... e così arriva martedì 6 agosto... il marito di Anna, la mia vicina, è fuori tutta la settimana per lavoro, come accade spesso... e così, il 6 agosto appunto, incontro la vicina per le scale, ci salutiamo e poi le sussurro, quando mi passa vicino: "Noi abbiamo ancora una cosina in sospeso, mi pare...", e lei ribatte: "Ma certo, non me ne sono dimenticata... ad esempio, oggi pomeriggio sarei libera... niente mare... quindi..." "Quindi vieni a prendere il caffè da me?" rispondo subito, e lei dice, sempre a bassa voce per fare in modo che nessuno dei vicini possa sentire, dato che siamo sulle scale: "Volentieri, visto che non ho ancora la macchina per il caffè!".
Ci accordiamo per vederci alle 14:00, dato che solitamente verso le 13:30 il marito la chiama per sentirla... "Benissimo" dico io, immaginando già le mie mani sulle sue bellissime tette che strizzano i suoi capezzoli duri... e già mi diventa duro, anche perchè lei mi sfiora i pantaloni davanti per eccitarmi ancora di più... "Che troia sei, Anna" penso...
Sentiamo aprire il portone e quindi ci salutiamo frettolosamente e senza confidenza, per fare in modo che nessuno sospetti niente...

Qualche minuto prima delle 14:00 sento bussare piano alla porta; vado alla porta senza chiedere chi è ma solo guardando dallo spioncino, ma sapevo già chi fosse... apro e faccio entrare Anna, ed appena è dentro chiudo il portone e la sbatto contro il muro, le strizzo le tette e le infilo la lingua in bocca... lei mugola di piacere e mi prende le chiappe con le mani e mi tira verso di sè mentre alza la gamba sinistra per sentire il mio uccello già gonfio contro la sua figa... lei indossa un paio di pantaloncini corti molto leggeri...
Le nostre bocche si staccano ed io chiedo: "E il caffè?", e lei: "Dopo, ora ho fame..."
Io sorrido e la spingo verso la sala, sul divano... si toglie i pantaloncini e... sorpresa! Niente mutandine sotto... la butto sul divano, le sollevo le gambe e comincio a leccarla per bene, dato che la volta scorsa, quando lei mi ha fatto un pompino da paura, non ero riuscito perchè era stato un incontro fugace... lei eccitatissima continua a mugolare per tutto il tempo della leccata, fino a quando mi stacco dalle sue labbra (della fica bagnatissima) e le dico: "Ora tocca un po' a te...". Mi siedo sul divano, mi tolgo pantaloni e mutande ed Anna si tuffa con la bocca sul mio uccello, cominciando a spompinami eccitatissima. "Piano, non correre, ma prendilo fino in fondo...", e lei: "Vorrei, ma è piuttosto grosso per farcelo stare proprio tutto... ma mi piace tanto succhiartelo... mmmmmmmmm......" e ricomincia a succhiare forte... allora le dico: "Basta!". La stacco dal mio uccello le chiedo di appoggiare le mani sul tavolo... lei si mette in posizione come richiesto, ed io, per la prima volta, vedo il suo culo meraviglioso (non piccolo, ma a me fa impazzire avere un po' di carne da maneggiare...); le apro le chiappe e ricomincio a leccarla mentre lei continua a mugolare di piacere... poi mi alzo, appoggio la cappella sulla sua fica bagnatissima dai suoi umori e dalla mia saliva e la infilo tra quelle labbra tanto desiderate... prima entro piano, per farmi strada, poi spingo il mio cazzo tutto dentro mentre lei gode ed urla; io le metto una mano sulla bocca per fare in modo che nessuno senta i suoi strilli di piacere, ma non serve a molto... spero solo che nessuno venga a bussare alla porta per il disturbo che stiamo creando!
Con la mano libera le alzo la maglietta, le prendo la tetta sinistra e le strizzo il capezzolo, cosa che mi eccita ancora di più e comincio a scoparla più forte, poi mi stacco dai e le ordino: "Siediti sul divano ed alza le gambe, troia!"; lei mi guarda, all'inizio un po' stupita (cosa che mi ha fatto capire che suo marito non la scopa così), poi mi dice: "Certo, tutto quello che vuoi...". Si siede ed alza le gambe, ed io entro in quel buco così bagnato che quasi la ia cappella non sente nessuna aderenza... continuo a spingere e a scoparla a fondo, mentre Anna incrocia le sue gambe dietro alla mia schiena, per farmi spingere ancora di più... le alzo completamente la maglietta e le succhio quei capezzoloni duri che tanto mi piacciono, e continuiamo a godere per diversi minuti in quella posizione finchè lei mi urla che sta venendo... "Brava, godi troia..." le dico mentre continuo a spingere...

Poco dopo mi stacco e le chiedo di rimettersi appoggiata al tavolo perchè vorrei provare il suo buchetto, ma lei: "Oggi no, una cosa per volta... come la volta scorsa te l'ho solo succhiato, questa volta avrai solo la mia passera, non altro..." (premetto che da quella volta ne abbiamo fatta di strada insieme, dato che siamo arrivati agli incontri a tre, ma questo verrà raccontato le prossime volte...); "Ok, vedrò di farmi bastare quello che ho avuto oggi, se mi prometti però di farmi sborrare per bene come la volta scorsa..." "Non ti deluderò, vedrai!" risponde Anna.
"Allora credo sia arrivato il mio momento" le dico, poi mi siedo sul divano mentre aspetto che lei si avvicini; eccola, arriva, me lo prende in bocca e comincia a succhiare, assaporando tutto il succo della sua fica che aveva circondato il mio cazzo fino ad un minuto prima; e come la volta precedente, comincia a segarmi per bene mentre succhia la mia cappella ormai pronta ad esplodere, ed arriva la sborrata enorme che immaginavo... Anna si beve tutto il mio succo mugolando e desiderandone altro, ma per il momento mi aveva svuotato... si stacca e comincia a leccarmi la punta del cazzo e ripulisce ancora una volta tutto... e mentre si alza in piedi, vedendo le sue tette, penso che sarebbe stato fantastico sborrarci sopra, o, meglio, sborrarle in faccia e sulle tette... ma non mancherà occasione sicuramente!

Mi chiede poi di poter andare in bagno per lavarsi, ed io penso: "Cazzo, abiti qui di fronte, perchè non puoi lavarti a casa tua???", ma poi ripenso: "Meglio che esca rivestita da qui come è entrata, piuttosto che attraveri il pianerottolo con i pantaloncini e le mutandine in mano, con il rischio che qualcuno la veda..."; "Certo, vai pure!" le dico...

Esce dal bagno e mi trova in cucina a prepararle il caffè; "Grazie!" mi dice, ed io rispondo: "Grazie a te..." e le sorrido in modo malizioso... lei ricambia il sorriso mentre sorseggia il caffè, e poco dopo le 15:00 esce dal mio appartamento, come la volta scorsa non prima di aver controllato che non ci fosse nessuno sul pianerottolo o sulle scale...

... e la prossima volta, come promesso da Anna, mi offirà anche il suo buchetto...
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Categorie: Etero Tradimenti