, ci metto tutta me stessa. Sento che deve venire. Lo masturbo all'altezza del mio seno ma lo sperma ancora non esce. Mentre lo sego sfioro la cappella col mio capezzolo, ecco la sborrata. La prima mi riempie il seno, la seconda va sul collo, Dal terzo schizzo già l'ho messo ad altezza bocca. Ne fa altri cinque, di schizzi. Ho la sbora dappertutto, sul seno, in faccia, in bocca. La scopata perfetta.
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