Ci vedevamo da circa sei mesi,e i giorni che non ci eravamo visti per impegni reciproci si contavano sul palmo di una mano,in tutto quel periodo avevo goduto nel far godere Renato,le nostre scopate finivamo sempre con una sborrata in bocca e un'ingoio,consuetudine che eccitava tantissimo entrambi.
Quel primo periodo della nostra avventura sessuale fu veramente intenso,lo schema era simile ad ogni incontro,due chiacchere,un drink,un film porno come sottofondo,lui seduto sul divano ed io in ginocchio ai suoi piedi a prendermi cura del suo cazzo fino a farlo sborrare nella mia bocca.
Schema che cambiava durante il fine settimana quando le ore passate insieme aumentavano e quindi il tempo che riuscivo a dedicare per truccarmi e vestirmi da donna era maggiore,ne traevano beneficio tutti i sensi amplificati da quella perversione che ci spingeva a passare ore di sesso intenso in camera.
Mi concedevo in pieno,la mia bocca e il mio culo desideravano il suo cazzo e il suo cazzo voleva possedere la mia bocca e il mio culo.
Quando accennavo ad un minimo di riluttanza ad una sua richiesta particolare percepivo un calo del desiderio,quindi finivo sempre per assecondarlo.
La prima fase della nostra intesa sessuale stava finendo perchè notavo in lui la voglia di spingersi oltre quel semplice rapporto sessuale che stavamo vivendo,spesso parlava di rapporti a più persone,oppure approfittando dello scorrere delle immagini porno alla tele che accompagnavano le nostre giornarte mi faceva notare forme di sesso più spinte,io ero un pò riluttante su certe scene ma percepivo in lui un senso di fastidio nel mio scarso interesse.
Forse fu anche questa sensazione a farmi accettare una delle sue tante richieste senza fare nessuna opposizione,una sua perversione particolare,quella che vi racconterò a breve per esempio avrebbe meritato più meditazione,eppure preso dalla velocità degli eventi lasciai scorrere quei momenti.
Iniziai ad assecondare le sue richieste,o,meglio per chiamarle come faceva lui imposizioni delineando due figure distinte nel rapporto,padrone e schiavo.
Lasciai che lui nella fase 2 del nostro rapporto assumesse il totale controllo del mio corpe e della mia mente,per paura di perderlo,di perdere la libertà di poter avere un'armadio di vestiti e mille accessori a mia disposizione.
Era estate,come tante altre volte eravamo in sala,faceva caldo e i nostri corpi erano sudati,erano circa le 9,finestra del balcone aperto ma serranda abbassata,illuminati solo dalla luce della tele che trasmetteva l'ennesimo porno della sua vasta collezzione,dopo aver scambiato due chiacchere e bevuto un paio di birre di troppo ci ritrovammo con lui completamente nudo sul divano a boccheggiare per il caldo sorseggiando l'ennesima birra ghiacciata ed io solo in perizoma inginocchiato sul tappeto pronto a leccargli l'uccello.
Tolto il sapore salato della sua carne dovuto al sudore sembrava un dejavu di altre piacevoli serate,una sua frase ruppe il silenzio mentre gli succhiavo il cazzo,"devo pisciare",al sentire quella frase rallentai i miei movimenti di bocca fino a staccarmi lasciando solo che la mia mano continuasse lentamente a segarlo,"vuoi andare subito al bagno o dopo quando abbiamo finito?"gli chiesi guardandolo fisso negli occhi,e lui "finiamoci velocemente questa birra e andiamo insieme in bagno,continuiamo li mentre mi svuoto".
Bevvi velocemente e sotto sforzo il resto della birra facendomi salire uno stato di piacevole euforia,in quel momento non pensavo a nulla di particolare,spesso avevamo scopato in bagno,lui seduto sulla tazza e io sopra a cavalcarlo,io seduto sulla tazza e lui all'impiedi a scoparmi in bocca oppure io appoggiato sulla lavarice e lui da dietro chiavarmi in culo,quindi andare in bagno non era una cosa nuova,poggiai la birra vuota sul tavolino affianco al divano,lui mi afferro la mano riportandola sul cazzono eretto e mi disse"stringilo forte altrimenti piscio per strada e accompagnami in bagno".
Ci alzammo dal divano e ci avviamo verso il bagno che era poco distante,nell'uscire dalla sala poggio anche lui la sua bottiglia vuota e accese la luce del corridoio che illuminava in maniera soft sia la sala che il bagno.
