Il pene era appena scivolato fuori dall’intimo di mia sorella che già un rivolo di sperma misto a gocce di sangue virginale affiorava dal tenero sesso spalancato al sole, lui inesorabile si mise a cavalcioni sul suo petto e le fece accogliere nella sua bocca quel cazzo mezzo moscio e sporco. La vidi leccare e succhiare senza emettere una lamentela come la più navigata e indurita delle prostitute, lei così pudica e riservata e pulita. Bocca e lingua di Sonia passavano sullo scroto e l’asta di lui, nettandolo e servendolo, chissà come avrà percepito odori e sapori del tutto nuovi per lei. Stava perdendo del tutto la sua innocenza e in un modo paragonabile al salto che potrebbe essere dalle scuole elementari a un corso universitario. Sicuramente non avrei potuto farle la morale, comprendevo fin troppo bene le sue motivazioni. Mia zia si sfilò il costume rimanendo completamente nuda florida col suo bel seno ancora sodo. Venne verso di me e mi fece mettere in piedi, il calore della roccia sotto i miei piedi si stava trasmettendo a tutto il mio essere, avrei voluto fuggire, volare via, ma la sua mano era dentro le mutandine del mio costume e mi stava penetrando con le dita affusolate. Sorrise beffarda ed io avvampai fino alla punta dei capelli, ero bagnatissima da quello a cui avevo assistito poco prima, mi sentivo una porca come mi stava appellando lei, allora due dita presero a entrare e uscire dal me sempre più profonde. Iniziai a gemere e le gambe mi si stavano piegando, a un suo accenno mi liberai del top del costume e mi accarezzai il seno sinistro, la mia mano destra era stata indirizzata verso il sesso di lei, la toccavo goffamente perché non ero mai stata con una donna, potevo avvertire il turgore e il caldo umido, mi abbassava le mutandine e rimasi nuda di fronte a lei. Ci stavamo masturbando a vicenda, l’orgasmo mi sembrava prossimo e acceleravo il mio ritmo per far venire anche lei. Lui si mise in piedi e venne verso di noi il suo pene ora sembrava più duro anche se non completamente, lei lo prese nella sua mano destra e prese a menarlo forte e con la sinistra stava ancora affondando dentro di me, lui la baciò profondamente, le loro lingue si avvinghiavano come serpenti, ero prossima a venire. Mi staccò da lei deciso e mi tirò a se, pensavo volesse…, mi stavo mettendo in ginocchio senza che nessuno me lo avesse chiesto, ma lui seppure tentato per un attimo mi diresse verso Sonia. Il basso ventre iniziava a pulsare di fronte a tanta immoralità, stavo lì caparbia a metà strada, Sonia aveva le cosce ancora spalancate e distesa sul telo su cui era stata appena deflorata. Zia mi spinse la testa verso il pube di mia sorella, immaginavo sapesse di sesso appena compiuto, di lei e di lui, il cervello mi metteva in guardia da questa oscenità, il mio intimo era in fiamme. Sentì le mani di Sonia intorno al mio capo che mi stavano attirando alla sua vagina spalancata, non sapevo bene come fare ma la mia lingua si insinuava tra le sue piccole labbra e cercare il suo punto più sensibile, lei si inarcava verso di me gemendo piano. Avevo capito che non era venuta e decisi che almeno questo dovevo darglielo da sorella maggiore, anche se non avrei voluto assaporare quella mistura che la aveva imbrattata dentro e fuori. Il quadro di amore fraterno ai loro piedi li aveva eccitati tantissimo. Zia mise il suo sesso in bocca a Sonia che sapeva oramai come compiacerla e si stese su di lei per aiutarmi a leccarla. Il suo cazzo mi impalò prima che me ne accorgessi e nonostante fossi fradicia accusai i primi minuti della penetrazione da dietro. Il ritmo con cui mi stava scopando lo trasmettevo alla leccata che stavo facendo, era una cosa difficoltosa perché sentivo dilatarmi tutta mentre lui mi arrivava a toccare l’utero. Io e Sonia venimmo insieme, mia zia fu presa dal marito da dietro ancora posizionata sulla nipote. Anche lei dopo pochi minuti ebbe il suo orgasmo e si alzò mettendosi di lato. Sonia lo prendeva in bocca e lo masturbava veloce lui grugniva come un porco, i suoi testicoli strofinavano la fronte di lei, a tratti lo infilava in gola facendola diventare paonazza e sbavare, le venne praticamente in gola, le pulsazioni dell’eiaculazione erano accompagnate dai suoi versi e dalla masturbazione che mungeva tutto fino all’ultima goccia. Il suo primo rapporto orale era stato profondo e con l’ingoio di tutto lasciando intravedere solo un velo di sperma sulle sue labbra. Sonia si mise a sedere sul telo bagnato e io mi affiancai a lei, mi sembrava più matura dei suoi 21 anni adesso, mi zia ci porse della coca cola fredda, avevo una sete incredibile e anche mia sorella, bevemmo avidamente. Chiese dell’acqua e pensai volesse bere ancora, invece aprì le cosce e con la bottiglietta di acqua fredda si deterse le parti intime profondamente davanti a tutti. Gli zii andarono a fare il bagno nudi, noi due andammo a fare pipì dietro delle piante, entrambe avevamo trattenuto a lungo e il piacere di liberarsi fu grande. Stavamo andando a bagnarci anche noi quando lei mi disse che era stato bellissimo quello che le avevo fatto.
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