Tutto aveva avuto inizio quando quella stronza della professoressa Marelli, li aveva beccati nello sgabuzzino dell’aula di scienze, a girare quel video, che avrebbero poi pubblicato sui vari siti amatoriali. La ficcanaso era entrata proprio mentre Susanna in ginocchio in mezzo a loro due, si dava da fare, alternandosi a spompinare uno e segare l’altro.
Per loro tre, amici, liceali 19enni al quinto anno, non era solo passione per il sesso e la trasgressione, ma anche un bel modo per racimolare qualche centone mensile, visto che quei siti pagavano veramente bene, e i video, con ragazzi giovani, erano quelli che riscuotevano maggiori visualizzazioni.
Ma quella volta, quella stronza della Marelli, aveva rovinato tutto!!!
Una volta sorpresi, li aveva preannunciato una sospensione, che molto probabilmente avrebbe costato a tutti e tre, l’anno scolastico. E, non erano finiti dal preside, solo perché il preside in quell’ultimo giorno di scuola, prima delle vacanze natalizie, era via.
Perciò, Mirco, Susanna e Tony, come tre condannati, si erano ritrovati a tre passi dal patibolo, ma, qualche sera dopo, quando tutto sembrava ormai perso, e avevano la certezza che al rientro dalle vacanze natalizie li avrebbe attesi una sospensione, del tutto casualmente, si ritrovarono un bel asso nella manica.
Navigando su un sito porno, amatoriale (come era solito fare), Tony si era ritrovato davanti al video di una bella biondina 35enne, che con addosso solo una mascherina, e delle calze di seta, si masturbava selvaggiamente con un cazzone nero di plastica.
Tony, la riconobbe all’istante!!!
Era lei!!! La professoressa Emanuela Manelli!!!
E all’istante, in testa, gli esplose un’idea di rivincita.


Il giorno seguente, tutti e tre, accertatosi che la prof era in casa sola, avevano suonato al campanello della sua bifamigliare.
-Se siete qui per chiedere scusa è troppo tardi. Nulla potrà salvarvi da una sospensione!- Aveva esclamato quella stronza della prof.
Mirco le aveva sorriso in faccia.
-A dire il vero siamo qui per questo!- le aveva risposto, mostrandole il video sul cellulare.
All’istante la Marelli li aveva fatti entrare in casa, e così, come in una scena da film western, si erano ritrovati in salotto, in piedi, loro tre, contro la Marelli.
-E’ stato uno sbaglio … una bravata di una sera … mio marito era via … mi sentivo sola!- cominciò a borbottare la donna.
-Non ce ne frega un cazzo!- la zittì Tony.
-Volevi fregarci! Ora siamo noi a fregare te!- tuonò Mirco.
-Prova a pensare se quel video cominciasse a circolare, magari nei gruppi whatsapp di studenti e genitori?- mormorò Susanna. –Saresti sputtanata a vita, dovresti dire addio al tuo posto di prof e vicepreside … e probabilmente anche la tua famiglia ti volterebbe le spalle.
-Okay!-supplicò la donna.- Che volete per tenere la bocca chiusa?
I tre ragazzi sghignazzarono.
-Per prima cosa, devi dimenticarti di ciò che hai visto nel sgabuzzino dell’aula di scienze!- si pronunciò Susanna.
-Okay! D’accordo!- rispose la professoressa.
-Poi, per tenere la bocca chiusa, vogliamo mille euro a testa, e inoltre che tu faccia leva sugli altri prof per alzarci la media dei voti, proprio come farai tu!- esclamò Mirco. Questa volta la risposta della Marelli si fece attendere qualche secondo, ma alla fine annuì. Fu costretta a farlo.
-E poi ci sarebbe un’altra cosa,-se ne uscì Tony.
-Che cosa!? Cosa altro volete?- tuonò isterica la donna.
I tre ancora sghignazzarono. Un attimo dopo, Tony, si abbassò la zip, tirando fuori il membro rigido.
La Marelli rimase di sasso.
-E’ questo cosa significa!!!- gridò.
-Lo hai capito benissimo cosa significa!- le sussurrò Mirco abbassandosi pure lui la zip.
La professoressa Emanuela Marelli andò avanti invano a supplicare per un buon quarto d’ora. Offrì più soldi, facili promozioni, borse di studio, e persino viaggi all’estero, ma alla fine dovette arrendersi. Per non apparire come una puttana di fronte al mondo intero, dovette accettare di essere la troia di quei tre.
-Okay … che devo fare!- sussurrò con un nodo alla gola.
-Mettiti in ginocchio e incomincia a succhiarmi il cazzo!- esclamò Mirco, agitandole il suo arnese.
-No! Facciamo che prima succhia il mio!-protestò Tony.
-Non litigate voi due!- li zittì Susanna, mettendosi in mezzo ai due amici. –Facciamo che inizia dalla mia fighetta!- sentenziò sollevandosi la minigonna, e scoprendo una passerina tutta depilata. –Avanti professoressa si dia da fare!
La Marelli si mise in ginocchio, non aveva mai avuto esperienze lesbiche, ma molte fantasie del genere sì.
-Avvicinatevi ragazzi,- mormorò Susanna ai suoi amici. –Così la nostra prof oltre che con la lingua si può dar da fare pure con i polsi.
I ragazzi capirono al volo. Affiancarono l’amica, e presi dal desiderio entrambi le appoggiarono una mano sul culetto. Lo capì anche la Marelli, che una volta in ginocchio incominciò a far scorrere la sua lingua sulla giovane fighetta della sua alunna, mentre di polso segava li altri due.
La cosa andò avanti per un quarto d’ora. Poi, la fecero rialzare in piedi, si fecero accompagnare in camera da letto. Lì si spogliarono, la spogliarono, e se la scoparono tutti e tre, contemporaneamente.
La Marelli si ritrovò a pecorina, presa contemporaneamente in fica e in culo dai due ragazzi, mentre la sua testa rimase prigioniera tra le cosce della ragazza, e la sua lingua andò avanti fino alla fine a soddisfarle la fica.
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Categorie: Sesso di gruppo