Io andai avanti quasi tirandolo verso il bagno perchè avevo nella mia mano destra il suo cazzo,non si era mai verificata una situazione simile e seppur banale mi eccitò questo ruolo,entrammo in bagno ed accesi la luce,subito spenta da lui,"basta la poca luce del corridoio"annui.
Come un bravo badante posizionai il suo cazzo in direzione del water e gli dissi"ora puoi fare pipi",lui mi rispose"sono eccitato,e lungo e duro non riusciro mai a centrare il bagno,devo piasciare nella doccia",durante questo breve scambio di battute la mia mano continuava a stringergli l'uccello,ed era effettivamente duro,leggermente curvo verso l'alto quindi capii subito che l'impresa di fargli fare pipi nella tazza era impossibile.
La doccia era poco distante ma dal lato opposto della tazza,quindi mi spostai verso la doccia,tirai la tendina tutta verso il lato destro e gli lasciai l'uccello dicendogli"qui puoi farla tranquillamente",la sua risposta mi paralizzo,"togliti il perizoma",ci fu qualche secondo di silenzio"togliti il perizom ed entra nella doccia".
Una vampata di calore mi sali dai piedi fino ad arrivare al viso,sicuro il colore della mia pelle divento rosso di vergogna,ma il gioco di ombre della luce del corridoio non mostrarono questa mia fragilità,e questo mi diede coraggio,nel bagno era calato il silenzio,avevo iniziato a togliermi il perizoma quando realizzai che lui aveva gli ormoni a mille perchè aspettava impazientemente che finissi di spogliarmi segandosi velocemente,ero nudo,nella penombra del bagno,mi girai lentamente dandogli le spalle,alzai il primo piedi e accompagnai il mio corpo all'interno della doccia,il piano doccia era freddo,rimasi fermo aspettando una sua parola,un suo ordine che non tardo ad arrivare"girati,inginocchiati e apri la bocca",feci come lui mi aveva detto e un suo lungo sospiro anticipò una pioggia calda abbattersi sul mio volto,l'odore era forte,dalla fronte passando per le guance il suo piscio si faceva strada verso la mia bocca,amaro,un sapore amaro e caldo partiva dalle mie labbra per arrivare al cervello che lo percepiva come buono,il suo getto era ancora copioso e rivolto prevalentemente sulla mia fronte,cercai di aprire di più la mia bocca cacciandogli la lingua come mille altre volte avevo fatto in segno di desiderio di sborra,lui accolse subito il mio invito dirigendo il suo piscio nella mia bocca che fu innondata,non riuscivo a berla tutta e l'eccedenza che cadeva scorreva calda e piacevole sul mio corpo bagnando anche tutto il mio cazzo lubrificando la mia mano che lo segava.
Stava finendo,la parte finale della sua pisciata aveva perso d'intensità,si avvicinò ancora di più verso di me,in questi getti finali il suo piscio entrava tutto nella mia bocca,un paio di volte lo buttai tutto giù altre lo feci scivolare ai lati delle labbra.
Mi ritrovai subito il suo cazzo duro in bocca e continuai il lavoro iniziato poco prima sul divano,l'odore nella doccia era forte,il sapore del suo cazzo buono,ricordo lo leccai di gusto e avidamente mentre continuavo a masturbarmi,venni subito,poco dopo anche lui ebbe il suo orgasmo nella mia bocca e come sempre buttai giù il suo caldo sperma.
Dopo l'apice del piacere si compliemto con me "mi hai fatto godere come un maiale,come non godevo da tanto,sei bravo,sei ubbidiente,mi piaci cosi,non cambiare e ci divertiremo per molto tempo insieme,ora lavati,ti aspetto in sala".
Lui usci e io iniziai a farmi una doccia,in quel momento ero eccitato,felice di averlo fatto contento e orgoglioso di aver ricevuto dei complimenti,avevamo visto dei porno insieme in passato di coppie che praticavano il pissing quindi non mi sentivo solo,i miei pensieri erano un mix di entusiasmo e timori,dove ci avrebbe portato questa nuova fase del nostro rapporto,era un bene,un male,queste le domande che accompagnarono la doccia,il ritorno a casa e quasi tutta la notte,ma come spesso era accaduto in giornate in cui molti pensieri tormentavano la mia testa la risposta anche quella notte arrivò dalle mie gambe,mi masturbai un paio di volte e questo faceva pendere l'asticella della bilancia verso il pieno consenso e l'accettazione della cosidetta fase 2.
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