Simona accortasi che avevo voglia e resistevo solo perché non mi sentivo a mio agio in un luogo pubblico, si avvicina e mi dice: Aurora che ne dici di rientrare in casa? Ho un piccolo mal di testa, e vorrei riposare un po'. Io acconsentii, per non mandarla da sola e così risalimmo verso casa.

Giunti a casa, lei si ritirò in camera sua per cambiarsi ed anche io entrai nella mia per togliermi il costume e farmi una doccia fresca, ogni camera aveva il suo bagno, quando ad un tratto sentii chiamarmi da Simona che mi chiedeva cortesemente se potevo raggiungerla nella sua stanza, stavo quasi per mettermi sotto la doccia e nuda come mi trovavo mi avvolsi una asciugamano intorno ed entrai nella sua stanza, ma lei non c’era e sentii uno scroscio d’acqua proveniente dal suo bagno, mi avvicinai e la trovai sotto la doccia: Vieni cara, ti stavo aspettando , facciamo la doccia insieme. L’asciugamano avvolto sul mio corpo scivolò a terra e rimasi nuda immobile affascinata dal suo corpo meraviglioso, aveva appena le gambe divaricate ed inclinata in avanti mi mostrava il culetto, si intravedeva la fessura della figa dalla quale cadevano gocce d’acqua che sembrava sperma. Mi avvicinai a lei da dietro e la strinsi forte a me acchiappandola per i seni sporgenti che aveva, si girò frontalmente e ci baciammo a lungo mentre l’acqua ci scorreva addosso e nel toccarci e accarezzarci reciprocamente in tutte le parti del corpo, ci trovammo distese sul letto dove abbiamo consumato il nostro incontro.
Mi leccava come una cagna in calore ed io non ero da meno, ormai eravamo fuse dalla voglia di scopare, lei mi dice: Aurora adesso ci vorrebbe un bel cazzo per completare l’opera, come dici? Hai proprio ragione mia cara, ma i nostri maschietti purtroppo non ci sono per accontentare le nostre voglie; Aspetta un po' mi dice allontanandosi, apre un cassetto e tira fuori un fallo che a vederlo era uguale ad cazzo di grandi dimensioni, si avvicina e senza alcun indugio lo infila nella sua bocca per lubrificarlo e dopo averlo leccato come una troia, spalanca le gambe e lo introduce nella vagina ancora piena di nettare , io guardavo allibita il modo in cui è entrato nella sua figa tutto intero senza alcun dolore da parte di Simona. Mentre se lo dimenava, mi tira a se facendosi leccare le labbra della figa con il fallo dentro, sentivo la mia lingua che oltre la figa di Simona leccava anche quel cazzo finto facendomi sentire brividi di voglia, l’ho tolto dalla sua vagina e l’ho mordicchiato come se fosse un cazzo vero, mentre lo sbocchinavo Simona si gira su di me, mi allarga le gambe, mi toglie il dildo da mano e me lo infila nella figa con prepotenza come se fossi una puttana, non ho sentito dolore, forse perché ero troppo bagnata, ma vi assicuro che era almeno una volta e mezzo più grande di quello di Pino, che pure ha un bell’arnese. E’ stato bellissimo trascorrere una mattinata con lei, il giorno dopo dovevamo rientrare purtroppo perché mio marito aveva impegni di lavoro e a dir la verità mi sentivo un po' triste per questo, però vi assicuro che non finisce qui.
Visualizzazioni: 4 170 Aggiunto: 4 anni fa Utente:
Categorie: Gay e Bisex