Per noi che scappiamo da un inverno freddo e nevoso, l'attrazione principale di Gran Canaria è naturalmente la spiaggia di Maspalomas, con le sue grandi dune che si estendono per chilometri. Infatti, la mattina dopo il nostro arrivo sull'isola, siamo subito venuti qui, e dopo una lunga camminata abbiamo trovato un posticino nascosto da alte dune e ci siamo sdraiati nudi ad abbronzare sotto un sole caldo, finalmente!
Per proteggere la pelle da questi raggi forse troppo forti per noi, comincio a spalmare Susanna di crema solare, prima la schiena, liscia, poi le natiche, morbide, e infine le cosce semiaperte.. passo il fianco della mano in mezzo alle labbra della sua fica, e lei allarga ancora di più le gambe per fare entrare le mie dita profondamente: sento che è già molto bagnata.. allora le dico di girarsi e continuo a spalmarla sulle poppe e i capezzoli turgidi, li prendo girandoli tra le dita facendoli diventare sempre più duri, e li bacio. Ha tanta voglia, come ho io, così mi sollevo sopra di lei, mi inginocchio fra le sue gambe, le alzo tenendole per le caviglie, e appoggio la cappella gonfia sul suo pube rasato: la faccio scendere sul clitoride e aspetto che sia la sua mano a guidare il mio cazzo dentro di lei. Lo affondo tutto, lentamente, fino alle palle, guardando il suo volto che si accende di piacere, e comincio ad entrate e uscire mentre le sue dita allargono le labbra e accarezzano il mio membro.. Sento il sole bruciare le spalle e il sedere, e purtroppo mi accorgo di stare già per venire..no, non voglio, troppo presto! Allora mi alzo e con la scusa di andare a controllare se arriva qualcuno, salgo sulla duna vicino: non c'è nessuno, ma rimango qualche secondo così, fermo sulla sabbia bollente, con il cazzo ritto ancora umido di lei che oscilla nell'aria.. è una sensazione bellissima!, chiudo gli occhi e respiro profondamente..
Poi scendo da Susanna che aspetta ed è ancora tutta aperta: mi inginocchio di nuovo ma ora sollevo il suo bacino in alto, verso il mio sesso e con un colpo di reni la penetro con forza, facendola urlare, cosa che mi eccita ancora di più! Continuo a trombarla con decisione mentre lei asseconda il movimento spingendo la fica in avanti per farmi entrare sempre più profondamente nel suo corpo. Sto per godere, lo sento, è troppo bello scoparsi in questo angolo di paradiso, ma ancora non voglio! Sono momenti magici che forse non torneranno tanto presto, così mi ritraggo di nuovo e sorridendo le dico: "torno a vedere se arriva gente!". Lei approva, anche lei vuole godere più a lungo.. Risalgo sulle dune, non guardo neanche intorno, rimango beato con i piedi coperti di finissima sabbia dorata, con un vento tiepido che asciuga il mio sudore, e la cappella dura e lucida che sventola come una bandiera vittoriosa!.
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Categorie: Etero