La Casa Portoghese.

Salve a tutti, cari lettori. Queste righe che state leggendo, sono esattamente, ciò che mi è successo. Ve lo voglio raccontare, passo a passo, perché quanto successo, mi ha eccitato tantissimo. Spero, che questo mio, breve, ma spero intenso racconto,vi faccia passare momenti piacevoli. Ovviamente, aspetto con ansia, i vostri feedback. Ma, bando alle ciance. Mi sono, recentemente trasferito a Lisbona, in Portogallo, dove dovevo lavorare, per un’importante azienda del posto. Il giorno, che sono arrivato, un’addetta dell’azienda in questione, mi è venuta a prendere in aeroporto. Inizialmente, non l'avevo notata tantissimo, non era in effetti una bellezza da capogiro, ragazza sui 30 anni, fisico minuto, seno direi una seconda leggermente abbondante, capelli castani corti, fondo schiena nella norma. Saliamo in macchina, e tra una canzone e l’altra, che veniva passata dalla radio, iniziamo a fare conversazione. Le solite cose, da dove vieni, che cosa fai, che interessi hai ecc… nulla di sconvolgente, ma mi accorgo, in quel momento, che è molto carina e simpatica, molto alla mano si direbbe.
Continuiamo a parlare, e ci avviciniamo sempre più, a quello, che sarebbe dovuto essere il mio appartamento, per il periodo, che avrei passato la. Una volta arrivati, entriamo dalla porta principale, che da sulla strada, saliamo in ascensore, terzo piano, ed eccolo li, il mio vecchio e decadente, appartamento di Lisbona. Entriamo, non c’è in casa nessuno, gli altri inquilini, sono al lavoro, e ci accomodiamo all’interno, facciamo due chicchere, ci guardiamo intorno, per vedere se è tutto a posto, e firmo il contratto, di affitto e alcuni documenti, con le varie regole della casa. Finite, queste piccole pratiche burocratiche, lei si congeda, e salutandomi molto cortesemente, si avvia verso la porta, nel momento, che sta per aprire la porta, io ho il colpo di testa, di prenderla, e baciarla. Ovviamente, ero terrorizzato dalla reazione, che avrebbe potuto avere, dopotutto, non la conoscevo, era li per lavoro ecc, ma nonostante questo, l’ho fatto, l’ho baciata. Co mia grande sorpresa, lei, non solo non mi ha respinto, ma ha ricambiato il bacio, con passione e trasporto. Chissà, forse, la situazione, il fatto di essere da soli, e che nessuno, ci avrebbe potuto vedere,fatto sta, che ci siamo baciati appassionatemene,e ho iniziato, a fare passere le mie mani, sul suo corpo e sul suo seno,piccolo, ma sodo. Presi ormai dalla passione, ci siamo diretti, nella mia nuova camera. La mia camera,era arredata i modo molto scarno e spartano, una piccola scrivania, appoggiato al muro, subito sulla destra, appena entrati in camera, e il letto singolo, dalla parte opposta, rispetto alla scrivania. Solo un piccolo armadio e un comodino, completavano l’arredamento. Siamo entrati in camera, ci siamo ancora baciati alla francese, per qualche istante, poi preso dalla voglia, e dal desiderio, le ho alzato la maglietta leggera, che indossava. Sotto, portava un sexy e attraente reggiseno, di pizzo nero molto eccitante. Si è sfilata il reggiseno, e mi ha dato, la possibilità a quel punto, di leccare e succhiare i suoi seni, e i capezzoli. Detto tra di noi, adoro leccare, i seni, è estremamente, eccitante. Ovviamente, come potete intuire, il mio pene, era già barzotto, e quasi pronto a fare il suo dovere, quindi l’ho liberato dai pantaloni, e mutande, e lui, ha fatto capolino, svettante fiero e sull’attenti. Non ho ovviamente, perso un attimo, e l’ho fatta inginocchiare, per fermi fare un pompino. Devo dire, che non era eccezionale, ma si dava molto da fare, e lo faceva con trasporto e passione. Io di tanto in tanto, lo sbattevo sulla sua lingua, e la incoraggiavo a leccare bene, anche le palle. Una volta, che il mio pena, era completamente, turgido, ci siamo messi sul letto. Lei si è coricata, a pancia in su,e io le ho allargato le gambe, e ho inziato, la pratica, che io amo di piu in assoluto, leccare la vagina, e la clitoride. Non mi voglio vantare,lungi da me, ma ho avuto, discreti riscontri, e posso dire, di essere discretamente bravo. Sarà, perche lo adoro.Lei, iniziava cosi, a mugolare e gemere, di piacere,e quindi, capivo, che stavo andando molto bene. Alternavo,leccate, succhiate di clitoride, e ovviamente, masturbazioni, con ifilate di dite, nella vagina. Dopo alcuni minuti,mi rendo conto, che lei, era sul punto di avere un orgasmo,e accelero la manovra, con le mie dita, dentro di lei. Nello stesso tempo,la incito a venire, dicendole in Inglese:

“come baby, come”, I want your cum on my fingers.
Lei, purtroppo, mi smontava, dicendomi,che non voleva godere subito, perché, era molto sensibile. Un po, dispiaciuto, ma cmq, sempre molto eccitato, ho deciso allora, di cambiare posizione, adesso, ero io, sdraiato nel letto, con il mio pene turgido e voglioso, e lei inginocchiata sul letto, vicino alle mie gambe, lo spingeva dentro e fuori, dalla sua bella e sottile bocca. Una volta, che era bello teso, e pronto alla penetrazione, l’ho fatta mettere alla pecorina, lei si è abbassata, benissimo, con la schiena, e alzando, magistralmente il suo culetto verso di me, come se le venisse, veramente naturale, e l’ho penetrata, in un sol colpo. La sensazione, che ho provato, è stata indescrivibile, una bella sensazione di calore, e di piacere sul mio pene, assolutamente, estasiante. Appena, il mio cazzo, si è abituato alla sua magnifica fighetta, ho iniziato, a spingere, all’inizio piano, e lentamente, e via via, sempre più veloce,aggrappandomi, ai suoi fianchi, come se fosse, per dare maggiore spinta. Lo spingevo avanti, e poi indietro, fino a lasciare dentro, solo il glande, poi ancora tutto fino in fondo, e poi daccapo, avanti e indietro, con estrema lentezza. A volte, lo tiravo fuori completamente, e lo rimettevo dentro, facendola gemere di godimento. Ad un certo punto, ero cosi eccitato, che ho iniziato a spingerlo dentro e fuori, più veloce, sempre di più, sempre di più, finché, lei esausta, e sfinita, non è venuta, bagnandomi tutto il cazzo. Ancora pochi colpi, poi causa l’eccitazione, ho riversato, tutto il mio sperma, dentro al preservativo, e mi sono accasciato esausto,sulla sua schiena sudata. Qualche secondo per prendere fiato, qualche piccola, coccola, di circostanza, e lei, si è andata a lavare, si è rivestita, e ci siamo salutati. Dopotutto, mi ha detto, devo tornare al lavoro, la pausa, è durata anche troppo. Non potevo, che essere più d’accordo con lei, le avevo, già rubato troppo tempo. L’ho accompagnata alla porta, l’ho baciata sulle guance, ci siamo salutati e poi, mi sono fatto una meritata doccia. Bene, siamo alla conclusione, che dire, spero solo vi sia piaciuto, fatemi sapere. Grazie a tutti. .
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Categorie: Etero